NSA e la rappresaglia cinese

Ho accennato un tema nello scorso post, ovvero la rappresaglia cinese allo spionaggio americano: sembra che la Cina abbia legiferato per bandire OGNI tecnologia occidentale, o almeno non cinese, qualora non vengano depositati i sorgenti in Cina, e non vengano mostrate tutte le backdoor. La reazione di UE e USAnon si e’ fatta attendere, ma e’ noto che i cinesi non consentono mai simili ingerenze nelle loro politiche di sicurezza. Di conseguenza, il danno e’ fatto.

Trovate la notizia qui: http://uk.reuters.com/article/201503/19/china-security-usa-eu-idUKL6N0WL3CD20150319), se volete il link diretto.

Le aziende europee ed americane perderanno decine di miliardi in commesse, per quanto non si veda nessuno preoccupato di questo sui giornali occidentali: quando l’embargo a Putin fece perdere alle aziende agricole europee poche centinaia di milioni di euro in carote, eravano tutti li’ a criticare. Oggi che grazie alla lungimirante politica di Obama e di NSA le aziende europee si beccano un embargo di fatto verso la Cina, nessuno fiata.

Casomai voleste sapere quale servizio segreto paga lo stipendio ad alcuni politici, da Grillo alla tessera numero uno del PD, adesso lo sapete: il servizio segreto che nessuno sta criticando per aver causato questo disastro.

Adesso molti di voi penseranno che paf, si va di fronte a qualche tribunale internazionale e si vince. No, non funziona cosi’, perche’ USA e UK hanno creato, in passato, degli illustri precedenti.

Il primo incompetente e’ stato Obama, che con la scusa della sicurezza ha bloccato un investimento cinese in USA, ovvero la creazione di una centrale eolica . La scusa era che la centrale avrebbe potuto spiare gli americani: le turbine girano, i radar girano, allora le turbine sono radar e possono spiare gli americani.

Il secondo precedente che viene dalla UE, ma precisamente dagli inglesi, e’ di aver proibito l’uso di telefonia cinese per ragioni di sicurezza.

Di conseguenza, esistono gia’ dei precedenti (ce ne sono molti di piu’, in realta’)che sono piu’ che illustri. Anche se i cinesi fossero portati in qualche tribunale, potrebbero invocare il diritto alle misure ritorsive. In ogni caso, il governo cinese non ha mai tollerato ingerenze nelle sue politiche di sicurezza: di sicuro i precedenti americani li hanno legittimati sul piano giuridico, ma se avessero deciso in questo modo in maniera autonoma, cosa facciamo, li cacciamo dal WTO?

I gangster hanno combinato un bel casino, insomma.

Il problema degli anglosassoni sta nel fatto che per loro il commercio non nasce dalla fiducia tra le parti: nella loro visione ultraliberista, se tizio commercia con sempronio e firma un contratto, non deve rispettarlo a priori. Deve rispettarlo altrimenti arriva lo sceriffo. Chiaramente, quando una delle parti in gioco e’ lo sceriffo, i contratti hanno un valore relativo, tanto e’ vero che USA e UK sono nel WTO, ma si permettono di bloccare delle centrali eoliche “per la sicurezza nazionale”. Che sarebbe a sua volta una violazione, ma gli USA sono lo sceriffo, quindi possono.

Adesso che si e’ bruciata la fiducia, ovviamente scoprono che lo sceriffo non e’ abbastanza forte da farsi rispettare contro il sempronio che non rispetta i patti con il caio, e si scopre che , in assenza di qualsiasi sistema di fiducia condivisa, adesso i cinesi fanno un pochino come diavolo gli pare.

Sorprende che la UE abbia seguito gli americani in questa protesta. Sarebbe stato molto piu’ sensato fare come i cinesi, per diversi motivi.

Il primo e’ che i cinesi hanno dannatamente ragione.

Quando ci furono le prime rivelazioni di Snowden, nessuno nell’amministrazione USA, o in UK, cerco’ di negoziare. Dissero semplicemente “tanto lo fanno tutti”, poi inventarono qualche stronzata tipo “tanto lo fate anche voi”, e via. “tanto lo fate anche voi” ovviamente e’ ridicolo, dal momento che il traffico che passa per gli USA non e’ paragonabile a quello che passa, che so io, per la Svezia.

Ma la ragione per la quale i cinesi hanno dannatamente ragione e’ la seguente:

gli americani stanno approvando una legge che permette ai giudici americani di prendere dati dalle sedi estere delle aziende

Avete presente la favola di Microsoft che lotta strenuamente contro lo stato perche’ un giudice ha chiesto dati di clienti europei che si trovano in Canada? Ecco, con questa legge si dice che la giurisdizione non c’entra piu’: se un giudice americano ritiene che i dati su un datacenter americano sito in Italia siano di suo interesse, anche se i dati sono di un cittadino italiano sotto giurisdizione italiana, Microsoft deve dargli i vostri dati.

Ora immaginate di essere cinesi. Avete un Google in cina, che vi ha piazzato il suo datacenter in Cina, e un sacco di cinesi lo usano. Allora arriva il governo americano e dice “ehi, dammi tutti i dati del tuo datacenter di Pechino” e Google deve obbedire.

E’ assolutamente chiaro che il vaffanculo sia stato inevitabile: no, google non avra’ nessun datacenter in Cina, punto.

La cosa ancora piu’ ridicola, che sembra scritta per dare ragione ai cinesi, e’ questa:

“We oppose demands to require source codes, backdoors and localisation of intellectual property by the Chinese government,” said Christian Borggreen at technology lobbying group Computer & Communications Industry Association, whose members include Google and Microsoft.

In pratica, cioe’, secondo questo signore e’ lecito inserire del software spia nei dispositivi elettronici che i cinesi devono comprare, ed e’ sacrosanto rifiutare di toglierli.

Come diavolo si fa a dare torto ai cinesi, si puo’ sapere?

Il vero stupore puo’ sembrare la posizione della UE, ma si tratta di una posizione finta, fatta per dare loro il contentino.

Ecco cosa e’ successo in realta’:

in realta’, quindi, gli stati uniti sono da tempo soggetti ad una legislazione simile: la differenza e’ che i cinesi lo fanno con una singola, brutale legge che dice le cose come stanno. La UE invece sta procedendo verso un “mercato unico digitale” , e sotto questo ombrello sta facendo piu’ o meno le stesse cose che fanno i cinesi.

Di fatto, l’adesione della UE a questa inutile protesta contro i cinesi e’ solo di facciata: probabilmente e’ solo un qui-pro-quo dopo che i principali paesi europei hanno aderito alla nuova banca per i finanziamenti asiatici , di invenzione cinese.

La verita’ e’ che in maniera piu’ o meno strisciante , e la prossima riforma del copyright e’ un esempio, la UE sta creando le basi per espellere le aziende americane.

E quindi, adesso speriamo davvero che qualcuno abbia il coraggio di chiedersi, negli USA, se il gioco valeva la candela.

Perche’ non passera’ molto, e leggi simili inizieranno a fiorire in tutto il mondo. Alcuni insisteranno molto sulla privacy, altri sulla sicurezza, presto i paesi islamici cominceranno a volere delle tecnologie piu’ islamiche, e chi con una scusa e chi con l’altra, alla fine, tutti vorranno la stessa cosa.

Il loro pezzetto della torta.

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