Patente a reazione.

Il post precedente ha scatenato il killfile e ha fatto emergere una tristissima abitudine dell’italiano, che definirei “patente a reazione” : la “patente a reazione” e’ quel fenomeno per il quale io mi autoattibuisco la patente di onesto dando del disonesto a qualcun altro. Conosciamo bene il fenomeno: il nostro paese e’ pieno di donne che danno delle puttane ad altre donne per sempbrare piu’ virtuose, di uomini che danno dei finocchi agli altri per sembrare piu’ virili, eccetera.

Se leggete attentamente il post precedente, esso non contiene alcuna assoluzione per Berlusconi. Si sta solo dicendo che gli accusatori di Berlusconi, in questo caso quel giornale di gossip che e’ Repubblica, di lucrare sullo stesso “degrado morale” contro il quale tuona.

Possiamo fare due ipotesi. Nella prima ipotesi la colpevolezza e’ un concetto assoluto. Tizio e’ colpevole di aver fatto la tal cosa a prescindere dalle colpe di chiunque altro. Nel tal caso, il fatto che io scriva un articolo contro la Repubblica non implica assolutamente che io abbia assolto Berlusconi. Tuttavia, il tono rabbioso dei commenti che ho censurato dice il contrario: il fatto di attaccare la Repubblica (in realta’ ho solo fatto notare la sua ipocrisia, e quella dei suoi lettori) non implica assolutamente una assoluzione per Berlusconi, che nell’articolo non c’e’.(1)

La seconda ipotesi e’ quella che spiega quanto accade. C’e’ relazione tra la condanna contro Berlusconi e una patente di onesta’ che guadagna l’accusatore. Secondo questa teoria, lo scopo della condanna morale a Berlusconi e’ quello di ottenere , per reazione, una patente di onesta’. Li conosciamo bene, questi pezzetti di merda, questi infami: sono la donna che da’ della puttana alla vicina per sembrare piu’ casta, sono il collega che da’ dell’incompetente all’altro collega per sembrare piu’ competente, sono i classici giocatori di quel piccolo, meschino gioco allo spalare merda che tutti gli italiani devono sopportare da parte di altre persone.

Le quali smerdano il prossimo per guadagnare la patente a reazione, quella patente di onesta’ che si guadagna gridando che qualcun altro e’ disonesto, quella patente di castita’ che si guadagna gridando che una donna e’ una puttana.

Per questa ragione , e solo per questa, quando si attacca Repubblica si viene accusati di voler assolvere Berlusconi: la condanna di berlusconi, infatti, non e’ una condanna in se’, ma una patente dell’accusatore. In questo schema, se io distruggo la patente dell’accusatore, ho distrutto la condanna, dal momento che sono la medesima cosa.

Questi siete voi, signori: il peggio dell’umanita’, il peggio degli ipocriti, il peggio che ad ognuno di noi capiti di incontrare nella vita.

Vi abbiamo incontrati tutti, e tutti coloro che vi hanno conosciuti, in definitiva, vi ricordano con un senso di nausea.

Tutto qui. Mi sono state fatte, nel post precedente, delle ridicole contestazioni, tipo quella secondo la quale tutti sarebbero scandalizzati dal fatto che la Carfagna sia stata fatta ministro non per le sue competenze ma per altre doti, cosa per la quale non ci sono mai state prove  sostanziali.

Ora, se questo e’ vero, il fatto rimane: ma io vi faccio notare come  , molto semplicemente, a nessuno degli accusatori sia mai fregato un cazzo fritto delle competenze dei singoli ministri. I ministri in questo paese sono sempre stati nominati per via  di un manuale Cancelli che e’ sempre stato di gran lunga piu’ disgustoso, sul piano politico, della cooptazione sessuale. Se la Carfagna ha dato il culo per diventare ministro, come dicono, ha dato del suo. Ma quando Mastella diventa ministro della giustizia, lo ha fatto per precisi equilibri di potere legati a posizioni di rendita , cioe’ ha dato via una posizione ottenuta occupando col partito delle posizioni amministrative pagate a spese del contribuente.

Ovviamente questa obiezione non cancella l’eventuale ingiustizia avvenuta nel caso della Carfagna (se e’ avvenuta): la cancella nella vostra mente, perche’ per voi la condanna contro la Carfagna non e’ altro che una patente di innocenza; di conseguenza se io distruggo la vostra patente di innocenza ho distrutto anche la colpevolezza della Carfagna.

Ma sia chiaro che questo e’ un VOSTRO modo di vedere le cose: nel dire che a voi non e’ mai fottuto un cazzo secco delle competenze dei ministri italiani non sto assolvendo la Carfagna, tranne nell’ipotesi in cui la sua colpevolezza costituisca in se’ la vostra patente di anime belle. In tal caso, distruggendo la vostra patente di anime belle, ovviamente (nel vostro modo di pensare) ho distrutto anche la sentenza di colpevolezza; nelle vostre menti esse coincidono.

Ora, la dico come la penso: ogni volta che si sussurra che in tale casa ci abitino solo onesti e la polizia non dovrebbe indagarci, i peggio mafiosi finiscono li’. Poiche’ vivere dentro quella casa fornisce una patente di innocenza, tutti coloro che ne hanno bisogno finiranno col volerci abitare.

E questa e’ la semplice verita’: il vostro “sdegno” non e’ altro che una delle peggiori abitudini degli italiani; quella di sputare su qualcun altro per sembrare superiori a lui; quella di guadagnarsi una patente di innocenza condannando qualcun altro; quella di sembrare piu’ belli chiamando brutti gli altri.

Ma questo non e’ tipico di una bella umanita’, e neanche di un’umanita’ media: e’ tipico della peggiore tra le umanita’.

