Le nuove sette economiche

Prima del post, vorrei dire una cosa: [questi signori qui a quanto pare si divertono a prendere le cose che scrivo IO e poi le danno ai loro abbonati, a pagamento. E’ un raggiro bello e buono ,  tra parentesi la licenza di questo sito parla chiaro, quindi e’ anche illegale. Non ho nulla a che fare con questi cialtroni, e se (dico a voi del sito, cialtroni!) non vi piace che io vi chiami cialtroni potreste sempre evitare di commettere atti illegali. Tra parentesi qui in Germania le leggi sul copyright sono un pelino piu’ applicate, quindi si chi paga per leggere i miei articoli viene truffato, perche’ essi sono gratuiti su questo blog.
Ovviamente non mi aspetto che quella gente faccia qualcosa: se Darwin diceva il vero, mi aspetto che la gente capace di sopravvivere non paghi una lira ad un sito che prende roba disponibile gratuitamente e gliela vende. Quelli inadatti a sopravvivere continueranno a pagare, ma tanto quelli sono gia’ destinati a diventare cibo. Chissenefrega di loro?

L’ultima discussione su bitcoin mi ha confermato qualcosa che in fondo sospettavo gia’.

Il novecento e’ stato il secolo delle religioni poltiche ed economiche. Due grandi religioni, ad occhio e croce comunismo e liberismo, si sono contese il mondo in diversi modi. Il mito del comunismo e’ crollato di fronte alla miseria che genera, e a modo suo anche il mito del liberismo sta crollando sotto i colpi degli studi matematici in materia. Si tratta solo di aspettare.

Ma nel dichiarare morte queste religioni ci si e’ dimenticata una cosa: che quando le religioni cadono a pezzi producono sette. La setta (dal latino secare, tagliare via un pezzo) e’ semplicemente un pezzetto della religione piu’ grande che, prima o dopo il crollo, mantiene una piccola cerchia di seguaci perdendo pero’ il requisito di religione pubblica e di religione universale.

Queste sette sono generalmente dominate da un santone/guru, il quale produce un gioco economico di scambio. Il seguace e’ un frustrato che ha bisogno di qualcuno che gli dica le seguenti cose:

  1. Caro sfigato, rallegrati. Il mondo malvagio che fa di te uno sfigato (perche’ sia ovvio, tu sei un buon fedele e la colpa NON e’ tua) e’ alla fine. Presto arrivera’ l’apocalisse, anzi se ne intravedono gia’ i segni. Finito quel mondo, noi (che lo sapevamo) ricostruiremo tutto in un mondo migliore. E nel mondo migliore tu, sfigato di oggi, sarai un fico, uno ganzo, uno che non deve chiedere mai.

  2. Caro sfigato, non credere a quello che ti dicono. La vera verissima verita’ su come stanno le cose la so io. E siccome io la so, e adesso tu la sai (hai gia’ comprato il mio ultimo libro, a proposito?) , noi siamo quelli che devono credere in questa verita’ . Credendoci, noi ci salveremo, e quando arrivera’ l’apocalisse noi ce ne staremo belli belli a ridere in mezzo alle fiamme. (a proposito, hai gia’ acquistato “come camminare sulle fiamme dell’ apocalisse?”).

  3. Caro sfigato, non lasciarti abbattere. Non sei tu che sbagli. Non sei tu che sei un coglione. No, tu sei intelligentissimo: hai comprato il mio libro “essere intelligenti e pagando qualcuno per dirtelo”, quindi non puoi essere stupido. E non sei disonesto, no: eri semplicemente costretto a stuprare tutte quelle bambine cieche. Costretto da un ssitema malvagio. Che ti convince di essere uno sfigato solo perche’ tua madre ti dimenticava alla Lidl con un biglietto al collo “non e’ mio figlio!”. Noi sappiamo che hai ragione, e te lo dimostrero: lo vedi il cielo? Il cielo fa 26. Quindi, hai ragione. Non e’ evidente?

Il guru, cioe’, non fa altro che creare una codipendenza: da un lato lo sfigato ci guadagna sentendosi dire che non e’ lui ad essere un perdente, bensi’ il mondo ad essere malvagio. Ci guadagna, cioe’, in autostima. Egli cerca principalmente una scappatoia che lo convinca di una cosa: i suoi miserabili insuccessi esistenziali non sono colpa sua. Lui e’ onesto, intelligente e colto, e se non sfonda e’ perche’ il sistema o il mondo hanno qualcosa che non va.

In cambio di tale autostima infusa, il seguace e’ disposto a pagare qualsiasi prezzo che il guru gli presenti come congruente al suo bisogno.

