La legge nera.

Ho alternato post ironici sulla Germania e post critici, per dire che ci sono cose che amo di questo posto (da dove scrivo) e cose che non amo affatto. Oggi, per bilanciare, parlo di una cosa che amo. E per contrasto, della tendenza opposta (che detesto) , la quale si manifesta in Italia.
Una cosa che mi piace del tedesco e’ il suo pensare che se una cosa e’ legale allora la puoi fare. E che, contemporaneamente, il fatto che sia legale sia sufficiente perche’ sia lecito farla.
Prendete per esempio Duesseldorf. Essa e’ una specie di Via Montenapoleone continua, con la sola eccezione di un quartiere (il Bilk) e pochi altri, ma piuttosto periferici. Essa viene chiamata citta’ “cikiviki” dai tedeschi, per intendere quanto sia snob.
Eppure, e’ possibile venire al lavoro in rollerblade  , vestiti come un malavitoso negro americani, entrare in bagno, mettersi guacca, cravatta, polsini,  e andare a fare il Project Manager. In qualsiasi posto italiano una persona si vesta come Michael Jackson in “Thriller”, con tanto di led luminosi a “V” sulla giacca di pelle, non riesce ad entrare quasi in nessun locale, tantomeno un negozio diciamo nella via “bene” della citta’. Io ne ho visto uno, proprio in una “Galeria” di una strada del centro.

Questo non significa che il tedesco non rida di un idiota che sembra Diego Abatantuono (col capello riccio) biondo vestito da Michael Jackson. Significa solo che ritengono una cosa che mi piace molto:

Se e’ legale, allora puoi farlo. E a dire che puoi farlo BASTA il fatto che una cosa sia legale.

Scrivo questo perche’ e’ emersa la tendenza opposta in un commento al post su Gheddafi. Gheddafi non ha fatto nulla di illegale, dunque puo’ fare quello che ha fatto. Il fatto che sia legale e’ sufficiente a dire che si possa fare. Potrete essere d’accordo o meno, con giustificazioni che stanno in piedi piu’ o meno, ma il concetto e’ che se e’ legale allora Gheddafi puo’ farlo.
E’ un concetto banale, ma molto difficile da far digerire ai paesi provinciali come l’ Italia. Cosa succede quando si introduce un sistema giuridico molto avanzato in un paese molto arretrato? Succede che improvvisamente tante cose prima proibite diventano legali, quindi permesse.
Ma la societa’ sottostante e’ ancora la societa’ che aveva metabolizzato i divieti precedenti, che li condivideva e che li propagava, che li viveva come prassi.

 

Che cosa fa allora la societa’ arretrata di fronte ad un diritto libertario? Inventa una “legge nera”, un diritto parallelo che ristabilisce (o tenta di ristabilire) i divieti e le vessazioni precedenti.

