La stampa nell’era dell’eterno Agosto.

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

C’e’ un fantasma che si aggira per la stampa mondiale, ed e’ la noia. Il problema che i giornali online devono affrontare e’ che il pubblico cerca sempre piu’ notizie “emozionanti”, ma ne trova sempre meno. Si tratta di un fenomeno che in realta’ conosciamo, detto “Agosto”.

Se osservate la TV durante il periodo estivo, quello delle ferie, osservate subito un certo numero di film “stagionati”, il che e’ adatto al pubblico di anziani e white trash che rimane a casa durante quel periodo. Ovviamente queste persone che sono in vacanza guardano meno la TV, hanno altro da fare e non sono nemmeno tanto disposte ad appassionarsi per le vicende televisive.

Lo stesso capita ai giornali. Durante il periodo estivo, normalmente il tono si abbassa. Le notizie ansiogene sono ridotte al minimo, specialmente dalle localita’ di villeggiatura , e iniziano a diventare notizie delle cose che normalmente non fanno notizia.

In realta’ il comportamento dell’universo non cambia solo perche’ e’ estate in Italia. Ma quello che cambia e’ l’interesse del pubblico. Ma il problema e’ che i giornali oggi sono costretti a fornire un Agosto, perche’ il mondo ha iniziato a comportarsi nel modo che loro descrivevano …ad Agosto.

Per esempio, ho imparato oggi che in Germania abbiamo il problema dei ricci che, accoppiandosi, fanno troppo rumore.

https://www.repubblica.it/esteri/2019/08/06/news/germania_gemiti_e_urla_e_la_stagione_dell_amore_dei_ricci_i_cittadini_chiamano_la_polizia-232928598/

In realta’ la notizia non esiste, e’ una scopiazzatura del Guardian, che a sua volta … boh, non so cosa scopiazzi:

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

Ora, normalmente i MILIONI di cittadini tedeschi svegliati dalle grida POSSENTI dei ricci in calore non fanno notizia, ma sia chiaro: qui non si riesce a dormire, e’ uno scoop! Ricci che scopano come ricci, capite? E’ un notizione.

Detto questo, adesso andiamo al problema della stampa. Perche’ negli ultimi tempi la stampa mondiale ha un problema. E la stampa italiana sta iniziando a sentirlo.

E’ sempre Agosto.

Se osserviamo la politica, le decisioni vere sono fatte in luoghi, a Bruxelles, che i giornalisti italiani frequentano poco (abbiate pazienza, sono pagati 5€ ad articolo, figuriamoci se ci esce un viaggio) , e a Roma ormai i politici non sanno piu’ cosa inventare per rimanere in prima pagina.

Siccome il giornalismo d’inchiesta non si fa perche’ e’ paralizzato dalle lobby (significa che le aziende e i politici contro cui fare giornalismo d’inchiesta sono gli stessi che possiedono/finanziano il giornale) , rimangono solo gli esteri e la cronaca.

Ora, sulla cronaca le notizie sono bruttine.

Se parliamo di cronaca nera, cioe’ di crimine, ma qui arrivano delusioni.

Il tasso di omicidi in Italia , calcolato per 100.000 abitanti, e’ collassato. Quindi ci sono sempre meno omicidi da mettere sul giornale, e anche usando la talpa in procura a caccia di crimini che potevano far notizia, per i giornali ci sono brutte notizie:

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

I giornali possono consolarsi con stupri, furti e spaccio di droga, ma se escludiamo gli stupri non ci sono piu’ i vecchi omicidi irrisolti , i delitti estivi, che tenevano alta l’attenzione.

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

Come vedete, i numeri sono deprimenti. Si tratta di eventi che possono regalare emozioni ai primi articoli, ma non ci fai estate come con Avetrana o il Delitto di Via Poma.

E quando anche ci hai fatto la pagina di cronaca, il cittadino passa avanti e… cos’altro c’e’?

L’arrivo di risorse di calcolo nel mondo del fintech scongiura grosse crisi finanziarie, a meno di vere catastrofi. Possiamo occuparci di politica estera, ma anche questa oggi emoziona poco, non buca il monitor. La stampa infatti deve accontentarsi , ogni giorno, di:

La stampa nell'era dell'eterno Agosto.

