Lufthansa: il negro che e’ in te.(e ti piace).

Tu credi all’omeopatia. Io ho pisciato in mare. E adesso, dov’e’ il tuo dio?

Due giorni fa ho avuto un ennesimo esempio di stupidita’ Lufthansa, e volevo scriverci un post. Siccome siamo vicini a Natale, e per natale ci sentiamo tutti piu’ negri, allora smettetela di fissarvi dentro le mutande e beccatevi tutta la storia. Ve la racconto in modalita’ SteamPunk, sta a voi cogliere l’accaduto tra le righe putrelle.

Sir Uriel Fanelli contemplava il cielo teutonico ostentando una certa flemma britannica. Grigio, grigio e ancora grigio, penso’. Sarebbe stato bello vedere qualcosa di piu’ allegro, qualcosa che ricordasse Londra, come una bella pioggia o una bella nebbia. Invece no, solo un cielo grigio e qualche misero fiocco di neve. Il suo spirito fu rallegrato dal suono del Bigger Ben, che si udiva fin li’: grazie alla nuova tecnica del vapore, l’ora esatta di Greenwich poteva essere udita in tutta Europa. E pazienza per gli svizzeri, che andavano cosi’ fieri di aver trasformato Milano in un enorme orologio a cucu’. Un orologio a cucu, sorrise, e come se non bastasse elettrico. Solo uno svizzero puo’ credere nell’elettricita’, penso’ Sir Fanelli, il futuro e’ nel vapore, lo sanno tutti! Improvvisamente, una voce  familiare lo costrinse ad abbandonare i suoi pensieri.

 

  • Sir Fanelli! E’ incredibile!  E’ assai piccolo il mondo, ultimamente!
  • Lord Gatean Mc Cashaw , che sorpresa! Che cosa fate in questa landa desolata, amico mio?
  • Oh, una storia lunga. Ho accettato un piccolo incarico diplomatico da Sua Maesta’ in persona, e…e cosi’, addio the delle cinque.
  • Accidenti! Un diplomatico! Una bella svolta nella vostra vita, Lord Gaetan. Lady Maryconcett sara’ felice, presumo?
  • Beh, diciamo che l’ha presa sportivamente, amico mio. E voi, che cosa ci fate qui?
  • Oh, sto partendo per un safari. Vado a caccia di tortellini nella jungla di Caesal Ekk’ .
  • Vedo che mantenete le vostre passioni. Ma non e’ un po’ pericoloso?
  • E che cosa non lo e’, Lord Gaetan? Dopotutto, se noi inglesi non amassimo il pericolo, non avremmo mai costruito l’ Impero!
  • Lo so, Sir Fanelli. Ma i tortellini sono creature cosi’…. infide. Traditrici, quasi.
  • A chi lo dite, amico mio. Una volta ne ho dovuto inseguire uno per tre giorni, nelle paludi  Iperkhawph , era … diabolico.  Ma parliamo di cose piu’ interessanti… in che missione diplomatica siete impegnato…. se posso saperlo, of course.
  • Oh, niente di segreto. Sembra che terronidi e polentoidi siano sull’orlo di una guerra. E quando serve diplomazia… sapete com’e’, si chiamano i diplomatici purosangue di Sua Maesta’ la Regina Victoria.
  • In effetti la dinastia dei Beckham e’ molto sbilanciata nella politica estera , ammise Sir Fanelli, e voi cosa intendete fare?
  • Oh, cerchero’ di combinare un matrimonio tra i sovrani. Un matrimonio che unisca le due tribu’, e impedisca loro di farsi guerra.
  • I vecchi metodi, concordo’ Sir Fanelli, funzionano sempre. Un vecchio detto inglese dice che tira piu’ una bustina di the’ che un paio di buoi. Buoi inglesi, naturalmente. E posso sapere chi saranno i fortunati, Lord Gaetan, per mia curiosita’?
  • Si tratta di Re Silvio Pravettoni di Arcore e Lady Patrizia Addario da Montemignotta.
  • E tra i due corre buon sangue?
  • Beh, sinora li abbiamo introdotti con un pretesto, ad un ricevimento, e le cose sembrano promettenti. Ma e’ un singolo incontro, e’ presto per dire. Anche perche’ c’e’ stato un incidente…
  • Un incidente?
  • Un incidente diplomatico – Lord Gaetan ammicco’ – sembra che Re Silvio abbia preso come concubina la nipote del sultano d’Egitto.
  • Ma… ma… lo sanno tutti che il sultano d’egitto non ha nipoti!
  • In alcuni luoghi , amico mio, sembra che le notizie fatichino ad arrivare, e chiunque possa spacciarsi per la nipote del sultano d’egitto. Non e’ come in Inghilterra, dove tutti girano da sempre con una carta d’identita’ in tasca.
  • E ne sono felicissimi – ribatte’ Sir Fanelli in un impeto di nazionalismo – io me la farei tatuare addosso, come (ne sono certo) tutti i sudditi di sua maesta’. E’ una questione di civilta’!
  • Questo e’ vero – rise Lord Gaetan – ma l’occasione ci permette di essere autenticamente inglesi, non trovate?
  • Ma certo! Avete  visto che tempo fa? Parliamone, orsu’.
  • Vedo – Lord Gaetan indico’ il cielo – che il nostro dirigibile ritardera’. Questa neve e’ alquanto inopportuna, non pensate anche voi?
  • Certo – Sir Fanelli si rattristo’ – ma quello che mi chiedo e’ perche’ mai questi tedeschi si fermino appena cade un pollice di neve, invece.
  • Avete gia’ la risposta, amico mio : un pollice di neve. Un pollice. Avete mai sentito parlare del sistema metrico?
  • Intendete dire che… il problema e’ che sta cadendo un pollice di neve, e non due virgola cinquantaquattro centimetri?
  • Esattamente, amico mio – Lord Gaetan annui’ con flemma britannica mentre spiegava – se cadessero centimetri di neve, anche venti o trenta, i tedeschi saprebbero bene cosa fare: e’ scritto su qualche manuale. Ma se di neve ne cade un pollice … – Lord Gaetan scosse la testa, tristemente.
  • In effetti – ammise Sir Uriel – quello che dite si addice ai tedeschi che conosco. Si vede che siete un diplomatico, voi capite i popoli.
  • Noblesse Oblige – disse scherzosamente Lorg Gaetan.
I due si avviarono con autentica flemma inglese verso le gigantesche stampatrici a vapore, per ottenere la lastra di ottone che sarebbe servita loro per superare le punzonatrici dell’ingresso ai voli. Non mancarono di notare che gli inservienti normalmente adibiti a riempire di carbone le potenti forge non erano ai propri posti.

