Nucleare e Geotermico: due storie parallele.

Nucleare e Geotermico: due storie parallele.

Vedo che qualcuno sta tornando a parlare di nucleare, e come al solito arrivano i soliti indignati che non vogliono il nucleareh perche’ le scorieh e perche’ cernobbilh e perche’ kukushimah.

Per capire queste reazioni nel caso italiano occorre andare dietro alla dinamica del referendum che vieto’ di produrre energia nucleare. Prima di proseguire vediamo cosa possiamo pensarne, cioe’ quale sia la mossa razionale,

Nucleare e Geotermico: due storie parallele.

Detto questo, procediamo con il raccontare perche’ si e’ svolto il referendum sul nucleare.

Allora, bisogna ricordare una cosa: all’epoca, (un anno dopo il disastro di Chernobyl) esisteva un’associazione chiamata “Legambiente”, il cui fondatore e presidente era un certo Enrico “Chicco” Testa. Teniamo in mente questo nome perche’ tornera’ dopo. L’elettricita’ in Italia all’epoca e’ un un grosso monopolio di fatto: Enel produce e distribuisce. Esistono alcune aziende municipalizzate, ma sono embrioni e sono diffuse specialmente nelle regioni a statuto speciale.

Ma insomma, il problema era che voi come privati potevate si’ produrre energia, ma poi potevate solo vendera ad Enel, alle condizioni di prezzo imposte da Enel stessa, che rendeva poco conveniente farlo, semplicemente perche’ Enel non voleva che dei concorrenti con centrali piu’ moderne facessero concorrenza alle SUE centrali.

Insomma, ENel distribuiva e produceva: ma le sue centrali erano “vecchiotte”, “sporchine” e abbastanza inefficienti. Quindi non voleva che voi produceste energia, perche’ altrimenti avreste reso economicamente inutili le sue centrali. Quindi vi tarpava le ali pagandovi pochissimo l’energia.

Questa situazione di monopolio si mantiene sino a quando non arriva qualcuno che la concorrenza puo’ farla davvero.

Il governo aveva lanciato negli anni ’60 un progetto di nucleare civile, che contava su quattro centrali nucleari.Il problema era che le centrali, per legge, dovevano essere gestite da gente che capisse qualcosa di fisica nucleare , e venne creato ENEA, Ente Nazionale Energia Atomica.

Il problema di Enel era che temeva di fare la fine di EDF in Francia: il produttore ad un certo punto compra la rete. Quindi temevano che ENEA, se fosse diventato dominante con energia a costo piu’ basso, avrebbe potuto comprare Enel stessa.

Ed ecco che entra in gioco Chicco Testa. LA sua “legambiente”, da associazione che ha i soliti quattro gatti che interferiscono col traffico di Roma , diventa improvvisamente potentissima. Ma e’ ossessionata dal nucleare: poco importa che le centrali a carbone italiane vadano ancora (a quei tempi) a carbon Coke (che e’ pericolosissimo e cancerogeno): Legambiente vede rosso SOLO per il nucleare. Arriva Chernobyl, e improvvisamente Legambiente apre uffici ovunque, ha organizzazione e specialmente soldi per organizzare una campagna elettorale maestosa.

Chi gli fornisce tutti quei soldi? Non si sa, ma quello che possiamo dire e’ che dopo il refedenrum Chicco Testa diventera’ prima presidente di ACEA a ROma (gente che fa energia col carbone), poi diventa CEO DI ENEL, presidente di Sorgenia Spa; presidente di E.VA Energie Valsabbia, al 5 luglio 2012 al 13 maggio 2016  è stato presidente di Assoelettrica.

Incredibile quanti amici nel mondo del carbone ti faccia, far abolire il nucleare, eh?

In poche parole, Chicco Testa elimina il piu’ grande concorrente dei carbonai italiani, e puf, guarda caso tutti lo vogliono come CEO in aziende che fanno corrente col carbone.

Prima che mi accusiate di complottismo, preciso: sono sicuro che sia stato il destino cinico e baro, il caso, la coincidenza e anche la provvidenza. Non c’e’ assolutamente relazione tra eliminare il concorrente di ENEL e di aziende di centrali a carbone, e poi diventare CEO di quelle aziende. Siete troppo maligni. E il fatto che Sorgenia sia nelle mani della tessera numero uno del PD e’ un puro caso.

Ah, vi ho gia’ detto che vendo un colosseo poco usato?

