MicroNokia

Come potete intuire, dopo l’acquisto di una fetta di Nokia da parte di Microsoft, mi sono trovato numerose richieste di commentare la cosa. Specialmente perche’ alcuni giornali hanno iniziato a dire “l’europa esce dal business della fonia”, o altre fesserie che onestamente non credevo di dover commentare.

Microsoft ha comprato la parte Lumia e devices di Nokia, ovvero di fatto la parte smartphones (Nokia fa anche dispositivi di rete mobile , ed altro) e in tutto questo si parla di moltissime cose tranne del fatto reale: che Microsoft sta cercando di posizionarsi su un mercato dal quale era esclusa, ma non per espandersi, bensi’ perche’ si trova in uno stato di stallo dopo aver tentato di combattere una battaglia persa in partenza.
Se avessimo detto , solo dieci anni fa , a Microsoft, che il 90% dei cellulari avrebbe fatto girare uno UNIX, tra cui il 60% di questi il kernel di Linux , vi avrebbero riso in faccia.

Se poi aveste detto che gran parte dei routers e dei dispositivi embedded avrebbero fatto girare ancora il kernel di linux, vi avrebbero riso in faccia.
Se gli aveste detto che gran parte dei cloud pubblici avrebbero scelto Linux, e che sarebbe stata costretta a prendere parte allo sviluppo del kernel e di Xen perche’ il loro Azure non avrebbe successo se non facesse girare istanze linux, vi avrebbero riso in faccia.
Oggi, pero’, ridono MOLTO meno.
Un tempo, quando Microsoft cambiava che so io gli standard di smb , nel mondo linux si diramava il terrore: ommioddio, non riusciremo piu’ a leggere dischi remoti, chissa’ quanto impieghera’ smb a tornare al passo. Quando cambiava l’interfaccia di Microsoft Exchange, o cambiava Active Directory, chi aveva macchine Linux (e spesso Mac) doveva formattare e reinstallare se voleva stare in rete.
Ebbene, domani se G arrivasse e dicesse che il nuovo android non leggera’ piu’ la posta usando EWS, e si inventasse uno standard nuovo, e lo stesso facesse Apple, Microsoft Exchange scomparirebbe dalle aziende in pochi mesi.
Microsoft NON E’ PIU’ un incumbent, neanche nel mondo office: o meglio, la coppia di Exchange + Active Directory lo e’ ancora, ma l’ingresso di dispositivi linux , unix (o quella roba che fa Apple) sotto forma di tablet e cellulari incombe su Microsoft stessa. Basta che Android non supporti piu’ Microsoft, e Microsoft avra’ giorni duri.
E’ assolutamente chiaro, quindi, che Microsoft DEVE procurarsi una piattaforma cellulare ed una piattaforma di tablet per avere una risposta da dare , risposta che non sia facilmente erodibile dalla concorrenza.
Questo era il problema, e questo e’ il problema che Microsoft ha dovuto risolvere: difendere il Core Business da due incumbent, che sono Android e IoS.
Del resto, l’instabilita’ e la provvisorieta’ del CDA non consentono di certo un grosso cambio di strategia: se anche qualcuno vorra’ premere maggiormente sui cellulari, di certo non e’ un CEO uscente o un CDA che discute di successione.
Chi parla di “cambio di strategia” secondo me non ha alcun fatto sottomano: i fatti parlano di un CEO uscente, CEO che ha badato a difendere e consolidare, e di un CDA indeciso sulla successione. In che modo un fatto del genere permetterebbe di parlare di “cambio di strategia” mi riesce difficile capirlo.
Un altro punto che viene puntualizzato e’ che “adesso l’ Europa nella telefonia non conta piu’ nulla”. Beh, spiegatelo a quelli di Vodafone, che sono appena usciti dall’accordo con Verizon perche’ il mercato USA non e’ abbastanza remunerativo per tutti gli operatori. (1)La verita’ e’ che l’ Europa e’ ancora uno dei mercati piu’ redditizi per il business mobile.
