La noiosa campagna elettorale tedesca.

La noiosa campagna elettorale tedesca.

La noiosa campagna elettorale tedesca.

Ho seguito, come credo moltissimi tedeschi, il “duello” elettorale fra i candidati piu’ “pronosticati” delle prossime elezioni tedesche. Ho messo la parola “duello” tra parentesi perche’, per gli standard italiani, parlerei piu’ di un “tango”, o di un “picnic”.

Immaginate una discussione politica nella quale due giornalisti che sembrano essere stati messi in naftalina piu’ o meno quando e’ nato il Sacro Romano Impero

La noiosa campagna elettorale tedesca.
Aachen. Il luogo ove RTL tiene i giornalisti per la campagna elettorale.

Come se non bastasse, i politici NON alzano mai la voce e non si interrompono mai, lasciando che gli altri dicano tutto quello che hanno da dire.

E gia’ questa cosa sembra un congresso di accademici. Tutti e tre sono a caccia dell’elettorato moderato. Quindi:

  • la Baerbock  (Annalena Charlotte Alma Baerbock) deve far dimenticare di quella volta che ha detto la verita’, e cioe’ che se il paese diventa “green” i viaggi aerei a Palma di Maiorca a 9€ non esisteranno piu’. Il che e’ ovvio, ma qualcuno dimentica che la transizione “verde” non puo’ contenere mostri emettitori di CO2 come i voli aerei.
  • Armin Laschet deve far dimenticare il fatto che e’ un conservatore molto mercantilista , un anseatico convinto, e che quindi e’ leggermente a destra rispetto alla Merkel. E poi deve far dimenticare di non essere la Merkel, cosa ancora piu’ difficile.
  • Scholz deve far dimenticare il fatto che anche Martin Schulz venne indicato da tutti come “St. Martin” perche’ avrebbe sicuramente vinto. E non ha vinto per nulla. E deve far dimenticare di essere ministro nel governo Merkel.

E ovviamente , quando devi far dimenticare troppe cose, ottieni un dibattito da dimenticare. L’unica cosa chiara e’ che in futuro in Germania i ricchi pagheranno leggermente piu’ tasse. Twitter e’ gia’ esplosa e quelli di FDP sono gia’ sul piede di guerra. MA il problema e’ che i tedeschi stanno chiedendo (ancora) piu’ welfare perche’ stanno nascendo molti bambini e il vecchio boom demografico degli anni ’50 sta per diventare un boom di pensionati.

Detto questo, la politica tedesca e’ decisamente prevedibile. Cosi’ prevedibile che per trovarci delle sorprese occorre andare, probabilmente, dalle portinaie di Berlino a chiedere del gossip. Altrimenti, ciccia.

E’ chiaro che CDU e verdi flirtano, cosi’ come era chiaro , alle scorse elezioni, che SPD e CDU avrebbero fatto un’altra Große Koalition. Lo si vedeva dal fatto che usavano sinonimi pratici per dire le stesse cose: Merkel diceva che avrebbero dato piu’ soldi alle famiglie, e Schulz diceva che avrebbero detassato il lavoro per le classi fiscali  come la 3. Cioe’ quella per gli sposati. Capirai la differenza. Questo e’ quello che chiamo “sinonimo pratico”, quando due formule apparentemente diverse, all’atto pratico, significano fare la stessa cosa alle stesse persone.

Era cosi’ chiaro che ci sarebbe stata una GroKo, che a volte mi chiedo quanto naive siano gli elettori tedeschi per non capire cosa succedera’.

In questo dibattito abbiamo visto:

  • la Baerbock dire di essere madre, e quindi di dire che vuole piu’ sostegno alle madri che lavorano.
  • Al che Laschet dice che occorre rinforzare tutto il welfare familiare, cioe’ piu’ asili , piu’ – non so come si chiama il servizio OGS in italiano: in pratica e’ un doposcuola fatto da personale diverso che tiene il bambino a scuola fino al tardo pomeriggio – , eccetera.

Chissa’ cosa mi fa pensare che sia possibile un’alleanza.

Parlano di Afghanistan e la Baerbock si lamenta che la Bundeswerh non abbia salvato piu’ persone. La risposta di Armin e’ che ogni volta che hanno cercato di alzare il budget delle forze armate i socialisti si sono messi di traverso. Chissa’ come mai sospetto che Scholz sia una specie di terzo incomodo.

Ma guarda.

Persino sui temi verdi, emerge subito una cosa: per Scholz i temi verdi si affrontano dando piu’ trasporti pubblici gratis, ma non capisce che siamo nel 2021, e stiamo parlando di convertire l’industria. Armin si mostra possibilista a patto di aiutarli con un fiume di soldi, la baerbock non sembra essere tanto contraria, a patto che la conversione si faccia.

La verita’ e’ che per via dell’orario la trasmissione era consentita ai 14 enni, per cui non era possibile mostrare un accoppiamento tra la BArbock e Armin , cosa che secondo me ha causato delle simpatie per il povero reggimoccolo Scholz.

Perche’ sono scettico su Scholz e sul suo Hype?

