Lindo Ferretti

Le cose che scrivo hanno una certa durata sulla rete, nel senso che vengono linkate qui e la’, e le reazioni spesso mi giungono con grande ritardo. In un vecchio post ho inserito una canzone dei CCCP, e mi hanno chiesto che cosa io ne pensi di Lindo Ferretti, il “comunista” che ha scoperto dio ed e’ diventato un fervente cattolico, dopo esserne stato l’antitesi. Spiegare quella generazione e’ difficile, per la semplice ragione che non e’ mai esistita, ovvero non ha mai prodotto individui.
Facciamo un esempio semplice, con le cosiddette societa’ del nord europa (Svezia, Norvegia, Danimarca, anche Germania, per certi versi). Paragoniamole, che so io, ad un’orchestra sinfonica.

 

Gli elementi di un’orchestra , prendiamo per esempio un timpano ed un flauto, pretendono di essere individualita’ distinte. Chi suona il timpano vi dira’ lo vedi? io faccio “bom-bom-borobom”, mentre lei che usa il flauto fa “firuli’-firula’”. Abbiamo suoni completamente diversi, una idea completamente diversa della stessa musica. Ergo, siamo individui diversi. 
 
L’equivoco in questa affermazione e’ che non basta essere diversi o fare cose diverse per essere individui. Nel caso dell’orchestra, cosi’ come nel caso delle societa’ nordiche, gli elementi NON sono individui perche’

 

  1. Suonano tutti la stessa sinfonia.
  2. Seguono tutti i gesti dello stesso maestro.
  3. Non hanno mai avuto alcuna chance di decidere che sinfonia suonare.
Da questo equivoco che confonde la differenza con l’individualita‘ puo’ nascere un ossimoro quale una banda che si definisce “punk” e contemporaneamente e’ “fedele alla linea”, cioe’ si dice comunista. Il comunismo costruisce il sole dell’avvenire, e quindi non puo’ andare d’accordo col punk che invece dice “no future”, cosi’ come nel comunismo l’individuo non esiste se non come parte di una societa’, mentre nel punk la societa’ deve andare a farsi fottere. Ma…. se confondiamo parti differenti di una stessa orchestra con individui distinti, perche’ mai non potremmo ipotizzare un “punk filosovietico”? Fatto un errore, l’intera teoria non ha piu’ senso: una volta errata, a chi importa piu’ dei suoi risultati?

 

Ma abbiamo detto che confondere “diversita’” e “individualita’” e’ la via piu’ semplice per costruire un equivoco, un equivoco nel quale i componenti di un’orchestra, pur suonando con precisione assoluta la stessa identica canzone, che non hanno mai scelto, possono sentirsi individualisti dal momento che suonano strumenti diversi.

 

Appurato che una generazione di persone (in Italia, nelle societa’ nordiche tutti sono parte della medesima orchestra) ha scelto di usare la differenza come surrogato dell’ individualita’, e quindi di rinunciare per esempre alla propria individualita’ stessa, possiamo andare all’esempio concreto.

 

Una generazione di individui ha sostenuto di vivere per gli “ideali”, e anzi ha sostenuto che per vivere siano necessarie delle ideologie. Chi non militava, chi non aveva un’ideologia, per loro non aveva alcun senso, e a tutt’oggi essi hanno bisogno di dividere il mondo in “destra” e “sinistra” proprio per questo motivo: essi pensano di avere bisogno di ideologia.

 

Essi pensano che l’essere umano in quanto tale ne abbia bisogno. Non e’ , sia chiaro, una cosa che viene dal marxismo. Il marxismo definisce ideologia ogni finto bisogno che la societa’ o la persona crede di avere quando ha soddisfatto ogni bisogno vero , ovvero materiale. Insomma, il marxismo stesso definisce l’ideologia come qualcosa della quale l’essere umano NON ha bisogno, anzi, la identifica esattamente con il superfluo.

 

Se non e’ il marxismo a dirlo, allora perche’ questi “comunisti” pensano che non vi sia dignita’ o vera umanita’ senza ideologia? Perche’ sentono il bisogno continuo di un “centro di gravita’ permanente”? Perche’ hanno bisogno di un’ideologia?

 

Semplice: per la stessa ragione per la quale gli elementi di un’orchestra hanno bisogno del maestro, di uno spartito, spesso di un metronomo. Essi non sono individui.

 

Andiamo adesso al punto: Lindo Ferretti.

 

Lindo Ferretti e’ un non-individuo. Questo non impedisce che sia un buon artista, sia chiaro: gli elementi di un’orchestra sono spesso ottimi musicisti, in se’. Tuttavia, Lindo Ferretti suona per tutta la vita seguendo uno spartito storico/politico, ovvero l’evoluzione del pensiero comunista sovietico, che lui rappresenta usando le sonorita’ del punk, che di per se’ predica esattamente l’opposto.

