Perche’ i bigotti stanno migrando a sinistra.

Perche' i bigotti stanno migrando a sinistra.

Perche' i bigotti stanno migrando a sinistra.

Chi ha delle conversazioni con persone di sinistra, ultimamente, si trova sempre di piu’ a constatare un crescente bigottismo. La tendenza al bigottismo non si esplicita molto nel campo delle opinioni – apparentemente a sinistra sono quelli dalla mentalita’ piu’ aperta – ma nella reazione che ottenete sempre quando mettete in campo delle critiche, e nella tendenza allo scisma e all’ostracismo.

Ma prima di assegnare responsabilita’ a destra o a sinistra intesi come colpevoli di questa tendenza, occorre capire una cosa: il bigotto esiste. Ne esistono milioni, e probabilmente continueranno ad esistere. Il vero problema, semmai, e’ “dove passano l’inverno?”.

Come ogni popolazione nomade, i bigotti migrano dal posto ove riescono ad esprimere meno il proprio desiderio di condannare qualcuno verso le aree ove riescono ad esprimerlo meglio. Per esprimere questa tendenza il bigotto ha bisogno di alcune condizioni specifiche.

  • Una facile criminalizzazione del comportamento altrui.

Se volete sganciare una bomba sulla casa di qualcuno, oppure volete farlo bruciare per stregoneria, oppure volete ostracizzarlo, una delle scuse che potete scegliere per assalirlo e’ quella di aver commesso qualche crimine orrendo. Siccome verrete chiamati a giustificare la vostra animosita’, dovete in qualche modo “dimostrare” che la persona su cui invocate i fulmini divini abbia commesso crimini orrendi.

Allora potete fare una cosa semplice: ingigantire un problema triviale. Un modo semplice e’ la polizia del linguaggio, per esempio dire “se definisci il mio cane come roccioso anziche’ il doveroso acidulo  , hai commesso un crimine orrendo, che chiameremo acidulizzazionecinolapidaria, che e’ un crimine orrendo. Il tuo PhSplaining e’ una cosa tremenda , che offende tutti i cani, tutti i bibliotecari e le macellaie lesbiche del Ghana. Non possiamo consentire che questo crimine passi impunito. A morte! ”

Questa tendenza e’ gia’ presente nel mondo del femminismo americano con la tendenza a scrivere “man-” di fronte  a qualcosa per demonizzarla. E allora se una donna occupa due posti con una borsetta di Gucci (immagino che si portino da casa anche l’ossigeno, vista la dimensione) va bene cosi’, mentre se un uomo non tiene le gambe chiuse per motivi anatomici abbastanza ovvi e’ “man-spreading”. Interessante come, se una donna in sovrappeso occupa due posti, allora non si puo’ dire nulla per non fare “nbody shaming”.

A questo e’ possibile aggiungere un effetto “catch-22”, cioe’ creare DUE regole opposte che di fatto vi vedono colpevoli. Cosi’, se arriva una nuova collega e le spiego le cose , sto facendo “mansplaining”. Ma se non lo faccio, allora sto negando il “mentoring”, cosa che poi mi rendera’ colpevole del suo “gender gap”. In un modo o nell’altro, saro’ colpevole.

Allo stesso modo, e’ possibile costruire una serie di regole che vengono violate, in modo che per appartenere alla comunita’ dobbiate violare le sue stesse regole, ed essere facilmente attaccabili. Per esempio, nei campus americani vige il dovere di accettare chiunque, transessuali compresi, con tutto il bagaglio di richieste riguardo il loro essere donne . Ma bisogna anche capire che le femministe TERF intendono poi escluderle. Entrambe le cose sono ascritte alla “sinistra”, e vige la regola di Willie il Coyote: sino a quando qualcuno non decide di farvi fuori, potete vivere nella contraddizione. Quando qualcuno vorra’ farvi fuori, se chiamate donne le transe allora avrete addosso le TERF , e se non lo fate allora avrete addosso le trans.

