Little Italy

Qualcuno ha voluto iniziare una discussione sul forum, riguardo a come sia, secondo lui, il sistema elettorale a creare clientelismi e caste. Beh, non la penso cosi’. Non e’ il governo, non sono i partiti, non e’ il sistema elettorale e non e’ niente di niente che non la semplice popolazione italiana.

Molti dei sostenitori di questo o quel partito sono arrivati a dire che quel che non va e’ colpa del governo, che quel che non va e’ colpa del partito al governo, che che “la gente” sia quella che invece vuole risolvere le cose perche’ gli conviene.
La mia opinione personale non e’ cosi’, per una ragione: ho osservato gruppi di italiani farsi numerosi al punto da costruire una micro-societa’, e tale micro-societa’ e’ risultata, pur dentro un luogo con un diverso governo ed una diversa burocrazia, esattamente identico a quello che c’e’ in Italia.

La prima esperienza l’ho avuta al lavoro. Avevo a che fare con un gruppo di italiani emigrati , e mi capito’ di lavorarci. Quando il gruppo era piccolo, esso si adattava facilmente al modo locale di lavorare, e si adattava facilmente alle richieste locali.
Poi il gruppo divenne numeroso. E vidi succedere alcune cose.
Innanzitutto, la nascita del burocrate incompetente. Il piu’ incompetente di loro inizio’ ad occuparsi di “comunicazione”, ove comunicazione significava fare da tramite. Grazie a questo compito, nessuno poteva piu’ parlare coi locali: lui gestiva la comunicazione per tutti. Lui parlava con gli altri uffici, lui faceva da tramite, eccetera.
Una volta accreditatosi in questo modo, inizio’ a prendere accordi e dare delle direttive. Queste direttive erano scritte con la SUA incompetenza, ma andavano ad applicarsi a tutti. Lo scopo delle direttive era di annegare in qualche grigia procedura cio’ che sarebbe stato meglio decidere per competenza. Ad un certo punto successe che io , che non mi sono mai mischiato a nessuna Little Italy, prendessi delle decisioni riguardo al lavoro che svolgevo.
Ebbene, il nostro eroe venne da me a ricordarmi le direttive che aveva scritto. Gli dissi semplicemente che non facevo parte del suo team, e la sua risposta fu “si, ma qui se tra noi italiani non ci aiutiamo tra di noi, ci aprono il culo”.
Ora, a me nessuno ha ancora cercato di aprire il culo. Non c’e’ alcun bisogno di direttive o di difesa . Non ho bisogno di sapere che decisioni prendere da un burocrate. Ma lui aveva usato questo giochino dell’accerchiamento per accreditarsi politicamente.
Ovviamente fui dipinto come il traditore della patria, ma continuai per la mia strada.
Ma la cosa continuo’. Dopo quel momento, il nostro eroe ando’ a trattare -a nome di ogni italiano, che egli lo avesse autorizzato o meno- per una nuova procedura di gestione dei consulenti esterni stranieri (non aveva alcun diritto di farlo , ma rappresentava una trentina di italiani di varie aziende, uniti dall’italianita’) che non volevano usare il sistema fornito. Esso aveva un solo piccolo difetto: toglieva potere ai burocrati. Ottenne dal comprensivo capo olandese di turno di poter fornire , per email, lui tutti i rendiconti degli italiani, menzionando non meglio specificati problemi fiscali con lo stato italiano.
Cosi’, ad un certo punto mi venne detto che , essendo io (all’epoca) sotto tassazione italiana, avrei dovuto mandare una form di excel a lui, una doppia copia , di cui un foglio di excel compilato in un modo ed un altro con le stesse informazioni ma compilato in un altro, ad un suo galoppino che “si occupava di raccoglierli”.
