Le piccole battaglie politiche.

Le piccole battaglie politiche.

Le piccole battaglie politiche.

Se oggi chiedeste ad uno “di sinistra” che cosa fa il suo partito per essere “di sinistra” non vi sentireste rispondere con “difesa dei lavoratori”, “emancipazione delle classi sociali deboli”, “tutela del reddito”, “emancipazione delle donne”, ma vi sentirete rispondere con “battaglie per i gay”.

E succede perche’ alla fine dei conti e’ l’unico argomento sul quale le sinistre differiscono dalle destre: non a caso il PD e’ il partito che ha sempre avuto una classe dirigente interamente maschile, non a caso su migranti c’e’ un’ala del PD che intende negoziare altri accordi con la Libia (cosa che hanno gia’ fatto con Minniti quando erano al governo), etc.

Quindi alla fine quello che cambia, la battaglia identitaria, la vera differenza sta nell’atteggiamento verso i gay. Ma la cosa importante e’ che questo vale anche da destra: un politico DC non si sarebbe MAI fatto fotografare al Papeete con delle ballerine, perche’ appunto sarebbe stato troppo “liberal”, troppo di sinistra. Aldo Moro andava in doppiopetto anche in spiaggia perche’ era convinto che un politico, se milita per un partito di bigotti clericali sessuofobi, deve essere un bigotto clericale sessuofobo anche in spiaggia.

E quindi se prendessi i programmi della Meloni e della Lega e chiedessi cosa li distingue dal PD, la risposta sarebbe sempre quella: “la lotta contro il gender e i gay”.

Adesso pero’ c’e’ un problema. Avete presente il film di Benigni dove, a Palermo, si dice che il grande problema di Palermo e’ “il traffico”? Ecco.

Non voglio, sia chiaro, sminuire il problema del rispetto dei diritti. Pero’ le cose hanno una dimensione. Quando parliamo di transessuali parliamo di circa 27 persone per diecimila. E quando parliamo di gay parliamo di una minoranza che cuba 1/2% della popolazione.

Per questo motivo, le leggi a tutela dei gay dovrebbero passare senza nemmeno discussione:

  • costi irrisori
  • rischi inesistenti
  • impatto sull’economia: minimo
  • impatto sulle relazioni estere: minimo
  • percentuale della popolazione impattata: minima.

si tratta quindi di leggi che dovrebbero passare in quei giorni di parlamento ove neppure i giornalisti si presentano a riprendere con le telecamere. Nessun politico ha interesse a scatenare uno scontro se si vince cosi’ poco, giusto? Cioe’, anche se voi foste omofobi e foste al governo, vista la dimensione materiale irrisoria del problema, avreste gia’ fatto questa legge Zan un sabato mattina, con un emendamento. Semplicemente per dire al PD: “e adesso per cosa lottate? Su che cosa siete tutti d’accordo?”

Perche’ allora sembra cosi’ importante? Perche’ Trump ha discusso di bagni pubblici e transessuali per MESI, quando NON CI SONO denunce alla polizia o notizie di problemi del genere in USA?

Facciamo un esempio. Diciamo di essere un governo (di destra, centro, sinistra, qualsiasi cosa) e che un venerdi’ sera facciamo passare il DDL ZAN. Non cambierebbe praticamente nulla visto i numeri esigui in gioco, e zac: adesso il PD non ha piu’ alcuna identita’. Se foste di destra sarebbe la mossa giusta perche’ senza i gay il PD dovrebbe trovare un altro cavallo di battaglia e finirebbe col disintegrarsi.

Adesso che succede?

Beh, dobbiamo risolvere qualche problema POLITICAMENTE RISCHIOSO. Non in senso etico, ma come rischio di perdere alleati e finanziatori. E anche il PD e’ costretto a parlare di problemi RISCHIOSI, ovvero rischiare di perdere l’appoggio di qualche industriale, o di qualcuno che manovra tanti voti.

