Oh, shit: the reaper.

Mentre Draghi va in giro a dire che non bisogna fare “la caccia al finanziere”, perche’ la finanza e’ una cosa buona, stiamo per affrontare la seconda ondata della crisi che abbiamo appena non-superato. Si tratta di qualcosa che investira’ marginalmente il nostro paese (perche’ c’e’ stata una moratoria sui debiti delle imprese), ma che sara’ un pochino come “il tristo mietitore”.

In questo post ripeto quello che ho detto una settimana fa, ma in piu’ ho avuto il tempo di metterci qualche numerino. Dunque, e’ successo questo: quando i governi hanno iniziato a regalare soldi alle banche per salvarle, in cambio hanno dovuto chiedere un prezzo “politico” ai manager, ovvero di rinunciare ai bonus miliardari.

Ora, immaginate uno che per hobby gira per i cieli del paese con un MIG27,  il cui solo controllo “daily” costa 25.000 dollari in personale specificato, test sul JP5 &co, e figuratevi se possa vivere con solo un paio di milioni di dollari l’anno. Cosi’, stretti dallo spettro della fame (1), i nostri manager si sono dati da fare.

Hanno capito che sino a quando avessero dovuto dire grazie allo stato per la loro esistenza dovevano obbedire al diktat, e hanno deciso di uscire dalla morsa.Per fare questo, ovviamente dovevano tirar fuori soldi, e in fretta.

Come tira fuori, un finanziere, tanti soldi e in fretta?

C’e’ il mercato dei junk-bonds. In pratica, e specialmente durante una crisi, le aziende sono disposte a tutto pur di sopravvivere. Cosi’, accettano anche di venire finanziate a prezzi enormi pur di “passare ‘a nuttata”. Il mercato die junk-bonds e’ caratterizzato da rischi alti, ma da rese altissime.

I rischi, ovviamente, possono venire mitigati. Come? Sovrafinanziando queste aziende. Supponiamo cioe’ che la tua azienda stia per affondare nella cacca, e tu vuoi mettere sul mercato dei bond. Per avere questi soldi sei cosi’ disperato da poter pagare diciamo il 10% annuo.

Bene. Chi ti deve comprare i bond, pero’, ti risponde che gli va bene il tasso di interesse, ma la cifra e piccola non crede che tu ce la faccia con una cifra piu’ piccola. E ti invita a metterne in giro il triplo, il quadruplo. To lo fai, e arrivati alla cedola paghi il tuo 10% su quella cifra enorme, anche usando un poco della liquidita’ enorme che ti hanno regalato.

Bene. Cosi’, in poco tempo il mio finanziere ha tirato su un bel 10% di resa, su un bel mucchio di soldi.

E cosi’ oggi arrivano e ci annunciano utili straordinari. Incredibili. Goldman Sachs che ha fatto piu’ utili del previsto e paghera’ dividendi, addirittura. Cosi’, non solo inizieranno a parlare di restituire i debiti allo stato, ma grazie a questo come pretendete che non sia premiato il manager che ci ha dato dei risultati in un periodo cosi’ difficile? (The Wall Street Journal, cit).

Eh, si’. Ma tutti quei soldi che abbiamo dato a quelle aziende?

Ecco, possiamo lentamente rientrarne non sottoscrivendo, lentamente, ai junk-bonds.(2)

E che cosa succedera’, se lo facciamo? Che un pochino di aziende falliranno.

Il vero problema e’: quante?

Beh, ho dato un occhio alle previsioni delle aziende che si occupano di junk-bonds. A giudicare dalle rese, dal leverage, e dalla riduzione di outlook, si direbbe che un 15-20% delle aziende finanziate si apprestino a chiudere.

Poiche’ in Italia c’e’ una moratoria in atto fino al 2010, dobbiamo aspettarci che la cosa non colpisca moltissimo le nostre aziende, ma rimane il fatto che un disastro simile negli USA , in Germania e in Francia mettera’ una bella ipoteca sul nostro commercio internazionale. Anche i cinesi dovranno intervenire direttamente, con ogni probabilita’.

Questa tempesta per lagente comune sara’ ancora peggiore, perche’ colpira’ pesantemente il manufatturiero.

Direte: ma cosa si puo’ fare?

Quello che possono fare le nostre aziende e’ di sfruttare questo trimestre per cambiare mercati. Il mio suggerimento e’ di sfruttare la posizione geografica e di ampliare i commerci coi paesi del maghreb come l’ Egitto, inviare venditori in Turchia e nel medio-oriente (fottendosene anche di eventuali embarghi contro l’ IRAN, se necessario), e lungo la cosddetta “via della seta”.