Risposi semplicemente di no, e che avrei usato il sistema precedente. Peraltro, avrei dovuto usare qualche ora del mio tempo per fare sta nuova merda. Tempo che preferivo passare nel modo giusto. Cioe’ quello che decidevo io.  Il capo olandese mi chiese riguardo ai problemi fiscali, e gli risposi che non era il mio caso.
Quando il numero di fogli di excel da raccogliere fu cosi’ alto che gli occupo’ tutto il tempo, il nostro eroe si mise a fare solo quello. E il risultato e’ che ogni cosa gli venisse riportata trovava sempre la stessa risposta : “compila questo foglio di excel e mandamelo”.  Dopo poco tempo, non si occupava piu’ di IT ma scaricava il barile su altri perche’ aveva cose importanti da fare, ma continuo’ a lavorare in loco, pagato dal cliente, sino a quando il cliente stesso non si accorse che non stava piu’ facendo IT per cui era pagato, ovvero al successivo Spending Review. Si imbufali’ come una bestia quando gli fu tagliato il contratto, e ando’ in giro a raccontare che “qualcuno ce l’aveva con lui e aveva giocato sporco”.
Cosa mi insegno’ questa storia? Mi insegno’ che non e’ colpa del governo. Non e’ colpa delle istituzioni. Non e’ colpa di nulla: potete mettere un gruppo di italiani nel posto piu’ efficiente del mondo, e quando saranno un numero sufficiente, riprodurranno TUTTI i difetti dell’ Italia.
Creerete burocrazie inutili anche quando non ce n’e’ alcun bisogno. Creerete referenti e passacarte , riconoscendo loro il potere e il ruolo che vogliono.
Poco prima che il tizio venisse segato via, ebbi una clamorosa discussione col tipo in questione, che “per semplificare la questione dei rimborsi spese” aveva anche deciso da chi io dovessi comprare i biglietti aerei. Quello che gli dissi era semplicemente che avevo gia’ cambiato contratto con il contratto tedesco, e che facendo questo non avevo solo scelto un’azienda tedesca o un contratto tedesco: avevo scelto una nazione ove quelli come lui venivano mandati via e io compravo i biglietti aerei da chi mi pareva e non dal suo amicopeppe.
Il tizio mi rispose semplicemente “ci sara’ sempre qualcuno come me”. In qualche modo, egli pensava che fosse inevitabile il suo comportamento.In qualche modo, egli pensava che non fosse neppure possibile un sistema ove io vada su un sito web e faccia tutto da me: sarebbe sempre servito un intermediario, un passacarte. Uno che ti organizza la vita per il tuo bene. E devi pure dirgli grazie, perche’ lui ti semplifica.
Il comune di Duesseldorf apre alle 7:30 del mattino. Alle 7:30 si apre la porta, e gli impiegati sono li’. Posso andarci prima del lavoro e fare tutto quanto. Non ho bisogno di uno che per semplificare ci mette dieci giorni a prendere le domande di tutti gli italiani del gruppo e andare li’ “appena ha tempo” e fare le cose in vece mia. Ma lui si era messo a fare questo, nella speranza che tutti gli italiani li’ dicessero che la sua figura fosse utile.
Lo stesso succede anche fuori. Succede anche ovunque: chi ha esperienza con le ambasciate italiane e coi consolati lo sapra’ meglio di me. Non c’entra niente il posto ove ti trovi , non c’entrano le condizioni al contorno, non c’entra quanto veloce sia la burocrazia locale con cui interagiscono: avranno creato sempre gli stessi meccanismi.

