..ma ha cominciato lui.

..ma ha cominciato lui.

Nell’ottica dell’infantilismo che ha preso la stampa italiana, vorrei continuare col post precedente. Mi limitero’, come ho deciso di fare, a prendere per i fondelli le “spiegazioni” del tonfo di borsa (che continua, btw), dal momento che , esistendo una comoda maniglia, viene quasi spontaneo. Cosi’, posso dirvi che non soltanto sono stato io, ma (come dicono tutti i bambini all’asilo) ha comunciato lui.La prima spiegazione idiota e’ quella di Repubblica, che vede il crollo delle borse legato all’europa divisa. Ok, l’ “europa divisa” e’ una cosa che puoi tirare sempre fuori. Puoi sempre dire, che so io “colpa del degrado”, “governo ladro”, “europa divisa”, “tragedia della solitudine”.

cosi’ adesso in Repubblica sanno come vestirsi. Se il nero non va piu’ bene dopo la fine della RSI,  e l’arancione ti fa sembrare un’arancina , nessun problema: vestiti “Europa Divisa”, e sei a posto. (E le righe fanno pendant con le basette e la cocacola light).

Detto questo, pero’, sfugge come l’Europa si sia divisa proprio due giorni fa. A meno di non essere dei drogati cocainomani americani, che in Europa ci siano molte opinioni diverse e’ qualcosa che si puo’ anche sospettare in meno, diciamo, di un paio di anni.

Ed e’ assai poco chiaro come basti un’occhiataccia di Schäuble a Draghi per causare un disastro del genere. Magari per il demente che legge repubblica questo e’ possibile, ovvero e’ possibile che Schäuble abbia simili poteri (in tal caso meglio arrendersi subito, resistere e’ futile) , oppure e’ una palla catastrofica. In ogni caso, a buon intendere, consiglio una fondamentale riforma della BCE, riguardante un fattore cosi’ cruciale:

MAI PIU’ OCCHIATACCE! (e le cavallette?)

grazie a questa incredibile tecnologia, detta “occhiali da sole”, le occhiatacce di Schäuble a Draghi non potranno piu’ nuocere alle borse.

Oppure magari no, e non c’entra niente in che modo Schäuble guardi Draghi, tipo per 2.21 secondi e magari Schäuble non puo’ far crollare le borse mondiali con uno sguardo.  Vedete voi, io avanzo delle ipotesi, eh.

Ma allora cosa succede? Un’altra spiegazione farlocca sarebbero le indiscrezioni secondo cui le banche italiane sarebbero quelle uscite peggio dagli sttress test europei. Aha. Ora, la domanda viene spontanea: poiche’ il contenuto degli stress test e’  pubblico, e il bilancio delle banche – che sono public companies – lo e’ altrettanto, perche’ servono le “indiscrezioni” per spaventare i drogati cocainomani che prendono le decisioni usando software scritti male da lavoratori indiani sottopagati?

Voglio dire: la BCE sa delle banche italiane cose che nessun altro sa? No, i bilanci sono pubblici. Il metodo con cui si fanno gli stress test e’ materia oscura, occulta, che solo Draghi , Nostradamus e il Mago Otelma conoscono? No, neanche questo: gli stress test sono pubblici.

E allora perche’ servono indiscrezioni? Qualsiasi calcolatore al mondo puo’ ripetere quei conti molto prima di oggi. A meno che non vogliate insinuare che i drogati cocainomani esaltati che gestiscono il “big money” (size matters!) non facciano alcuna simulazione, e aspettino che le indiscrezioni li colpiscano sul naso per decidere.

Ora, a meno che non sia vera la seconda che ho detto , mi sa proprio che quasi tutti gli analisti, che sono analisti ma non come Valentina Nappi, abbiano fatto qualche simulazioncina e sappiano da mesi cosa aspettarsi dagli stress test della BCE.

Quindi, nemmeno questa spiegazione farlocca regge.

La storia della Grecia che crolla e si tira dietro il mondo sa anche questa di bufala. Cioe’, io sono cosciente del peso della Feta nel mondo finanziario. Ma la borsa di Atene capitalizza quasi quanto il mercato del sabato di Casalecchio di Reno. Ora, venirmi a dire che siccome cala dopo una notizia (tutto sommato positiva) del governo greco – fenomeno gia’ difficile da spiegare  – il mondo intero va nel panico, compreso il paradiso della ripresa americano (LOL) , mi sa tanto di bufala.

