La paura di internet.

Stavo gironzolando per facebook ieri, quando ho dovuto prendere atto di una notizia delirante: QUESTA (ndr: link in archive.org QUESTA) . Innanzitutto, vedo che il vecchio vizio fascista in Italia non accenna ad estinguersi. Una cosa non piace? Ci si chiede allora se non valga la pena di vietarla. In generale, quando un politico discute sul da farsi in Italia, di solito discute di un divieto. Il PD, a quanto pare, non fa differenza.

Ora, uno puo’ essere d’accordo con Umore Maligno quanto vuole http://www.umoremaligno.it (ndr: link su archive.org http://www.umoremaligno.it ) ma il punto e’ che non appena si discute di internet, immediatamente si alzano gli scudi. Se Facebook e Twitter sono stati digeriti (c’e’ un mister twitter cui chiedere i tracciati ed un mr Facebook cui chiedere di censurare), il resto di internet, quello non “addomesticato”, fa paura.

E’ di poche settimane fa una dichiarazione di Rosy Bindi cosi’ fatta: durante una trasmissione , Rosy bindi ha sostenuto che la seconda repubblica è stata dominata dal conflitto di interessi di un imprenditore televisivo, Berlusconi, che controllando le TV prendeva i voti. Ora (secondo la Bindi) siamo nella stessa situazione: la scena è dominata dal conflitto di interessi di un imprenditore di Internet, Casaleggio, che controllando la rete prende i voti. Dunque è urgente fare qualcosa per rimettere sotto controllo la rete e garantire il pluralismo dell’informazione online.

In pratica, nel PD credono che internet sia una televisione o un insieme di reti, e che ci sia un monopolio di Casaleggio, simile all’oligopolio RAI-Mediaset nel mondo TV. Casaleggio, dunque, controlla internet.  E per questo Grillo rischia di togliere voti al PD.

Ora, una                            del genere nel 2012 non solo non dovrebbe occuparsi di politica, ma dovrebbe semplicemente sparire dalla scena pubblica dalla vergogna. Un simile ammasso di cazzate non lo si sentiva da quando Andreotti riconobbe il golpe russo contro Gorbaciov e si giustifico’ citando la realpolitik. Evidentemente la vecchia scuola DEMOCRISTIANA (perche’ questo e’ la Bindi) non e’ ancora morta.(1)

In generale, il problema e’ che questi sono terrorizzati. Innanzitutto non capiscono perche’ il loro attivismo -e solo il loro- non paghi su internet. Di tutti i movimenti politici mondiali , la sinistra italiana e’ quella che ha su internet  il PEGGIORE rapporto attivisti/risultati DEL MONDO. Persino gli attivisti digitali del Rwanda sono piu’ efficaci.

Hanno un sacco di persone che vanno a scassare la minchia agli altri, ma tutto quello che hanno ottenuto e’ di chiudersi in un circuito chiuso di link e rituali collettivi, circuito dal quale non riescono ad uscire per incrementare i consensi.

I motivi sono molto diversi, primo tra tutti il loro fecitismo secondo il quale puri ed onesti sono quelli che “danno fastidio”, ergo per essere puri ed onesti bisogna dar fastidio. Ogni forma di petulanza, saccenza, insulto all’intelligenza altrui, qualsiasi antipatia suscitino viene da loro interpretata come la prova provata di essere nel giusto.

  • Ehi! Tolga quell’ombrello dal mio culo!
  • Aha! Ti da’ fastidio la verita’, eh?
  • Ma che dice? La smetta , mi fa male! Chiamo la polizia!
  • Lo so , sono una persona scomoda. Lei vuole mettermi a tacere!
  • Ho detto la smetta! Aiuto! Polizia!
  • Ecco, sento che il consenso cresce. Ah, come sono intelligente! Ah, come sono colto!

Ora, qualsiasi principiante delle comunicazioni di massa conosce il legame tra consenso e libido, e sa bene che rompere i coglioni , con una determinazione forsennata ad essere comunque fastidiosi e scomodi, non produca consenso bensi’ un meccanismo pavloviano che ti associa il simbolo PD ad un gattino appeso ai coglioni.