La cosa incredibile e’ che se un tempo le sette erano quasi tutte di tipo religioso (perche’ la religione era la sola filosofia ad abbracciare i temi universali e in generale i grandi sistemi filosofici), in seguito ci si e’ spostati alla politica. Cosi’, oggi la stragrande maggioranza dei partiti del novecento (il PCI e i fascisti) sono divisi in sette , sette che sono del tutto simili alle sette religiose per come agiscono e per come sono strutturate internamente.

Il pullulare di piccoli partiti “comunisti” e “fascisti” di oggi non e’ effettivamente un pullulare di partiti; e’ un pullulare di piccole sette composte da un guru che garantisce autostima e vendetta (ridere di chi sbagliava dopo l’imminente apocalisse e’ una smania di vendetta) e in cambio riceve soldi e importanza.

Ma da qualche tempo e’ di moda l’economia. Ovviamente, dopo Marx tutti credono che i fenomeni sociali e politici si spieghino attraverso l’economia (1) , quindi sono nate le sette economiche.

Una setta economica e’ esattamente come una setta religiosa o una setta politica, solo che anziche’ costruire una mitologia religiosa o politica ne costruisce una economica. Lo avete visto tra i commenti allo scorso post: c’e’ gente che crede che un sistema economico possa vivere in deflazione, gente che crede che tutto vada bene quando le aziende chiudono tutte in perdita , tanto hanno gli accantonamenti passati, gente che non ha la piu’ pallida idea di cosa siano i costi di esercizio, e cosi’ via.

Questi idioti non sono idioti per caso: essi sono idioti specifici, ovvero appartengono a specifiche “sette economiche”. Una setta economica e’ come una setta politica, solo che il loro guru va da loro a spiegare perche’ l’economia di qui e di la’ . Il discorso che il santone fa ai suoi seguaci e’ abbastanza simile a quello che fanno i seguaci delle sette religiose e politiche, solo che e’ orientato ai temi economici. Il seguace e’ uno che fatica a tirare a fine mese, o a trovare lavori decenti, e ha bisogno di un santone il quale gli dice che:

  1. Caro sfigato, rallegrati. L’economia sbagliata e malvagia che fa di te un povero in canna, disoccupato, precario o comunque troppo povero e’ alla fine. (sia chiaro, tu meriti che ti si copra di sesterzi solo per il fatto di degnare il mondo della tua sublime esistenza ). MA dicevamo, questo mondo e’ alla fine. Presto arrivera’ l’apocalisse finanziaria, anzi se ne intravedono gia’ i segni. Finito quel mondo, noi (che lo sapevamo) ricostruiremo tutto in un mondo migliore. E nel mondo migliore tu, disoccupato/precario/povero di oggi , sarai un ricco , uno di successo, uno che schiocca le dita e piove fica. (soldi e fica sono, nell’immaginario delle sette economiche, circa la stessa cosa. Per questo le seguaci carine che non danno soldi al santone possono pagare in natura).

  2. Caro sfigato, non credere a quello che ti dicono. La vera verissima verita’ su come stanno le cose la so io. E siccome io la so, e adesso tu la sai (hai gia’ comprato il mio ultimo libro, a proposito?) , noi siamo quelli che devono credere in questa verita’ . Credendoci, noi ci salveremo, e quando arrivera’ l’apocalisse noi ce ne staremo belli belli a ridere in mezzo alle fiamme. (a proposito, hai gia’ acquistato “come camminare sulle fiamme dell’ apocalisse?”). Non credere che esista la “partita doppia”. Non credere che esistano i tassi di cambio. No, no. Noi sappiamo la verita’. Noi sappiamo che c’e’ il signoraggio/gli illuminati/quelchele’. Sono LORO il vero SAtana. Non farti fregare.

  3. Caro sfigato, non lasciarti abbattere. Non sei tu che sbagli. Non sei tu che sei un coglione. Se non trovi lavoro non e’ perche’ hai fatto una scuola del cazzo e non sei capace di fare una O col bicchiere.  No, tu sei intelligentissimo: hai comprato il mio libro “essere intelligenti e pagando qualcuno per dirtelo”, quindi non puoi essere stupido. E non sei disonesto, no: tu volevi solo investire i soldi e ricevere il 230% annuo piu’ due vergini dell’abissinia, come da contratto. E’ stata la banca a spennarti. Tu eri in buona fede, e lo testimonia la tua robusta mano destra. Non ti hanno licenziato perche’ dormivi mentre guidavi il tuo tram, ti hanno licenziato perche’ gli ebrei massoni illuminati odiano quelli come te, gli onesti e i buoni. Perche’ a te non ti si frega, capisci? Hanno paura di te! Tu potresti scoprire il Signoraggio, capito? E loro lo sanno!

