Perche’ le sinistre europee collassano , parte I

Perche' le sinistre europee collassano , parte I

Volevo esaminare il fenomeno europeo del collasso delle sinistre, ma mi sono reso conto che occorrerebbero molti post allo scopo di spiegare il fenomeno. Cosi’ ho deciso di spezzare l’argomento in due post, di cui questo e’ la parte prima. Nella prima parte esamineremo il primo tra i fenomeni che causano il collasso elettorale delle sinistre.

Le sinistre non stanno collassando, come pensano gli analisti di estrema sinistra, perche’ i voti delle sinistre finiscono dentro i partiti populisti. Secondo questa vulgata le disuguaglianze spingerebbero persone di sinistra  a passare, nel caso italiano, da Pd a M5S, o nel caso tedesco da SPD ad AFD.

Queste sono assolute cazzate: se e’ possibile spacciare la balla nel caso italiano (visto che in Italia pochi sanno dirvi che M5S e’ un partito fascista di stampo balbista anziche’ squisitamente mussoliniano: la figura di Di Battista dovrebbe bastare, ma non succede) , diventa quasi impossibile spiegare la migrazione da SPD a AfD, per una semplice ragione: nei Länder ove vince AfD, SPD non era forte.   E siccome non puoi cedere elettori che non hai, il discorso si chiude.

Quello che sta succedendo e’ un fenomeno molto diverso:

  • Gli elettori della sinistra smettono di votare/partecipare e diventano inattivi.
  • Elettori prima inattivi vengono “eccitati dalla propaganda” e diventano attivi nei partiti populisti.

Anche se i due fenomeni avvengono insieme, il motivo per cui crescono i populisti e il motivo per il quale collassano le sinistre e’ molto diverso. Sono due fenomeni separati, e non e’ possibile usarne uno per spiegare l’altro, anche se possono esserci deboli interazioni.

Quindi se esaminiamo il fenomeno del collasso delle sinistre socialdemocratiche (in Germania per dire i verdi crescono terribilmente, quindi non si puo’ davvero parlare di collasso delle sinistre ma di collasso di SPD) , dobbiamo chiederci cosa convince gli elettori ad andare a dormire.

Tutta l’analisi verte quindi sui motivi per i quali colui che prima votava a sinistra oggi rimane a casa e non vota proprio.

Il primo motivo e’, molto semplicemente, la stampa di sinistra. I partiti di sinistra nascono, infatti , come partiti illuministi. Nel panorama di sinistra tradizionale, la sinistra era un partito illuminista. Su tutti i fronti. Persino un giornale tendenzialmente farlocco come l’Unita’ tendeva a fornire un appriccio razionale e scientifico, o almeno si sforzava di vendere il proprio approccio come tale. Nel fare questo, storicamente ha attratto un popolo di persone che amavano sentir analizzare i problemi in termini numerici, senza sentimentalismi e con un approccio molto diverso rispetto al normale approccio delle scienze umane, che erano il cavallo di battaglia dei giornali cattolici. Non per nulla gli atei un tempo si concentravano a sinistra: a destra c’erano le superstizioni e le favole degli umanisti, a sinistra la scienza e la ragione senza compromessi. E “senza compromessi” significava “senza sentimentalismi”.

Oggi le cose non stanno cosi’, e la stampa di sinistra e’ stata colonizzata dai maestri del pensiero umanistico. Con il risultato di apparire ripugnante e stupida a tutti quelli che prima erano attratti dall’illuminismo della sinistra. Non che oggi non siano illuministi, ma lo sono in termini letterari anziche’ razionali, e tantomeno scientifici. Faccio un esempio per illustrare lo sfacelo:

https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2019/07/21/news/migranti_la_verita_che_serve_al_pd-231718092/?ref=RHPPTP-BH-I231606256-C12-P1-S3.4-T1

Il disastro comincia gia’ nel primo capoverso:

Perche' le sinistre europee collassano , parte I

Questa persona inizia dicendo che i numeri “sono molto chiari”, ma poi lo svolgimento mostra chiaramente come lui i numeri li ha gia’ avuti da piccolo, e oggi ne e’ immune. I numeri non gli parlano.