Senza considerare il fatto che le “verita’ scomode” spesso sono semplicemente “cazzate cosi’ grandi da risultare fastidiose”.

Qualche giorno fa sono finito sulla pagina Facebook (il “diario”) di una tizia che considera identica la lapidazione di una donna a suon di pietre sul cranio e l’insieme di idiozie che una donna puo’ sentirsi dire riguardo al proprio aspetto.

Ora, queste sono cazzate: non e’ possibile venire lapidati a parole. Se pensi questo e’ perche’ non riesci a percepire la differenza tra una pietrata nel cranio mentre sei seppellita sino alle spalle -e non hai molte chances di rispondere- e trovarsi di fronte all’ennesimo cretino che dice una minchiata -e tu puoi rispondere-.

Ovviamente una cretina cosi’ viene -da me- bannata subito per aver superato i limiti tollerabili di stupidita’, ma il punto e’ che alla fine le persone “di sinistra” su internet finiscono dentro una “sezione di partito virtuale”, ovvero dentro un circolo CHIUSO di persone di sinistra, dato che il resto della rete interrompe immediatamente i contatti con loro. Isolati in politica , isolati nella societa’, isolati su internet.

Questo e’ il motivo per il quale internet li spaventa. Ed e’ il motivo per il quale si cagano sotto ad ogni uccellino che cinguetta.

Come se non bastasse e’ arrivato Grillo. Perche’ vedete, prima di Grillo i sociologi italiani -rigorosamente di sinistra- si sprecavano nell’affermare che i social network sono ininfluenti perche’ l’aggregazione che propongono e’ debole: non basta a costruire militanza politica.

Questi sociologi, che hanno ricevuto cattedre perche’ in carica al PD, scrivevano queste cose semplicemente per giustificare il fallimento del loro partito, che sostiene di essere moderno e avanzato, ma non riesce a penetrare nella rete.

Allora bisognava dire che se il partito moderno non penetra nei media moderni (l’ultimo che ancora risponde ai comandi del PD  e’ il cinema spaccapalle, dal cinema in poi i massmedia non fanno per loro) e’ perche’ il social network NON puo’ produrre aggregazione politica.

Poi arriva Grillo e col social network FA aggregazione politica. Poi arriva il Partito Pirata e col social network FA aggregazione politica. E BAM: e’ chiaro che dopo la Radio e la TV, anche Internet fa parte dei mass media moderni nei quali il “partito dei moderni” non nuota cosi’ bene.

Persino un comico riesce ad organizzare militanza con Internet, ma il PD, partito che si dice moderno , apre siti web vuoti e stupidi , usa i militanti come tanti testimoni di Geova la domenica alle 5.34 del mattino, e oltre non va. Movimenti come “Occupy mom’s huge dildo” riescono a fare militanza con internet. Movimenti come il Partito Pirata riescono.

 Ma il PD no.

Diciamo la verita’: dal Cinema in poi, i nuovi mass media sono l’incubo della sinistra. La Radio fu utilizzatissima come mezzo di propaganda da fascisti e democristiani. I comunisti avevano l’ Unita’. Il cinema fu utilizzatissimo come strumento di propaganda . I comunisti italiani avevano la Wertmuller. Poi arrivo’ la RAI, che fu utilizzatissima come strumento di propaganda partitica. I comunisti avevano Rai Tre TG Regionale. Adesso arriva Internet. Grillo la usa per farci un partito. Il PD ha un sito web patetico e i soliti militanti antipatici e controproducenti.

Fantastico.

Se si voleva un disastro, si intende.

Il media piu’ moderno esistente che sbarca nella politica italiana grazie a Grillo e’ la campana a morto che suona per un partito -il PD-  che continua a dirsi moderno e al passo coi tempi, ma in realta’ ha perso tutti i treni mediatici degli ultimi 70 anni. Dopo l’ Unita’ , un certo cinema di nicchia e i libri di Kundera, piu’ niente.

Posso comprendere la destra che si arrocca sulle TV: le ha, e potenti. Ognuno gioca con quel che ha. Ma e’ ridicolo che un partito possa dirsi moderno quando i mass media piu’ moderni che usa sono giornali e libri, con qualche sprazzo in un cinema di nicchia girato usando canoni obsoleti da almeno trent’anni.