Se li cercate su internet li trovate. Come vedete sopra, lo spessore c’e’.

Si tratta generalmente di gruppi basati su una coazione spersonalizzante nella quale il guru di turno espone la sua idea di economia, e poi vive vendendo libri che denunciano le magagne (pure esistenti) dell’economia attuale, prevedendone il collasso (ho sempre detto che non credo nell’apocalisse, il sistema passa da uno stato all’altro, e va avanti comunque) e continuando a dire “la fine e’ vicina!”. In realta’ al massimo e’ vicina una crisi, cui seguira’ un aggiustamento, e cosi’ via. Ma non e’ una previsione, l’economia umana e’ SEMPRE andata avanti per crisi e aggiustamenti.

Questi santoni si creano dei gruppi di adoratori, si scopano le loro adoranti squinzie , e a quanto vedo nelle sette economiche la principale occupazione e’ di vendere libri. Non si capisce come mai questi santoni non si propongano di fare da broker , visto che sanno cosi’ bene la rava e la fava, per poi spennare per bene i polli, ma evidentemente non siamo ancora a quel livello di santone.

Puo’ succedere, naturalmente, che un santone particolarmente bravo a parlare di buzzword informatiche possa spacciare bitcoin per un sistema sicuro. (2) Cosi’ come e’ successo con Damanhur, puo’ succedere che tante persone lascino la casa e la famiglia e si rechino a vivere in una specie di riserva indiana dove c’e’ una moneta diversa, le persone si chiamano ‘Alce”, “Scarrafone” e roba cosi’, e scavino undici milioni di metri cubi di tunnel in giro per il sottosuolo piemontese. Dipende tutto dalla bravura del guru.

Allo stesso modo capita che qualche guru si spinga piu’ avanti, e proponga uno schema ponzi, cioe’ una catena di sant’antonio, e con qualche buzzword informatica riesca a spacciarla per una nuova Damanhur. Bitcoin e’ un esempio, come anni fa lo fu Moltiplicando o lo fu Amway. Se il guru riesce a entrare in qualche giornale, attirando cosi’ l’attenzione di aaltri giornali (che non fanno altro che copiarsi a vicenda), il risultato e’ che il guru puo’ apparire su grandi giornali, convincendo la gente a dargli tutto cio’ che ha e seguirlo.

Ora, immagino che prima o poi quelli di Bitcoin fonderanno una comunita’ dove la gente si chiama “tallero”, “sesterzio” , “shekello”, e cosi’ via, e quindi presumibilimente si leveranno dal cazzo. E magari prima o poi a furia di cause gli idioti del signoraggio riusciranno a farsi restituire dalla banca centrale i circa 56 euro a testa che spettano agli italiani per il costo di mantenimento della massa M0.

Ma nel frattempo, un certo numero di persone arricchira’, questo e’ certo. E sono i guru, cioe’ i capi delle varie sette economiche: quelli del signoraggio, quelli delle lobby ebraiche, quelli che ce l’hanno con le banche centrali (3), e cosi’ via.

Nel secondo post su bitcoin ho avuto due di questi seguaci sul blog, i quali tentavano con i loro metodi da farlocchi (blablablabla) di contrastare una semplice evidenza numerica: un’azienda non puo’ vivere rivendendo cio’ che ha comprato a 100, se lo rivende a meno di 100. Cosa che succede quando c’e’ deflazione. Cosi’ come hanno cercato di dire che sia bello un mondo ove le aziende hanno “piccole perdite” e vivono spendendo i risparmi del titolare, mentre chi ha soldi in banca ci guadagna e chi ha debiti affoga.

Ma questa non e’ farina del sacco dei seguaci che ho visto. Sono i loro guru a indottrinarli cosi’. Li riempiono di citazioni colte, che pero’ crollano miseramente quando si fa notare come un semplicissimo problema di bilancio li trovi impreparati: il coglione che mi ha risposto che un’azienda che vende in perdita per la deflazione puo’ “spendere gli accantonamenti” ovviamente non si riferiva ad una startup, che non ha accantonamenti perche’ e’ appena aperta. Nel suo mondo deflattivo  le aziende non aprono perche’ non avendo accantonamenti non possono sopravvivere comprando a 100 e vendendo a 99.

Un altro tizio ha cercato di dimostrare che la deflazione e’ una cosa diversa da un crollo generalizzat dei prezzi all’acquisto. E sempre lo stesso coglione di prima mi ha postato una frase che sembrava colta, ma in realta’ dice semplicemente che la misura e’ cosa diversa dal fenomeno. Insomma, il calore e il fuoco sono cose diverse. Cosa che sapeva gia’ Galileo 400 anni fa, senza che un idiota ci si mettesse a ripeterla.  Del resto, qualsiasi cosa sia l’inflazione, si misura con l’aumento dei prezzi: se anche fosse una cosa diversa, quando parlo di inflazione DEVO tenere conto dell’aumento dei prezzi, visto che e’ la misura del fenomeno.