La prima cosa e’ che in Germania l’ SPD e’ ancora accusato di tutte le nefandezze di Schröder, il blairiano che ha decimato il loro welfare. Il secondo punto e’ che Scholz non puo’ sfoggiare piu’ di tanto la sua “competenza” di cui va fiero, dal momento che la sua espressione massima e’ come ministro delle finanze della Merkel. Il terzo punto e’ che Armin e’ disposto a chiudere North Stream 2 se “saltasse fuori un’altro modo di approvvigionarsi, che sia pulito ed europeo”. La BAerbock non e’ amica del nucleare, ma il nucleare francese non la preoccupa; l’idea di comporare dai francesi l’energia – ma in maniera temporanea mentre si trasforma tutto – potrebbe andare a patto di non sbandierarlo.

Mentre l’elettore tedesco sa bene che l’ex cancelliere Schröder e’ uno stakeholder di North Stream 2, per cui difficilmente SPD accettera’ di chiuderlo. In questo SPD mostra le sue contraddizioni.

Ma la verita’ e’ che SPD  e’ una sinistra vecchia. Quando li ascolto mi sembra di essere tornato negli anni 80. Ci manca solo occhetto. Per questo i giovani di sinistra oggi stanno con la Baerbock. La verita’ e’ che in questo momento SPD garantisce che non fara’ mai un Groko, e quindi appare come partito destinato all’opposizione, e in Germania il partito all’opposizione unisce, durante i sondaggi, tutti gli scontenti.

MA alle elezioni gli scontenti si frammenteranno in diversi partiti, da Linke a FDP, sino anche a AfD, e quindi la mia personale opinione e’ che alla fine CDU trovera’ il modo di governare con i verdi.

I prodromi ci sono tutti, secondo me, anche mediaticamente.

E qui siamo all’ultimo motivo per il quale NON credo in Scholz: ho gia’ visto l’Epopea di St. Martin, che doveva spaccare culi e invece ha fallito. E prima ancora l’epopea di Steinbrück, che doveva spaccare culi e invece ha fallito. Perche’?

Perche’ i candidati non si presentano ovunque. Agli elettori tedeschi verra’ chiesto di votare un candidato locale. Non Olaf Scholz. E i candidati locali di SPD sono una via di mezzo tra una pizza all’Ananas e il bratwurst vegano.

Prendo come esempio Düsseldorf: ha molto stupito, alle scorse elezioni, il tracollo dei socialisti. Ma il “socialista” che era sindaco ha dato vita ad una tale campagna di speculazioni immobiliari da raddoppiare la popolazione (con lui una cittadina di 320.000 persone ha raggiungo le 600.000) far crescere il costo della vita, invadere le zone verdi dei Kreis circostanti al punto di beccarsi sonore cause in tribunale (tutte perse) , peggiorare la congestione stradale mentre  non ha aumentato i servizi sociali, i trasporti, tutto quanto, sino a renderli difficilissimi da usare. Quando dico difficile da usare intendo che io (che vivo nella provincia di Mettmann, quindi non Düsseldorf) ho chiamato il mio medico di famiglia e mi ha vaccinato. Poi ho chiamato la pediatra di mia figlia e ha vaccinato lei. A Düsseldorf, come in qualsiasi citta’ governata da SPD, non provateci: tra gentrificazione e sppeculazioni immobiliari la popolazione e’ cresciuta cosi’ tanto rispetto ai medici che finirete in coda, e alla fine vi vaccinerete in azienda o in qualche impfungzentrum fatto dall’esercito. (Vedi alla voce Berlino, idem Amburgo: SPD colpisce ancora)

Risultato: ora il sindaco di Düsseldorf e’ CDU, il suo sloagan era “riporteremo le cose come erano prima”,  e le persone non vogliono vedere SPD nemmeno se la scrivi sul muro.

E’ allora e’ ovvio che i candidati leader possono anche piacere, come Steinbrück, o Martin Schulz, o Scholz stesso, ma poi quando la gente va a votare si trova a dover mettere la croce su un individuo che come minimo si prende “faccia da culo” in ogni birreria del posto, e allora improvvisamente il gradimento crolla.

Ovviamente potrei sbagliare, ma secondo me succedera’ come con Martin Schulz, che sui sondaggi e sui giornali era gia’ cancelliere, e poi…. uno dei peggiori risultati mai visti.

E forse SPD dovrebbe imparare a non mettere, sul territorio, dei candidati locali la cui faccia e’ lassativa per gli elettori.

Poi succede che hai un buon candidato a cancelliere, ma la gente non riesce a mettere la croce su quella faccia li’.

Ovviamente, il programma piu’ interessante e’ quello del PARTITO: https://www.die-partei.de/regierungsprogramm/

E lo sloagan e’: “Noi siamo un partito perche’ abbiamo la caratteristida di essere un partito”. L’unico partito ad avere un generatore automatico di manifesti elettorali.

La noiosa campagna elettorale tedesca.
La noiosa campagna elettorale tedesca.
La noiosa campagna elettorale tedesca.
La noiosa campagna elettorale tedesca.

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