Come si opera questa controliberazione, questo ritorno al passato (fascista o comunista che sia?). Semplice: si inventano delle regole che sarebbero forti quanto la legge, per diversi presunti motivi. Motivi i quali sono, ovviamente, la forza della legge. La punizione per chi viola la “legge nera” e’ un ostentato disprezzo.
Per fare un esempio, c’e’ un blogroll di tettone a destra su questo blog. Il che e’ legale , dunque lo faccio. C’e’ gente che ostenta disprezzo per questo blog , prendendo come scusa le tettone: dovrei tacere perche’ violo la regola “se parli di cose intelliggggenti allora sei superiore alle tettone”.
Di tutte le regole palesemente inventate ce ne sono alcune che spiccano:
  • La regola “Moige”. Quello che fai e’ legale, ma ci sono dei bambini che guardano quindi non dovresti farlo. Si tratta di gente che vorrebbe tornare al piu’ oscurantista dei regimi, tranne che non puo’ dirlo perche’ si vergogna. Cosi’, con la foglia di fico dei bambini, allora si decide che la tal cosa e la talaltra sono vietate, andrebbero vietate o perlomeno non fatte, perche’ “ci sono i bambini”. Sono cose legali per la legge in vigore, ma diventano illegali per la “legge nera”
  • La regola “Gentlemen”. Spacciare qualcosa come un implicito Gentlemen’s Agreement e’ un altro modo per vietare cio’ che e’ lecito. Si dice che, per esempio, non puoi chiedere a qualcuno di convertirsi alla tua religione perche’ una qualche Gentleman’s Agreement lo vieta, nonostante la liberta’ di culto sia sancita dalla Costituzione. Allora scopriamo che Gheddafi NON poteva dire quel che ha detto, malgrado sia legale, per la ragione che un antico gentleman’s agreement tra capi di stato lo considera disdicevole.
  • La regola “Politicamente Corretto”. Dire quello che stai dicendo e’ di per se’ legale. Dire che la lapidazione di una donna sia un’usanza barbara e disumana e’ perfettamente legale. Ma non se siete in un’azienda che ha lavoratori iraniani , e pratica il politicamente corretto. E’ legale dirlo, ma in TV non puoi perche’ ci sono gli immigrati iraniani in ascolto. Con questa regola si riporta in vita la censura piu’ bieca, ma suona bene. E’ una delle “leggi nere” piu’ in voga.
  • La regola “tradizione”. Che Miss Italia sia di colore e’ perfettamente legale. Il regolamento parla di bellezza e di cittadinanza italiana. Ma no, la tradizionale bellezza mediterranea (e solo Dio sa perche’ “mediterraneo” sarebbe il contrario di “africano”) lo vieta. Si puo’ celebrare legalmente Halloween, MA non e’ una tradizione italiana, quindi NON si dovrebbe fare. Eccetera, eccetera.
  • La regola “Messaggio sbagliato”. Quello che stai dicendo e’ lecito, come mettere le tettone sul blog, ma sta dando “un messaggio sbagliato”. E siccome il “messaggio e’ sbagliato”, allora dovresti togliere le tettone dal blog. Essenzialmente “e’ un messagio sbagliato” e’ esattamente cio’ che la censura di ogni paese dice quando brucia i libri , quando uccide giornalisti, MA se il messaggio e’ sbagliato perche’ qualche altisonante diritto lo considera tale, allora e’ lecito fare quello che faceva Goebbels.
  • La regola “viola la dignita’”. E’ legale dire che le hostess professioniste siano molto difficili da distinguere  , spesso , da aspiranti peripatetiche. Ma viola la dignita’ di qualcuno, offende qualcun altro, eccetera. Beh, e’ ancora legale dirlo, e questo e’ sufficiente perche’ si possa dire. E potrebbe essere veramente difficile distinguere  queste signore sotto da una normale spogliarellista da addio al celibato. Ma viola la dignita’ di tutte le hostess oneste, e blablabla. Ecchisenefotte? Se e’ legale, posso dirlo.

 

 

