Oh, Hannelore

Sono appena tornato da qualche giorno in una Krankenhaus (un ospedale tedesco, insomma) e mi trovo la casella piena di email riguardanti le elezioni in NRW (ove vivo) e la sconfitta della Merkel. Cosi’, visto che leggo sui giornali italiani un sacco di castronerie. L’errore che si fa e’ di leggere quanto accade in Germania in chiave europea solo perche’ avra’ ripercussioni europee (anche se chi si illude sulla fine dell’austerita’ secondo me e’ pazzo) . Ma andiamo per punti.

La politica interna tedesca oscilla su due grandi concetti. La realpolitik e quella che alcuni chiamano “idealpolitik”. Di base i partiti si presentano alle elezioni con due o tre proposte forti ed una carica abbastanza ideologica, in modo da identificarsi bene. In questa fase siamo ancora lontani dalla realpolitik, e la vittoria alle elezioni comporta la presa di potere effettiva.

Ma il sistema politico tedesco e’ basato su due camere: una che e’ nazionale e accoglie il risultato complessivo delle elezioni, ed una nella quale si entra con un certo numero di deputati per ogni lander, detta appunto camera delle regioni.
Quando nei primi due anni il governo applica le sue politiche “idealistiche”, cioe’ seguendo un programma ideologico, succede che alcuni lander si trovano piu’ a loro agio con le nuove leggi ed altri meno. Cosi’, circa dopo due anni dalle elezioni, il governo inizia a perdere consenso nella camera dei lander.
Il risultato e’ che inizia a subentrare la “realpolitik”. Da quel momento il governo deve iniziare a “limare” le leggi, ad adattarle, a cercare piu’ consenso e ad allargare la coalizione. Inizia la fase della “realpolitik”, che e’ la fase di “aggiustamento” dei provvedimenti (di solito draconiani, come le riforme di Schroeder) presi nella fase “idealista”.
Gli idealisti di ogni partito pensano che la seconda fase sia sbagliata e vorrebbero comprimere le elezioni in un election day , mentre i moderati pensano che sia un sistema che garantisce di non avere vendette politiche , perche’ garantisce un sistema tipo “io non distruggero’ la tua legge e tu non distruggi la mia”: per esempio il matrimonio gay ha resistito al governo CDU della Merkel per questo.
Andiamo al secondo punto: la Merkel e la CDU. Allora, la CDU e’ un partito cattolico tedesco, ed e’ un partito di centrodestra. La destra tedesca e’ fatta da partiti piccoli e frammentati perche’ appare retrograda ai tedeschi, e cosi’ la CDU deve darsi un volto moderato, MA per vincere in alcuni lander culturalmente arretrati come la Baviera(1) deve per forza essere di destra, quindi quello che fa e’ di darsi un volto moderato alle nazionali, e poi lasciare che nei lander si faccia un pochino quel che si vuole.
La Merkel e’ un candidato arrivato da fuori (viene dall’attivismo cattolico della Germania Est) ed ha funzionato bene per dare un volto moderato ad un partito che oggi ha solo candidati di destra, e quindi e’ condannato al destino che hanno i partiti di destra in Germania se non si danno un volto moderato e progressista: la sconfitta elettorale.
Eliminato Rottgen, che era uno dei piu’ probabili successori della Merkel, la CDU si trova a corto di proposte post-merkel, e quindi chi va a votare fa i conti di votare durante l’inevitabile tramonto della Merkel stessa. Essendo sempre piu’ chiaro che la CDU puo’ offrire solo candidati “batzi”, cioe’ antiprogressisti , e’ altrettanto chiaro che la SPD sara’ la prossima entita’ politica di successo. Del resto, il pezzo grosso della CDU, Schauble, sta venendo messo al sicuro in Europa, “addapassa’ a nuttata”.
Predire che la Merkel declinera’ ancora, dunque, e’ un esercizio sterile perche’ si tratta di una predizione banale , dettata piu’ da motivi interni. Quindi, innanzitutto sarebbero da cestinare tutte le interpretazioni “anti-austerity”.
Andiamo a Hannelore Kraft, che in Italia sembra essere il sogno erotico dei politici perche’ sarebbe una “spendacciona”.
Per prima cosa, ho avuto un momento di ilarita’ quando ho sentito dire che i socialisti tedeschi sarebbero spendaccioni. Per una ragione: sono dei rigoristi fiscali della madonna.  Se qualcuno in Italia si illude che i socialisti tedeschi siano contrari ad Equitalia, ho brutte sorprese per loro: sono pure peggio.Si, il ricco tedesco che vota per la SPD dice “tassatemi, voglio pagare piu’ tasse”. Ma tutti gli altri stanno sudando freddo. Tenete conto che un ricco e’ tale a seconda delle reali condizioni finanziarie: se siete single, vi considerano “ricchi” (e finite in fascia uno) gia’ con 50.000 euro. Se avete figli e coniugi a carico siete in fascia tre e la cosa va avanti sino a redditi molto piu’ robusti.

