Le ovaie fasciste della Boldrini, ed altre amenita’.

Non so per quale motivo in Italia si stiano osservando le minchiatine senza fare caso alle cose cui bisognerebbe fare caso, ma ricevo domande stranissime per cose “piccole” , quando ci sono questioni enormi da affrontare, che sono sotto gli occhi di tutti, e sono legate alle cose per le quali mi scrivete. (complice anche un nuovo riquadro apposito sulla sinistra). Allora, prima spiego quale sia il GROSSO problema REALE, poi vado a rispondere alle rispondere sulle questioni minori.


La questione GRANDE e’ la fretta che i soci di Telco hanno mostrato riguardo all’ affaire Telefonica.

Dice Bernabe’ che non sapeva di questa cosa. E il guaio e’ che dice il vero. Immaginate di avere una nave, e immaginare che i capiservizio ad un certo punto, fischiettando, si avvicinino ad una scialuppa e se ne vadano dalla nave. Questo in generale e’ un catastrofico segno di sfiducia nel comandante, ma non e’ il punto. Il punto e’ “perche’ questi signori temono che la nave affondi”?

E’ vero che Telecom e’ conciata male, ma e’ anche vero che stavano per parlare di scorporo della rete, ovvero di un bel fiume di soldi in arrivo dallo stato, la Cassa Depositi e Prestiti , che potevano tradursi in un bel poco di ciccia da portare a casa, considerata la possibile estinzione del debito, ed altre briciole che ci potevano uscire. Insomma, i nostri ufficiali caposervizio sono scesi dalla nave , alla chetichella, e come se non bastasse lo hanno fatto  poco prima che entrasse in porto.

Lo stesso vale per i soci di Alitalia. Ok, i capitani coraggiosi hanno fatto una bella cazzata. Ma oggi lo scenario e’ cambiato. Solo guardando dentro l’italia ci sono due soggetti, NTV e Trenitalia , che possono trovare semplici sinergie con Alitalia, cosi’ come succede in quasi tutti i paesi europei, ove treni e aerei sono aziende che si partecipano a vicenda.

Ma anche il mercato e’ uscito dalla crisi, e guardandosi attorno un pochino, c’e’ di meglio rispetto ad Air France. Cosi’ il problema e’, ancora: perche’ improvvisamente i capitalisti italiani, tutti insieme, se ne vogliono andare in fretta dalle ex statali?

Posso fare due ipotesi: temono la nazionalizzazione. Ma il governo italiano non ha soldi, e per decreto in Europa non potete nazionalizzare nulla. Oppure temono che lo stato molli e in qualche modo si vada allo spezzatino. Ma questo e’ possibile solo se ci sono paure tipo “arriva la Trojka” . E’ un fatto che il governo traballa per via di Silvio, ed e’ un fatto che la Merkel ne avra’ per un pochino a formare un nuovo governo: precipitasse la situazione, chi prende il comando stavolta? Hollande? Cameron? Tantovale rispolverare Cicciolina, che almeno ha ancora tre anni di garanzia sulle parti mobili.

Vedere che c’e’ una finestra politica in Germania, e se ne sta aprendo una seconda in Italia, e contemporaneamente sia i “capitani coraggiosi” che i “salvatori della patria” se ne scappano a gambe levate lasciando il loro CEO al comando mentre scendono dalla nave, fa pensare.

Molto prima dell’ “italianita’”, cioe’, dovreste preoccuparvi per l’ Italia: perche’ diavolo questi scendono dalla nave cosi’ in fretta, quando Telecom stava per vendere la rete allo stato per un bel pochino di ciccia da spartirsi? Si sono presi 750 milioni , quando presto avrebbero avuto MILIARDI da spartirsi. Che cosa sanno questi signori, o che cosa pensano di sapere, da fuggire alla chetichella dal CDA, all’ insaputa di un CEO che LORO STESSI hanno contribuito ad eleggere?

Questa e’ la domanda IMPORTANTE che dovreste porvi: perche’ i capitalisti (1) scappano a gambe levate alla vigilia del grande pasto gratis (per telecom, lo scorporo) e proprio mentre Ferrovie ed NTV hanno soldi da spendere e si dichiarano disposti a farlo?

Abbandonate la nave quando si sta avvicinando ad un porto? CHe senso ha?