 

Da non-individuo, ha suonato esattamente lo spartito che era l’ideologia. Lo ha suonato bene, per carita’, ha seguito i gesti del maestro fin troppo fedelmente, come deve fare chi appartiene ad un’orchestra.

 

Ma… Lindo Ferretti aveva bisogno di un maestro, di uno spartito, di un’orchestra. Come diceva Battiato, di un centro di gravita’ permanente. O come dicono oggi “di ideali”. I giovani “hanno bisogno di ideali”. Tutto questo “bisogno” in realta’ non esiste, il giovane ha bisogno solo di sesso, battaglia e musica ad alto volume, ma e’ l’invenzione di una generazione che ha gettato il cervello all’ammasso per diventare parte di un’orchestra.

 

Ad un certo punto, lo spartito del comunismo sovietico arriva all’ultima pagina, e il punk e’ morto. Lindo Ferretti rimane senza uno spartito, senza un maestro, le luci del teatro si spengono, e gli altri membri dell’orchestra se ne sono andati.

 

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Lindo non sa piu’ cosa suonare.

 

E’ cresciuto credendo che tutti abbiano bisogno di un ideale , di un’ideologia, e le ideologie muoiono col novecento, dissolte nel consumismo. E’ cresciuto suonando alla perfezione lo spartito , e l’ultima pagina e’ finita. Si e’ consolato per la sua perdita di identita’ dicendo di essere si’ un comunista, ma di certo Lindo Ferretti e’ un comunista diverso da qualsiasi altro, dunque si illudeva di essere un individuo.

 

Ma adesso non ha piu’ uno spartito. Il palco del maestro e’ vuoto. E gli altri comunisti non ci sono piu’.

 

Cosi’, Lindo Ferretti non ha scelta, e diventa cattolico credente. Non puo’ fare altro, come tanti altri non-individui comunisti, se non di cercare un altro spartito. Non essendo un individuo, non ha mai potuto esercitare la scelta della musica da suonare. Non essendo un individuo, non ha mai saputo suonare senza un maestro d’orchestra.

 

DEVE cercare un’altro spartito, un’altra orchestra della quale far parte. DEVE cercare un altro maestro da seguire. DEVE cercare qualcun altro che decida che sinfonia suonare in questo decennio.

 

Sia chiaro, non era obbligatorio che diventasse cattolico. Poteva diventare islamico, vegano, complottista, newage, qualsiasi altra cosa: ma non poteva rimanere senza un’ideologia.

 

Come tutta la sua generazione, Lindo Ferretti crede davvero che un essere umano non possa vivere senza un’ideologia, senza un ideale. Non puo’ vivere senza un centro di gravita’ permanente, come Battiato che diventa sufi. Esistono diverse versioni di “cerco un centro di gravita’ permanente”. La versione di Ferretti dell’idiozia di battiato e’ circa cosi’:

 

« Voglio rifugiarmi sotto al Patto di Varsavia
Voglio un piano quinquennale, la stabilità! »
(CCCP Fedeli alla linea – Live in Pankow, Ortodossia II)

 

E in fondo queste persone HANNO ragione, perche’ non essendo individui (per loro scelta hanno gettato il cervello all’ammasso nel 1968 e ce lo hanno tenuto per tutti gli anni ’70) , senza un’ideologia sono come marionette coi fili spezzati. Essi hanno bisogno di un centro di gravita’ permanente, di un piano quinquennale, di stabilita’. Altrimenti, finiscono come una marionetta dai fili spezzati.

 

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A milioni si trovano nella situazione di Lindo Ferretti. Femministe travolte dalla propria bellezza, comunisti travolti dal loro diventare ceto medio, il crepuscolo degli dei che avviene negli anni 80 toglie a tutti lo spartito, il maestro, la sinfonia.

 

Milioni di non-individui, come Lindo Ferretti, hanno dovuto cercare e trovare altrove un altro spartito, un’orchestra che scegliesse che musica suonare, un maestro che dirigesse i loro gesti.

 

Lindo Ferretti e’ diventato cattolico. Adesso ha di nuovo un maestro, che magari non si squaglierà nei prossimi anni e gli permetterà una vecchiaia serena. Battiato ha il sufismo. Tanti sono diventati islamici, vegani, ecologisti, qualsiasi forma di ideologia piu’ o meno sofisticata che permettesse loro di pensare a se’ stessi come “persone con un ideale”

 

Il guaio e’ che una persona puo’ avere un ideale, ma se e’ l’ideale a dar senso alla sua vita, non e’ piu’ una persona.

 

E cosi’, in estrema sintesi, Lindo Ferretti diventa cattolico perche’ non e’ un individuo, al massimo e’ diverso dagli altri. Come tutti i non-individui, ha bisogno di un’ideologia, di ideali.

 

Il vero problema, semmai, e’: “poiche’ Lindo Ferretti non e’ un individuo, e non lo e’ mai stato, e’ davvero  cosi’ importante, il suo destino?”

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