Mi perdonino gli amici greci: io lo so benissimo che avete l’ Olimpo e che voi con trecento spartani fate questo e quello , ma sino a quando la Feta non si potra’ usare come carburante nucleare , e’ difficile che la borsa greca possa fare questo. Anche se Zeus si sveglia incazzoso, Ares e’ ubriaco e Afrodite piu’ troia del solito, la borsa di Atene non ha tutto questo potere. Lo so, la decadenza e’ dura, ma Athena ve lo aveva detto, saggia come al solito: la Feta, la sera tardi, e’ pesante.

Detto questo, rimaniamo in preda ai dubbi.  Ma allora perche’ e’ andato tutto in crash?

La prima cosa che potremmo sospettare, in un impeto di paranoia, e’ che affidare le grandi decisioni sul big money a un branco di tossicodipendenti convinti di essere “the masters of the universe” , cosa che di per se’ ne farebbe dei candidati per il TSO, non sia molto saggia.

Certo, non sono i primi signori dalle opinioni strane che governano le cose, ma un conto e’ citare Marx e Lenin, un conto e’ citare Ayn Rand e Milton Friedman. Perche’ se mettiamo insieme Ayn Rand e Milton Friedman, il risultato e’ “Siamo la compagnia dei magnaccioni, e chittesencula se tu mori de fame”.

Allora, se prendiamo una massa di drogati psicopatici che hanno letto in vita loro solo due libri che , insieme , sono una specie di Mein Kampf dello sfruttatore di prostitute minorenni, e gli diamo in mano le decisioni sul “big money”, forse il mondo non e’, per usare un eufemismo, nelle mani migliori.

stabilito il fatto che il sistema decisionale del mondo del “big money” potrebbe essere considerato “sub-ottimale”, o se preferite “sotto-sufficiente”, possiamo chiederci che cosa abbia perturbato queste menti.

Sono successe cose importanti quei giorni, sono stati dati annunci rilevanti, tali da poter, almeno in teoria, perturbare la fiducia degli investitori?

Beh, nella mia incredibile malizia avanzo qualche sospetto:

  1. La fiducia degli investitori americani potrebbe essere stata impattata da alcuni dati sulla crisi ripresa di segno negativo in corso negli USA. Forse il capo della FED che arriva e vi dice che la ripresa americana e’ debole e che le aziende non crescono perche’ non trovano dipendenti specializzati , senza che questo (per la storia di prezzo, domanda, offerta) aumenti i salari potrebbe, in qualche pazzesco modo di vedere il mondo, influire sulla fiducia degli investitori.
  2. La fiducia degli investitori americani potrebbe essere stata impattata dalla notizia che la Cina abbia ufficialmente superato gli USA sul piano economico. Ovviamente in Cina permangono grandissimi squilibri tra ricchi e poveri , mentre gli USA sono i maestri della distribuzione equa della ricchezza da sempre , ma nonostante il welfare incredibilmente equalitario degli USA (se ti arruoli nei marines ti danno le gambe finte quando salti in aria, per dire), la notizia potrebbe anche colpire i piu’ impressionabili tra i Masters o the Universe. Si sa, perdono la calma con una bazzecola.
  3. E’ in corso a Milano un vertice Asia-Europa ove la strategia chiara enunciata dei cinesi e’ quella di aumentare i commerci su terra nel continente asiatico, continente nel quale gli USA contano meno di un cazzo di niente. Questo mette in secondo ordine il “dominio sui due oceani”, e toglie ai commerci eurasiatici la “lieve influenza” della flotta navale piu’ potente del mondo. Se le merci cinesi possono arrivare sino in Portogallo via terra, Atlantico e Pacifico sono   un tantino meno rilevanti. E la politica di acquisti cinese investe l’area mediterranea.

ora, io sono un tipo sospettoso, ma se fossi un americano mi chiederei, tipo “ma siamo ancora i numeri uno?” E la risposta e’ “beh, militarmente si’”. Ma non piu’ economicamente. E questo “non piu’ economicamente” sa molto di un buon motivo per tenersi soldi in casa.

Diciamo che “sospetto” che la frenata degli investimenti nella borsa USA possa essere causata da quelle cose che nessun giornale osa dire:

  1. La ripresa americana e’ stata l’ennesimo titolo di Hollywood, ma non era reale, ed ora si vede.
  2. La ripresa americana e’ stata tale che una nazione che cresce piu’ lentamente del solito li ha superati.
  3. La nuova politica cinese consiste nell’aggirare gli USA e arrivare direttamente in Europa attraverso vie di terra ove gli USA non contano una cippa.