Questo e’ il tema maggiore, quello VERO, di cui dovreste occuparvi DAVVERO.
Passiamo ai temi minori: qualche genio sta per sollevare una procedura di infrazione europea contro la Germania per l’eccessivo surplus nelle esportazioni. Esiste un limite del 6%, e sembra che la Germania lo abbia sforato esportando il 6.1% del pil. Ora, se molti sono letteralmente accecati dall’odio e festeggiano la notizia, qualcuno di voi ha notato che chiedere alla Germania di ridurre le esportazioni equivale a chiedere UNA NUOVA POLITICA DI AUSTERITY?

State chiedendo alle industrie tedesche di esportare 3 miliardi di euro in meno. Questo si puo’ fare aumentando le tasse sulla produzione, quelle sulle esportazioni, o portando le aziende tedesche a spostare parte della produzione altrove. In TUTTI i casi , ne risulta una politica di austerity. Politica che deve arrivare “on top” della crescita prevista. La politica che state chiedendo mediante questa procedura di infrazione e’ una politica che non solo porti la Germania a non esportare di piu’, ma ad esportare MENO. Che significa? Significa produrre fuori dalla UE il rimanente.

Questa e’ la ragione per cui odio i propagandisti che vendono odio. Accecati dall’ odio verso la Germania (perche’ ha scelto l’austerity) state andando con tutta la gioia a chiedere di ridurre le esportazioni, ovvero di delocalizzare 3 miliardi – almeno – di produzione all’estero, ovvero una nuova politica di austerity. Perche’? Perche’ vi piace l’ idea di punire il primo della classe, e siete cosi’ pieni di odio che non vi chiedete quali siano le conseguenze della cosa che chiedete.

Chiedere di NON crescere ancora e anzi di ridurre significa chiedere alla Germania di rallentare, ovvero che le aziende tedesche non compreranno altri beni e servizi da fornitori europei, al solo scopo di ridurre il surplus. Oppure, che spostino le quote eccedenti di produzione all’estero, visto che le principali aziende tedesche sono molto distribuite. Con strateghi come voi, non avete bisogno della Merkel per avere austerity, ve la fate benissimo in casa. Suppongo sia un altro pezzo del made in Italy che tutto il mondo vi invidia. La stupidita’ odiosa, intendo.

Un altro punto e’ “novita’ riguardo alla Merkel e al suo governo?”. Attualmente le trattative sono ferme, in attesa del summit di domani, ove SPD dira’ se e’ disposta a governare con CDU e a quali condizioni. E’ possibile un ribaltone? teoricamente si, ma ci sono diverse cose che lo rendono estremamente improbabile.

La prima e’ che i verdi sono senza vertici, dopo il risultato catastrofico di queste elezioni. Essere senza vertici puo’ voleri dire molte cose, dal momento che i vecchi vertici erano ostili alla CDU, puo’ essere una porta aperta ad una alleanza. Se SPD si scopre e dice “adesso facciamo una maggioranza rosso-rosso-verde, con ben 5 voti di scarto”, rischiano che i verdi dicano che sotto il tavolo hanno trattato un governo con la CDU.

Inoltre, una eventuale coalizione avrebbe una maggioranza di soli 5 voti, e in una sola camera. E questo dopo che diversi lander hanno visto la CSU/CDU dominare: e’ impensabile, se non in linea puramente teorica.

Come se non bastasse in Germania esiste un voto disgiunto, e i tedeschi sono usi votare mettendo in una scheda la loro scelta principale, e poi indicare una specie di preferenza per un eventuale alleato (il voto disgiunto puo’ essere un problema, tuttavia), perche’ di fatto prima scelgono il candidato per la circoscrizione e poi il partito, e le percentuali dei due devono essere multipli del numero di poltrone (che e’ variabile!) e quindi i partiti possono usarlo per valutare “con chi vorreste che ci alleassimo”. Se gli elettori di SPD hanno indicato Linke come seconda scelta, e viceversa, allora Steinbrück valuterebbe anche un’alleanza, ma a sinistra le cose non sono andate cosi’. Il voto e’ stato poco disgiunto , cosi’ come a destra e non ci sono state molte doppie preferenze Linke-SPD, o viceversa.

