L'invidia dell'ideologia.

L'invidia dell'ideologia.
L'invidia dell'ideologia.

C’e’ una cosa che personalmente noto nel dibattito italiano sulla Meloni. Ed e’ quel silenzio esterefatto che c’e’ nella sinistra quando scoprono che no, non riusciranno mai a riprendersi, e non solo non riusciranno piu’ a vincere: probabilmente non riusciranno nemmeno a tornare in campo.

Il problema non e’ quello di dire che la Meloni sia chissa’ cosa. E’ un’apprendista provinciale che probabilmente si fara’ male o fara’ male al paese. Il peccato e’ che comunque non puo’ perdere, nemmeno se realizzasse la profezia di “maschiacce armate pesantemente”. Se non lo conoscete siete dei tardigradi.

Il problema e’ di capire che la Meloni ha ancora una cosa, che negli altri partiti e’ scomparsa, e le viene dalla militanza in FdG, cioe’ il Fronte della Gioventu’, il movimento giovanile dell’ MSI.

Chi e’ stato alle superiori negli anni ’80 li ricorda bene. Erano quei tre sfigati, gli unici tre della scuola (almeno in Emilia. Altrove suppongo fossero di piu’) che avevano il coraggio di dirsi “fascisti” (e spesso di prendere mazzate dalla maggioranza.

Ed erano quelli che, nel corso di 5 anni , piu’ o meno avevano invitato tutti a passare un pomeriggio con il loro “ideologo” nella loro sede. E dico davvero tutti, compresi quelli con la mia reputazione del periodo. 

Quasi tutti rispondevano di no sdegnati, io (che mi infilo anche nei forum degli incel per capire di cosa si parli) tendenzialmente voglio farmi la mia idea di persona.


Allora, andavate in questo posto (non molto diverso dalle sedi del PCI), entri e vedi una grossa bandiera nera con scritto “Europa Nazione Occidente Rivoluzione”. Insomma, diverse dalle bandiere rosse. Ma non ti aspettavi la parola rivoluzione. Comunque alla fine, come tutte le sedi, ci sono librerie con riviste di cui non sospettavi l’esistenza e libri dai titoli interessanti ma piuttosto guerreschi. E un sacco di giappone. 

Ad un certo punto arriva un “ideologo”. Che siccome c’e’ uno nuovo , allora bisogna fare due ore di pippone su come sono cattivi gli altri che ce l’hanno con noi, e comincia a spiegarmi una lezione di filosofia su Gentile.

Ora, siccome Gentile lo avevamo studiato in filosofia, e lui lo sa, non si allarga molto, e ti spiega un attimo questa gerarchia delle forze che spingono l’uomo.

  1. Spirito
  2. Ragione
  3. Materia

Insomma, come tutti gli idealisti Gentile mette il mondo delle idee (beninteso: secondo la cultura umanistica) sopra quello della materia (noi biechi tecnici coi freddi numeri), ma in cima aggiunge una specie di orpello, che loro chiamano “spirito”.

E tocca allo spirito fare la guardia a quei due cazzoni della cultura umanistica e della scienza: lo spirito sa cosa e’ giusto e cosa no, senza bisogno di pensare come fanno i filosofi o di valutare come fanno gli scienziati. Sa la cosa giusta, agisce senza pensare, agisce prima di pensare, e normalmente lo fa menando le mani.

Non si capisce bene cosa sia questo spirito, che un pochino e’ legato alla tradizione, un pochino allo sport, un pochino ai samurai, un pochino all’alcool, comunque lo spirito non ha bisogno di pensare e ti dice cosa fare, senza bisogno di pensiero. Infatti, conclude l’ideologo, il fascismo non ha un’ideologia perche’ si limita ad agire senza pensare.

Ovviamente, siccome siete circondati non specificate ad alta voce il fatto che “vai dove ti tira il culo ma sii certo di sembrare un facinoroso imbecille mentre lo fai” somiglia molto alla ricetta per un disastro, perche’ il tipo condisce tutta sta cosa con un’epica testosteronica e adrenalinica, che tutti gli altri alla fine escono e vanno al bar Polonia giusto per il gusto di invaderla. E’ la tradizione, darling.