 

  • Ohibo’ – disse Sir Fanelli – e adesso cosa succede?
  • Oh, saranno ottomani – disse Lord Gaetan – e a quest’ora essi sono a pregare. Ma venite, amico mio, leggo sul manometro che c’e’ ancora vapore a sufficienza.Dopo di voi.
Sir Uriel fanelli aziono’ le leve , posizionando le lancette della macchina sulla destinazione di Bologna, poi apri’ una valvola e con un rombo il gigantesco maglio calo’ dentro la forgia. L’urto fece tremare un pochino il pavimento, e dalle nuvole di vapore emerse una piccola lastra di ottone stampata , con le punzonature adatte per la destinazione dell’inglese. Sir Fanelli si scosto’ quindi per consentire a Lord Gaetan Mc Cashaw di forgiare le proprie lastrine, quindi i due si avviarono verso i trampolini di uscita.

 

  • Un momento – Sir Fanelli fissava la sua lastra – ma … voi capite il tedesco, Lord Gaetan? A me sembra di leggere che su questo biglietto ci sia scritto “ferrovie”!
  • Lord Gaetan osservo’ attentamente la sua piastra. Avete ragione, amico mio! Ci deve essere uno sbaglio. Maledetti ottomani, sara’ colpa loro.
  • E’ senz’altro colpa di qualche ottomano – grido’ Sir Fanelli perdendo per un attimo la sua flemma britannica – e della madre di qualche tedesco, che certo li ha avuti tutti al proprio desco!
  • Senza dubbio e’ andata cosi’ – convenne Lord Gaetan – e adesso cosa facciamo?
  • Dovremmo aspettare una Hostess Ulana di Lufthansa – propose Sir Fanelli.
  • Certo – convenne Lord Gaetan – aspettare si addice a noi inglesi purosangue, del resto. A proposito di purosangue, eccone una!
Una Hostess Ulana di Lufthansa , di recente fabbricazione, sferragliava avanzando sui propri binari, nel mezzo della hall del grossewurstporto tedesco. Le finiture in bronzo apparivano nuove e lucenti, le prese d’aria erano state dipinte di recente e tutti gli stantuffi apparivano ben saldi, con i premistoppa aderenti il giusto per trattenere il vapore. I due nobili inglesi si misero in piedi sui binari, e la locomotiva dovette fermarsi, emettendo qualche sbuffo di vapore da sotto la gonna frontale.

