La Lega espiatoria

La Lega espiatoria

La Lega espiatoria

Quando una classe politica produce una classe dirigente di incompetenti, il focus tende a spostarsi sulla comunicazione, ed in particolare in quella comunicazione che serve a nascondere le carenze dovute all’incompetenza. Questo e’ il caso della “strategia” leghista riguardante il voto alla Von der Leyen.

Bisogna capire una cosa: all’ Italia non andra’ alcun commissario economico di peso. Che Conte se ne faccia una ragione, gli spagnoli sono piu’ avanti nella guaduatoria, idem per olandesi e portoghesi. Non esiste alcun partito italiano che abbia posizioni di spicco nei partiti che esprimono la maggioranza nell’ europarlamento, e i partiti di maggioranza italiani sono confinati dentro gruppi che nel parlamento di Bruxelles contano meno di zero.

Detto questo, il problema dei comunicatori di Lega e M5S e’ stato: in che modo nascondiamo la catastrofica incompetenza che ha portato a questo punto? Quando succedera’ che puntualmente non ci sara’ alcun commissario economico di peso dato all’Italia, qualcuno potrebbe dire che non siamo stati capaci di cavare ragno dal buco.

Dal punto di vista dei leghisti, vista l’impossibilita’ di eleggere qualcuno vicino alle loro posizioni , la partita era gia’ fatta. Avrebbero portato a casa il fallimento. Dal punto di vista di M5S, si poteva salvare il salvabile e passare anche per i salvatori della patria.

Per prima cosa: la Von der Layen non e’ stata eletta con pochi voti perche’ e’ debole. E’ stata eletta con pochi voti perche’ i partiti protestavano contro la rottura della logica dello SpitzenKandidat , una “tradizione” che aveva consentito ai socialisti di sperare in un loro candidato (Timmermans) . Si tratta di una logica per cui, prima delle elezioni politiche i partiti dell’europarlamento devono indicare chi sara’ il loro candidato alla commissione EU , cosa che da’ al parlamento un certo potere. Nel caso della Von der Leyen la regola e’ stata violata, e principalmente per questo ha avuto pochi voti. Ma nella prassi normale, la Von der Leyen avra’ molti piu’ voti. M5S non e’ stato l’ago della bilancia.

Del resto, se avesse fallito la Von der Leyen avrebbe vinto Timmermans. Siccome non ha vinto Timmermans adesso l’Olanda e’ in corsa per il “commissario economico di spicco”, peraltro. Ma M5S ha votato per la Von der Leyen principalmente perche’ sapevano che Timmermans sarebbe stato loro acerrimo e dichiarato nemico. Poiche’ sanno poco della Von der Leyen, si illudono di aver eletto un candidato migliore. Quando capiranno quanto infida , dissimulatrice e machiavellica sia quella donna, e quanto sia abile nel cadere in piedi – in confronto i migliori strateghi di Casaleggio sono dei dilettanti – malediranno questa scelta. Ma la loro ignoranza sulla politica tedesca li ha salvati.

Peraltro, se la Von der Leyen ti dice che sei suo nemico, sei suo nemico. Ed e’ abilissima a rigirare verso di te le armi che le punti addosso, come hanno imparato bene gli stati maggiori tedeschi che l’hanno conosciuta. Ogni scandalo cui hanno dato inizio per falciare il ministro e’ costato la carriera a qualche blasonato militare, e la Von der Leyen e’ rimasta al suo posto.  E nel suo discorso ha detto di essere dura nemica dei populisti. Significa che non capiranno nemmeno da che parte arriveranno i colpi. E con una dissimulatrice del genere contro, la cosa va intesa alla lettera.

Ma questo riguarda il futuro. Torniamo al punto:

  • L’italia non avra’ alcun “commissario economico di spicco”, perche’ Spagna e Olanda sono meglio piazzati in classifica. Avranno dei contentini in qualche commissario che sa di economia, forse.
  • Occorre una strategia comunicativa che nasconda il disastro.

La strategia comunicativa e’ semplice: hanno fatto i conti e capito che per evitare Timmermans a capo della EU, (cosa che avrebbe reso chiaro che le elezioni europee le hanno vinte le sinistre) non erano necessari i voti della Lega. E se la lega avesse votato contro la Von der Leyen , avrebbe fornito la scusa per giustificare il fallimento nell’assegnazione dei commissari.

Il voto contrario della Lega serviva a costruire una narrativa. Secondo questa narrativa, la mancanza di un commissario europeo di peso non e’ dovuta all’incompetenza del governo, ma ad una presunta rappresaglia per il mancato voto. Insomma, il solito vittimismo pseudo-patriottico.

La comunicazione, e non la politica, sono state le ragioni del voto leghista in parlamento. Sanno benissimo che non otterranno nulla , sanno benissimo che dopo il Brexit no-deal non riusciranno a formare alcun gruppo e gli saranno negati finanziamenti che spettano ai gruppi stessi. Sanno benissimo di essere ininfluenti.

E per nascondere questo fatto, intendono usare la solita strategia dei fascisti: il vittimismo.

Prepariamoci quindi a vederli piagnucolare su tutti i giornali che per rappresaglia al voto leghista l’Italia non avra’ alcun “commissario economico di peso”.

Anzi, stanno gia’ iniziando a mettere le mani avanti:

https://www.repubblica.it/politica/2019/07/18/news/conte_possibili_danni_all_italia_dopo_il_tradimento_della_lega_alla_ue_-231447649/?ref=RHPPLF-BH-I231447650-C8-P2-S2.8-T1

La Lega espiatoria

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Notate come Conte dica “avrebbe consentito” , usando una formula che non garantisce certezze, come se fosse un accordo rotto. “avrebbe aperto a buone prospettive”. E poi ci mette “non sono in condizione di prefigurare se questa contrarieta’ avra’ ripercussioni”. Ma per sicurezza , vi spiega di chi e’ la colpa.

E questo e’ quello che potete aspettarvi da una classe politica incompetente: mancando i risultati ripiegano sulla comunicazione.

Forse e’ per questo che i vostri giovani, ormai, sono pagati in “visibilita”‘. Se con le scuse riuscite a pagarci le bollette, fate pure.

 

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