La Palombelli se l’e’ cercata?

La Palombelli se l'e' cercata?

La Palombelli se l'e' cercata?

Quando vedo affrontare il discorso “femminicidi” in gerere ci riconosco lo schema tipico del populismo, ovvero uno schema semplice nel quale esiste un solo fattore che e’ responsabile di tutto (“il badriargado”) , ed un solo gruppo da odiare (“gli uomini”) , e quindi la situazione e’ chiara, (e la soluzione finale e’ nello SCUM Manifesto, il libro del populismo femminista).

Poi leggo che la Palombelli ha deciso di scatenare l’inferno andando contro al populismo femminista, e la cosa non mi stupisce. Del resto, la ricostruzione che vuole il “badriargado” come UNICA origine di tutto e’, appunto, stupida e semplicistica. Non escludo che sia una componente, ma i dati suggeriscono che ce ne siano anche altre. La Palombelli ha incluso “l’esasperazione”, perche’ in fondo (come molte femministe a sua volta) crede che essere una stronza ed esasperare qualcuno sia un potere. In realta’ non lo e’, e personalmente non credo sia il problema.Se una donna dovesse morire solo quando e’ una stronza ed esaspera il partner, la specie si sarebbe estinta da mo’.

Credo che ci sarebbero approcci diversi se si analizzasse il problema con razionalita’, ma:

  1. il populismo (compreso quello femminista) non accetta metodi razionali e reagisce molto male a proporli.
  2. occorre comprendere come funziona il cervello maschile. In questo le femministe (se non le donne in generale) sono completamente inette.
  3. non me ne frega un cazzo. Il nostro mondo non e’ piu’ basato sulla selezione naturale, ma la selezione naturale avviene ancora. Se la tua mente e/o il tuo corpo non producono una condotta che ti salva la vita, la tua morte e’ una buona notizia per la specie.

Pero’ sto scrivendo un post, quindi i miei tredici lettori diranno “ehi, non e’ che adesso ci lasci qui appesi?”. Ma i miei tredici lettori sono maschi, e sono razionali. Altrimenti sarebbero quattordici o piu’.

La prima cosa che si nota osservando i dati di questi femminicidi e’ che avvengono, per circa il 70% (a seconda degli anni) nell’ambito famigliare. La seconda cosa che si nota e’ che di questo 70%, il 70% (quindi il 50% sul totale) avviene in famiglie con figli. Le coppie conviventi, sebbene abbiano alcuni casi, sembrano meno colpite, e solo quando ci sono figli. Interessante.

La causa quindi va cercata in “famiglia”, e l’inferenza suggerirebbe di focalizzarsi su qualcosa che succede ancora di piu’ nel caso ci siano figli.

Ovviamente, una famiglia ove il marito uccide la moglie non e’ una famiglia felice, quindi dovremo focalizzarci sulle famiglie “che non vanno troppo bene” dove ci siano figli.

Gia’. Ma cos’e’ una “famiglia” e cosa sono “i figli di una coppia”. La domanda sembra stupida, ma non lo e’: perche’ se vogliamo essere razionali dobbiamo togliere tutto cio’ che attribuiamo a “famiglia” e vederla per quello che e’: un costrutto giuridico.

E la stessa cosa dobbiamo dire dei “figli di una coppia”: possiamo discutere di biologia quanto vogliamo, e aver ragione, ma anche in questo caso ai fini pratici finiremo col riconoscere che si tratti di vincoli giuridici, o almeno riconosciuti dalla legge.

Molto bene. Perche’ adesso abbiamo uno spazio delle possibili soluzioni, oppure piu’ facilmente “mitigazioni”, che e’ il diritto.

Ma prima dobbiamo capire cosa cambiare, nel diritto. Nel senso che dobbiamo cercare un costrutto illogico, perche’ solo i costrutti illogici provocano conseguenze non desiderata dalla legge stessa.