Per questa ragione, sebbene teoricamente possibile e terribilmente instabile – e paralitica – una maggioranza rosso-rosso-verde e’ altamente improbabile, a meno di iniziative davvero clamorose, che pero’ produrrebbero un governo davvero paralitico, e porterebbero la stampa a parlare di “Putsch”.

Quindi, a meno di roba clamorosa, il piano A e’ un governo con Steinbrück, che pero’ sarebbe costretto a chiedere un prezzo altissimo se vuole mantenere la leadership, oppure ad andarsene se si allea ad un prezzo basso. Il prezzo pero’ non deve essere troppo alto rispetto al prezzo che un partito dei verdi senza leadership potrebbe chiedere. Sapendo che la Merkel cannibalizzera’ comunque le tematiche verdi, la soluzione potrebbe essere quella di governarci insieme e rivendicare tali tematiche come proprie, dal momento che anche un eventuale scippo sarebbe “invisibile”.

L’ultima discussione per cui mi scrivete, davvero delirante, riguarda le ovaie fasciste della Boldrini.

Ora, per come la vedo io la Boldrini e’ puro fumo negli occhi. Una persona che ha lavorato in una commissione ONU, non in una ONG o come missionaria. Significa che ha passato il tempo tra uffici , e’ salita su aerei superprotetti,  e’ arrivata in acquartieramenti ONU sicuri come il caveau di una banca svizzera, ha fatto un cazzo di niente per nessuno – come sempre fanno le istituzioni ONU – e si e’ fatta pagare un sacco.

Non stiamo parlando di missionari o di ONG, che vanno in giro a sporcarsi le mani. Stiamo parlando di gente che si muove per paesi poveri comprando innanzitutto un resort per il personale, un SUV con aria condizionata per muoversi, e quando hanno speso due milioni per costruire la presenza di ONU, spendono 10.000 dollari per costruire una scuola. Fotografia coi bambini che ridono, e via.

Le sue reprimende sulla figura della donna sono ridicole. Quando una donna viene messa in un posto da un parlamento ove l’ UNICO partito con una presenza femminile e’ M5S, ovvero da un parlamento di uomini, la scena e’ gia’ deprimente. Fosse stata eletta almeno potrebbe vantare l’elettorato femminile, ma attualmente e’ semplicemente la preferita di un parlamento di uomini. E l’unica parte che contiene molte donne, M5S, la odia.

Detto questo, mi sembra che la signora sopravvaluti molto le sue ovaie. Innanzitutto, lei non ha le ovaie di tutte le donne. Ha le stesse ovaie di qualsiasi altra donna. Quindi, non si capisce per quale ragione quando la si critica “si attaccano tutte le donne”, che lei non rappresenta. A meno che non abbia delle ovaie fasciste, per cui ha deciso lei che rappresenta ogni altra ovaia, e se le altre ovaie non ci stanno sono botte.

Detto anche questo, sembra che la pubblicita’ con la casalinga che porta in tavola quanto ha cucinato sia “umiliante” per la donna. Innanzitutto, anche se ammettessimo questa cosa, cioe’ che sia umilante, allora perche’ dovrebbe farlo un uomo? O un negro? Dopotutto, se e’ degradante, e’ degradante per tutti.

Ma e’ davvero degradante? Non e’ cosi’ chiaro come sembra. Per esempio, molti usano come offesa “condatino”. Se mi chiamate “contadino”, probabilmente rispondero’ “Grazie”, nella piu’ splendida tradizione namaita. Perche’? Perche’ ho avuto brutti periodi da bambino quando mio padre era in CIG, e secondo me produrre cibo e dar da mangiare agli altri e’ non solo bellissimo , ma NOBILE. A mio avviso “Contadino” dovrebbe essere un’ onoreficenza, al posto di “Cavaliere”: specialmente sino a quando c’e’ al mondo gente che muore di fame, non c’e’ niente di piu’ meritevole che produrre CIBO. Il contadino ha in se’ la bellezza della madre che allatta il figlio, e ce l’ha nei confronti dell’umanita’ intera.(2)

Cosi’, se posso capovolgere il contenuto offensivo di “contadino” , e mostrare che considerarlo un lavoro “umile” sia un’idiozia, la mia tesi e’ che parlare di “lavoro umiliante” sia una SCELTA. Cucinare per qualcun altro e portare le cose a tavola non e’ affatto umiliante: la Boldrini HA SCELTO di considerarlo tale, cosi’ come voi scegliete di sentirvi insultati se vi definiscono dei contadini, quando io vi rispondo “no, di mestiere faccio l’architetto di sistemi IT” e non mi sento offeso.

