Allora se fate questo vi diranno che col prezzo dovrete scendere a compromessi, ma costa 70K$, quanto un SUV di quelle dimensioni, quanto una station wagon di marca, quanto una Porsche.
Allora direte : si, ma chissa’ l’autonomia. Beh, 350 miglia. Nessun compromesso.
ora, se osserviamo la cultura europea dell’innovazione, che cosa troviamo? Compromessi. Se vuoi la velocita’ alza i consumi. Se vuoi lo spazio abbassa le prestazioni. Se vuoi tutto alza il prezzo.
Il guaio viene quando la gente dice “voglio tutto. Punto.”
Come mai una Tesla S non e’ ovunque? Essenzialmente perche’ , anche se fa “Tutto”, costando come un’auto che fa una sola cosa tra quelle che fa, e’ ancora in fascia di prezzo alta. Di tesla qui ne ho viste solo un paio.
Ma specialmente perche’ il “regolatore” di Bruxelles non ha ancora precisato quasi nulla sulle auto elettriche. In assenza di leggi, sebbene Toyota e Mercedes abbiano stretto accordi con Tesla per la tecnologia, (1) sono troppi i cavilli coi quali il mercato delle elettriche puo’ essere fermato.
Per esempio, prima o poi i governi noteranno che l’elettricita’ usata per caricare queste auto non paga accise. Allora magari costringeranno tutti ad un attacco proprietario, che si colleghi solo col distributore di elettricita’ compatibile, il quale paga accise. Chi contasse di caricarsela usando pannelli solari – senza pagare accise allo stato – sogna.
Ma questa legislazione non esiste. Dunque, nessuno investe davvero. Il business dei carburanti del resto e’ spaventato, e quindi possiamo star certi che, nel momento in cui si facesse sul serio, il costo al KM verrebbe alzato a furia di tasse. Sinche’ sono 1000 auto per vegani e’ un conto, se parliamo di dieci milioni, le accise piangono.
Anche i produttori di auto sono preoccupati, perche’ la manutenzione di un motore elettrico e’ praticamente nulla. Troveranno il modo di rendere obbligatorio un tagliando ogni anno, per tenere in piedi i centri di assistenza.
Come vedete, cioe’, appena arriva qualcosa di distruttivo, immediatamente si muovono i lobbisti. Sappiamo gia’ che , se crescesse il business delle elettriche, i vampiri delle accise, dei centri di assistenza e del petrolio agirebbero sul legislatore.
Persino negli USA, che vantano una “cultura del mercato”, succede che Tesla abbia dei problemi : e’ stata bandita dal Michigan sotto richiesta della locale associazione dei concessionari, dal momento che le auto le comprate sul web :http://www.theverge.com/2014/10/22/7038407/michigan-tesla-ban-signed-into-law
In questo senso, quindi, mi viene da chiedermi: che diavolo succederebbe se arrivasse in Europa?
Un altro esempio e’ il delirio dei droni.
Allora, adesso in Italia e’ necessaria una particolare assicurazione per far volare droni. Come per l’auto, no?
Beh, non proprio. Se girate in auto senza assicurazione, la polizia vi ferma. Ha infrastrutture e metodi per fermare un’auto abusiva. Adesso immaginate che nel cielo si veda un drone. Voi non volete che si affacci al vostro giardino, perche’ viola le norme di vigilanza per la distanza dalle abitazioni. E la vostra privacy.
Che fa la polizia?
Beh, puo’ sempre inviare un elicottero apache ad abbattere il drone. Puo’ sempre dotarsi di missili Stinger. Puo’ sempre avere gazzelle con mitragliatrici antiaeree . Oppure, non puo’ farci un cazzo di nulla.
Specialmente perche’ prendere a missilate un oggetto che ormai costa 100€ “costicchia”.
Perche’ quella legge restrittiva, allora? Perche’ tanti hanno avuto paura dei droni. Ma perche’, di preciso?
Questo fenomeno sta prendendo piede. La RRIAA , l’associazione delle case produttrici americane, e’ una grande sponsor delle “Slow Lanes”, ovvero della legge che “uccide la net neutrality”. Quando fu presentata al congresso la proposta di legalizzare le “slow lanes”, i lobbysti delle major di Hollywood hanno usato tutto il proprio potere , e soltanto perche’ un’altra lobby, quella del venture capital, ha minacciato di muoversi in Europa e in Cina – e non finanziare piu’ startup IT in USA – si sono dovuti calmare.
Ma se fosse per RRIAA, adesso internet sarebbe solo una rete di TV via cavo, e il resto dei dati “passa se rimane banda”. Ovviamente poi RRIAA avra’ cura di fare solo film in “Ultra HHD Wide Huge Bandconsuming-bullshit Standard”, in modo da sbattere qualsiasi altra cosa sulla Slow Lane.
In definitiva, cioe’, l’unica “next big thing” che si intravede e’ Bitcoin, semplicemente perche’ e’ facile da implementare, distribuito, e si propaga con un meccanismo di cooptazione. E’ anche difficile da fermare: tutti i governi che lo hanno “bandito” sono tornati sui loro passi, non appena hanno scoperto che , dopo un panico iniziale, tutto continuava come prima, solo che avveniva sui trader da strada:https://mycelium.com/ (in basso a destra).
Il resto, pero’, non e’ cosi’ semplice: la caratteristica desruptiva dell’innovazione ha prodotto nel legislatore, cosi’ come nel lobbysta, la tendenza a sparare a zero e proibire ogni cosa, soltanto per conservare l’esistente.
E in queste condizioni, potete stare certi che la “next big thing” NON apparira’.
Il mercato dell’innovazione, se escludiamo caschetti per giocare, e’ fermo.
E anche sui caschetti per giocare avrei dei dubbi. Sapete perche’? Perche’ sono in conflitto col mercato dei display, delle TV e degli home teatre. NESSUNO vi consentira’ mai di usare Oculus Rift come sostituto di una TV.
Quindi, anche i giorni di Oculus sono contati: non appena avra’ una risoluzione ed una qualita’ tali da permettere di vederci programmi TV o film, immediatamente il mondo dei produttori di display, TV, e home teatre scoprira’ che bisogna bandirlo, fargli pagare una tassa, tenerlo a bada.
Ora come ora, il futuro e’ fermo. Anche per questo , sto postando di meno sulla tecnologia. Di tutto quel che vedo, niente ha la piu’ pallida chance di sopravvivere al legislatore.
(1) Tesla non vive vendendo auto, ma vendendo tecnologie. Il 50% dell’azienda e’ “fisicamente” R&D