Pero’, dite voi, adesso non ci sono piu’ grandi produttori di “ferro” in Europa. Vero. Ma dimenticate una cosa: il cellulare e’ un terminale, ed e’ un oggetto consumer. Il suo valore strategico non e’ piu’ legato all’ Hardware (altrimenti Nokia dominerebbe ancora il mercato) ma all’ecosistema software che ci gira sopra.
E qual’e’ la situazione li’? LA situazione non e’ come sembra: giusto qualche mese fa il numero di pogrammatori FUORI dagli USA ha superato quelli DENTRO gli USA, e gia’ nel 2017 si stima che in India ci saranno piu’ programmatori che in USA, e quindi il numero di sviluppatori in USA sara’ una piccola frazione, per la prima volta, di quelli del resto del mondo.
Cosa ne risulta? Che si, gli USA hanno comprato un altro produttore di ferro, ma oggi come oggi un cellulare ve lo fanno anche i dilettanti. Qualsiasi assemblatore cinese vi monta un cellulare smart a due lire, se lo chiedete. E anche nel campo dei sistemi operativi per cellulare, le cose non vanno meglio: se gente come Ubuntu si getta nel campo, se esistono cellulari fatti da cantinari con versioni dubbie di Android, il motivo e’ che il valore non c’e’ piu’. Il valore e’ nell’ “ecosistema” che ci gira attorno, ovvero apps, sistemi di backend, e cosi’ via.
In questo senso, perdere il 30% delle azioni Nokia e’ una perdita assai piccola: se vogliamo parlare di asset strategici, sono gli USA ad aver perso il dominio del software e a diventare minoritari, e le aziende USA stanno cercando di comprare l’hardware per cercare di consolidarsi, ben sapendo che presto saranno sotto assedio sotto il piano del software.
Dire che l’europa e’ fuori dai giochi nel mondo degli smartphone e’ come dire che e’fuori dai giochi, che so io, nel mondo delle lavastoviglie o degli spazzolini da denti elettrici. Ok, shit happens. Ma il vero problema e’ se l’ Europa riuscira’ a darsi una legislazione decente nel campo dei brevetti software e da qui rendere remunerativo il settore. Il ferro non e’ determinante da tempo.
Quali sono allora i due settori ove sarebbe il caso di puntare i riflettori, e semmai avere una strategia? Come ho detto, se un cellulare non e’ una lavastoviglie e’ perche’ dietro ha dei backend (di solito dei cloud), delle reti mobili, e dei repository di software.
In questi tre settori, quali sono i cambiamenti interessanti?
  1. La nazionalizzazione della rete di Telecom Italia. Era una semplice questione di tattica fiscale sino a poco tempo fa, ma dopo Prism diventa una mossa che al Pentagono non gradiranno molto, almeno quanto la “email made in Germany”. Se qualcuno dira’ che in Italia si usano armi chimiche e bisogna bombardarvi, sapete la ragione.
  2. Il lento sorpasso di Berlino su Londra, per quanto riguarda le condizioni per le startup e gli aiuti governativi per questo tipo di aziende. Cui ha fatto seguito il riconoscimento di BitCoin come bene tassabile(2) ed altre cose che stanno spostando aziende inglesi verso la zona di Berlino.
  3. L’inizio di un progetto europeo, subito dopo lo scandalo Prism, detto “CloudEurope”, http://www.cloudforeurope.eu/ , condotto per ora solo col solito Fraunhofer Institute,  per conto dell’unione europea. Si tratta di un progetto europeo per definire standard di interoperabilita’ e di certificazione unificati per la pubblica amministrazione. (https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/next-step-european-cloud-partnership)
Queste tre sono, semmai, le notizie che andrebbero date. Certo, molte piu’ persone conoscono Nokia rispetto al  Fraunhofer , e anche la parola “Cloud” indica un coacervo di aspettative che fanno il gioco dei venditori ma raramente dei clienti,  ma se si vuole arrivare a “pesare”, e’ meglio farlo in questi tre campi che non farlo producendo lavastoviglie cellulari.