Questi meccanismi consistono sempre nello stesso : la ricerca di un piccolo angolino di potere.

Non c’entra il governo: se anche non c’e’ alcuna necessita’ di queste figure, esse diventano figure ufficiose. Persino illegali, o perlomeno nascoste alla gerarchia reale.

 

E questo fenomeno l’ho visto ripetere in OGNI gruppo di italiani sia diventato piu’ numeroso di 5-6 persone: QUALSIASI sia il governo del posto, QUALSIASI sia la burocrazia locale, la burocrazia italiana viene ricostruita con incredibile precisione, esattamente IDENTICA a quella italiana, con una velocita’ che ha dell’incredibile, e le stesse, IDENTICHE parole con cui la si giustifica in Italia.
Non c’entra Berlusconi. Non c’entra il governo. Non c’entra lo stato e non c’entra la mafia. L’Italiano riconosce se’ stesso in un mondo nel quale si fa scavalcare da qualcuno che gli “semplifica la vita” senza protestare, e poi quando questa persona gli rende la vita un inferno si lamenta di non poterlo rimuovere dal posto…. che gli ha assegnato non protestando prima.
Questo non cambia col sistema di governo. Qualsiasi gruppo di italiani io abbia osservato qui ha ricreato gli stessi meccanismi, usando le stesse parole e agli stessi fini.
Sono visto dagli italiani del luogo come un traditore perche’ non riescono a capire che la scelta di andarsene corrisponde ANCHE alla scelta di non avere piu’ gente “che ti aiuta”, di non volere  i soliti che ti consigliano per il tuo bene, che ti semplificano la vita e che ti spiegano come fare,e che vogliono rappresentarti.
Quindi no, non do’ la colpa al sistema elettorale. Non do’ la colpa al governo e neanche ai partiti. Non credo si possa risolvere qualcosa cambiando partiti, legge elettorale o governo. A creare le cose che non vi piacciono dell’ Italia e’ la popolazione.
Ho risolto il problema qui evitando gli italiani all’estero, o scegliendo al massimo italiani che prediligono la compagnia di stranieri e non si infilano nelle varie little italy. Questo significa che le eccezioni esistono. Ma si tratta, a quanto vedo, di piccole percentuali. Su 100 italiani che emigrano, 5 se ne staranno benissimo senza sentire piu’ quella merda, ma gli altri 95 si infileranno in una bella Little Italy e ricostruiranno TUTTA la merda da cui dicono di essere scappati.
Sapete cosa cambia? Cambia che queste persone possono scegliere. Essi hanno la  Little Italy e quando hanno voglia di sentirsi a casa hanno il loro bar dove possono bere un caffe’ in fretta, con la gente che li spinge e una sala assordante per quanto si urla. Poi, quando non ne hanno voglia, invece vanno in un locale civile a bere seduti e senza essere disturbati dalle urla dei vicini.
Perche’ essendo all’estero ovviamente hanno scelta, e possono decidere QUANTA Little Italy sopportare. Possono decidere quanto amicobeppe sopportare, quanto farsi proteggere, quanto farsi rappresentare, quanto farsi semplificare la vita, quanti moduli in tripla copia riempire. Quindi, anche se ricrea la stessa merda, sembra una merda diversa perche’ ne puoi uscire quando vuoi. Giovedi’ si, martedi’ no.
Ma in Italia questa liberta’ non ce l’avete. E’ cosi’ ovunque. Ed e’ per questo che vi sentite soffocati.
Ma non serve a nulla. Gli stessi meccanismi li trovate nelle Little Italy immerse nel liberismo americano, come in quelle immerse nelle efficienze degli stati nordici, come nelle Little Italy francesi e spagnole: comunque, viene ricostruito tutto il peggio. Non dipende dalle condizioni ESTERNE.
Dare la colpa al sistema elettorale e’ da ipocriti. E’ da ipocriti perche’, tranne rare eccezioni, la constatazione di chiunque abbia visto un gruppo di italiani vivere all’estero e’ che appena si raggiunga un numero critico rinasca proprio quella merda.
Quindi no, non sono del “partito della gente”. Anzi, se fosse in me farei MENO democrazia, MENO rappresentativita’, PIU’ centralismo, PIU’ autoritarismo, e semmai mi preoccuperei di fare in modo che i semplificatori non abbiano parola.
Perche’ so che la gente non fara’ altro che costruire piu’ burocrazia, piu’ passacarte che vivono di quello, piu’ intermediari, piu’ gente che ti da’ consigli non richiesti, che ti vuole semplificare la vita, che vuole farsi allegramente i cazzi suoi.
Mi spiace, ma non intendo accusare cose incolpevoli , come il sistema elettorale o il governo od i partiti, quando ho visto ricostruire gli stessi meccanismi, spontaneamente, ogni volta che un gruppo di italiani all’estero ha superato una certa massa critica.
Il problema e’ nel modo che si ha di intendere l’incompetenza tecnica, ovvero qualcosa che ha il suo naturale sbocco in un ruolo gestionale. Dato questo, l’incompetente inizia a fare il passacarte, prende sempre piu’ potere, e quando dipendete da loro, siete fottuti.
Ma questo non c’entra con la legge elettorale. Non c’entra col governo. E neanche coi partiti. E neanche coi leader. E’ semplicemente qualcosa che la maggior parte degli italiani ama fare.
Uriel

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