Hannelore Kraft vuole aumentare la spesa sociale, attenzione sociale, in NRW.  Questo significa semplicemente spostare capitoli di spesa da una voce all’altra, per esempio usare gli introiti della banca locale (la citta’ di Duesseldorf, per dire, ha una StadtSparkasse di proprieta’ del comune, una municipalizzata del credito(2), e il comune possiede altre aziende che vanno bene) per dare i biglietti del tram gratis ad alcune categorie che ancora non li hanno (mi chiedo quali, ma tant’e’) ,  togliere il ticket di 10 euro all’ospedale, e cosi’ via.Innanzitutto: la NRW (insomma, dove vivo) e’ la regione piu’ ricca e produttiva di Germania. I soldi li ha. Quindi, punto primo: chi si illude che i socialisti in Germania suggeriscano di spendere soldi che lo stato NON ha a bilancio o di allentare i vincoli di bilancio si illude. Hannelore Kraft ha vinto spiegando come spendere i soldi che il lander HA. In cassa e sonanti.

Chi si illude che i socialisti tedeschi vogliano aumentare i debiti pubblici o condonarli si sbagliano: anzi, appena arriveranno al potere a Berlino il debito tedesco subira’ una sforbiciata, a spese di banche e ricchi. Si sa gia’. Quindi immaginate che cosa intendano proporre in europa.
La politica europea della SPD, del resto, dipende assai poco da Hannelore Kraft, bensi’ e’ dettata dal pigmalione del partito, Martin Schulz. Martin Schulz non e’ un individuo assai incline alla “realpolitik”, e ultimamente ha dato al suo partito un tono che si direbbe “retro”, nel senso che e’ uno di quei socialisti che hanno cambiato gli sloagan di partito, passando da “contro i padroni”, a “contro i finanzieri”. E gli sta riuscendo molto bene, se consideriamo che ha svuotato il bacino della Linke, ovvero del partito che ha fatto campagna elettorale proponendo una Millionare-Steuer, una tassa contro i milionari. Sloagan assorbito dalla campagna dei socialisti, che hanno mandato in giro dei piccoli aarticoli dove mostrano che in fondo la Germania Est ingoia soldi a fondo perso piuttosto lentamente, se confrontata con gli aiuti che le banche hanno chiesto -mascherate in vario modo- al contribuente. E quindi, che si sarebbe potuta sostenere un’altra riunificazione della Germania Est, con quei soldi.
Andiamo al concreto. Cosa propone una Germania “piu’ socialista” all’ Europa?
Niente di quello che si aspetta Hollande, probabilmente, o forse si: la tassa sulle transazioni finanziarie.
E’ di ispirazione SPD la nuova direttiva europea che intende trasformare azionisti e proprietari di bond bancari come responsabili delle perdite delle banche, per dire. Significa che se una banca europea fallira’, che siate una fondazione o che siate un’entita’ straniera, i debiti li pagate perche’ eravate la proprieta’. Le fondazioni bancarie italiane sono avvisate, insomma: fondazioni o meno, se le banche vanno in malora, i soldi li cacciano le fondazioni di tasca propria.
E’ di ispirazione SPD (ed e’ stato un cavallo di battaglia elettorale) l’idea di una tassa sulle transazioni finanziarie, che probabilmente diventera’ una proposta europea anche per l’appoggio di Hollande, ed e’ di ispirazione SPD l’ AIFM, ed e’ ancora grazie all’apppoggio di Schulz che la proposta Domenichini sulle agenzie di rating va avanti.
Quindi, chi sogna che il fiscal compact sia allentato perche’ lo ha detto Hollande e adesso la Merkel ha perso e’ semplicemente ridicolo. Succedera’ semplicemente che la Merkel continuera’ con la realpolitik (come ormai fa da anni) e dara’ ad Hollande il contentino della tassa sulle transazioni bancarie per alimentare un fondo che si occupi di infrastrutture europee.
Chi si illude che i fondi per la crescita arriveranno dagli eurobond, cioe’, e’ un illuso: arriveranno da una precisa serie di nuove tasse , che colpiranno essenzialmente le aree cartacee della finanza, come la tassa sulle transazioni finanziarie.
Altre due domande su chi mi chiede di verdi e Partito Pirata.