In ogni caso, anche se va a tiro di culo, lo “spirito” sembra seguire i venti forti degli ideali, che non sono ideali ma “urgenze” , e quindi questi concetti urgenti, queste irresistibili spinte all’azione, seguono sempre delle linee guida, scritte nella tradizione, in un passato mitologico , ove tutte le verita’ di ogni popolo sono scritte una volta ed una volta per tutte, eccetera eccetera eccetera. Seguire queste urgenze irresistibili per loro e’ “credere”.

Insomma: spirito = ideali + epica. (a meno di una costante, che sono i cazzotti).

A Bologna peraltro andava forte un tizio , ale Valerio Falko Zecchini, che faceva spettacoli futuristi cosi’:

Potrei andare avanti ancora, ma potete trovare il personaggio qui:

https://www.youtube.com/results?search_query=valerio+falko+zecchini+bolognpost+contemporary+corporation

Ma per capire cosa c’entri col fascismo forse dovreste vedere questo:

Non ascoltavano sempre dei dementi: il resto della loro musica e’ SKA, ma non ricordo bene di quale ondata. Perche’ io la SKA me la ricordavo come musica giamaicana e londinese, tipo cosi’: https://www.youtube.com/watch?v=7JqaGflZIL0 . E ho pure fatto la security all’ Estragon, quindi me la ricordo bene. Ma vabe’. Che diavolo c’entri col fascismo lo sanno solo loro.

In due parole, Gentile coi guantoni da pugile. Persino noioso. Diciamo che ho raggiunto il limite quando e’ entrato in scena Irving. Perche’ nell’ FdG si faceva anche Irving.


Perche’ racconto di uno dei piu’ noiosi pomeriggi della mia gioventu’? Perche’ questa era la formazione standard di quelli che oggi sono al potere come “fascisti”. Parlare di ideali senza dire questi ideali (tanto non serve: e’ azione, mica ideologia) , dargli un’epica usando un linguaggio guerresco, e provare ad uscirne vivi.

Ma la somma di ideali ed epica fa della politica quella cosa per cui scendi in piazza a gridare sloagan con gli occhi chiusi. Specialmente se le idee sono descritte in maniera fumosa e tutto si fa alla lice di questa attrazione irresistibile per una luce ideale che alla fine nessuno analizza, tanto quello che importa e’ l’azione. E quindi, a furia di agire si scende in piazza a gridare cose e fare cazzate, senza chiedersi perche’ per non ostacolare lo spirito mentre fa cose stupide ma estremamente epiche.

E questa donchisciotteria ha un suo fascino. Primo perche’ agli adolescenti l’epica piace, hanno letteralmente BISOGNO di epica. E secondo, perche’ l’epica in politica vende benissimo.

Insomma, ad oggi la Meloni e gli altri quando li interrogate vi rispondono sempre con granitiche posizioni di principio, ideali inossidabili, cose che potreste gridare in piazza ad occhi chiusi, come quando baciate. 

Ed e’ questo che la sinistra non ha piu’: ideali.

A furia di parlare di bilancio, economia, regole, legge e stato di diritto, la sinistra ha completamente perso di vista gli ideali. Ma quelli con la I maiuscola, quelli che non hanno senso ma li urli lo stesso perche’ sei giovane. Un tipo di ideale, peraltro, che e’ intriso di emozioni. La Presunta sublimazione, sul piano etico, dell’adesione a un programma politico, ovvero la “mistica politica”.

E il punto e’ che la Meloni e gli altri non ci sembrano davvero epici. Ma il problema e’ che, siano la perfetta ricetta per un disastro o meno (agire senza pensare, meglio se in maniera violenta e bellicosa, e’ una delle migliori ricette per un disastro) , queste idee risuonano ogni volta che la Meloni parla.

La Meloni , come tutti quelli usciti dall’ FdG, hanno questa particolare capacita’ di esprimersi, parlando prima delle ideali, poi delle idee, infine della ratio. Questo e’ qualcosa che ovviamente deriva da un indottrinamento preciso, e sino a quando non si va a fondo davvero non si nota che dietro la muraglia cinese di altissime cazzate tutto quello che resta e’ che facciamo la tal cosa perche’ abbiamo voglia di litigare e chi se ne fotte di come finisce.