Quindi: “quale costrutto illogico esiste nelle leggi che riguardano famiglie che non vanno troppo bene, sono sposate e hanno figli”?

Io leggo un’inconsistenza grave, e posso ricondurla facilmente al femminicidio. Col che, potrei suggerire un paio di cambiamenti che potrebbero “mitigare” (non risolvere: i problemi li risolvono solo i populisti. Le persone razionali li spezzano e mitigano le conseguenze).

La legge italiana attuale, infatti, dice che in caso di divorzio la parte piu’ debole ha diritto ad una compensazione che consenta il mantenimento dello stile di vita precedente.

Ci sono ALMENO TRE catastrofici errori logici in questa legge:

  • si parte dall’idea che se esiste una parte debole, esista una parte cosi’ forte da poter far fronte all’obbligo. Non si considera l’idea di una coppia fatta da due parti deboli.
  • si crede che due mezze coppie siano l’equivalente economico di una coppia intera. Ignorando che  due affitti costano piu’ di uno solo, due bollette costano piu’ di una sola, eccetera.
  • Si dice che la parte debole abbia diritto allo stile di vita precedente, MA NON SI ASSEGNA LO STESSO DIRITTO ALLA PARTE “FORTE”.

Quindi, se siete Jeff Bezos, date tot miliardi a vostra moglie e ve la togliete dalle palle. Idem se siete Bill Gates.

Ma se siete una coppia fatta di parti “deboli”, cioe’ due tizi che vivono con 800/900 euro al mese ciascuno, o un tizio che guadagna  1400 euro al mese e la moglie casalinga, vengono meno le premesse della legge.

  1. non esiste la parte “forte”. Con 1400 euro/mese non potete pagare DUE affitti.
  2. due mezze coppie costeranno MOLTO piu’ di una coppia intera. Quindi stiamo aggravando di oneri solo una delle due parti.
  3. Al maschio non viene riconosciuto il diritto a mantenere il vecchio stile di vita, diritto che sembra esclusivo della donna.

Risultato:

La Palombelli se l'e' cercata?
https://www.google.com/search?q=padri+separati+nuovi+poveri
La Palombelli se l'e' cercata?
https://www.caritasambrosiana.it/aree-di-bisogno/grave-emarginazione/chi-siamo-4/progetto-aus (la Caritas mette i padri separati tra i casi di emarginazione sociale grave).

Bingo. E non e’ stato nemmeno troppo difficile.

In pratica, stiamo dicendo che la moglie si reca dal marito dicendo

  • senti, GianArturo, ho deciso di divorziare: cosi’ non si puo’ andare avanti.

Gianarturo sente:

  • ho deciso di toglierti la casa, tenermi i figli, ridurti alla fame, mandarti a dormire insieme ai barboni e a mangiare dalla Caritas per i prossimi 30/40 anni, perche’ io di certo mi guardero’ bene dal cercare un lavoro.

Perche’ e’ questo che succede: i figli vengono quasi automaticamente assegnati alla madre. A questo punto la madre ha bisogno di una casa. Il padre viene allontanato ma non puo’ pagarsi un altro affitto. Gli restano , tra alimenti e mantenimento dei figli, circa 300 euro con cui vivere. Puo’ dormire in auto sino a quando l’auto dura e recarsi alla Caritas solo per mangiare e lavarsi. Finita l’auto, dovra’ andare dai servizi sociali o alla Caritas in pianta stabile.

E questo durera’ , se Gianarturo ha 30 anni, per 30/40 anni buoni. Ho conosciuto un signore che a 76 anni e’ costretto a tenere ancora aperto il negozio perche’ deve ancora pagare alimenti ad una tizia che in 32 anni non e’ stata capace di imparare un lavoro che uno.

Allora, a questo punto e’ chiaro cosa succede: se uccidi la moglie, e sei incensurato, e ti consegni costituendoti, e collabori alle indagini dicendoti pentito, e’ possibile cavartela con 4/5 anni di carcere.