Il primo concetto che Stille (che ha una formazione umanistica) non comprende e’ quello di distribuzione. Secondo lui, la popolazione e’ una torta indistinta che ha un input e un output, ma la distribuzione sembra equa. In pratica, secondo stille chiunque non sia morto e’ una persona in eta’ lavorativa, sin dai 5 anni di eta’.

C’e’ un problema. Si chiama “distribuzione”.

Perche' le sinistre europee collassano , parte I

Come potete vedere, la popolazione e’ distribuita per eta’. E come potete vedere, c’e’ una fascia di popolazione che oggi sta attorno ai 45 anni (piu’ o meno cinque) che e’ dominante, e costituira’ una catastrofe previdenziale in 10-15 anni. Ma non e’ questo il punto: torniamo al problema.

I bambini in meno che sono nati, oggi sono alla base di questa piramide. I morti sono , ovviamente, concentrati in cima alla piramide (a meno che non siano avvenute epidemie che hanno ucciso 600.000 persone , e soltanto Stille ne sia a conoscenza). Le persone in “eta’ lavorativa” cominciano circa al quinto-sesto strato del grafico se sono scolarizzate , dal quarto se non lo sono.

Di conseguenza, se muoiono molti anziani e nascono pochi giovani, la percentuale assoluta di lavoratori al momento cresce. Ovvio: stiamo facendo dimagrire DUE fasce di popolazione che NON lavorano, lasciando intatti quelli che lavorano.

Nel breve termine, nei cinque anni menzionati da Stille , questo trend fa aumentare la percentuale assoluta di popolazione al lavoro, la quale (a meno che non lasci il paese) occupa una fetta piu’ grande della popolazione.

Per intenderci, se domani ci fosse un’epidemia che uccide tutti i pensionati e i giovani in eta’ scolare, la percentuale di lavoratori crescerebbe , e se l’epidemia uccidesse chiunque non lavori, tale percentuale crescerebbe ancora di piu’ sino a raggiungere il 100% della popolazione.

Ma rimanendo nella pratica, il discorso di Stille non sta in piedi: la perdita demografica che lui descrive si concentra tra gli anziani e i neonati, che non sono “popolazione in eta’ da lavoro” nei prossimi cinque anni. Se la popolazione italiana decrescesse in questo modo di un milione di unita’ in cinque anni, cioe’, la percentuale assoluta di italiani al lavoro crescerebbe. (nel breve termine, cioe’ nei 5 anni).

Un articolo del genere per chi non ha una formazione umanistica e’ letteralmente illeggibile. I numeri non parlano affatto all’autore (e’ evidente), e la “semplice aritmetica” sembra essergli completamente ignota. Non sa come gestire una semplice coda FIFO neanche in maniera intuitiva (significa in pratica che non ha idea di come risparmiare soldi, questo individuo non sa gestire il proprio risparmio domestico).

Il primo tra i motivi per i quali l’elettore non si riconosce piu’ nella scrittura della sinistra e’ che e’ diventata illeggibile. La sinistra sembra aver abbracciato la zona piu’ retorica delle discipline umanistiche, dopo aver parlato di progresso , di scienza, di tecnica per decenni. Sono a celebrare il primo uomo sulla luna con gente che , quando scrive, descrive la distanza tra terra e luna sbagliando unita’ di misura.

Questo fenomeno si e’ verificato praticamente ovunque in occidente. Potrei perdere tempo e tradurvi le cataclismiche cazzate prive di logica che scrive Sasha Lobo su SPIEGEL, per mostrarvi che sono completamente illeggibili per chiunque tenti di mettere ordini di grandezza, sequenze temporali, quantita’ e definizioni alle cose.

Quindi abbiamo un popolo che si e’ esaltato per anni pensando al progresso, che si e’ eccitato con Yuri Gagarin, che era di fronte alla TV a guardare gli uomini che sbarcano sulla luna, e si sente dire che bambini da 0 a cinque anni sono popolazione lavoratrice. Interessante, vero?