Questa situazione e’ molto attraente per il bigotto, perche’ gli consente quel processo senza difesa che ama tanto. Di conseguenza, moltissimi bigotti stanno migrando da destra verso sinistra: la destra, infatti, e’ molto frammentata ed e’ difficile che esista un’autorita’ riconosciuta da ogni gruppo. Di conseguenza, le scomuniche hanno poco effetto: anche se riuscite a scomincare qualcuno dai Nazisti dell’ Illinois, finira’ nei Suprematisti del Massachussets. A sinistra, una scomunica e’ ancora una scominica, come ai vecchi tempi.

Qui siamo al secondo punto:

  • Autorita’ centralizzata e riconosciuta.

Il problema che stanno avendo i bigotti nello state a destra e’ che una delle loro vecchie autorita’ preferite, la Chiesa, e’ entrata in contrasto sul tema dei migranti con Trump e in genere i sovranisti. Peraltro, il panorama e’ frammentato e le posizioni diverse contrastano. In questo caso, voi potete “espellere dalla destra” chi e’ contro il divorzio, e scoprire che questo entra in un gruppo di islamofobi che rivendicano i diritti delle donne occidentali contro la sharia. E sara’ ancora a destra. Potete scominicare chi non ha simpatia per Putin, e questo se ne andra’ in qualche gruppo di ultranazionalisti americani che considera la Russia come il buon vecchio “impero del Male”. E ancora, la posizione della Alt Right nei confronti di Israele va dal pieno appoggio della Alt Right piu’ trumpiana, all’antisemitismo spinto di alcune frange. Una scomunica avrebbe come risultato una migrazione da una frangia all’altra.

Il risultato di questa Alt-Right frammentaria e’ che le scomuniche perdono autorita’, e specialmente perdono effetti. Il bigotto invece ama dire “nel nome dell’ UNICO Grande X, NESSUNO ti parli piu’, nessuno ti sposi piu’, nessuno faccia affari con te, eccetera”. Ma questo sistema a destra non funziona: la galassia di gruppi diversi non consente a nessuno di farlo.

A sinistra invece funziona ancora , specialmente nell’estrema sinistra. Le posizioni sono praticamente omogenee: su Israele tutti pensano male, di Putin tutti pensano la stessa cosa, eccetera. L’omologazione fornisce una potenza formidabile alle scomuniche e agli anatemi, perche’ sappiamo che se scomunichiamo qualcuno per non essere abbastanza di sinistra, la scomunica sara’ valida ovunque.

Questo e’ dovuto ad un fenomeno noto come “massimalismo”, che potremmo tradurre in “la maggioranza piglia tutto”. Sebbene questo non si traduca in alcuna unita’ d’intenti o in nessuna strategia comune, (perche’ c’e’ sempre qualcuno in lotta per essere la nuova magioranza)  tutti i gruppi di sinistra hanno una cosa in comune: la caccia alle streghe. Basta che qualcuno ti punti il dito addosso gridando “fascista”, o qualsiasi altra etichetta, e immediatamente scatta una scomunica universale.

Questo ovviamente attira i bigotti di ogni genere. Passando a sinistra, essi ricevono un potere immenso.

  • Una gara di purezza perpetua.

Anche nel mondo dei bigotti, c’e’ carrierismo. Per questo occorre che non ci sia mai troppa gente in coda, e quindi serve un certo turnover. Siccome il leader cerca di tenersi stretta una poltrona, il risultato e’ che serve un meccanismo di eliminazione della leadership che sia efficiente e riconosciuto.

Questo meccanismo e’ la gara di purezza, che sfocia in quello che Nenni descriveva come “esiste sempre un puro piu’ puro che ti epura”. La gara di purezza consiste in una serie di requisiti estetici sempre piu’ difficili da rispettare in maniera consistente. Per fare un esempio terra-terra: un tempo, per un leader di sinistra bastava dire “omosessuali” per indicare tutta la comunita’, e finiva li’. In seguito, per il principio che rende la escort migliore della bagascia, si decise di usare l’anglosassone “gay”. E in molti ambienti, “omosessuale” divenne “medicalizzante”, cioe’ troppo scientifico, una cosa che ricorda il linguaggio medico. E quindi GUAI a non dire “gay”. Da “gay” si e’ passati a LGBT , e se dicevate solo “gay” dovevate rispondere di aver annullato trans, bisessuali e lesbiche. Adesso dovreste dire L.G.B.T.Q.Q.I.A.2+. che non ha nemmeno quel consolante suono che hanno , che so io, “CGIL, CISL e UIL”, o “di a da in con su per tra fra”.