Se anche ti dessero l’ergastolo (come chiedono le femministe), cioe’ 22 anni, potresti cominciare i primi progetti esterni dopo soli 10/11 anni. Ma se anche ti dessero l’ergastolo SENZA ogni beneficio, 22 anni sarebbero sempre una soluzione migliore di una vita interamente passata a dormire in auto, mangiare cappuccini, lavorare per mantenere lei, spesso il suo amante, senza nessuna soluzione di continuita’ e senza alcuna prospettiva di rifarsi una vita.

Sono ancora  meno dei 30/40 anni da barbone emarginato di cui la ex moglie ti sta minacciando.

E’ ovvio  che la soluzione andra’ scelta tra i soliti FFF, cioe’ Freeze, Flight or Fight, e in questo caso la soluzione Fight , nel caso in cui entrambi i coniugi siano economicamente deboli, e’ OVVIA.

Quindi, si delineano diverse soluzioni giuridiche possibili.

  • i contratti prematrimoniali. Sono meno costosi di lunghi processi, e possono risolvere la questione a monte.
  • sancire che entrambe le parti (e non solo la piu’ “debole”) hanno diritto a mantenere il proprio stile di vita, o per lo meno uno stile di vita dignitoso, in modo da limitare gli eccessi.
  • usare i servizi sociali o qualche sussidio come tampone per il divorzio, in modo da consentire ad entrambi di avere uno stile di vita dignitoso.

Ovviamente, queste sono soluzioni razionali, ma si scontrano con idiosincrasie non indifferenti. Nel caso dei contratti prematrimoniali, la silver digger e’ costretta ad uscire allo scoperto subito, e PRIMA del matrimonio. E quando parlo di silver digger non intendo la gold digger, che cerca il ricco. Intendo quella che cerca semplicemente una situazione economica priva di attivita’ lavorative: la famiglia come SrL.

Siccome nessun uomo sara’ mai cosi’ fesso da sposarsi se vede scritto nero su bianco “io ti posso annientare quando voglio e ridurti ad un barbone per il resto dei tuoi giorni“, questo tipo di soluzione NON verra’ mai praticato. Obbligherebbero la silver digger ad uscire allo scoperto subito.

Sancire per legge che entrambe le parti abbiano il diritto ad uno stile di vita dignitoso , ovvero ammettere che ci sono coppie con due parti economicamente deboli, oppure che anche gli uomini potrebbero essere ancora esseri umani dopo il divorzio. Siccome la femminista non riconosce  gli uomini  come esseri umani neanche PRIMA del divorzio, ovviamente non sara’ mai accettata.

Usare i servizi sociali per aiutare entrambi: non si fara’. La femminista considera privilegiati tutti i maschi, anche se sono ridotti a barboni, e non accettera’ MAI che li si aiuti o che vengano sostenuti: per la femminista si aiuta solo la donna.

La soluzione sara’ che le femministe chiederanno pene sempre piu’ severe, ottenendo sempre piu’ femminicidi seguiti da un suicidio.

Cosa significa?

Se cerchiamo di mappare il suicidio tra le strategie di sopravvivenza, FFF, il suicidio non e’ “Freeze”, ma non e’ nemmeno “Flight”. Non e’ una forma di fuga, perche’ e’ principalmente un atto violento, sebbene rivolto su di se’.

Il suicidio appartiene alla categoria “Fight”. E’ un atto violento. Ma in ogni caso, se il suicidio avviene in presenza di una minaccia, la violenza viene rivolta principalmente contro la minaccia. Il suicidio in una situazione di minaccia implica che “la mia morte danneggia la minaccia O le impedisce di crescere”. Altrimenti non sarebbe una strategia evolutiva vantaggiosa e non saremmo in grado di farlo.

