La fusione nucleare a Bologna, II.(triste)

Mi sono pentito piuttosto profondamente del precedente articolo , per una ragione. Quando l’ho scritto avevo cercato in giro su internet i “Claim” dell’invenzione, ma per qualche motivo non sono capitato sul “Giornale di Fisica” tenuto dal Rossi. Su questo sito web e’ spiegato il “principio” secondo cui funzionerebbe la “fusione nucleare” e, gia’ ad un esame superficiale, posso dire che quella macchina non solo NON produce energia, ma ne assorbe, e un bel pochino. Mi spiace quindi di essere stato possibilista.

 

In particolare, mi colpisce il modo in cui nessuno si accorge del palese errore di calcolo che c’e’ in questo articolo: http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=473 .

 

Tralasciamo pure il fatto che un tizio che si e’ fatto un sito web lo abbia chiamato cosi’: dopotutto, se i cinesi sanno che uno straccetto con la griffe vale molto di piu’, perche’ non dovrebbe farlo il Rossi?

 

Ma il problema e’ chiarissimo gia’ nel modo in cui questo signore esprime la teoria: secondo lui, l’energia di binding del nucleo NON fa parte del bilancio della reazione nucleare e NON va calcolata.

 

Cosi’, lui pensa che nel passaggio tra NI63 e CU63 ci sia guadagno di energia per via della perdita di massa (tralasciamo pure il fatto che tale passaggio richieda normalmente 144 anni e che implichi l’emissione di particelle dotate di massa) si ottengano 37MeV. La sfiga e’, pero’, che la sua teoria sembra considerare GRATUITO il passaggio tra NI58 e NI63, che invece costa PIU’ di 37MeV.

 

Certo, se l’energia di binding del nucleo non dovesse essere considerata nel bilancio delle reazioni nucleari tutto funzionerebbe. Ne sarebbero felici gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki, che avrebbero ricevuto in testa la piu’ costosa bomba inesplosa della storia. Sicuramente a Bikini un sacco di gente avrebbe continuato a prendere il sole senza notare esplosioni termonucleari, e cosi’ via. Se escludiamo l’energia di binding del nucleo dal bilancio delle trasformazioni nucleari, cioe’ un sacco di cose cambiano: il Sole, per dire, farebbe meno caldo della stufa di casa mia.

 

Capisco a questo punto lo “scetticismo” dell’ambiente scientifico: con quella spiegazione il Rossi ci spiega che si, dalla trasformazione ricava 37MeV , peccato che la trasformazione ne richieda ben di piu’. L’energia di binding complessiva di NI58 e’ di 505.89 MeV, mentre quella di CU63 e’ di 550.78708 MeV, il che significa che la trasformazione rende 37MeV, ma ne costa 45.

 

E quindi, la meravigliosa macchina di Focardi-Rossi non fa altro che divorare 8MeV a nucleo. Una specie di bomba H al contrario.

 

Certo, basta che l’energia di binding dei nuclei sia gratis, e tutto il discorso del rossi quadra. Il guaio e’ che le cose non stanno proprio cosi’ (per fortuna, altrimenti il sole sarebbe molto piu’ freddo).

 

Indubbiamente la cosa mi delude, perche’ pensavo che la facolta’ di fisica di Bologna fosse piu’ rigorosa. C’e’ da dire che, ormai, dell’ universita’ non mi stupisce piu’ nulla.

 

L’unica cosa che mi spiace e’ di aver fatto perdere tempo ad un sacco di gente, per cui cerco di sdebitarmi segnalando una ficata fichissima: Wolfram Alpha.

 

E’ un motore di ricerca per informazioni di tipo scientifico, che ha la meravigliosa cosa di essere semantico. E il fatto di essere semantico permette di fare una ricerca fatta cosi’:

 

“nickel 58 vs nickel 63”

 

E guardate cosa vi da’:

 

nickel 58 vs nickel 63 - Wolfram-Alpha

 

Il che, per gli spacciatori di Free Energy, e’ un bel colpo.

 

Uriel

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