La gaia pseudoscienza.

Stamattina ho letto un articolo che mi ha fatto girare i coglioni. Direte voi: eh, ma di articoli cosi’ ce ne sono a migliaia, a milioni. Lo so. Ma rimane il fatto che essi simboleggiano benissimo quella farloccheide composta da pseudo-umanisti che si vantano di non capire un cazzo di questioni scientifiche e che per questo si ritengono nel diritto di occupare qualsiasi cosa sia mass-media, divulgazione e in generale informazione.

 

So benissimo che una lezione di fisica possa apparire noiosa. L’unico professore che io ricordi capace di rendere gradevoli e interessanti le lezioni e’ il buon Verondini. Ma era una perla rarissima, capace di rendere appassionante un testo come lo Zemansky(1). E ho detto tutto.

In ogni caso, l’articolo e’ questo.

Ora, tralasciamo pure il fatto che tali cose si siano gia’ viste con le “piante grasse” che messe attorno ai monitor “attiravano le onde”. Anzi, non lo tralasciamo affatto, cazzo: se una particella e’ carica, potete deviarne la traiettoria. Ovvio. Ma , a meno di non modificare piuttosto pesantemente il continuum spaziotemporale, non potete fare NIENTE come “attirare un’onda” a meno di non interagire con essa, e per interagire con essa dovrete , se non modificate lo spazio circostante(2), usare altri campi elettromagnetici. Se questi adesivi non hanno masse gigantesche oppure non emettono campi, non “attirano” una cazzarola di niente. Al limite assorbono le onde che passano di li’.

Cosa, che, peraltro, EVIDENTEMENTE non fanno.

Perche’ io sono cosi`certo che non lo facciano? Semplice: perche’ il cellulare continua a funzionare.

Casomai non ve ne foste accorti, il vostro cellulare non funziona grazie allo spirito degli antenati che trasporta la vostra voce, e anche se nei fumetti di Tex Willer c’e’ Mefisto che comunica con la magia (e usando i tamburi si fanno dei broadcast grandi quanto interi continenti), nel mondo reale le telco hanno fatto una scelta stravagante: i cellulari usano onde elettromagnetiche per funzionare.

Gli azionisti delle telco hanno, infatti,  dei pregiudizi verso Mefisto.

Quando dico che i cellulari emettono onde  “per funzionare” non voglio dire che le onde siano un effetto collaterale inevitabile, o che siano un sottoprodotto del funzionamento, come un’automobile produrra’ inevitabilmente olio esausto e gas di scarico. Nono: le onde sono proprio la cosa che permette al cellulare di funzionare. Qui dove lavoro c’e’ una stanza completamente refrattaria alle onde (non la uso io) che viene usata per fare test di portata delle cosiddette “femtocelle”. E sapete che succede? Succede che , essendo tali stanze isolate, il cellulare dentro non ci funziona. Ci sono delle piccole scatoline ove i cellulari funzionano, con delle femtocelle dentro, usati per misurare la reale capacita’ di campo. Ma , in qualsiasi altro punto dello spazio di queste stanze, i cellulari non funzionano.

E non funzionano PROPRIO perche’ c’e’ qualcosa che, come millanta di fare quell’adesivo  patriarcale , assorbe le onde. Dimenticavo: “assorbe”, non “attira”, neanche se sull’adesivo c’e’ il Patriarca di Mosca in persona.

Cosi’, posso dirvi con ASSOLUTA certezza che nessuno dei dispositivi che usate per “assorbire le onde” fara’ quanto promesso: se qualcosa “assorbisse” le onde emesse dal cellulare, il cellulare non riuscirebbe a connettersi coi BT. Sic et simpliciter. Il semplice fatto che un cellulare funzioni IMPLICA e RICHIEDE che emetta e riceva (non “attiri”: “riceva”)  delle onde elettromagnetiche.

E’ possibile che il materiale di cui questo adesivo e’ fatto assorba una certa quantita’ di onde. (4)

Ora: se ipotizziamo un’emissione  attorno ai 100mw   in tal caso mi aspetto una certa quantita’ di incendi dovuti al riscaldamento dell’adesivo stesso. Perche’? Perche’ se io assorbo 100mw di onde, mi riscaldo in ragione  di 100mw. Come mai questo non succede? Non succede perche’ le antenne dei cellulari sono cilindriche, e quindi il campo ha una forma piuttosto direzionata. In definitiva, essi emettono quasi tutte le onde parallelamente al proprio asse verticale, cioe’ all’asse dell’antenna. Piazzare del materiale assorbente, delle coccinelle, dei cactus,  degli adesivi, in qualsiasi altro posto, anche ammesso che davvero assorbano le onde, significa che ne assorbiranno quantita’ irrilevanti.(5)

Di conseguenza, avete due scelte: la prima e’ di spegnere il cellulare. Nonostante numerose leggende di cellulari che comunicano anche da spenti, che danno ad Echelon la vostra taglia di mutande (in stato di quiete relativistica,) che comunicano con l’aldila’ (e certe volte persino con Comacchio), quando il cellulare e’ spento, e’ spento. Tutti i cellulari superano alcuni test presso i grandi della comunicazione prima di venire messi in commercio, e vi assicuro che se un modello rompesse i coglioni alle antenne anche da spento ,generando qualsivoglia traffico impossibile da fatturare,  non verrebbe messo in commercio. Da spento, il cellulare non trasmette cippa, e quando si tratta di soldi queste aziende sono sensibili il giusto.