Con questo voglio dire che la gara alla purezza richiede prove sempre piu’ dure, per la semplice ragione che deve fornire il turnover a una classe dirigente che si evolve. Ma questo e’ molto attraente per chi ha la mentalita’ del bigotto, perche’ fornisce infinite opportunita’ di sbattere CHIUNQUE sul banco degli imputati. Musica per le loro orecchie.

  • Negazione della realta’.

Chi cerca di rimanere in contatto con la realta’ si trovera’ sempre in difficolta’ a sostenere posizioni che la neghino. Questo perche’ persino il linguaggio ha il compito di descrivere la realta’. Cosi’ qualora un’ideologia neghi la realta’ e’ sempre molto facile cogliere il fallo il poveretto che continua a parlare come se la realta’ esistesse. Facciamo un esempio: se il partito decide che Vladimir Luxuria e’ una donna come tutte le altre, probabilmente vuole dire che ha gli stessi diritti, o che dovrebbe averli. Ma se mi chiede di credere che sia davvero una donna come tutte le altre, il problema diventa diverso. Non tanto per i cromosomi (anche l’uno per mille delle donne ha cromosomi XY, perche’ un certo SRY non si e’ attivato. Ma non lo sanno e non se ne accorgono, in genere.), ma perche’ in ogni caso la sua storia personale ha delle peculiarita’ che dividono Vladimir Luxuria dalle donne nel senso tradizionale.

Ora, a quel punto qualcuno potrebbe dirmi di parlare del ciclo mestruale di Vladimir Luxuria. In questo caso, per fare una cosa simile devo uscire dalla realta’. Concentrandomi, posso anche fare una breve presentazione (non piu’ di 4-5 slides, se no i manager non la capiscono) sul ciclo di Vladimir Luxuria. Ma nella vita quotidiana, quando tornero’ alla realta’, nel parlato non riusciro’ mai a riferirmi a questo non-evento fisico.

Ed e’ in quel momento che arriva il bigotto e mi accusa di aver fatto “misgendering” di Vladimir Luxuria: come scrissero i Monty Python, anche se non ha un ciclo mestruale, e’ suo diritto averlo.

Perche' i bigotti stanno migrando a sinistra.

La negazione della realta’ funziona benissimo: in URSS si sta benone, in DDR si stava meglio, la Korea del Nord e’ un paese pieno di uguaglianza, tutti i generi possono avere il ciclo mestruale,  eccetera. Ai fedeli viene chiesto di crederci, e per qualche minuto, in momenti particolari, e’ possibile fingere.

Ma quando si torna al quotidiano, non e’ possibile parlare di questo e prima o poi scappera’ la battutina sulla Trabant. E proprio in quel momento arriva il bigotto che mi accusa di mettere in dubbio le avanzatissime tecnologie del Popolo della DDR. Come mi permetto?

In definitiva, lo spostamento dei bigotti e’ gia’ in corso. Sia chiaro: il bigotto non e’ un concetto di destra o di sinistra. Il bigotto e’ un concetto che si adatta a qualsiasi contesto. Esiste anche il bigotto ecologista, il bigotto vegano, il bigotto liberista, eccetera.

E’ un bigotto colui che sbandiera la purezza di alti ideali solo per i piacere che prova nell’inquisizione di qualcun altro.

Non importa QUALI ideali siano.

Per questa ragione, il bigotto si sposta facilmente da destra a sinistra: a lui non importa quanto alti siano gli ideali che deve sbandierare per poter giudicare e condannare qualcun altro. L’importante e’ quel visibile orgasmo che prova nel mettere qualcuno sul banco degli imputati.

Fonte: https://keinpfusch.net/perche-i-bigotti-stanno-migrando-a-sinistra/

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