Ma qui cominciamo ad andare nella merda.

Perche’ se voglio occuparmi di un problema POLITICAMENTE RISCHIOSO, come i 1100 morti/anno sul lavoro, mi trovo a scontrarmi con Confindustria. Non e’ Arcigay. E’ Confindustria. E’ tutto un altro tipo di avversario.

Se voglio occuparmi di un problema POLITICAMENTE RISCHIOSO, cioe’ il precariato dei giovani e il loro reddito, mi sto scontrando, ancora una volta, con … Confindustria.

Se voglio occuparmi di politica estera devo spiegare a russi e turchi che la Siria sarebbe un paese che confina col mio, e ai francesi che il periodo coloniale e’ finito.

Se voglio occuparmi seriamente di ambiente, o di energia, devo scontrarmi con la lobby del real estate, quella che non vuole i campi di pannelli solari e le pale eoliche per non far scendere di valore le ville in campagna.

Se intendo affrontare il problema della droga o della sua liberalizzazione, devo scontrarmi con la mafia. Idem per qualsiasi politica economica nel meridione.

Qualsiasi cosa POLITICAMENTE RISCHIOSO si debba fare in un paese come l’Italia richiede:

  • scontri con qualcuno di GROSSO che sta bene cosi’.
  • il rischio di perdere TAAANTI elettori mossi da quel “qualcuno”.

E quindi, sapete che vi dico? Il problema del paese e’ “il gender”.

Lo stesso vale se siete un partito di sinistra, solo che il problema del paese sara’ , ancora una volta, il decreto Zan. Fine.

In pratica, bisogna capire una cosa:

le lotte per i diritti dei gay, in Italia, non sono lotte fatte per essere vinte. Sono lotte fatte per durare in eterno.

Voglio dire, esaminiamo i rischi della legge Zan. Quale sarebbe il rischio? Secondo i detrattori, significa che alcuni ambienti estremamente minoritari e alcuni fanatici dovrebbero usare delle parafrasi in pubblico, per poi continuare a seminare odio dentro le loro sedi, quando nessuno li sente.

Tutto qui?

Altri dicono che esistono gia’ leggi a riguardo: bene. Allora qual’e’ il rischio? Di duplicare una legge? Di concedere “troppi” diritti? E quale sarebbe il diritto “troppo”, dal momento che si continua a ripetere che “le leggi esistenti bastano”? E infine: davvero esistono “troppi diritti?”. Ed esiste un PROBLEMA di “troppi diritti”?

Ma anche se quelli che ho elencato fossero problemi, ci rendiamo conto che stiamo parlando di problemi squisitamente giuridici, che possono essere gestiti tra cassazione e successivi aggiustamenti?

Quali sono i problemi “materiali” ? Quali sono i rischi economici? E i rischi sociali? E i rischi di ordine pubblico? Rischi nella sicurezza del paese?

Io non voglio minimizzare la sofferenza di quelli che vengono aggrediti per le strade, o insultati in strada. Anzi: quello E’ il problema.

A MAGGIOR RAGIONE, non si capisce per quale motivo sia cosi’ difficile colpire il problema con una legge che NON ha costi rilevabili, che NON ha rischi rilevabili, che NON ha impatti su grandi percentuali della popolazione.

Ed e’ per questo che esiste UNA SOLA spiegazione per la permanenza del problema:

il problema del mondo GLBT e’ il problema perfetto per il politico che non sa , non vuole, o HA PAURA di affrontare problemi POLITICAMENTE RISCHIOSI.

