La costituzione italiana e’ obsoleta? Si, quindi si.

Leggo di un continuo berciare che riguarda  la costituzione italiana. Ogni qual volta si propone di cambiarla, ed essendo il centrodestra al governo la proposta arriva sempre da li’, qualcuno si fa avanti e generalmente bercia qualcosa sul fatto che la costituzione sia, appunto, eterna. Sembra valida, bellissima, sempre giovane, e tutto quanto. Peccato che le cose non stiano esattamente cosi’.
Ragioniamo pure per assurdo. Immaginiamo cioe’ che sia vero che bisogni proteggere la Costituzione da Berlusconi, dal momento che (sempre per Ipotesi) Berlusconi starebbe attuando un piano piduista per instaurare un regime fascista in Italia.
Di conseguenza a questo assunto (che peraltro ritengo falso, ma stiamo facendo ipotesi), poiche’ l’ avanzata di Berlusconi e’ fascista, dobbiamo salvare la costituzione, dal momento che essa e’ stata scritta per impedire un nuovo fascismo.

Ora, mi sembra che il paradosso logico sia abbastanza evidente: se Berlusconi puo’ espandere la sua antidemocratica (o supposta tale) presenza , e’ perche’ non esiste alcuna regola della Costituzione stessa che impedisca nulla di quanto Berlusconi fa.
In ultima analisi, la costituzione vieta l’accumulo di poteri illudendosi che questo basti a fermare una dittatura, che e’ considerata essere l’accumulo di potere.
In realta’ anche questa assunzione e’ ingenua assai. Anche dividendo il potere, il risultato sara’ una oligarchia data dall’alleanza dei poteri stessi. Certo, abbiamo un potere legislativo, uno esecutivo e uno giuridico. Ma nulla impedisce ad una triade  di questi poteri di produrre un’oligarchia di potere. Un legislatore piu’ illuminato avrebbe dovuto agire TOGLIENDO potere, e non DIVIDENDO i poteri. Dividere i poteri non serve a nulla, anzi produce come risultato che un nuovo potere, nascendo, trova di fronte a se dei nemici disuniti e per questo fragili.
Comunque, assumiamo pure che separare i poteri crei “equilibrio” anziche’ invitare i poteri a formare una oligarchia. Del resto, se la divisione dei poteri dovesse essere un bene in se’, si dovrebbe stigmatizzare la loro cooperazione, il che essendo lo stato principalmente un’organizzazione non e’ possibile fare.
Ma torniamo al punto di prima: abbiamo separato i poteri, senza tuttavia fermare un oligopolista della stampa e dei massmedia. Se il compito di tenere lontana la dittatura e’ della Costituzione, o se essa e’ perlomeno la base del pilastro che allontana la democrazia, allora la costituzione e’ obsoleta proprio per l’assunzione di cui sopra:
se accettiamo che Berlusconi stia usando il proprio potere mediatico contro la Costituzione, allora la Costituzione e’ inadeguata perche’ NULLA nella costituzione impedisce la costituzione di un polo mediatico dominante.
In difesa della costituzione italiana si potra’ anche dire che  “a quei tempi nessuno poteva indovinare gli effetti politici della concentrazione di televisioni”. La risposta e’ “NI”.
A quei tempi era appena finito un regime, quello fascista, che aveva preso il controllo dei massmedia dell’epoca, principalmente la radio , i cinegiornali e i giornali. Goebbels aveva inventato e portato ai livelli estremi la concezione di propaganda politica, e in URSS vigeva la censura e la propaganda sin dagli albori della rivoluzione comunista.
Dunque, non e’ affatto vero che i padri costituenti non potessero immaginare gli effetti della concentrazione dei massmedia. Il fatto che la costituzione italiana NON vieta le concentrazioni mediatiche NON puo’ essere, con onesta’ intellettuale, attribuito al fatto che i padri della costituente non potessero immaginare gli effetti della concentrazione dei massmedia: gli effetti della propaganda politica erano sotto gli occhi di tutti. Chiunque sapeva chi fosse stato Goebbels, in Italia tutti conoscevano l’ Istituto Luce, e cosi’ via.
Perche’, allora , la Costituzione Italiana non contiene nulla che si opponga alla concentrazione di massmedia e si limita ad enunciare la “liberta’ di stampa”, assumendo che una stampa libera non possa liberamente concentrarsi tutta da una parte?
LA risposta e’: semplice incompetenza. Parte dei padri della costituente erano comunisti, ovvero apprezzavano l’idea che la stampa fosse concentrata in poche sorgenti di propaganda. Gli altri erano , essenzialmente, dei dilettanti della politica, o personalita’ cresciute ed educate nelle scuole del regime.
