Oggi chiuso

Ricapitolando la serata di ieri, alcuni giovani colleghi pazzoidi e simpaticissimi hanno deciso di farmi vedere cosa c’era di nuovo da queste parti rispetto all’ultima volta, dopo la Grande Riunione sui Destini del Mondo.

Cosi’, sono sopravvissuto a:

  1. Grosso grasso ristorante greco, con colonne doriche , anfore e partenone ovunque. Il film non e’ niente rispetto a quel ristorante. Per un attimo ho temuto che avrei avuto i camerieri vestiti da spartani che gridano AHU.
  2. Litri di Altbier, che e’ l’unica birra schifosa prodotta in Germania. Ma non ditelo qui, che ne sono orgogliosi. E’ l’equivalente birresco della Bagna Cauda: e’ tipico, e’ locale, gli indigeni ne vanno orgogliosi, esagerare fa malissimo, esagerare e’ facilissimo.
  3. Puntata in un primo locale un pelo equivoco, con Karaoke (che e’ un crimine gravissimo in Italia, un’arma di distruzione di massa in Germania) di tedeschi con tanto di full monty tripposo alle note di Eros Ramazzotti cantato con accento tetesco. Se l’universo si e’ ristretto di un paio di metri, e’ dovuto a questo fatto, la massa oscura non c’entra. Ovviamente sono partite due vodke di dimensione crucca, in aggiunta alla birra di prima. Per qualche secondo mi e’ sembrato di percepire che P=NP.
  4. Puntata in un secondo locale considerato gay, ma in realta’ frequentato da cinquantenni tedesche per nulla omosessuali, in compenso erano vestite come se pigreco fosse uguale a due: le pensionate in camicia leopardata che ballano il liscio in Emilia sono delle dilettanti. Il dj era una fotocopia di Enzo Paolo Turchi e ha messo Raffaella Carra’ in tedesco. Due Weissbier in aggiunta, perche’ cosi’ le cinquantenni non leopardate non potevano venire ad agitarsi a due millimetri dal mio naso, che corrispondeva circa al loro sterno.
  5. Puntatina in un altro locale di negri tedeschi che suona blues e serve solo Southern Comfort. Le negre tedesche cinquantenni sono come le tedesche cinquantenni bianche, ma si muovono di piu’. Fortunatamente c’erano un sacco di negri tedeschi ad occuparsene. Ho rifiutato di bere per non violare il teorema del punto fisso di Broewer. Che non c’entra un cazzo, ma come scusa ha fermato bene i giovani colleghi dal fegato enichem, che insistevano. Ovviamente eravamo nella zona fumatori, ove l’atmosfera e’ simile a quella di Venere: quattrocento gradi , anidride carbonica e acido solforico.

Oggi sono vivo, e fisicamente inviolato. Tuttavia molte cose che prima erano certezze oggi sono crollate, tipo il secondo principio della termodinamica. Quindi, temo che per oggi non ci saranno post, almeno finche’ il mio fegato non mi autorizza a fare il boot della corteccia cerebrale. Quello che vi parla e’ il mio midollo spinale.(il cervello rettile sta ancora ballando Raffaella Carra’ in tedesco).

Uriel

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