La pigrizia come forza economica

Sul forum si e’ aperto un thread riguardante Questo post qui ,
ovvero sul fatto che una sempre crescente automazione non abbia portato ad una sempre
crescente quantita’ di tempo libero. Il problema di chi ha scritto quel post e’ che
viene da una cultura molto umanistica, o perlomeno usa i mezzi tipici di chi e’
un umanista: si guarda bene dall’introdurre il concetto di “magnitudo” dentro i discorsi.

Posso provare a proporre diverse soluzioni al problema. La prima delle quali e’
che , molto semplicemente, su questo pianeta cominciano a mangiare molti piu’ miliardi
di persone, ma a produrre, tranne pochi nuovi arrivi, sono sempre quelli. Se consideriamo
gli ultimi 40 anni, la popolazione e’ cresciuta di due miliardi di persone, a livello
mondiale la fame e’ diminuita, si sono affacciati sui mercati due o tre nuovi miliardi
di consumatori, ma se prendiamo per esempio le auto, i produttori non sono affatto aumentati.

Potrei cioe’ rispondere alla domanda dicendo “economicamente parlando, il numero di
consumatori e’ aumentato piu’ del numero di industrie”, e dire “per cui occorrono
ancora almeno 40 ore di lavoro a testa”.

Tuttavia, ci si potrebbe chiedere come mai , in ogni caso, non si sia allargato
anche il parco lavoratori, dividendo equamente le ore di lavoro, almeno nel mondo
dei servizi, che sono generalmente locali, come trasporti o altro.

La risposta e’ molto diversa.

L’autore del post nel blog che ho indicato sopra dice che i bullshit jobs nascono
perche’ “loro”, i politici, sanno bene quanto siano pericolose delle masse che non
hanno un cazzo da fare da mane a sera. Si tratta di una interpretazione grillin/ribellista,
legata alla convinzione che dentro ogni persona si celi un Robespierre, e che se c’e’
stato un 1968, allora ce ne saranno altri. Che sono minchiate: se la gente ha
tempo libero e soldi scopa,mangia, si diverte. Niente di piu’. Il 1968 e’ avvenuto
proprio perche’ la societa’ non lo consentiva.

Personalmente io sono di opinione opposta rispetto al metodo di quel signore:
lui vede qualcosa di male e per prima cosa sospetta il governo, mentre quando io
vedo una intera societa’ fare qualcosa di imperfetto, o non raggiungere un risultato,
per prima cosa sospetto la popolazione, e non il governo.

Allora prendiamo la domanda, come la pone lui, e proviamo a porcela anche noi.

Lui si chiede: “ma perche’ quando le aziende hanno potuto fare a meno di 3 operai,
anziche’ far fare meno ore a tutti hanno licenziato quei tre e assunto una HR al suo posto?”

Ci sono diverse risposte economiche a questo: la prima della quale sta nei costi
opex di un operaio. Energia, spazio , un posto di lavoro, una macchina su cui lavorare, etc.

Ma ammettiamo pure che fosse conveniente far fare meno ore agli operai e invece
si sono licenziati per assumere una HR, cosa che lui considera “bullshit job”.

Perche’ lo si e’ fatto?

Bene. Andiamo a vedere chi faceva il lavoro della HR prima. Con ogni probabilita’
era il lavoratore anziano a gestire i colloqui di assunzione, dopo un breve colloquio
con il datore di lavoro. Per il resto, quando c’era da gestire il personale, era il
capo ad andare dal dipendente, o era il dipendente ad andare dal capo. Si tratta di un rapporto
da N dipendenti ad un capo. E il capo deve avere tempo per N.

Qui andiamo ad una ratio economica (il tempo della HR costa piu’ o meno di quello del capo?).
Ma supponiamo pure che non ci sia una ratio economica. Allora perche’ hanno assunto
quella HR?

Semplice: perche’ ne’ i dipendenti ne’ il capo vogliono svolgere i compiti che oggi
la HR sta assolvendo. Non vogliono piu’ parlarsi. Non vogliono piu’ fare la fatica di trattare. Di negoziare.

Allora perche’ esistono persone che animano le feste? Perche’ evidentemente chi da’ una
festa non vuole perdere tempo a sforzarsi di farla riuscire, e chiama chi organizza e anima le feste.

Se prendiamo tutti i ““bullshit job”, come li chiama l’autore, e andiamo a vedere,
notiamo una cosa: tutte queste persone cui stiamo dando lavoro fanno cose che prima
facevamo noi. Prima avevamo noi la seccatura di riempire i moduli con le spese di trasferta,
adesso lo fa la nostra Team Assistant. Prima ci prenotavamo noi gli alberghi e i viaggi,
poi abbiamo avuto la segretaria locale. Prima parlavamo noi col capo, adesso abbiamo
la HR.