Cosi’ oggi la sinistra teme qualsiasi cosa si muova su internet. (2)

Ne sono assolutamente terrorizzati, perche’ da un lato credono che la gente che uscira’ dalla destra finira’ col votare loro, d’altro canto temono la sindrome del 94. Nel 94 erano sicurissimi di vincere. La magistratura aveva spazzato via ogni loro avversario politico. Non sembravano esistere avversari politici se non la Lega, che non poteva costituire una vera minaccia.

Ma puf, un mass media chiamato TV ha calato il suo asso, e in 4 mesi e’ nato un avversario che li ha sbattuti fuori dal potere per 20 anni. Un mass media nuovo, almeno per gli standard di una sinistra che ha ancora si basava sul cinema e sul giornale, li ha polverizzati e tenuti fuori dal gioco per 20 anni di fila.

Capite che ora si stiano cacando sotto. Stanno per andare alle elezioni e confidano che il crollo del centrodestra li lasci soli al comando. Ma da un mass media nuovo, ancora una volta, vedono arrivare pericoli che non capiscono.

Vedono gente che fa cose che loro non riescono a fare, cosi’ come Berlusconi sapeva bucare gli schermi e loro no, Grillo sa organizzare militanza su internet e loro non sanno fare.

La chiusura di Umore Maligno non e’ un atto determinato da una ratio politica. E’ un atto prodotto dal PANICO della politica nei confronti di Internet. E’ come aver messo di guardia dei soldati resi isterici dalla paura: sparano ad ogni rumore che sentono.

Questa cazzata e’ solo la misura dell’isteria, della paura che attenaglia il PD di oggi. Sono completamente disorientati dalla PAURA che qualcuno possa prendere consensi usando un mezzo nel quale non sanno nuotare.

Non c’e’ da stupirsi se atti del genere avvengano, e bisogna aspettarsi che atti simili si ripetano di continuo, perche’ il terrore dei nuovi media che aleggia nel PD e’ tale che spareranno su qualsiasi cosa si muova nel tentativo di ucciderla sinche’ e’ piccola.

Nelle loro miserabili menti trinariciute e’ avvenuta una strana associazione pavloviana tra “comico” “nuovo massmedia” e “pericolo”. Cosi’ qualsiasi cosa faccia ridere su internet sara’ sotto il loro fuoco, a meno di non fare pubblica professione di appartenere al PD.

Per il PD esistono solo due siti web: quelli del PD e quelli che sono pericolosissimi, da annientare. In teoria il sito di Umore Maligno potrebbe uscire dalle peste semplicemente mettendo lo stemma del PD sul sito e professando la militanza giusta; in realta’ probabilmente non lo faranno e si arrivera’ allo scontro.

Bisogna capire che per il PD oggi  internet si divide in tre parti: InternetUNO, della DC, InternetDUE, dei socialisti, e InternetTRE, che manda dei tg regionali e manda documentari e film di merda alle tre del mattino. E il pericolo viene dalla internet commerciale, tipo quella roba di Internet5, Internet4 e InterItalia1. Da questa cultura  vengono, e da li’ non si muoveranno MAI.

Si’, per la internet italiana direi “Mala Tempora Currunt”: nella prossima campagna elettorale tutti gli schieramenti si sforzeranno di lottizzare e censurare internet per ridurla allo stesso panorama asfittico che ha caratterizzato la televisione del dopoguerra. Siccome non possono farlo possedendo le tecnologie e le infrastutture, lo faranno attraverso le leggi.

Anzi, scommetto una cosa: che la legge Mammi’ per Internet sta per arrivare. E presto imporranno ad ogni blog di mandare almeno due telegiornali nazionali al giorno, oppure chiudere.

Uriel Fanelli, 4 luglio 2012

(1) Non per nulla si e’ incazzata appena ha sentito parlare di una legge sulle unioni gay. http://www.unita.it/italia/nozze-gay-rosy-bindi-dice-no-br-e-concia-s-infuria-parli-alla-chiesa-1.390536

(2) Hanno poco da dire che a Parma hanno “non vinto” anziche’ “perso”: per chiudere il quadretto delle municipalizzate emiliane Parma gli mancava proprio.

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