Che e’ quello che fanno, ma il risultato e’, diciamolo, penoso.

Rimane il gossip, ma il problema e’ che oggi anche la fornaia sotto casa ha un agente , il quale chiede soldi per ogni cosa. Fare gossip significa rilanciare i comunicati degli agenti che gestiscono la vita pubblica dei “famosi”. (per inciso: non sapremo mai se Brad Pitt sia mai stato sposato con la Jolie. Questo e’ quanto ci ha fatto sapere lo star system di Hollywood. Magari Brad Pitt era sposato con una placida signora di colore dell’ Alabama, e la Jolie e’ rimasta single per tutto il tempo. Ma non lo sapremo mai, cosi’ come non sapremo mai se la Ferragni e Fedez siano davvero sposati, se abbiano davvero un figlio, eccetera)

Con la fine dei grandi conflitti , gli USA che fanno poche guerre e poco terrorismo in giro, la stampa e’ entrata nell’era dell’eterno Agosto.

L’eterno Agosto della stampa e’ un tempo nel quale la lettura dei media vi lascia con la stessa fame di notizie che avevate prima. Niente di quello che leggete e’ importante. Niente vi emoziona. Nulla di quello che leggete vi preoccupa davvero, ne’ vi interessa davvero.

Onestamente, davvero vi interessa leggere una pagina di cronaca che oscilla tra l’unico omicidio del giorno, che normalmente avviene in famiglia ai danni di una poveretta (i femminicidi non sono aumentati: sono rimasti praticamente l’unico omidicio ancora praticato) , e qualche altro caso patologico da trattato di criminologia?

Questo e’ il problema della stampa: se consideriamo “notizia” cio’ che lo era solo dieci anni fa, oggi c’e’ una carenza cronica di notizie. La politica e’ completamente irrisoria e suina, la cultura si occupa di piccinerie sconcertanti senza essere capace di proporre temi importanti, la cronaca e’ roba da Cronaca Vera, insomma: che diavolo devono fare per riempire le pagine dei giornali?

Occorre dire che anche un tentativo di evolvere la stampa e’ bloccato, normalmente dalla vecchiaia dei dirigenti e dei giornalisti. Se pensiamo a giornali che propongano grandi temi del mondo della cultura, un giornale che ha Scalfari, o il Feltri o il Ferrara della situazione non puo’ proporre temi attuali. I loro orizzonti culturali sono fermi agli anni ’80, questo secolo non lo capiscono proprio. Per loro il tema della privacy si esaurisce nelle telefonate di Mani Pulite.  Non capiscono il mondo digitale. Non capiscono gli impatti della tecnologia.

Vengono da un mondo di partigiani che lottano coi fascisti, e non capiscono cose come l’ Unione Europea, se non come confronto con l’unica altra unione che conoscono, gli USA. E cosi’ passano il tempo a lamentarsi che (fortunatamente) la EU non e’ gli USA, che non fa le stesse cose e non le fa allo stesso modo, ma sono troppo vecchi per capire un concetto nuovo come l’unione di stati.

Anche un approccio diverso alla politica nazionale e’ impossibile: un giornale che deviasse dai binari diverebbe inviso alla classe politica (che e’ ferma agli anni ’80) , e ai suoi lettori, che sono ancora piu’ antichi.

Il risultato di tutto questo e’ che l’Agosto della stampa sara’ eterno.

Un lettore insoddisfatto e annoiato si aggirera’ per i giornali online, cercando qualcosa che soddisfi la sua sete di informazione, e ci trovera’ soltanto un bias grigio e poco interessante.

Il mondo sta cambiando a velocita’ incredibili. Sul cambiamento ci sarebbero da riempire le pagine dei giornali , come se non ci fosse un domani. Ma i giornalisti e gli editori sono troppo vecchi per capirlo. Cosi’ il lettore sa che il mondo sta cambiando, sa che tutto sta cambiando a velocita’ mai viste prima, ma non ne trova traccia sui giornali, che gli propinano cose frivole, superficiali, antiche e poco interessanti.

E’ l’ eterno Agosto della stampa.

Ed e’ qui per rimanere.

 

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