Le gambe corte.

Le gambe corte.

Le gambe corte.

Volevo fare da tempo un post sui verdi tedeschi (che sono i favoriti, a meno di strani eventi, per la prossima cancelleria), ma ogni volta che mi ci addentro vedo che ci sarebbe un altro argomento da aprire. Per esempio, sul fatto che i verdi tedeschi siano interessati all’ambiente mentre quelli italiani siano interessati al panorama (cioe’ al valore del Real Estate) faro’ un post in seguito.

Ma qui volevo parlare della presidenza. Perche’ i Verdi non hanno una presidente. Hanno una presidenza. Occupata da DUE persone:

Annalena Baerbock
Robert Habeck

Siccome Habeck e’ piu’ quello filosofico del partito, la Baerbock e’ la frontwoman, quella che vedete sui giornali, insomma. Ed e’ quella che ha attitudine nella leadership.

Bene.

Se ci pensate, in termini di parita’ dei sessi la soluzione e’ intellettualmente valida. Se non geniale. In pratica, si tratta di una soluzione win-win per maschi e femmine. Si prende la funzione e la si assegna a DUE persone, un maschio e una donna.

In questo modo ci si garantisce la parita’ (50%-50%) senza tagliare fuori nessuno. Dopotutto la presidenza non e’ un deathmatch , quindi non va gestita come “ne rimarra’ uno solo”.

E i Grünen non sono i soli. Anche SPD, il partito socialdemocratico, ha fatto la stessa cosa. I suoi presidenti sono un uomo e una donna.

Saskia Esken
Norbert Walter-Borjans

Interessante, perche’ a questo punto il patema del PD non e’ chiaro. Gli uomini del PD sanno di sicuro come e’ organizzata la loro controparte tedesca , visto che entrambi fanno parte dei socialisti europei. Voglio dire, Zingaretti avra’ pur notato che se parla con la presidenza dell’ SPD qualche volta risponde un uomo e qualche volta risponde una donna: o ha scambiato la Esken per la donna delle pulizie?

A questo punto torniamo al patema delle donne del PD: perche’ non fare la stessa cosa? Si stanno scannando chiedendosi “quale poltrona assegnare alle donne”, quando la risposta potrebbe semplicemente essere “tutte”.

Basta scindere la funzione (la presidenza, la segreteria, la sottosegreteria, eccetera) dalla persona, e decidere che la funzione viene esercitata da DUE persone. Un uomo e una donna.

E’ semplice. In questo modo la situazione e’:

  • quali poltrone vanno agli uomini? Tutte.
  • quali poltrone vanno alle donne? Tutte.

Come vedete, e’ il classico caso di gioco win-win. Tutti vincono tutto.

Ma allora perche’ si stanno scannando? Beh, e’ semplice: le donne non stanno solo chiedendo di avere il 50% delle poltrone di comando. Vogliono ANCHE che gli uomini vengano rimossi.

Questo succede per due ragioni. La prima e’ che proporre una donna (della mia corrente) al posto di un uomo (della TUA corrente) e’ un modo come un altro per far fuori un avversario politico.

Ma c’e’ una seconda questione: il femminismo.

Le donne che vogliono i posti di potere non sono solo interessate a stare al comando per contribuire.

Vogliono anche TOGLIERE agli uomini il potere. Di conseguenza non accettano (e quindi non propongono) una soluzione che toglierebbe OGNI scusa ai maschi del partito.

Domanda: le donne del PD sanno che SPD ha nella presidenza un uomo e una donna? Ovviamente si’: non credo che abbiano scambiato la Esken per la donna delle pulizie, o per la moglie di Walter-Borjans.

Eppure, questa proposta non si nomina mai. Strano, perche’ poi queste signore nominano di continuo la Baerbock come loro prossimo idolo. La Greta adulta, insomma. Possibile che non sappiano che la Barbock e’ uno dei DUE leader dei verdi?

Lo sanno benissimo, solo che non sono interessate alla parita’, come dicono di essere, bensi’ a prendersi tutto il potere cacciando gli uomini. Questo e’ il punto.

Per le donne del PD, “piu’ spazio alle donne” e’ possibile SOLO se avviene insieme a “meno spazio agli uomini”. Ma non si parla di spazio in percentuale, ma di spazio in termini assoluti. Mera conquista del territorio.

Pensate a quanto sarebbe semplice: la Presidenza della Repubblica data ad una coppia di persone, un uomo e una donna. La presidenza del consiglio data ad due persone, un uomo e una donna. Il ministero dato a due persone, un uomo e una donna.

Invece della solita coppia “titolare-vice”, avreste semplicemente “titolare1-titolare2”. (no, non devono necessariamente accoppiarsi, possono anche non fare figli insieme. Anzi, a mio avviso sarebbe auspicabile che NON fossero sposati).

Ma, ripeto, il problema e’ appunto il femminismo. Le donne femministe NON vogliono avere la parita’, vogliono il dominio e l’umiliazione dell’avversario.

Ed e’ questo esempio, della SPD e dei Grünen e’ una prova sufficiente: se sei interessato alla parita’ tra i sessi, non devi fare altro che assegnare le cariche e le funzioni a due persone di sesso diverso.

La menzogna secondo la quale le femministe italiane sarebbero interessate alla parita’ finisce qui, di fronte al fatto che esiste una soluzione win-win, che funziona piuttosto bene , e che le politiche del PD conoscono di sicuro, ma non menzionano MAI.

I giornali italiani stanno dando risalto al fatto che il marito della Baerbock stara’ a casa per supportare la famiglia durante la campagna elettorale (il marito della Merkel, che esiste ed e’ sopravvissuto, fa la stessa cosa da 16 anni, ma nessun giornale lo ha mai menzionato) , ma nessun giornale italiano (e persino la Wikipedia in italiano) menziona il fatto che i Verdi tedeschi hanno DUE leader, e lo stesso per SPD.

Cosa che risolverebbe il loro problema, SE IL LORO PROBLEMA FOSSE LA PARITA’.

Ma le cose non stanno esattamente cosi’.

E le bugie hanno le gambe corte.

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