Con una politica molto aggressiva in questo periodo,e’ possibile attutire il botto che arrivera’ nei primi sei mesi del 2010.  Anche il sudamerica , il centroamerica ed il paesi arabi sono un buon mercato ; semplicemente lasciate perdere i “tradizionali” mercati di riferimento, (nord ed ovest) perche’ quelli stanno per avere un orrendo 2010.

Onestamente, non riesco ad immaginare gli effetti che un simile botto avra’ su economie esauste come quella USA e quella inglese; se alla distruzione portata dai finanzieri(3) si aggiungera’, come sembra, il secondo colpo , con gli aumenti di disoccupazione in grandi numeri che ne deriveranno.

La classe politica di questi paesi sta facendo qualcosa? In realta’ , ci provano. Ma ci provano male: la Merkel, adesso che governa coi liberali, ha promesso un calo di tasse. Ma con il tasso di elusione tedesco, contera’ poco(4), e si dimentica che letasse sono un metodo a posteriori, e non a priori. Il vantaggio di uno sgravo fiscale si vede nel tempo, ma di tempo non ce n’e’.

Gli inglesi, onestamente, non hanno soldi in cassa per fare nient’altro che quello che stanno facendo gia’: pregare che le cose tornino a posto da sole. Non hanno un sistema bancario cosi’ coeso da poter proporre una moratoria sui mutui alle famiglie(5), dopo una moratoria analoga dei debiti delle imprese. E non hanno neanche un ministro disposto a sfidare l’ira dei potenti prestando i soldi anziche’ regalarli: il massimo che il governo brown fara’ sara’ di dire agli inglesi che essere poveri e’ bello perche’ morendo di fame potranno avvicinarsi alle culture del terzo giorno e capirle meglio. Saranno di moda magari gli “starving party” , e roba da farlocchi cosi’.

In generale, stiamo per entrare nelle condizioni geopolitiche nelle quali un distacco dall’area atlantica , almeno in termini economici, sara’ necessario. Ma non solo necessario, probabilmente sara’ addirittura automatico. Trovandoci gia’ a commerciare coi paesi del mediterraneo e del medio oriente(6), rivolgersi in quelle direzioni sara’ spontaneo, se non giocoforza.Idem per l’Africa, che non dimentichiamolo e’ dall’altro lato del mediterraneo.

Dico la verita’: ci sono nubi MOLTO nere all’orizzonte, perche’ se questa crisi ha risparmiato moltissimi rispetto alla sua entita’, quella che sta per arrivare colpira’ le moltitudini, e di brutto.

I numeri in gioco sono spaventosi, e la tranquillita’ con la quale i signori dei junk-bonds hanno annunciato un pessimo outlook, pur sapendo cosa questo implichi in termini numerici, appare quasi incosciente.

Tuttavia, sembra che nessuno voglia punirli come meritano. E se non proprio colpendoli di persona, con una bella tassazione ad hoc: mi metti l’economia nella merda? Mi cala il PIL dell’ 1%? Bene, quei 160 miliardi di euro me li rendi, perche’ te li tolgo come tasse.

Oggi ancora non se ne parla, ma aspettate di avere milioni che fanno la fame E VOTANO, e vedrete se non si fara’.

La mia personale opinione e’ che si stiano scavando la fossa da soli: Hitler ha basato le sue fortune politiche attribuendo tutti i mali della germania, a torto, alla finanza ebraica. Individuando, cioe’, una classe di persone a fare da colpevoli. Oggi questa classe di persone E’ colpevole.

Manca solo un grande dittatore.

Uriel

(1) E’ ironia.

(2) Questo processo in realta’ richiede diversi intermediari, ma il concetto e’ questo.

(3) Un tizio per divertimento ha calcolato che se si fosse sganciata una bomba come quella di Hiroshima sulla City si sarebbe fatto un danno inferiore al paese.

(4) I tedeschi NON calcolano l’elusione con mezzi “legali” come evasione. Se e’ legale, non e’ evasione. Calcolassimo cosi’ noi, avremmo l’evasione al 5% del pil.

(5)Con un montante totale di 8 miliardi di euro, in un anno questa cosa costera’ circa 800 milioni di euro. Milleseicento miliardi delle vecchie lire. Non e’ che ci stiano mettendo poco , di tasca loro.

(6) Il farlocchi hanno imputato a Berlusconi la gaffe con Rania di Giordania. A dire il vero, stando alla forma , ad andare incontro ad un regnante dovrebbe essere la piu’ alta carica dello stato, cioe’ Napolitano. Certo sarebbe meglio se ci fosse anche il primo ministro, ma quello che non doveva mancare era Napolitano, non Berlusconi.

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