In definitiva, cioe’, hanno scritto una Costituzione che era pessima sin dall’inizio. Era pessima perche’, ben conoscendo l’importanza della propaganda e del monopolio dei media, non hanno esplicitamente vietato nella costituzione che esistessero dei monopoli dei media, ne’ qualsiasi forma di propaganda politica.

Usare Berlusconi come prova che la costituzione italiana sia attuale e vada difesa, cioe’, e’ un controsenso. Se quella italiana fosse una costituzione al passo coi tempi, un monopolio dell’informazione simile non sarebbe permesso. Se ammettiamo che Berlusconi sia un problema per la democrazia, allora e’ anche la prova che la costituzione sia obsoleta e inadatta ai tempi moderni, che invece sono dominati dai massmedia.

La Costituzione italiana e’, quindi, obsoleta, e colpevolmente incompetente in un settore della democrazia che e’ fondamentale, ovvero quello dell’informazione. Ed era obsoleta anche quando nacque, dal momento che Goebbels aveva gia’ insegnato al mondo che cosa possa fare la propaganda unita al controllo dei massmedia.
Se fosse vero che Berlusconi e’ un pericolo per la democrazia, cioe’, allora sarebbe per forza di cose vero che la nostra costituzione e’ mostruosamente carente di “anticorpi”. E quindi, obsoleta.
Ma la stessa infrastruttura ipotizzata, ove la divisione dei poteri e’ assolutamente rigorosa, e’ del tutto mitologica. Prendiamo per esempio lo stesso Berlusconi, o qualsiasi altro potere economicamente egemone. Diciamo che domani sorge , che so io, una qualsiasi concentrazione di potere (di qualsiasi genere, da quello mediatico a quello economico) capace di decidere (finanziando UNO dei partiti e la sua campagna elettorale) chi possa governare.
Di per se’ non e’ difficile: se un partito X ha il triplo, il quadruplo , il quintuplo dei soldi della sua controparte (parlo di un sistema bipolare), e’ abbastanza semplice pensare che potra’ vincere le elezioni. Non per nulla negli USA la campagna elettorale inizia con le sottoscrizioni e i finanziamenti: senza soldi non si fanno campagne elettorali.
MA ancora, un potere economico prevalente potrebbe anche corrompere abbastanza funzionari da modificare, lentamente, le leggi del paese. Un emendamento qui ed uno la’, e le leggi cambiano molto. Adesso chiediamoci, che genere di opposizione incontrerebbe questo potere?
Potrebbe incontrare l’opposizione, diciamo, del potere giuridico. I magistrati che indagano e cosi’ via. Ma in questo caso, potrebbe corrompere il governo od il parlamento, e far cambiare leggi e regolamenti. Non potendo agire di concerto per via della separazione dei poteri essenzialmente i magistrati sarebbero fottuti.
Supponiamo che questo potere abbia contro il potere legislativo, cioe’ il parlamento. Esso potrebbe corrompere i giudici (diciamo con delle “perizie” strapagate, o degli ‘arbitrati”, o delle “consulenze” chieste ai giudici, che sono il modo con cui si corrompono i magistrati oggi) e liquidare il parlamento stesso a furia di inchieste.
Lo stesso dicasi se questo potere economico emergente avesse contro il governo: potrebbe scegliere se corrompere il parlamento per abbattere il governo o corrompere giudici per sbatterlo in carcere.
La morale della storia e’ che la divisione dei poteri impedisce al SINGOLO potere di diventare dittatura, ma rende la somma del potere statale PIU’ DEBOLE rispetto a qualsiasi “nuovo” ente che provi a prendere il potere, sia una grossa concentrazione di denaro, la mafia, o qualsiasi altra cosa.
Cosi’, la “meravigliosa” architettura che viene definita “sempre attuale” e’ proprio la MENO attuale che esista: dal momento che e’ rigidamente composta al solo scopo di fermare l’unica dittatura conosciuta, e nemmeno quelle simili come il nazismo , espone i cittadini al rischio di QUALSIASI ALTRA dittatura.
Sicuramente, la costituzione italiana impedirebbe ad un altro Mussolini di prendere il potere. Ad un solo patto: che si comporti ESATTAMENTE come Mussolini. Perche’ se gia’ il nostro Mussolini si comporta come HItler , iniziano i problemi: non c’e’ quasi nulla nella nostra costituzione che lo fermi.
La nostra costituzione, cioe’, e’ fortemente antifascista, ma e’ ancorata in maniera ESAGERATA alla specificita’ del fascismo e alla specificita’ dei metodi che lo specifico fascismo mussoliniano ha usato per andare al potere.