  • La regola del “la mia coscienza obietta”. La tal cosa e’ legale, ma chi qualcuno decide che la sua “coscienza” gli impedisce di farvi fare cio’ che volete. In una clinica privata che pratica aborti, il medico che decide di non farli si licenzia o viene licenziato. In una casa farmaceutica che produce abortivi, chi non li vuole produrre cambia lavoro o viene licenziato. Tuttavia, si cerca di stabilire che se lavori per lo stato allora puoi non fare cio’ che lo stato fa.
  • La regola “ma gli altri hanno un pregiudizio, stai attento”. Certo, nessuno ti vieta di vestire gotico, sia chiaro. Ma tieni conto che gli altri hanno dei pregiudizi, quindi non dovresti farlo. Certo, “nessuno ti vieta di non battezzare tua figlia, MA tieni conto che ci sono tanti pregiudizi, e stai esponendo tua figlia a questi malvagi pregiudizi”. Quello che fai e’ legale, ma NON dovresti farlo perche’ qualcuno ha dei pregiudizi.
  • E’ “un pericoloso balzo in avanti”. Molto diffuso a sinistra, sinifica che sei libero di fare quello che stai facendo, ma sfortunatamente e’ “troppa” liberta’. E’ davvero troppo, e per questo non dovresti farlo, perche’ ti espone a chissa’ quali pericoli. Che so , pioveranno rane o due terzi del mare diventeranno birra alla fragola. Insomma, sei libero di farlo, ma e’ davvero “troppo”.
Qual’e’ l’obiettivo di una “legge nera”? E’ quella di reagire alla liberta’ dell’individuo, di reagire CONTRO le liberta’ dell’individuo. Conta poco dire che si tratti di destra o sinistra, la verita’ e’ che nel 1945 abbiamo impiantato una legislazione moderna (riguardo ai diritti individuali) su un popolo arretrato. E lo stesso stiamo facendo nel 2010.Le liberta’ individuali delle quali godiamo sono invise, a giorni alterni e a liberta’ alterne (a seconda della convenienza) a tutti gli italiani. Se chiedete  ame, la risposta sara’ che cio’ che e’ legale puo’ SEMPRE essere fatto. Se chiedete ad un italiano qualsiasi, sempre e comunque vi dira’ che esiste qualche liberta’ di troppo nella condotta personale.
E’ legale girare per strada con la cresta e le borchie? SI. E allora puoi farlo. Perche’ puoi farlo? Perche’ e’ legale.
Quando di impianta un diritto moderno (la Costituzione italiana fu copiata, in molte parti, da quella francese )su un popolo arretrato, chi e’ arretrato si sentira’ preso di mira. Cosi’, non potra’ mai dire “ehi, che figata che era quando potevi rinchiudere tua figlia in casa, senno’ si imputtanisce e cambiare canale persino quando in TV si parla di baci”. Cosi’ arriva il Moige e dice “in TV ci sono i  bambini che guardano, certe scene non vanno trasmesse”. Il che e’ semplicemente una “legge nera” che tenta di ristabilire l’oscurantismo passato sovrapponendosi al diritto in vigore.

 

Fatto salvo che e’ legale per due eterosessuali tenersi per mano, non c’e’ alcuna legge che vieti a due gay di farlo. MA interverra’ il Moige, dicendo che “ci sono i bambini che guardano, quindi e’ sbagliato mandare in TV due uomini che si tengono per mano”. Semplice. Immediato.
E’ legale per una ragazza sposare un nero e per un ragazzo sposare una nera. Ma, come diceva mia madre, “devi sempre pensare ai pregiudizi che gli altri avranno verso i vosri bambini”. E’ legale , sia chiaro, avere dei tatuaggi e dei piercing. Ma sai, tante gente ha dei pregiudizi e NON dovresti farlo.
Qual’e’ il risultato di tutto questo?
“FAI COME FANNO TUTTI”
Questa e’ la dittatura, la dittatura di “tutti”. Banale. Se ogni cosa che offende qualcuno, che secondo alcuni “da’ un messaggio sbagliato”, che va contro la coscienza di qualcuno, eccetera, non puo’ essere fatta, che cosa puo’ essere fatto, allora? Niente, ovvero un piccolissimo sottoinsieme del possibile, a patto che venga legittimato dalla stragrande maggioranza, ovvero dai capipopolo del pensiero mainstream.
Come riconoscete questi pensieri? Li riconoscete per una semplice ragione:

Tutte queste persone passano il tempo a sforzarsi di dimostrare che, per un qualche motivo, esiste una legge non facente parte del diritto in vigore, ma ugualmente potente, la quale vieta di fare qualcosa che e’ legale per il diritto in vigore presso lo stato.

Questi sono i maestri dell’oscurantismo moderno: quelli che inventano leggi, regole, limiti, divieti, che non sono parte del diritto, ma con una scusa con l’altra si pretende siano in vigore.
Bene, signori, vi comunico una cosa:

 

SE E’ LEGALE, PUOI FARLO. E PER POTERLO FARE, BASTA CHE SIA LEGALE.

Questo e’ il pensiero intollerabile, la bestemmia assoluta, la cosa che non puoi dire a questi oscurantisti travestiti da nobili cavalieri di qualche causa: che se una e’ legale allora puoi farla.
I nemici dell’umanita’ non accetteranno MAI questa semplice affermazione.

Uriel

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