Personalmente, ritengo semplicemente che Berlusconi sia perfetto per un paese cattolico. Egli e’ il cattolico perfetto, dovrebbe essere Papa.

Berlusconi e’ il ritratto automatico della “persona per bene italiana”, di quell’ italiano che passa la vita ad enunciare le cose piu’ belle per darsi un tono, di essere un buon padre di famiglia, di essere onesto, di essere un lavoratore, mentre i fatti sono tutti diversi. Ma questo e’ semplicemente l’italiano MEDIO, sia  a destra che a sinistra.

Del resto parliamo di un impero finanziario, la chiesa, costruito predicando la poverta’, e di un tizio che dice di essere infallibile mentre predica l’umilita’, di gente che predica la castita’ essendo il gruppo umano piu’ soggetto in assoluto alla pedofilia. Sotto questo aspetto, Berlusconi e’ il PERFETTO cattolico italiano, proprio perche’ tutti i cattolici italiani sono come lui: campioni di valori a parole , tutt’altro in pubblico.

Del resto, il principale prodotto della chiesa cattolica e’ , a sua volta, il certificato di moralita’ che l’appartenenza alla chiesa stessa implicherebbe, o pretenderebbe di implicare. Ovviamente, bisogna sempre chiedersi “perche’ questa persona ha cosi’ bisogno di un certificato di buona moralita’”?

Rutelli fu condannato dalla corte dei conti a risarcire il comune di roma per aver dato consulenze strapagate ad alcune persone che non avevano i titoli per fare tali consulenze: alcune di queste persone sono donne. Nessuno ha fatto una piega, o si e’ chiesto che cosa abbiano dato in cambio queste signore. Perche’ in realta’ non ve ne frega una cippazza secca di tutto questo: sputare su Berlusconi lo fate perche’ vi conferisce, ai vostri occhi , una patente di onesta’.Anzi, la sua condanna coincide con la vostra patente, al punto che minacciare la patente e’ visto come un assolvere Berlusconi.

Vi conosco.

Io sono stato “il male” per un piccolo paese emiliano, dai 15 ai 18 anni. E mi ricordo di voi. Sia dei buoni cattolici che la domenica mattina andavano a messa con la sacra famiglia al seguito ma il ragazzino quindicenne che andava a ritirare il suo College nella loro officina si vedeva abbassare la saracinesca dietro alle spalle, sia di quella tanta sinistra che faceva tanti discorsi belli sulle lotte delle minoranze ma proibiva ai figli di frequentarmi.

Vi si conosce, e vi si riconoscera’ sempre dalla puzza. Non vi servira’ a nulla, care signore, gridare che la Carfagna o la d’Addario sono delle troie, perche’ noi vi riconosciamo dall’odore. Non servira’ a nulla, cari signori, gridare che Berlusconi non rispetta le donne, perche’ noi vi si riconoscera’ sempre  dall’odore. Vi riconosceranno le vostre dipendenti, le vostre vicine di scrivania, le vostre amiche.

Chi e’ stato “chiacchierato” in un piccolo paese riconosce bene la posa che vi sparate: e’ la posa di chi sputa sugli altri per avere una patente di innocenza, di chi grida per darsi un contegno, ma chi e’ stato “chiacchierato” sa anche una cosa. Che non tutti hanno bisogno di una foglia di fico per coprire le vergogne.

Voi ce l’avete, invece.

Chi cerca la “patente a reazione” e’ sempre identico a coloro che accusa e giudica, e condanna: ed e’ proprio per questo che cerca tale patente.

Personalmente, non ho bisogno di dimostrare nulla. Che io pensi che la Carfagna sia una troia o meno, non cambia nulla: se lo e’, prima o poi le arrivera’ un conto da pagare. Perche’ il conto arriva sempre.

Ma ricordate una cosa: che gridare che la Carfagna sia una troia forse vi dara’ la patente di brave signore che cercate, ma il tempo e’ galantuomo, e il conto vi arrivera’ lo stesso.

Non e’ vero che nelle aziende di sinistra le donne stiano meglio o che le donne siano meno mercificate dai media di sinistra. E non e’ vero che le aziende di sinistra siano questo pozzo di meritocrazia nelle quali le donne fanno carriera senza “compromessi”: lo so io e lo sanno le donne che ci lavorano.

E quando vi vedo a gridare, quando vi vedo a spararvi questa posa da scandalizzati, so bene che cosa state facendo: ma la cosa importante e’ che so quale sia la forza che vi spinge.

Perche’ se volete una patente da onesti, probabilmente e’ perche’ la vostra onesta’ non mette d’accordo proprio tutti.

Il cono d’ombra di questa patente che credete di guadagnarvi sputando contro Berlusconi non vi proteggera’ all’infinito, e le inchieste sulla sanita’ barese lo dimostrano. La vostra patente non regge, quando partono i giudici veri.

Quindi, care anime belle, smettete pure di rompere il cazzo: nessuno crede che voi siate innocenti solo perche’ vi ergete ad accusatori e giudici di qualcun altro.

Anzi, le persone come me conoscono bene queste giurie improvvisate fatte di persone che cercano una patente di innocenza tramite la condanna di qualcun altro.

E sanno anche perche’ lo fate. Sono scene gia’ viste.

La verita’ e’ che nella vita quotidiana fate cose moralmente peggiori anche per prezzi minori. Vi si conosce, e vi si riconoscera’ sempre dall’odore. Patente o meno.

Uriel

(1) Non mi sto giustificando. Ritengo , in ogni caso, che la spinta ad assolvere sia migliore di quella a condannare, quindi se anche volessi assolvere lo scriverei chiaro e tondo.

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