Oppure, accendete il cellulare. Se accendete il cellulare, e dentro c’e’ una SIM, per prima cosa cerchera’ di agganciare un BT, dandogli il SID e l’imei, e poi blablabla A5 blablabla MSC blablabla HLR blablabla VLR. In quella fase si’, produrra’ delle onde. Cosa succede se rompete i coglioni alle onde? Ci sono due possibilita:

  1. Riuscite davvero a rompergli i coglioni. Se riuscite ad assorbire le onde perche`la vostra coccinella  ama  l’odore del napalm di mattina, o perche’ il vostro cactus e’ davvero cazzuto,   disturbando quindi la comunicazione, il celulare  perdera’ di continuo la connessione coi BT, e il risultato e’ che dovra’ ricominciare daccapo a cercarne uno disponibile. Per farlo, ovviamente, deve emettere altre onde. Se siete in auto, spesso sentirete quel ziziz ziziz ziziz , ed e’ proprio il vostro cellulare che si allinea con i BT. Ovviamente per farlo emette piu’ onde del solito (infatti le sentite nelle casse) e quindi vi beccate piu’ onde del solito.
  2. Non riuscite a rompergli i coglioni. Ok, avete un sacco di cactus in casa, coccinelle appiccicate sul cellulare, Padre Pio in grafite che vi protegge dalle onde, ma siccome i campi sono direzionati e nessun materiale elettricamente neutro  “attira” le onde cosi’ tanto (diciamo sotto il trilione di tonnellate di massa per approssimare) , le onde scorrazzano garrule e strafottenti nella vostra casa, come tanti nani bastardi da giardino, bullandosi dei vostri cactus con albionica strafottenza figlia del permissivismo delle plutocrazie democratiche. Non avete ottenuto nulla, ma come dicevano i latini de cactus non disputandum est: sulle cazzate non si discute mai rivolti ad oriente.

Allora mi direte: ma il mio cellulare e’ certificato CE, quindi “non emette onde”. Bene, genius, posso sapere come diamine funziona un cellulare che “non emette onde?”. In che modo comunica la tua voce? Ma allora la certificazione CE a cosa serve su un cellulare? Onestamente, se la certificazione CE dice che “non emette onde”, non ho la piu’ pallida idea di che cosa possa voler dire su un cellulare. Secondo me, su un cellulare la certificazione CE   sta come il cazzo sui maccheroni.

In ogni caso, si tratta di una catastrofica bufala, e quando vi chiedono dei soldi per una bufala, il termine corretto e’ truffa. Siccome il cellulare usa delle onde per funzionare, se esso continua a funzionare ci sono onde in giro per diverse centinaia di metri, almeno fino alla cella ove siete agganciati.Se quei “dispositivi” davvero “bloccassero le onde”, il cellulare non funzionerebbe. Sic et simpliciter.

Se le “attirassero” per il solo fatto della loro massa inerte, vi assicuro che l’ultimo dei vostri problemi sarebbero le onde del cellulare. A meno che non siate abituati a girare con Nettuno in tasca: e’ scomodo, ma quando le signore ve lo  fanno notare potete sempre dire che siete molto, MOLTO, MOOOOOLTO felici di rivederle.

Uriel

(1) A dire il vero non e’ un brutto libro. E’ solo che sembra piu’ un manuale, per chi e’ abituato a veder dimostrare ogni proposizione. Probabilmente e’ una questione di forma mentis.

(2) Dubito che qualcuno di voi sarebbe disposto ad appiccicare un planetoide grande (almeno) qualche centinaio di km al proprio cellulare per “attirare le onde”.

(3) Ammetto che scrivere una “retta” in una pseudometrica di Minkowsky sia una cosa divertente, perche’ una delle  4 “dimensioni” contiene l’inverso del tempo. Cioe’, siamo in un posto dove se ti lancio un triangolo scaleno tenendolo come un freesbee e azzecco la velocita’ di rotazione giusta, diventa davvero circolare come nei cartoni di Holly e Benji, quando sparavano pallonate capaci di spaccare in due parti uno stadio intero e i palloni si appiattivano per via della pazzesca velocita`di rotazione.  E il triangolo cambia forma   SENZA deformarsi: e’ lo spazio che cambia le distanze a seconda delle velocita’.

(4)Se trovate un materiale economico completamente assorbente alle alte frequenze, rivolgetevi alle forze armate: l’aviazione sara’  molto, molto, MOOLTO  interessata.

(5)In questo senso, se si incrina o si danneggia la piccola antenna del cellulare, allora il campo tende a diventare sferico e ad irradiare in tutte le direzioni. Se questo accade, pero’, perderete la linea cosi’ spesso che non riuscirete piu’ ad usarlo, visto che in quelle condizioni l’attenuazione del segnale e’ pazzesca.

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