E come se non bastasse, una popolazione che soffre di un eccesso di lavoratori, cioe’ di alta disoccupazione, deve sentirsi dire che il problema e’ che i lavoratori non sono abbastanza. Forse chi scrive si riferisce ai lavoratori da 0 a 5 anni. Ho letto anche il resto dell’articolo con un trucco – non pagherei mai per merda antiscientifica e contrologica del genere – ed e’ anche peggiore. Ma non focalizziamoci sull’esempio.

Diciamolo pure apertamente: il problema non e’ “chi e’ un operaio e chi no”. Il problema e’ che l’operaio ha sempre fatto lavori che richiedevano tecnica, col tempo sempre piu’ tecnica, disciplina logica , matematica e precisione. Un magazziniere comune saprebbe individuare l’errore di Stille per via del lavoro quotidiano. Chiunque per lavoro debba riempire e svuotare una cisterna saprebbe individuare l’errore. Chiunque gestisca code di qualsiasi genere sa farlo. Il postino sa farlo per forza di cose. Solo Stille non riesce a capire.

Il primo tra i motivi per i quali l’elettore di sinistra ha mollato la sinistra, e rimane a casa s soffrire in silenzio, e’ che ad una classe di lavoratori mediamente qualificati non puoi spacciare conti palesemente sballati, ragionamenti privi di logica e senso, una retorica che si, ti dimostra che l’oratore sa fare ad aver ragione ma non capisce un cazzo.

L’umanista, cioe’, non crede alla realta’. Quando legge l’ arte di ottenere ragione di Schopenhauer, interpreta il titolo come “L’arte di ottenere ragione nonostante si abbia torto“, quando non “L’arte di ottenere ragione a dispetto delle evidenze pratiche“. Chiaramente l’elettorato di riferimento si ritirera’ disgustato e smettera’ di leggere la stampa di sinistra.

E questa cosa della stampa e’ , per usare un termine abusato, “orizzontale”. Riguarda in generale il modo di pensare della sinistra, ma non riguarda solo gli operai specializzati o chi fa mestieri tecnici. Quando si racconta che lo scorso governo di centrosinistra/whateveritwas ha restituito un paese con finanze migliori, mentre il debito e’ cresciuto di 250 miliardi, anche la normalissima casalinga di Voghera sa dirvi che se hai fatto ancora piu’ debiti le tue finanze non sono migliorate.

La cultura di sinistra e’ diventata letteralmente illeggibile a chiunque si aspettasse dei partiti che fossero bravi nella pratica, o persino pragmatici. Ma se dite “pragmatico” ad un umanista non capisce una cosa come “orientato alla realta’ come interagisce con noi nella pratica”, ma “uno che ragiona come Machiavelli”.

Questa e’ la prima fase del distacco dell’elettore di sinistra, che consiste in diverse fasi:

  • Vabe’, dite delle cazzate ma siete bravi. Vi voto e partecipo alla politica, ma non vi ascolto.
  • Vabe’, dite delle cazzate e fate molte cazzate, ma voglio darvi fiducia e vi voto ancora. Non partecipo seno’ mi viene da spaccarvi la faccia.
  • Vabe’, dite delle cazzate e fate solo cazzate, ma siete sempre meglio di quelli li’. Non partecipo perche’ non vi reggo, e non vi voto neanche volentieri, ma l’alternativa e’ Hitler.
  • Dite solo cazzate, fate solo cazzate, e non sono neppure sicuro al 100% che siate meglio di Hitler. Quindi non vi voto neanche, ma ricordo che un tempo ero di sinistra per cui a parole continuo a dire di preferirvi.
  • No , basta. Il troppo e’ troppo. Avete rotto i coglioni, e pur di non essere confuso con uno di voi mi metto l’uniforme delle SS e vado a passeggiare alle fosse ardeatine. Mi sputeranno addosso, ma almeno nessuno mi associa piu’ a Zingaretti.

Questo primo articolo descrive la prima fase.

 

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