Questa cosa, per la comunita’ GLBT, e’ una sciagura: perche’ il risultato e’ che i loro problemi, di per se’ “poco costosi” in termini economici e di investimento, diventano delle eterne lotte che hanno tutt’altro scopo:

  • tenere viva l’identita’ di partiti che non hanno piu’ nulla da dire.
  • fare ammuina: si direbbe che sia in corso un’impegnativa lotta per una riforma epocale, quando alla fine la legge ZAN non ha praticamente costi economici, non ha rischi e impatta solo minoranze piccolissime.
  • evitare che si parli di problemi politicamente piu’ rischiosi, come le politiche economiche e giovanili.

ma se questo e’ l’obiettivo, siamo nella stessa situazione delle coppie che stanno insieme perche’ il divorzio costa troppo. Si litiga sul tappo del dentifricio perche’ NON si vuole parlare dell’idraulico che passa ogni sabato o della simpatica personal trainer.

Ripeto: non voglio minimizzare la dimensione esistenziale del problema “venire pestati dai fascisti” o dal problema “venire insultati pubblicamente senza che nessuno muova un dito”.

Ma dobbiamo anche fare un breakdown della legge:

Le piccole battaglie politiche.

D’altra parte, pero’, vorrei chiedermi da chi ci si aspetta aiuto: dalla stessa polizia che consente ai fascisti di fare manifestazioni a braccio alzato? E’ quella la polizia che dovrebbe arrestare chi insulta i transessuali in pubblico?

Allora: 18 mesi o una multa sara’ quasi sempre “una multa”, e come se non bastasse 18 mesi significa che la persona rimane in liberta’. Per gente che ha paura di essere picchiata, tanta roba.

Il carcere supera i tre anni (cioe’ diventa vero carcere) solo nei casi piu’ gravi, e alla fine non si fa il carcere se si fa volontariato.

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01179390.pdf

Allora, sul serio questo e’ un decreto su cui discutere MESI? E lo ripeto: non dico che la materia non sia importante: ma se non ci sono praticamente costi, non ci sono rischi e non ci sono impatti da gestire (si modificano leggi gia’ esistenti, come leggete nel testo originale), perche’ la discussione dura mesi?

Beh, perche’:

  • Il PD non trova accordo identitario su nessun altro tema. Di fatto non ci sono altri temi sui quali ci sia competo consenso, e persino su questo sono arrivate le TERF a dire che non gli sta bene l’identita’ di genere.
  • Rimarrebbe il tema delle donne, ma anche su questo il PD rantola e fatica.
  • Sul problema del lavoro il PD e’ identico alla Lega.
  • Sul problema del reddito il PD e’ identico alla Lega e a Forza Italia.
  • La Lega sul lavoro e’ come il PD.
  • La Lega sulle tasse la pensa come il PD: solo la prospettiva di istituire una patrimoniale dello 0.2% ha ricevuto un coro di “NO” dal PD, come dalla Lega.
  • Quando si parla di migranti, la soluzione “accordi coi libici” vede tutti piu’ o meno d’accordo, unitamente a “ci deve pensare l’Europa” e “dobbiamo aiutare l’Africa”.

Se non ci fossero i Gay, si potrebbero tranquillamente unire tutti i partiti italiani in un partito unico, e non ci sarebbero praticamente conflitti interni.

Su qualsiasi altro argomento non sia LGBT, le differenze di vedute (in Parlamento) tra partiti sono inferiori alle differenze di vedute tra due correnti della vecchia DC.

Ed e’ per questo che, purtroppo, i problemi del mondo GLBT saranno stiracchiati nel tempo , fino a quando la catastrofica CARENZA DI CONTENUTI e la mostruosa VIGLIACCHERIA dei partiti nell’affrontare il rischio persistera’.

Perche’ alla fine, la funzione principale del dibattito politico sulle questioni GLBT e’ di fare da foglia di fico. Ma non una foglia di fico per nascondere “le vergogne”:

per nascondere il fatto che sotto la foglia NON C’E’ NIENTE.

Un intero gruppo di persone sta venendo tenuto in bilico PER ANNI, al solo scopo di nascondere il fatto reale che i partiti , sugli altri temi, sono tutti ugualmente VUOTI e ugualmente CODARDI, ovvero ugualmente…. UGUALI.

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