 

  • FIIIIIIIIIII. CIUF CIUF . Ja? FSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHH.
  • Ecco, milady , Permetta che mi presenti. Io sono Lord Gaetan Mc Cashaw e il mio amico e’ Sir Uriel Fanelli. Ad entrambi – il diplomatico inglese esibi’ le piastrine – e’ stato stampato   un biglietto per le ferrovie anziche’ uno per il dirigibile , grossewurst come lo chiamate voi, proprio il dirigibile che dovevamo prendere oggi!
  • Proprio cosi’ – Sir Fanelli confermo’, aggiustandosi gli occhiali da deserto sul cappello da safari.
  • IHR … FHHHHHSSSSSS! CIUUUUUF CIUUUUUF! KAINE CIUUUUUFFF BAAAAAUUUUU… ZUUUUUUUUUUUU! CIUF! CIUF! – un piccolo sportello sulla fronte della locomotiva si era aperto, e si intravvedevano le fiamme della caldaia. A giudicare da quello che si vedeva, era proprio un modello recente: la punzonatura sui tubi di falloppio era un brevetto dell’anno prima. La locomotiva emise altri suoni, poi si riavvio’ sbuffando vapore.
  • Voi capite il tedesco, Lord Gaetan?
  • Un pochino, dipende dalla pressione del vapore. Comunque, la Hostess Ulana  ci ha senz’altro detto di fare la coda all’ hilfedesk e di chiedere ad una Hostess Ulana di modello piu’ adatto per il problema.
  • Accidenti. Il mio safari….
  • A chi lo dite, amico mio.
I due si misero in coda, e Sir Fanelli estrasse dalla valigia un binocolo da cacciatore, regolandolo.

 

  • Che cosa fate, Sir Fanelli?
  • Oh, voglio solo valutare a che distanza si trovi l’ hilfedesk , rispose il nobile.
Sir Fanelli aggiusto’ meglio il fuoco del binocolo, e inizio’ a scrutare l’orizzonte. Regolo’ meglio le ruote dentate, per avere una misura esatta. Poi lo punto’ nel decolletee’ di una prosperosa signora di passaggio, infine lo chiuse.

 

  • Brutte notizie?
  • Sono circa duecentosettantatre’ miglia inglesi di coda, amico mio.
  • Accidenti! Per fortuna, noi siamo inglesi, e sappiamo aspettare.
  • Gia’ – annui’ Sir Fanelli – a proposito, cosa stavamo dicendo, del tempo?
I due nobili parlarono del tempo per circa trentacinque anni, in coda, cosa che non scalfi’ minimamente la loro flemma britannica, al punto che fecero anche passare una giovane industana  di religione tajmajala , a giudicare dal vestito, con un gesto di britannica galanteria.  La Regina Victoria ne sarebbe stata orgogliosa in persona, se non fosse stata impegnata in una Reunion delle Spice Ladies, il club goliardico frequentato al college da Sua Maestra’.

 

Subito dopo l’estinzione del dodo, un giovane Steward Ussaro di Lufthansa passo’ con un carrello, distribuendo generi di conforto. Il gentiluomo tedesco che veniva prima di loro chiese un cappuccino con le aringhe affumicate, come ci si potrebbe aspettare da un tedesco, e un pretzel sulfureo in abominevole salsa giallastra, secondo l’ uso di Duesseldorf.

 

Quando venne il loro turno, i due nobiluomini osservarono il carrello, e Sir Fanelli indico’ un vassoio.

 

  • Sono munizioni, quelle?
  • Ja, meine herr. Ezzere munizionen ti calipro totici.
  • E…. come mai questa strana foggia sul retro? Serve a qualcosa?
  • Ezzere nuofa tecnica francese, meine herr. Der percussoren afere forma ti ago, e kolpiren con piu’ forza solo il zentren. Cosi’ non sbagliaren un colpen!
  • Accidenti – disse Sir Fanelli – le avessi avute durante il safari dell’ Iperkhawph , delle munizioni cosi’. Posso prenderne due?
  • Ah-zo, meine herr – l’ussaro annui’, orgoglioso come sono orgogliosi i tedeschi quando qualcuno apprezza le loro munizioni.

 

I due nobili dovettero aspettare ancora qualche tempo, e il sole era appena sorto sull’ impero di Federico di Prussia quando riuscirono ad essere al cospetto dell’ hilfdesk. Mancavano ancora due o tre persone, quando una terrificante esplosione scosse il grossewurstporto.

 

Immediatamente arrivo’ la cavalleria del Conte Von  Blucher per spegnere l’incendio, e nella confusione i due inglesi ebbero modo di scambiare alcune parole con un giovane cavaliere pomerano.