In definitiva, se aumentate ancora le pene contro il femminicidio, otterrete che i femminicidi vengano seguiti da un suicidio: ma siccome nessuno vuole le conseguenze orrende di un divorzio, IN OGNI CASO ci sara’ un atto di violenza. Avete solo cambiato la tipologia. Solo nel caso di un depresso avrete il suicidio senza omicidio, ma come sapete il testosterone e’ un antidepressivo fortissimo. Quindi i semplici suicidi saranno una minoranza. Queste soluzioni aumentano il caso di femminicidi, semplicemente aumenteranno i casi che sono seguiti da suicidio.

Quindi?

Non mi aspetto comunque che si segua una strategia razionale. Il femminismo e’ una forma di populismo (identifica il problema con un solo gruppo, ha una soluzione singola per un problema complesso, eccetera), e quindi NON consente soluzioni razionali.

Ma come ho detto,  benche’ mitigata la selezione naturale, benche’ non piu’ fattore dominante, e’ ancora operativa. Chi muore non si riproduce piu’.

Di conseguenza, non me ne frega un cazzo.

Quello che succedera’ e’ che , in preda ad una ideologia irrazionale e populista, si faranno le leggi sbagliate e il numero di femminicidi crescera’ ancora. Come succede quando si fanno leggi ideologiche. E come e’ gia’ successo dopo l’inasprimento delle pene: semplicemente sono aumentati i casi di femminicidio seguiti dal suicidio.

D’altro canto, cosa concludere?

Ogni persona che muore perche’ non riesce a costruire una risposta utile e razionale ad una minaccia, e’ una buona notizia per la specie. Di qualsiasi sesso sia. Dal punto di vista evoluzionistico non esistono vittime, ma solo fallimenti genetici.


Prima di chiudere, voglio chiarire una cosa.

Ho visto diverse obiezioni riguardo al fatto che secondo alcun*  “le femministe vogliono solo l’uguaglianza”, “non e’ vero che odiano gli uomini”.

Chiunque potrebbe dire questo: potremmo dire che “i nazisti in fondo non odiavano gli ebrei, volevano solo che i tedeschi fossero rispettati”. Bene. Bene?

Se mi dite questo io vado a leggere il “manifesto” del nazismo,e vedo che no, sin dalle sue origini il nazismo era antisemita, e che preferivano essere temuti che rispettati. E’ scritto nero su bianco sul Mein Kampf. E quindi no, non mi potete raccontare che i nazisti non odiassero tanto gli ebrei in qualche momento della loro storia: carta canta.

La stessa cosa posso fare con le femministe. Posso andare a leggere il loro manifesto, il loro “Mein Kampf” se preferite,  e notare che si propongano di sterminare ogni maschio, ottenere un mondo senza maschi, e tra le strategie ci sia anche quella di abortire i feti quando sono maschi.

La Palombelli se l'e' cercata?

Vi consiglio di leggerlo. E’ illuminante. Si chiama “SCUM”, Manifesto per l’eliminazione del maschio.

Cos’e’? In pratica potete mettere “ebreo” al posto di “maschio” ottenere un altro Mein Kampf (ma senza errori di grammatica).

E’ per il femminismo quello che Mein Kampf fu per i nazisti, o Das Kapital per i comunisti. Fu scritto verso la fine degli anni ’60, ed e’ il riferimento per tutte le femministe nate dopo. C’e’ scritto quello che vogliono DAVVERO le femministe.

Spoiler:  non e’ “l’ uguaglianza”.

Ma costa solo 10 euro. Leggetelo pure da soli, non devo spiegarlo io.  Non e’ scienza spaziale, come non lo era il Mein Kampf e non lo fu il Das Kapital. Potete leggerlo da soli e farvi un’idea.

So che adesso le femministe diranno che “non tutte vogliono quello”, e che le vere femministe non seguono lo SCUM Manifesto,  ma si tratta del classico errore logico “No True Scotsman”, facilmente evitabile.

No true Scotsman – Wikipedia
La Palombelli se l'e' cercata?

 

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