Il Partito Pirata tedesco, a differenza di quello italiano, non e’ la solita banda di drogati fuoriusciti da un centrosociale e di sfigati d’assalto di frammenti della vecchia rifondazione. E’ una formazione totalmente nuova, senza genitori, che rappresenta quindi quella fascia di studenti che lasciano casa a 18 anni con un sussidio dello stato (finche’ passano esami) e una casa dello stato (sinche’ passano esami), e che formeranno la futura elite universitaria, artistica  ed accademica. E lo faranno DAVVERO, non e’ il DAMS che fabbrica disoccupati: quella e’ la futura elite, quelli con la “kultur”. Studiano e sgobbano sui libri, insomma.(3)
Appare chiaro che essi hanno una grossa attenzione alla scuola, all’universita’, allo stato sociale (per questo Hannelore non ne e’ spaventata) e ovviamente alle liberta’ digitali , civili , e ai diritti umani. Se non si trattasse di studenti sussidiati (i ricchi non ricevono sussidi) direste che sono radicalchic: diciamo che lo saranno, ma per ora sono studenti che hanno bisogno di sussidi statali e che si fanno le loro brave estati in fabbrica (l’universita’ trova loro il lavoro part-time) durante i tempi morti. Questi sono quelli che FANNO il partito.
Il motivo della vittoria , cioe’ il motivo per cui hanno preso voti, non sta nelle loro idee: sta nelle loro facce. Se guardate i manifesti elettorali degli altri partiti ci vedete Nonno Hans, Nonna Angela, la Zia Hannelore, e l’eta’ media e’ sui 60. Si tratta della classe politica figlia degli anni ’90.
Se osservate un manifesto del Piraten Partei, trovate persone giovani, sui 30-35. Concordo con l’ Hanselblatt quando dice che i tedeschi in NRW hanno votato il partito pirata perche’ vogliono che la classe politica tedesca si svecchi un poco: si tratta di un voto progressista, mediamente colto, dato a facce giovani. Niente a che vedere col branco di drogati da centro sociale/ UAAR/Rifondazione che trovate in Italia, tantomeno con Grillo. Quando parlate di diritti digitali con qualcuno del PP, in genere parlate con una persona che non ha bisogno di guru (il PP non ne ha) ne’ di una redazione per aggiornare il proprio blog. Hanno creato una loro piattaforma di feedback politico (https://lqfb.piratenpartei.de/) che funziona molto bene come forma di democrazia digitale , ispirandosi alle esperienze svedesi e svizzere, ed e’ concepita proprio per evitare la formazione di guru: intendono davvero far votare alla gente i voti dei loro rappresentanti (attraverso internet).  Insomma (lo fanno a Berlino) quando il candidato non sa come votare una legge che sta passando per il parlamento, chiede alla comunita’ locale di esprimersi, e poi si attiene a quanto detto.Dateci un’occhiata  per capire: il livello di dettaglio con cui vengono esposte le  leggi e’ tale che di fatto e’ come leggerle li’: e’ concepito quindi per un cittadino ad alta partecipazione e con una conoscenza piuttosto alta della lingua e dei termini.

Tempo fa fecero una manifestazione contro l’ ACTA, della quale ho alcune foto fatte col cellulare:

Perlopiu’ giovani e interessati ai diritti digitali. Faccio notare che l’auto nella foto e’ uscita senza un graffio dalla manifestazione:  non hanno mai passato i limiti insultando o tenendo atteggiamenti violenti.
Altri manifestanti, essenzialmente studenti e giovani.
I verdi tedeschi. Che dire? Che sono una formazione di centro, con alcune istanze progressiste ma non esplicitamente socialiste. In che modo l’estrema sinistra pauperista italiana pretenda di attribuirsi la vittoria dei verdi tedeschi rimane un mistero.
Anche perche’, quando parlano di ambiente sono competenti. Quelli tedeschi, intendo.
Uriel
(1) In Baviera ed a Francoforte la CDU fa serenamente delle manifestazioni contro gli immigrati da far impallidire Bossi.(2) https://bankingportal.sskduesseldorf.de/portal/portal/StartenIPSTANDARD

(3) Questo non toglie che diventeranno degli insopportabili radicalchic, comunque

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