Ma questi ragionamenti sono gia’ troppo complessi per quei coglioni. Sono cose che hanno imparato dai loro guru, che li hanno indottrinati per benino.

Che cos’ho contro questi guru? Niente.

Avrete visto che sul mio blog c’e’ una scritta, “un popolo stupido merita meno rispetto di uno malvagio”. Ecco, questo e’ il mio atteggiamento verso le vittime delle “sette”. E’ vero che il capo della tua setta era malvagio e ti ha inculata con la scusa di scacciare la speculazione edilizia dal tuo menisco, ma e’ anche vero che tu sei stata un’idiota a permetterglielo.

Ora, lui e’ malvagio e tu sei stupida. Ma come ho detto, un popolo stupido merita MENO rispetto di uno malvagio. Quindi, lo stupido merita piu’ disprezzo del malvagio. E se il guru che ti ha inculata sino a farti schizzare l’ombelico fuori e’ malvagio, tu sei ancora peggiore; sei stupida.

Non disprezzo Vanna Marchi. Disprezzo quelli che ci sono cascati. Se tu credi che il mago do nascimiento, un parrucchiere brasiliano dall’aria pederastica, possa lanciarti un maleficio per telefono, MERITI di pagare 20 mila euro perche’ non lo faccia. E’ giustizia. Non ci vedo niente di male.

C’e’ gente che va in banca, compra bond convinta di comprare azioni, e poi si lamenta quando viene incaprettata. Ora, la differenza fondamentale tra bond e azioni e’ che quando comprate azioni finanziate un investimento, e la resa dell’azione e’ semplicemente la vostra parte della resa dell’investimento. C’e’ il rischio che non renda , ovvio, ma il concetto e’ che l’azione paga per cio’ che produce la cifra. Per i bond non e’ cosi: qualsiasi cifra riceviate da un bond, non la ricevete per aver prodotto qualcosa (anche se con quei soldi magari hanno fatto questo), quando comprate un bond la paga che ricevete e’ dovuta perche’ avete corso un rischio. Per questo cguadagnate di piu’ sui bond a rischio.

Ma “rischio” significa che esiste la probabilita’ superiore a zero di non rivedere NULLA. Con le azioni c’e’  questa possibilita’, ma si chiama rischio di impresa, e se l’azienda va bene invece avrete parte degli utili. Quelli che rivedete col bond non sono utili, sono interessi; interessi pagati per il rischio, non per l’utilita’.

Ora, un coglione che si gioca al casino’ i soldi della liquidazione e della pensione come lo chiamate voi? Cuccia lo chiamava “parco buoi”. Io lo chiamo semplicemente “idiota”. Puo’ anche darsi che quelli che lo hanno fregato siano malvagi, ma come ho detto lo stupido merita MENO rispetto del malvagio.

Cosi’, non nutro particolare disprezzo verso i capi di queste sette economiche, cosi’ come non ce l’ho verso i capi delle sette-partito, o delle sette religiose. Chi gli va dietro e’ stupido, e tutto cio’ che succede di male ad uno stupido e’ una buona notizia.

Chi ha inventato il bitcoin, e specialmente le aziende che oggi lo stanno cambiando in moneta vera, sono in gamba. Sono malvagi, e presto tireranno la prima inculata storica telematica della storia umana a milioni di fessi, ma non e’ questo il punto. Il punto e’ che credere davvero che una spirale deflazionistica sia POSITIVA e’ cosi’ da fessi che coloro che ci perderanno dei soldi non meritano altro.

Quindi si, fatelo. Buttate i soldi su bitcoin. Credete al vostro maestro. Succhiategli il cazzo per scacciare il tasso usuraio dalle vostre tonsille. Dategli dei soldi. Comprate i suoi libri. CREDETE.

Ma  fatemi un solo favore: dovete capire che le vostre cazzate valgono solo DENTRO la vostra setta di merda. E quindi non dovete andare a cacare il cazzo fuori.

Succhiate pure la minchia al vostro guru, ma NON VENITE A ROMPERLA A ME.

Grazie.

(1) Il realta’ il motore  primario della storia e’ il fenomeno delle mode. Ma ne ho gia’ parlato.
(2) In realta’ ottiene il nome dei modi parlando in un protocollo IRC su canale in chiaro, ma lasciamo perdere.
(3)In realta’ molti di loro confondono , nel caso americano, la riserva con il tesoro. Ma lasciamo perdere.

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