Moderni e al passo coi tempi. Cioe’ barboni.

Pochi di voi lo ricorderanno, ma quando D’Alema varo’ la legge che disciplina i Co.co.co, disse che si trattava di una legge “moderna e al passo coi tempi”. Quella legge ha creato piu’ poverta’, precarieta’ e sfruttamento dell’ 11 settembre stesso.

Di fatto , succedeva questo: era finita l’acqua. Il paese si trovava nella situazione di dire “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato”. Finite le risorse, bisogna spiegare alla gente che cio’ che e’ DIRITTO ACQUISITO di alcuni, diviene un obsoleto ammennicolo, frutto dei tempi andati.

Venire assunti, avere certezze sul futuro, dignita’, equa retribuzione, tutte cazzate. Per chi arriva tardi, ovviamente. Perche’ quelli che ce l’hanno fatta, sono li’ e non si toccano. E siccome non si toccano mai, a vita, e tutti i posti sono occupati, bisognava spiegare alle nuove generazioni che per loro non c’e’ posto.

E cosi’, D’Alema si e’ inventato “una legge moderna e al passo coi tempi”. In concerto con una stampa che continuava a ripetere “sono finiti i tempi del posto fisso” (e se lo dice un giornalista tesserato dell’ordine , che tessera a numero chiuso per mantenere privilegi, sara’ vero) . Insomma , nonostante ovunque si veda gente col posto fisso, nonostante in qualsiasi ufficio noi incontriamo un fancazzista inamovibile, ” i tempi del posto fisso sono finiti”.

Insomma, barbone e’ bello. Essere servi e’ trendy. Prendere calci nei denti fa tendenza. 14 ore al giorno per uno sputo, con l’ INPS che considera “a fondo perduto” i soldi dei co.co.co, e’ fantastico.

E’ una legge moderna e al passo coi tempi.

Nonostante i segnali di insofferenza per tutta questa modernita’ siano evidenti, D’Alema e la sua stampa ci riprovano. Sentite qui.

Sulla repubblica di oggi c’e’ un invito a lavorare GRATIS per le olimpiadi. Il giornale, in evidente cattiva fede, cerca di spacciare quel che si sta facendo qui per quello che e’ successo a Sidney.

A Sidney, OLTRE ad una OTTIMA organizzazione, del tutto ABBONDANTE di persone preparate e ben pagate, c’e’ stato il fenomeno dei volontari. Sebbene l’organizzazione -PAGATA- delle olimpiadi coprisse BENE tutti gli spazi relativi, migliaia di volontari hanno “esteso” lo spazio olimpionico all’esterno, offrendo supporto a chi veniva per le olimpiadi ma magari voleva anche girare un po’.

Qui in italia, l’operazione e’ molto diversa: l’organizzazione si prennuncia pessima e macchinosa, gia’ viziata da tutti quei meccanismi che conosciamo bene. Servirebbe assumere migliaia di persone PAGANDOLE. Cosa si fa? Si cercano volontari.

Nota bene che la repubblica, giornale che dice di essere di sinistra, si guarda bene dall’osservare con sguardo CRITICO la cosa. Anzi, la magnifica, dicendo che chi andra’ a lavorare per le olimpiadi ripetera’ l’esperienza di Sidney, e che sara’ bellissimo, e che sara’ meraviglioso.

In realta’, hanno finito i soldi, non sanno come pagare il personale, e cercano gente che lavori gratis.

Perche’ qui non si tratta, come per Sidney, di estendere l’evento “olimpiadi” anche oltre le strutture sportive, trasformandolo in un evento sociale di fraternita’ tra i popoli. Qui si tratta di risparmiare sul budget.

I signori li’ presenti di fatto andranno a fare i co.co.co, gli interinali, i precari delle olimpiadi. Non andranno a guidare i turisti, non andranno ad aiutare le persone a vivere la citta’ delle olimpiadi. Andranno a spazzare, a pulire, a fare tutti quei lavori che sarebbero dovuti essere PAGATI, con soldi che non vedremo mai.

E’ una cosa moderna e al passo coi tempi.

MA sentite come sono bravi a venderla alla repubblica: oltre – ed è questa la vera ricompensa – alla possibilità di un’esperienza umana unica al mondo: perché le Olimpiadi “sono” il mondo. Umana e
professionale, visto che sono previsti corsi di formazione che potranno servire anche a Giochi fatti.

Questo e’ il classico discorso che fa il padroncino sfruttatore quando sfrutta i nuovi arrivati: “ti pago un cazzo, lavori il triplo, ma poter lavorare per noi e’ un’esperienza importantissima. Dopo potrai scriverlo sul
curriculum, e poi c’e’ anche la soddisfazione di aver lavorato per una realta’ importante come la nostra”.

TALI E QUALI.

Sfruttatori del cazzo, che tirano a campare tagliando le spese, sfruttando gli ultimi arrivati che hanno come ultima colpa quella di non essere ancora nati quando bastava la tessera per “avere il posto” e “sistemarsi”.

Quando sentite dire che una cosa e’ “moderna e al passo coi tempi”, rifletteteci. E’ la tipica etichetta dell’inculata.

Detto come va detto.

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