In che modo la sinistra puo’ reagire? Puo’ reagire alzando tutta una serie di cazzate, ma il problema e’ che col tempo si sono sbiadite. A furia di ma, perche’, distinguo, forse, dipende, tutto quello che e’ rimasto non emoziona. Puoi tirare fuori tutto il folklore del PCI, ma se non hai la parte epica e non riesci a produrre slancio, tutto quello che ottieni e’ un partito con evidenti problemi di prostata.

Questa educazione, che pervade completamente il modo di parlare degli uomini (misticamente ed evolianamente parlando, Giorgia Meloni e’ un uomo: se non ci credete provate a toccarla nel Kali Yuga)  di FdI e’ intriso di questa esperienza.

Ed e’ per questo che le persone che la votano credono. Credono che fara’ questo e quello non perche’ lo dice o perche’ e’ convincente: tutto questo non importa, e’ quel pensare che distrugge l’agire. Loro credono, e credono perche’ credono, ovvero perche’ provano una inspiegabile ed irrazionale spinta , irresistibile, a fare la tal cosa senza perdere tempo a pensarci.

Questo e’ il motivo per il quale , almeno in queste elezioni, hanno vinto. Le persone percepiscono qualcosa che gli altri partiti non hanno.

Ripeto: non importa che agire senza pensare sia una ricetta per il disastro: loro agiscono perche’ credono. E la politica italiana non vede qualcuno che mette le cose sul “credere” da un bel po’ di tempo.

E di questo sono contemporaneamente invidiosi e spaventati.


Perche’ non lo sanno? Perche’ a sinistra non sanno di avere un disperato bisogno di EPICA e di IDEALI, nei quali CREDERE senza pensare troppo? Ci sono diversi motivi.

Il primo e’ che loro non studiano l’avversario. Quando accettai di andare a passare un sabato pomeriggio al fronte (cosi’ dicevano i tre tizi -di numero – di FdG  della mia scuola quando non venivano menati) volevo anche capire. Sapevo , piu’ o meno, che io e quella gente non saremmo mai andati d’accordo. 

Ma sapere PERCHE’ , nella mia vita, e’ essenziale. Per questo mi infilo nei forum degli incel, anziche’ parlarne senza capire. Per questo giro per 4chan. Per questo sono iscritto anche alla mailing list di breitbart.

Perche’ non puoi, a prescindere , controllare qualcosa che non conosci. E se non lo controlli, non solo ti indottrina, ma ci perdi pure le elezioni.

Ma l’uomo di sinistra non ha questo approccio, perche’ non ama accumulare esperienza, ama accumulare pregiudizi. Non si tuffa in un gruppo solo per vedere com’e’ davvero: preferisce leggere da qualche parte la sua opinione stantia di domani, cioe’ i suoi pregiudizi. 

E cosi’, non possono capire il tremendo, silenzioso potere della mistica politica: quel contenitore di imperativi , azioni senza ragione e senza senso pratico, di epica senza convenuti, di valori che si menzionano ma non si spiegano mai, quel capitale di “credo” che oggi ha attratto i cittadini, stanchi di un partito che ormai sembra un club di ragionieri GLBT.

Del resto, potete stare tranquilli che se i fascisti domani dovessero decidere di ammettere l’omosessualita’, troverebbero il modo di renderla epica: basta poco, un saltino nell’antica Grecia e via: falangi macedoni e vai.

La popolazione aveva BISOGNO di questo. Ha BISOGNO di ideali romantici, di EPICA, ormai e’ stanca di una vita che peggiora sempre di piu’ in nome dei trattati, del bilancio e del buongoverno. 

La sinistra ha perso perche’ da sempre rifiuta di CONOSCERE l’avversario, preferendo la coltivazione dei pregiudizi sprezzanti all’ osservazione ravvicinata.

E cosi’, la Meloni e il suo partito non fanno altro che dare al popolo cio’ di cui ha una disperata sete: un’ EPICA di IDEALI ASSOLUTI e IRRESISTIBILI. 

Questa vibrazione potete sentirla quando va in Europa, non conclude un cazzo ma “torna vincitrice”. Potete vederla quando invoca “blocchi navali” quando in realta’ attuera’ una qualche forma di burocrazia. Tutto e’ uno scontro, una lotta, che porta in gioco la bandiera, gli ideali, la lotta.

Ed e’ questo di cui gli italiani hanno SETE oggi. E a volerla dire tutta, non solo gli italiani.

Commenti

  1. Prince Corwin

    My evaluation of this book is the same as that one✌✌️
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