pensieri ribelli

Tutto cio’ che crediamo di sapere sull’economia sta per rivelarsi falso, o perlomeno obsoleto

C’e’ un motivo se da tempo scrivo poco di economia. Ed e’ un motivo molto semplice: siamo in un momento storico nel quale ogni assunzione sta cadendo. Tutto cio’ che crediamo di sapere sull’economia sta per rivelarsi falso, o perlomeno obsoleto.

I paradigmi economici , quelli che hanno sostenuto il mondo dell’economia e della finanza sino ad ora sono questi:

  1. L’energia (dunque, il lavoro) e’ un costo tutto sommato piccolo. La rivoluzione industriale permise di usare fonti energetiche diverse dall’energia animale per ottenere lavoro. Motori endotermici e cicli termodinamici prima sconosciuti ci permisero di ridurre i costi del lavoro in misura di uno a 50. Questo paradigma, con l’aumento dei costi energetici, sta per terminare la sua validita’. Presto il lavoro come lo pratichiamo oggi sara’ costosissimo. Un consulente che si reca nella citta’ vicina sara’ troppo costoso perche’ i trasporti costeranno troppo.Si iniziera’ a parlare di telelavoro, e specialmente di lavoro locale.
  2. I costi di trasporto rendono ragionevole lo spostamento del lavoro e il reperimento di risorse lontane. Anche il paradigma degli spostamenti a buon mercato sta per crollare. Esso ha sostenuto ogni forma di globalizzazione dal 1500 ad oggi, partendo dalla conquista delle americhe sino al WTO. Presto non ci sara’ bisogno di nuovi dazi doganali, ci penseranno le distanze a fermare il processo. Il costo crescente degli spostamenti rendera’ piu’ conveniente formare la manodopera in loco piuttosto che delocalizzare la produzione.
  3. La concorrenza e’ poca e geograficamente limitaia. Da circa 300 anni  a questa parte le industrie europee hanno avuto solo una competizione interna, e il resto del mondo ci ha venduto solo materiale grezzo, o quasi. Negli ultimi 50 anni il monopolio della tecnologia e’ stato occidentale. Oggi , per la prima volta, si vede una concorrenza non occidentale. Sebbene la crescita progressiva dei costi di trasporto sia destinata a limitare i traffici, e’ chiaro che questo scossone sia stato molto forte, e lo sara’ sempre di piu’.
  4. L’occidente ha il dominio incontrastato della ricerca e dei brevetti. Anche questo paradigma (che e’ rimasto immutato negli ultimi 400 anni)  economico viene meno ; il risultato e’ che per la prima volta nella storia ci troveremo a pagare le idee anziche’ farle pagare agli altri. Se potevamo permetterci di fottercene quando un paese povero non riusciva a comprare un medicinale perche’ costava troppo, riusciremmo a fottercene se la cura contro il cancro venisse dalla Cina e costasse troppo per il nostro governo?
  5. La stragrande maggioranza delle risorse finanziarie su carta sono in occidente.Abbiamo costruito una finanza tutto sommato speculativa e senza regole credendo che i danni sarebbero stati limitati e comunque sarebbero avvenuti ove la sovranita’ occidentale permetteva di controllarli. Oggi un danno finanziario avviene lontano e mette alla fame migliaia di persone qui, se non milioni.
  6. Il dollaro e’ la moneta di scambio del mondo. Il dollaro sta crollando miseramente, l’ EURO non ha la forza politica di sostenerlo, i cinesi si guardano bene dal riempire il mondo con la loro moneta, e non si vede alcun sostituto all’orizzonte. La svalutazione del dollaro portera’ sempre piu’ inflazione, in una situazione ove una competizione allargata non permette aumenti dei salari.
  7. L’influenza militare puo’ garantire influenza economica. La crescita anche militare dei paesi emergenti rende sempre piu’ complesso applicare minacce di tipo militare; in assenza di entita’ forti che siano capaci di mediare i conflitti piu’ gravi, l’arma economica diviene sempre piu’ preponderante. Gli USA non possono minacciare la Cina perche’ i cinesi possiedono il loro debito. A che serve l’esercito piu’ potente del mondo?
  8. L’industria metalmeccanica pesante e’ il carburante dell’economia. Sinora l’industria automobilistica e’ stata lo specchio dell’economia,assieme alle grandi costruzioni. Ma i costi energetici crescono in maniera non lineare,e presto sara’ piu’ conveniente ragionare in piccolo. E’ vero che il ferro non e’ in via di esaurimento, ma lo sono diversi metalli come il Rame, l’ Oro e altri metalli necessari all’industria pesante, le cui estrazioni non hanno significativi aumenti da anni.

E’ ovvio che mentre si sta verificando un simile cambio epocale, non e’ per nulla detto che qualsiasi ricetta sia valida, come non e’ detto che le cose in cui crediamo siano ancora vere.

In poche parole, mi chiedo se esisteranno ancora,  tra vent’anni, le banche o i trasporti internazionali di merci   e la risposta e’ “non so”. Mi chiedo se avra’ ancora senso costruire aziende multinazionali, e la risposta e’ “non lo so”.

Ci troviamo in un momento della storia nella quale tutto potrebbe cambiare, e non c’e’ alcuna garanzia: non e’ impossibile che tra 50 anni gli africani ricchi vengano qui a fare turismo sessuale, per dire, in mezzo agli europei che muoiono di fame tra bellissime rovine , tutte di proprieta’ di ricchi cinesi.

Piu’ probabilmente i trasporti costeranno troppo perche’ una cosa simile abbia senso, e gli africani se ne staranno a casa loro mentre noi mangeremo locale, non essendo piu’ possibile per lamaggior parte della popolazione comprare merci straniere.

Magari sara’ possibile muovere di nuovo a vela le navi che oggi vanno a motore, come si faceva nei commerci del 1700, ma i tempi non saranno piu’ paragonabili a quelli di prima , quindi tutto cio’ che arriva da lontano costera’ di piu’. Ogni scenario e’ possibile, dai piu’ pauperisti ai piu’ rosei.

E non c’e’ modo di fermare la storia.

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