Ma andiamo avanti: il problema di quello che e’ successo non e’ il fatto che sia successo.Il passato non si puo’ cambiare.

Il problema e’ che sta succedendo ancora, ma stavolta non c’e’ una Chernobyl in atto. Con Chernobyl occorreva amplificare a tutti gli effetti dell’esplosione della centrale, nascondendo il fatto che il malfunzionamento della centrale non fosse tecnologico, bensi’ politico. Fu L’ URSS, e non l’uranio, a far esplodere Chernobyl.

Quello che sta succedendo in questa “transizione verde” e’ una cosa piu’ bizzarra. Esiste una forma di energia che e’ la piu’ pulita di tutte, anche del solare e dell’eolico. Non ha mai fatto nessuno, e’ relativamente semplice da usare, viene gia’ usata , e ci sono le tecnologie. Ed e’ abbondante in Italia.

Si chiama “geotermia”.

Ma siccome e’ pulita, non esiste un mostro da sbattere sulle prime pagine, non c’e’ una Chernobyl da mostrare, allora tale tecnologia deve morire nel silenzio.

E perche’ deve morire? Per lo stesso motivo per il quale NON si doveva fare il nucleare in Italia: perche’ “big” romani dell’energia potrebbero soffrirne.

Esistono essenzialmente due tipi di geotermico: caldo e freddo.Con quello caldo potete far girare turbine e produrre energia, come si fa gia’ in diversi luoghi d’Italia e d’Europa. E del mondo.

Con il geotermico “freddo” essenzialmente ci scaldate le case, come si fa(fece?) con il teleriscaldamento a Ferrara, per dirne una. Si costruisce un impianto di distribuzione per acqua calda, non abbastanza calda per le turbine, ma abbastanza calda da scaldare casa.

In questo modo si risparmiano tantissime tonnellate di CO2 altrimenti prodotte dal metano domestico.

Ma qui e’ il punto:

  • nel caso del teleriscaldamento si tratta di impianti di dimensione cittadina, e come tali finiscono nelle mani delle municipalizzate locali anziche’ di ENI, Italgas, ENEL.
  • si tratta di impianti che usano tecnologie relativamente semplici, nel senso che occorre trivellare sino a trovare la zona calda, che in Italia e’ semplice perche’ di fatto il paese si trova su due faglie. Quindi aprono il mercato alla concorrenza.
  • sono in diretta concorrenza con le altre forme di energia, visto che non partecipano in nessun modo alla supply chain delle grandi del Gas&OIL.

Siccome e’ ancora in vigore lo stesso meccanismo di “le grandi romane vincono tutto”, o “le controllate di CDP non si toccano”, non troverete menzione del geotermico in NESSUNA discussione sull’energia pulita.

Siamo arrivati ad un punto di disinformazione cosi’ grande che mentre si discute delle nuove forme “green” di produzione dell’energia, NON si menziona MAI la fonte piu’ “green” di tutte: il geotermico.

Nucleare (di qualsiasi generazione sia) e Geotermico sono due forme di energia estremamente distante (anche se si potrebbe obiettare che il decadimento di lantanidi e transuranici che scalda l’interno del pianeta li avvicini: ma il decadimento non e’ fissione) .

Ma quello che li accomuna di piu’ in Italia e’ che lo stesso identico meccanismo politico li sta bloccando: quel meccanismo politico che vuole ENI, Snam, ENEL, Italgas, essere le aziende che non vogliono MAI concorrenza alle energie fossili.

Anche a costo di raccontarvi che mescolando il metano con l’idrogeno si ottengano MENO gas serra: come se il vapore acqueo non lo fosse.

Ma , ripeto: devono vincere sempre e solo loro. E quindi l’Italia se ne sta su una faglia, basta trivellare il terreno per trovare sorgenti di calore praticamente ovunque, eppure alla fine riempirete il paese di inutili pale e di silicio contaminato all’arseniuro di gallio, pur di non capire che siete seduti sulla piu’ grande fonte di energia pulita del pianeta: quella geotermica.

Ah, dimenticavo: il fatto che ultimamente Chicco Testa si sia messo a scrivere che il nucleare e’ bello e che bisognerebbe farci un pensierino non ha niente a che vedere col fatto che tra i  finanziatori del suo “Forum Sul Nucleare” ci sia la francese EDF. E’ un puro caso.

E vi faccio pure il 3×2 sul colosseo, vi faccio.

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