Tutti questi “bullshit job” , che riempiono il vuoto causato dall’automazione,
non sono altro che la delega a qualcun altro di qualche seccante adempimento
che prima, sbuffando, facevamo da soli.

Chi ha bambini sa che una festa di compleanno con, diciamo, 13 bambini non ha
bisogno di alcuna animazione. Basta che 13 bambini si trovino insieme con il
controllo genitoriale molto allentato, e puf, si animano da soli. Semmai occorre
qualcuno che li controlli.

Ma se non vogliamo impegnarci di nostro, allora chiamiamo un animatore per essere
sicuri che si divertano. E non ci risparmiamo neppure del tempo, perche’ oltre a presenziare
comunque la festa, dobbiamo anche trovare un (inutile) animatore.

La forza che sta spingendo tutto questo e’ la pigrizia.

Non sto scherzando: prendiamo questo signore qui: Fahrrad Engel

Quando ero bambino, diciamo adolescente, ho imparato ad aggiustarmi la bicicletta dopo
una foratura. So fare a chiudere un buco nel copertone con una certa facilita’. Pezza,
mastice , cartavetrata , etc.

Tuttavia , quando vado al lavoro in bicicletta, nonostante siano 16 km andata e 16 al ritorno,
non porto con me l’occorrente. Casomai forassi una gomma, chiamerei questo signore,
il quale verrebbe col suo furgone, mi aggiusterebbe la bici e se ne andrebbe.

Perche’ faccio questo? Bah, semplice pigrizia.

Ma allora, perche’ esiste questo signore? Semplice pigrizia. Altrui, intendo. E mia.

Esistono moltissimi lavori che sappiamo fare, che abbiamo saputo fare, che sapremmo
fare improvvisandoci, che sapremmo fare dopo aver letto le istruzioni su internet,
e che non facciamo. Per questo nasce uno strato di servizi apposito.

Generazioni e generazioni di anziani hanno vissuto coi figli e non hanno avuto bisogno
della colf. Generazioni e generazioni di bambini sono riusciti a divertirsi ad una festa
senza animazione. Tantissimi hanno cambiato prese della corrente, pulito pavimenti,
fatto la spesa, curato un giardino, parlato col proprio capo, pagato le tasse,
fatto i compiti senza un tutor, curato la febbrei ai figli, passato gli esami senza lezioni private, confidato i loro problemi senza psicologo, risolte le beghe coi vicini senza avvocato, convissuto in un condominio senza un amministratore, vissuti con la moglie senza un consulente matrimoniale, portato a spasso il cane senza dogsitter, andati a fare la spesa senza un tageshilfe , hanno usato un autobus anziche’ chiamare un tassista, e cosi’ via.

Tutte queste cose, che le persone prima facevano da sole, sono andate ad alimentare
una gigantesca DOMANDA di servizi alla persona.

Pigrizia.

La tremenda forza sociale ed economica che sta riempiendo la societa’ di “bullshit jobs”
e’ una sempre crescente pigrizia.

Sono sempre meno le minchiatine che accettiamo di fare. Cose che prima facevano
parte della vita ordinaria di una persona qualsiasi, oggi sono state delegate ad altri.
E il tempo lo abbiamo, perche’ per riparare una gomma forata serve tanto tempo quando chiamare e aspettare il tizio che ripara. Non e’ un problema di tempo. E’ pigrizia.

Dentro le aziende le cose non cambiano molto. Un tempo parlavamo col capo. Oggi
abbiamo le HR, e i sindacati. Un tempo ci facevamo le fotocopie, un tempo cinque
tecnici senior si parlavano, decidevano e si organizzavano, oggi abbiamo bisogno di un Project Manager,
un tempo chi faceva il software lo installava, oggi abbiamo Operations, eccetera.

Siamo sempre meno flessibili.

Sebbene tutti dicano di essere flessibili, sebbene si continui a dire che il mercato
del lavoro debba essere flessibile, la verita’ e’ che la specializzazione e la parcellizzazione
hanno espulso dalla nostra vita lavorativa tutto cio’ che non e’ specifico del nostro lavoro.

E questo ha creato una mostruosa domanda di servizi e di nuove figure lavorative. E siccome
vanno pagate, ma non producono, questo ha creato una richiesta di produttivita’ da parte di
chi produce.

Col risultato e’ che abbiamo gettato via 3 sistemisti su 10, ma poi abbiamo preso
un Project Manager, un Deployment Manager, un Lifecycle Manager. Perche’?
Perche’ quei 7 sistemisti rimasti non vogliono organizzare il lavoro,
perche’ non vogliono gestirsi le date, perche’ non vogliono gestire il prodotto.

Come si faceva prima.