E’ un pochino come quelli che si sentono offesi quando le donne allattano i figli in pubblico: e’ una scelta vostra, INDICE DI UNA CERTA MENTALITA’, ma non venitemi a raccontare che sia uno spettacolo “orribile”. Avete scelto VOI di avercela, ma non esiste un fatto che dica “e’ una cosa brutta verso gli altri”.
Cosi’, perche’ la Boldrini ritiene offensivo o degradante cucinare il cibo per la famiglia? Perche’ le sue ovaie sono fasciste. Nel mondo fascista, la donna e’ inferiore, e PER QUESTO sta in cucina. Nel mondo fascista, cioe’, la pubblicita’ di Barilla e’ offensiva perche’ ribadisce quello che l’ideologia fascista dice gia’, ovvero che la donna non debba fare altro che stare in cucina.

Ma nel mondo moderno, se guardo la TV ci trovo Gordon Ramsey che si atteggia a Rambo perche’ cucina due homelette. Ci trovo trasmissioni tipo Masterchef  ove la corretta cucina della pasta  col pesto sembra un torneo di gladiatori. Nella societa’ moderna c’e’ gente che AMBISCE di cucinare per gli altri, inteso come VOCAZIONE professionale (3).

La Boldrini, quindi, sebbene militi dentro un partito “di sinistra”, ha evidentemente le ovaie molto, molto, ma molto a destra: esse si riconoscono ancora nell’universo fascista, ove la donna era in cucina PERCHE’ DONNA, e la cucina era degradante PERCHE’ LO FACEVANO LE DONNE.

Ma oggigiorno la cucina non e’ piu’ degradante, anzi trasmissioni come Masterchef hanno rieducato la popolazione a considerare le penne all’amatriciana delle vere e proprie “prove di machismo”: chissenefrega se Rambo spara ai vietcong, quando io ti faccio una torta novecento che spacca? Eh? Sai dove te lo puoi mettere il tuo insipido AK-47, che si presenta malissimo nel piatto e poi lo hai cotto per troppo tempo, sacco di merda?

E che me ne frega se la tua squadra di mercenari massacra duecentomillemila cinesi, e se trecento spartani fermano i persiani, quando io SO MANDARE AVANTI UN RISTORANTE?  Vuoi mettere, cuoco da kebab dei miei zebedei?

In questo senso, quindi, penso semplicemente che occorra dare un freno al fascismo delle ovaie della Boldrini: una specie di guerra di resistenza, combattuta a colpi di virilissimi suffle’ alla Cracco, la quale convinca la Boldrini che oggi come oggi non siamo piu’ nel 1936, le sue ovaie non possono parlare da Palazzo Venezia,  e ormai la popolazione non crede piu’ che cucinare sia una forma di degradazione.

Una volta arrivava il cameriere, ad OGNI cena di OGNI ristorante che fosse sufficientemente numerosa, e chiedeva “chi ha ordinato le scaloppine?”.  E calava un imbarazzato silenzio: l’introvabile uomo delle scaloppine aveva colpito ancora. Oggi, dopo anni di Gordon Ramsey, quando arriva il cameriere, tutti scattano in piedi con cipiglio romanissimo e latinissimo, e insieme gridano:

A chi le scaloppine? A NOI!

E la Boldrini ancora la mena con “cucinare e’ un mestiere da donna e quindi umiliante”? Che dia una calmata alle sue ovaie, e ci dia un taglio, che non siamo nel 1936. E se una donna ha qualcosa da portare a tavola sorridendo, oggi come oggi’, e’ tutto tranne che una donna umiliata.

Mahl zeit!

Uriel

(1) Ok, un pelo straccioni rispetto alla media, ma pur sempre capitalisti.

(2) Perche’ non faccio il contadino? Perche’ non so farlo e perche’ possiedo troppa poca terra.

(3) In questo il tedesco e’ piu’ chiaro, perche’ ha la parola “beruf”, che indica sia la professione che la vocazione.

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