Andiamo alle borse europee. Forse esistono altre ragioni per cadere? Beh, possiamo avanzare alcuni sospetti. Nell’ordine, posso sospettare che:

  1. A crollare in Italia sono principalmente i bancari. Le banche italiane sono esposte. Sono esposte verso le persone che hanno chiesto prestiti. Queste persone possono pagare i prestiti meno di prima? Certo: se per esempio un “Jobs Act” riduce la loro stabilita’ economica, le banche italiane sono piu’ esposte di prima. Ehi, che combinazione: i bancari in Italia cascano mentre si discute del Jobs Act. Ma guarda te che strano, eh? Ma saranno tutte coincidenze, di sicuro Jobs Act , riduzione della qualita’ del credito di chi diventa precario e sofferenza delle banche sono fenomeni separati. Forse per la banca che ha acceso un mutuo casa, sapere che chiunque potra’ essere licenziato previo indennizzo (di qualche mese di stipendio) non sembra un miglioramento? Mah.
  2. La Crisi Ukraina e le ridicole sanzioni hanno causato -nessun beneficio – ma qualche danno si inizia ad intravedere. Per esempio l’economia tedesca rallenta per l’insicurezza nei commerci ad oriente, Putin minaccia di chiudere i tubi del gas agli Ukraini se useranno il gas destinato all’ Europa, i prezzi degli alimentari sono calati ancora. Sono cose che le borse tendono a notare, e il fatto che Putin se ne vada a Belgrado a sbandierare il suo applauditissimo  panslavismo non e’ esattamente un segnale che “fara’ qualche passo indietro”.
  3. La Turchia entra nella vicenda che vede contrapposti ISIS e Kurdi. Bombardando i Kurdi, ovvero appoggiando militarmente ISIS. E’ ormai evidente che in Turchia la parola “Minoranze” e la parola “Genocidio” si somiglino molto, e’ chiaro che la turchia NON sa come gestire le minoranze se non sterminandole (vedi caso armeno) , ed e’ quindi chiaro che le speranze di una Turchia in Europa sono microscopiche. E’ chiaro che il governo turco sta per entrare in attrito pesante con l’occidente, ed e’ solo questione di quando. Siccome c’e’ un bel pochino di business di mezzo, gli imprenditori potrebbero aver deciso di uscire dalle borse dopo la notizia.
  4. Quando il governo greco ha annunciato che intende tornare sui mercati ed uscire dalla amorevole gestione della Trojka, chi aveva titoli greci aveva detto: ehi, ma … come si finanzieranno allora le banche greche, visto che non hanno un rating accettabile e non potranno piu’ usufriuire del programma Abs della BCE (per la cronaca, la BCE sta stampando soldi per finanziare le banche greche. Ma non ditelo in giro!)? Siccome nessuno sa rispondere a questa domanda, e il parlamento Greco e’ fatto da 300 parlamentari  – numero che di solito produce ottimi fumetti e bagni di sangue – gli investitori potrebbero aver deciso di uscire dalla borsa e vedere cosa succede. Diciamo che il governo greco avrebbe potuto avvisare un pochino prima gli altri stakeholder della decisione, per decidere sul da farsi, invece di annunciarla e poi lasciare gli altri pieni di domande. Ma si sa,  metti 300 greci insieme e succede un casino.
  5. Sebbene tutti mostrano una certa Schadenfreude, boicottare in ogni modo l’economia tedesca, pur continuando a chiamarla “locomotiva d’europa” non e’ stata una geniale idea. Certo si e’ fatto di tutto per distruggerne l’immagine sulla stampa in modo da fermare gli indici di fiducia , si e’ scelta la politica estera nel caso Ukraino nel modo preciso che faceva male a Berlino, al grido di “tutto cio’ che fa male alla Germania e’ un bene”, ma forse, dico forse, il rallentamento della piu’ grossa economia europea potrebbe  anche avere qualcosa a che fare con le borse in difficolta’. Dico forse, eh.

questi sono i miei sospetti. Ovviamente, essi implicano l’indicibile, ovvero cio’ che i giornali italiani e i giornali figli dei finanzieri NON osano dire:

  • Basta annunciare il Jobs Act come imminente e i bancari italiani vanno a pezzi.
  • Basta che il governo greco agisca a cazzo di cane senza avvisare gli enti coinvolti e la borsa di Atene crolla.
  • Basta che la Turchia diventi un paese terrorista  cercando un genocidio per causare timori negli economisti.
  • Basta fare sanzioni inutili ed insensate contro la Russia per danneggiare l’economia europea.
  • Basta boicottare l’economia piu’ grossa d’europa per frenare l’economia europea.

ovviamente, pero’, si tratta di sospetti e malversazioni.

Cosi’, lo ripeto:

SONO STATO IO.

…. ma ha cominciato lui.

E mettete un paio di occhiali da sole a Schäuble, che ha lo sguardo fatale.

Uriel Fanelli, 17 ottobre 2014

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