Prima i sistemisti andavano dal capo a dire “questa scatola e’ vecchia, va cambiata”.
Oggi lo fa il Lifecycle Manager. Prima i sistemisti si guardavano negli occhi,
decidevano chi installava la tal cosa, e per quando. Oggi arriva il Deployment Manager.
Prima entrava il capo in ufficio e ci parlavate di date, priorita’, eccetera.
Oggi lo fa il Project Manager.

“Io sono un sistemista, queste cose fatele fare al Pm”

Dopo anni ed anni di questa musica, siamo arrivati al punto nel quale persone
come me, se non si fanno chiamare “Architetti di sistema”, devono inventarsi
“devops” , per giustificare il fatto di essere una cosa considerata blasfema:
un sistemista che volendo programma, un programmatore che sa fare il sistemista,
uno che sa installare l’hardware con il cacciavite e disegnare la rete.

Se provate oggi ad andare da un sistemista a proporre di programmare, vi sentite dire
che “giammai!” lui tocchera’ due righe di codice, e se andate da un programmatore
a chiedergli di fare il sistemista, “giammai!” la sua mente algoritmica si lasciera’
contaminare da questioni di sizing o di protocolli, tantomeno di reti. I sistemisti
di rete, poi, non vanno oltre al pacchetto su un singolo dispositivo. Programmare? Ma stiamo
scherzando? Sistema operativo? Intendi dire Cisco IOS?

Siamo a questo punto.

Ovviamente, siccome queste figure poi non vogliono nemmeno parlare, gli serve un
technical leader. E ovviamente, siccome loro non sanno aprire un gantt, allora
via che ci vuole un PM. Costi? Ma va, roba da ragionieri.

Ma quando iniziai a lavorare, io andavo col cacciavite. Montavo l’hardware.
Dalla SAN agli switch TOR (top of rack) ai gruppi di continuita’.
Configuravo l’hardware. Configuravo la rete sui dispositivi di rete.
Poi installavo i sistemi operativi. Poi li configuravo. Poi ci mettevo gli applicativi.

E come facevo a sapere cosa bisognava ottenere? Perche’ avevo parlato col cliente
mentre si vendeva il sistema, e il design era mio. (E se sbagli a comprare hardware,
non puoi farci un cazzo di niente. E il cliente rende tutto. E il fornitore non se lo riprende).

Oggi, se lo dico, la gente mi guarda come se fossi un marziano. Eppure l’ho fatto,
per una decina di universita’ ed enti scientifici. Ed era la norma. Per la cronaca,
sono arrivato a 512 CPU, cosi’. E a quei tempi, un nodo hardware (19”) ne teneva due.
Ad un solo core.Ci ho messo 40 giorni prima di consegnare.

Eppure, oggi al mio posto manderebbero una squadra intera, che rimarrebbe
inoccupata per almeno l’80% del tempo, dal momento che ogni persona fa solo UN
lavoro. Per pura pigrizia.

Quandi facevo l’universita’ si studiava tutto. Filesystem, rete (ed erano molte , vedi token ring,
i protocolli erano molti,vedi decnet e sna), CPU e relativi assembler (e non ce n’era solo
una o due come oggi, vedi alla voce VAX, Motorola, Acorn &co), sistema operativo, e ce n’erano
tanti (vedi Irix, VMS, Xenix, Mach, Solaris, HP-UX, Apollo ognuno con le sue peculiarita’) e poi
si imparavano dei linguaggi, normalmente almeno due, nel mio caso Pascal/Modula e C/C++.

Oggi sono tutti specializzati. O una cosa o l’altra.

Questa spaventosa pigrizia produce il bisogno di piu’ figure, di figure di collegamento
e di figure di supporto.

I “bullshit job” sono semplicemente il risultato di questo: specializzazione superflua,
parcellizzazione inspiegabile
, e specialmente, una gigantesca, catastrofica

Pigrizia

Questa e’ la forza che sta impedendo alla civilta’ di non godere della sempre
crescente meccanizzazione.

Servono sempre piu’ persone che facciano cio’ che abbiamo gettato fuori dal
quotidiano. Queste persone hanno un costo e non producono. E siccome hanno un costo,
allora occorre che chi produce produca ancora di piu’.

Se vogliamo che la meccanizzazione risulti in un orario lavorativo decrescente,
riassorbendo i “bullshit job”, quello che ci serve non sono piu’ macchine o macchine
migliori.

Occorre semplicemente che ognuno di noi riprenda nelle proprie mani qualcuna
di quelle attivita’ seccanti che oggi deleghiamo.

Il 100% delle persone che conosco puo’ sopravvivere alla terribile esigenza di prenotarsi un volo d’aereo, senza una Team Assistant.

Lo so, e’ incredibile.

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