 

  • Sapete dirci che cosa e’ successo, signore? – Lord Gaetan non aveva perso i suoi aristocratici modi inglesi, nonostante i duecentotrentotto anni di attesa in coda, trascorsi a parlare del tempo come si conviene ai popoli di albione.
  • E’ successo – il giovane pomerano appariva nervoso – che il grossewirst LH2008 e’ arrivato prima del grossewurst LH2007.
  • Dunque? – Sir Fanelli sembrava incredulo – che cosa mai potra’ essere un semplice scambio ?
  • Le nostre Hostess – disse il cavaliere – sono autentiche tedesche. Non possono reggere allo sforzo di due numeri invertiti.
  • Ah – Sir Uriel Fanelli era perplesso – e quindi?
  • E quindi, e’ esplosa la testata di una hostess ulana – disse il cavaliere – due numeri invertiti sono davvero troppo, per la testata di una hostess tedesca.
  • E quanto tempo di vorra’ – il senso pratico anglosassone di Lord Gaetan prese il sopravvento – perche’ tutto torni a posto?
  • Oh, noi tedeschi siamo efficienti. Un secolo, un secolo e mezzo, per rimettere a posto il pavimento e lucidarlo bene.
I due rimasero pensosi, e Lord Gaetan estrasse un orologio da taschino, ricordando anche di ricaricarlo prima di riporlo.

 

  • Dicevamo, del tempo, Sir Uriel?
Era un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanita’, quando finalmente i due si trovarono di fronte alla titanica Hostess Ulana Senior di Lufthansa. Una grossa brasatura a bronzo sul comignolo, spessa e graffiata per l’uso, mostrava la tecnica obsoleta con cui era stata costruita. Il carbone veniva caricato ancora mediante una coclea , e due enormi sporgenze sferiche frontali si scaldavano al calor rosso ogni volta che la possente tecnologia veterotedesca aspirava ossigeno nella caldaia. Due fari frontali, color azzurro cielo, si accesero tradendo alcune piccole crepe nelle cromature. La Hostess Ulana Senior di Lufthansa poggiava su gigantesche ruote , possenti e rotonde, e una gonna di ghisa proteggeva dagli urti due enormi stantuffi tondeggianti.

 

Questa volta prese la parola Sir Uriel.

 

  • Buon giorno. A me ed al mio amico e’ successo un disdicevole inconveniente, anzicheno’. Ci sono stati stampati due biglietti per il treno anziche’ per il dirigib… grossewurst . Lei puo’ aiutarci, signora?
La Hostess Ulana Senior di Lufthansa emise un brontolio di vapore quando senti’ dire “grossewurst”, un vezzo che molte locomotive tedesche coltivano, e si concentro’ sulla lettura dei manometri. Si senti’ il rumore di un carrello di carbone che, dentro di lei, si rovesciava dentro il crogiolo della possente caldaia.

 

  • Di hostess cosi’ possenti e robuste – sussurro’ a Lord Gaetan – credo che non ne facciano piu’.
  • E’ un peccato – convenne l’amico – perche’ sono piu’ affidabili.
  • Non ci sono piu’ le caldaie tedesche di una volta.
La Hostess Ulana Senior di Lufthansa fini’ di regolare alcuni manometri, poi tiro’ una leva. Si udi’ un rombo immenso , e un maglio enorme calo’ dentro una forgia abbastanza grande da metterci Trafalgar Square. Il vapore riempi’ la hall, e quando si fu diradato la Hostess Ulana Senior di Lufthansa consegno’ due piastre nuove di zecca  ai due nobili.

 

  • Avete notato, Sir Fanelli? Queste nuove piastre sono di acciaio!
  • E’ vero. Questo e’ davvero tedesco, finalmente.
  • I tedeschi non dovrebbero mai abbandonare le loro tradizioni – disse Lord Gaetan – quelle stupide piastre di ottone…
  • Stampate da ottomani, perdipiu’.
  • Appunto. Non ci sono piu’ di tedeschi di una volta – disse allegro Lord Gaetan
  • A proposito di tedeschi – ammicco’ Fanelli – avete visto quella locomotiva? Non ne fanno piu’ , cosi’!
  • E” vero- ammise Lord Gaetan – anche se quella cigolava un pochino, ad essere sinceri.
  • Oh, ma non e’ un problema – Sir Fanelli era baldanzoso – basta una buona lubrificazione, e tornano come nuove.
  • E perche’ non le ingrassano a dovere , secondo voi? Basterebbe poca cura in piu’, per averle sempre belle unte.
  • Mah, forse preferiscono i modelli piu’ recenti, Lord Gaetan. Ed e’ un peccato, davvero, perche’ i vecchi modelli sono solidi e sicuri.
  • Gia’. Non fosse stato per quel vecchio modello, saremmo ancora in attesa. Quando abbiamo aspettato….
  • …. trecentoventotto anni in coda – disse Sir Fanelli – in fondo , per essere caduto un pollice di neve in Germania, neanche tanto.
  • Gia’ – convenne Lord Gaetan – per fortuna noi inglesi sappiamo sempre di cosa parlare per passare il tempo.
Il cielo era ancora parzialmente nuvoloso.

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