Le 11 minchiate che non vorrei leggere (ma le leggero’)

Le 11 minchiate che non vorrei leggere (ma le leggero')

Le 11 minchiate che non vorrei leggere (ma le leggero')

Dopo le elezioni tedesche, i giornali italiani cominciano a scrivere quel tipo di stronzate che potete sentire nei bar, ma solo da quei tizi che vogliono sembrare intelligenti dicendo cose da bar. Ecco, per questa volta i giornali potrebbero risparmiarsele?

Faccio qui un elenco.

  • C’e’ un vuoto di leadership in UE.

Ora, la leadership in UE si trova, circa, a Bruxelles. E sia chiaro, non sto facendo notare che quasi tutte le poltrone che contano siano occupate da tedeschi. Sto facendo notare che Berlino, come il governo tedesco, della UE se ne sono sbattuti abbastanza sino ad ora. Se c’e’ una cosa che la Germania e’ stata accusata di soffrire e’ stata “la riluttanza” ad assumere la leadership. E ora gli stessi commentatori lamentano che c’e’ un vuoto di una leadership che (loro stesse parole) non e’ mai esistita?

  • La CDU perde un sacco, per motivi raffinatissimi che adesso il nostro giornale vi spiega.

La CDU ha appena perso il leader piu’ acclamato dalla storia, urbi et orbi. Se delle aziende private spendono molti soldi per giganteschi cartelli allo scopo di salutare la Merkel, non e’ un caso. E per quanto possiate sforzarvi, trovare un leader all’altezza del confronto senza aver governato e’ impossibile. A meno di non resuscitare Carlo Magno. Che e’ sepolto ad Aachen , citta’ di Laschet, ma non sono la stessa persona. Quindi non c’e’ probabilmente nessun motivo imperscrutabile per questo calo: hanno perso un leader di statura mondiale, tutto qui.

  • I socialisti hanno stravinto.

No. Hanno smesso di perdere. Era prima che perdevano abbestia, ma questo NON e’ il risultato elettorale migliore della loro storia. Decisamente. Inoltre molta di questa vittoria e’ dovuta al fatto che Scholz e’ il ministro delle finanze della Groko, del governo Merkel.  E qui andiamo al successivo:

  • I tedeschi vogliono discontinuita’.

Chiaramente no, altrimenti non avrebbero votato il ministro delle finanze dell’attuale governo Merkel. E avrebbero anche dato piu’ voti ai Verdi. Quello che vorrebbero e’ che Scholz fosse la Merkel. E la campagna elettorale stessa si e’ combattuta al segno di “chi e’ piu’ Merkel tra Laschet e Scholz?”. Fosse per i tedeschi avrebbero votato Merkel in eterno, a volerla dire tutta.

  • La Germania finisce nell’incertezza.

Il fatto che si tratti di una nazione poco familiare ai giornalisti italiani, e il fatto che abbia degli accorgimenti di governo che in italia sono scomodi da nominare (massimo 3 emendamenti per legge, sfiducia costruttiva, e altri) non ne fa un enigma avvolto nel mistero. E’ sempre stato normale che ci siano mesi di trattative per partorire il programma di governo, che poi viene sottoscritto e (di solito) implementato. Per questo ci mettono mesi a discutere: poi devono farlo davvero. Cosa imbarazzante da dire in Italia, dove si firmano “contratti di governo” che valgono quanto la carta da culo.

  • In Germania c’e’ un vuoto politico.

Ancora meno. A parte che si tratta di un sistema federale con dei Bundesländer molto potenti, che sono al loro posto, la Merkel rimarra’ al governo sino a che non se ne fa un altro, oppure si va a votare. Non si capisce quale funzione sia venuta meno, se non il fatto che la Merkel e’ in ordinaria amministrazione.

  • I tedeschi hanno deciso di non decidere.

Mi sembra invece che , guardando i numeri, il messaggio sia chiaro: i tedeschi vogliono gli stessi due partiti che governavano prima (CDU e SPD), ma li vogliono piu’ verdi e piu’ digitali (Grünen), e meno conservatori.

  • Coalizioni semaforo, giamaika, Kenia , e altre.

L’abitudine di collocare FDP dove fa comodo, come se fosse un cespuglio qualsiasi, e’ quasi snervante. FDP ha un pensiero piuttosto forte (anche se non approvo il tea party, di certo non sono liberisti “moderati”), una storia piuttosto lunga, un’identita’ molto marcata, e ha gia’ mandato a monte un tentativo di costruire un governo “giamaika” insieme ai verdi, proprio per la differenza di vedute. Non si capisce come esso venga considerato un cespuglio pronto ad allearsi con chiunque. Ripetete lentamente: “se c’e’ il giallo, non c’e’ il rosso, e neanche il verde”.  Oppure qualcosa e’ andato MOLTO storto.

  • I tedeschi sono indecisi.

Non si direbbe. Se c’e’ una cosa che Scholz ha detto e’ che intende fare una patrimoniale. Si, una patrimoniale (UAZ, UAZ, UAZ, risata diabolica!!!!) e alzare le tasse ai ricchi, condizione imprescindibile per formare un governo. E i tedeschi gli hanno, di fatto , dato una marea di voti in piu’ togliendoli alla CDU. Mi sembra chiaro cosa vogliano i tedeschi: piu’ tasse ai ricchi e una patrimoniale. La stampa italiana  , che sta addirittura dicendo che il fallimento del catasto elettronico sia un bene, dovra’ farsene una ragione. La Germania fara’ una patrimoniale. (UAZ, UAZ, UAZ, risata diabolica!!!!)

  • Tempi lunghi per un governo.

I tempi per fare un governo in Germania sono SEMPRE stati lunghi, persino quando si passava da un governo Merkel ad un altro governo Merkel. Prevedere tempi lunghi per un governo tedesco e’ come prevedere che domani il sole sorgera’. Potete farlo, ma non dovreste aspettarvi un Nobel per questo.

  • E’ stata una rivoluzione.

Non direi. L’unico partito “rivoluzionario” e’ quello della Baerbock, che seguendo la tradizione verde e’ riuscita a spezzarsi le gambe da sola perdendo, rispetto ai pronostici iniziali, quasi dieci punti in campagna elettorale. E’ preparata, ma i suoi spin doctors sembrano essere tutti amici di Vendola. “il tempo dei voli a palma di maiorca con 10 euro sono finiti”, detto alla fine di una pandemia con la gente che sbavava per andare in vacanza non e’ stato, come dire, geniale. Finito questo, non si vede alcuna rivoluzione.

  • Scholz ha detto che.

Una delle cose che la stampa italiana fa e’ di approfittare del fatto che il tedesco sia poco parlato. E quindi si divertono a fraintendere frasi a casaccio. Per esempio, per tranquillizzare l’opinione pubblica italiana alla voce “patrimoniale” e “piu’ tasse ai ricchi” hanno fatto dire a Scholz che adesso vuole governare coi liberali, cioe’ con un partito che ha un programma assolutamente opposto agli altri due invitati. In realta’ stava parlando di altro. Dovreste tenere conto del fatto che esistono un sacco di expat in Germania, che esiste internet, e che quindi il mondo non pende dalle labbra della Mastrobuoni, detta “la berlinese”.

Ecco, provate a smettere di dire ovvieta’ pronunciate in pompa magna , e cominciate ad essere realistici.

E chedetevi, al massimo, cosa succedera’ quando faranno una patrimoniale, e tutti quelli che cercano leadership tedesca dovranno dirlo.

Questa, al massimo, e’ la “rivoluzione”. Ma non vedo il Corriere a spiegarlo.

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