Il vero problema dell’opinione pubblica e’ , oserei dire, di “awareness”. Un produttore singolo come Nokia, anche supponendo che se ne vada, porta via circa 10.000 posti di lavoro. Ok, brutto colpo. Ma l’ecosistema di un cellulare va ben oltre.
Certo, il marchio Nokia e’ visibile, mentre tutto il resto dell’ecosistema e’ invisibile, ma se dovessi scegliere nell’aiutare lo sviluppo dell’ecosistema che gira attorno al cellulare o il cellulare, sceglierei il software ed i servizi: sono loro a dare lavoro a milioni, e non migliaia, di persone. C’e’ una differenza di un fattore 1000.
Lo stesso dicasi per le infrastrutture: l’insieme di infrastrutture che serve a far funzionare il mercato mobile, solo parlando di reti e telco, da’ molto piu’ lavoro di Apple o Samsung, che alla fine danno meno lavoro e lontano dall’ Europa. Se vogliamo parlare di ruolo europeo, semmai parliamo delle reti di accesso e della rete carrier.
Parlare dei cellulari e non delle reti e’ come parlare del router Netgear che avete a casa dimenticando che dietro ci sono mux, dslam, switch, router sistemi di autenticazione, AAA, cdn e cosi’ via.
Quindi, direi che potete stare calmi: comprare Nokia serve a Microsoft per evitare che , nascendo un equivalente Google di Exchange che lavora per Android, G usi il ruolo di “incumbent” di Android per giocare un brutto tiro a Microsoft. Stessa cosa vale per i tablet: che Microsoft ha prodotto da se’.
E la prossima domanda e’: perche’ non ha fatto come col Surface e non si e’ prodotta un tablet da sola? La risposta e’: brevetti. Esisteva ancora molto spazio per inventare di tutto nel campo dei tablet, mentre nel campo dei cellulari i brevetti sono ormai centinaia di migliaia: produrre un cellulare proprio avrebbe significato una estenuante guerra di brevetti, che adesso Microsoft puo’ evitare possedendo i brevetti Nokia, che sono davvero molti.
Di per se’, sebbene l’evento coinvolga marchi che tutti conoscono, un pochino come Android e KitKat , non c’e’ molta sostanza dietro, se non una ristrutturazione del mercato.
Cosi’ come e’ stato per Google e Motorola, probabilmente non si vedranno mai grandi successi di Microsoft e Nokia: si tratta essenzialmente di fenomeni di transizione per i quali la serie Lumia rimarra’ per qualche tempo, mentre Microsoft prima o poi annuncera’ il suo “nexus”, comunque lo chiami. Niente di piu’ , IMHO, a meno che il prossimo CEO di Microsoft non sia un visionario o un vero creativo.
Per il resto, pero’, invece di guardare i primi dieci miliardari dell’ IT e chiedervi come hanno fatto, sarebbe meglio guardaste i primi dieci milioni di normali lavoratori dell’ IT , perche’ difficilmente sarete i nuovi Brin, ma esiste l’opportunita’, magari che diventiate uno dei dieci milioni che portano il pane a casa con l’ IT.
Ma in quel caso, se davvero volete guardare le cose che vi riguardano, vi conviene guardare egli ecosistemi che stanno dietro ai terminali mobili, e non  ai terminali in se’. Quelli possono arricchire qualche migliaio di persone, non di piu’.
Uriel
(1) La densita’ della popolazione USA e’ troppo bassa, e peraltro in USA iniziano a fiorire, in tante piccole citta’, le reti wifi pubbliche, che mediante applicazioni VoIP e IM uccidono  i margini degli operatori telco. In effetti, la telefonia “telco” USA sta passando un brutto periodo.
(2) Non come di una valuta, la BuBa non fara’ riserve forex di BitCoin. Chi crede che qualsiasi bene sia una valuta non ha capito quasi nulla del meccanismo forex.

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