Cosi’, no: la costituzione italiana NON potrebbe fermare Hitler dal prendere il potere. Il modo con cui Hitler ascese al potere non trova nessun impedimento nella nostra costituzione. Non fermerebbe Francisco Franco dal prendere il potere. Non fermerebbe Zelea Godreanu(1). Non fermerebbe un Khomeini. Qualsiasi dittatore abbiate in mente, la costituzione italiana e’ cosi’ specificatamente ritagliata sulla storia di Benito Mussolini che non funzionerebbe contro nessun altro.
Anche questo, quindi, non e’ un buon punto per la costituzione. Del resto, nessun’altra costituzione al mondo ha bisogno di cosi’ tanti apologeti e sacerdoti a difenderla: in ultima analisi, quasi ovunque una discussione sugli emendamenti alla costituzione non produce le idiosincrasie che produce in Italia. Ne’ in altri posti c’e’ un gruppo di sacerdoti ottuagenari a difenderla come se fosse il Vangelo.
L’idea che occorra una costituzione per proteggere la popolazione dai dittatori, poi, e’ falsa in se’: la costituzione dell’ URSS era, almeno sulla carta, una costituzione alquanto illuminata: anche se non arrivava agli estremi delle costituzioni bolivariste (le piu’ illuminate -a parole- del mondo) , era di gran lunga piu’ progressista di quella italiana. Eppure, non fu necessario nemmeno cambiarla per dare origine ai crimini del comunismo; allo stesso modo Hitler aveva una costituzione tra le scatole, ma non ebbe MAI la necessita’ di cambiarla per commettere i suoi crimini.
Questo avviene perche’, essenzialmente, la costituzione non ha niente a che vedere col modo in cui essa viene poi applicata. Possiamo affermare che la stampa e’ libera, e che la legge disciplina tale liberta’: poi la legge riconosce l’ Ordine dei Giornalisti, e scopriamo che alla effettiva possibilita’ del cittadino di scrivere per un giornale si sostituisce una astratta opportunita’ di farlo, a patto che l’ Ordine lo permetta.
Cosi’ come , a fronte dell’inviolabilita’ della persona e dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, sopravvive per decenni il Codice Rocco, il quale permette che la polizia spari a Giorgiana Masi, disponendo poi l’archiviazione: secondo il Codice Rocco, se un poliziotto vi spara il magistrato puo’ anche archiviare l’inchiesta senza procedere, in quanto e perche’ si tratta di un poliziotto.
Dov’e’ il trucco? Perche’ Hitler e Stalin non ebbero bisogno di emendare le loro costituzioni, perche’ la costituzione italiana mantenne -intatti- istituti fascisti palesemente in contrasto con i propri principi?
Succede perche’ la costituzione non stabilisce mezzi e metodi per la sua attuazione. Essa puo’ dire, per esempio, che l’integrita’ fisica e’ inviolabile. Poi, pero’, puo’ permettere che esista una legge sul diritto d’onore, abrogata nel 1975, per la quale potete stuprare una donna a patto di sposarla in seguito. Questo avviene perche’ la costituzione italiana dice “l’integrita’ fisica e’ inviolabile”, ma non dice, che so io, “se violate l’integrita’ fisica delle persone allora vi sbattiamo in galera”.
Cosi’, anche se la costituzione recita che l’integrita’ fisica e’ inviolabile, cosa fare contro chi la viola spetta alla legge; se domani la legge continuasse a proibire lo stupro, punendo i trasgressori con una multa di 25 euro, la costituzione sarebbe soddisfatta. E voi potreste scopare chi volete per 25 euro, a patto di essere fisicamente piu’ forti.
Lo stesso dicasi del fatto che la costituzione italiana predichi , che so io, il divieto di ricostruire il partito fascista; fermo il divieto, la costituzione non chiarisce ne’ cosa sia “fascismo” , tantomeno quale sia la pena. In questo modo, non solo potrei costruire un Partito Khomeinista Italiano,  ma la pena contro la ricostruzione del partito si puo’ abbassare fino ad essere risibile: il fatto che esista un divieto non rende necessariamente efficace la sanzione.
Cosi’ la Costituzione non soltanto e’ obsoleta, ma parte dall’assunzione che i mezzi messi in campo per attuarla siano sempre adeguati, ovvero che esista una buona fede del legislatore, del giudice, del governo,  nell’attuarla. Che cosa doveva garantire, in definitiva, che esistessero legislatori in cattiva fede, governi in cattiva fede, giudici in cattiva fede? Ancora una volta, un errore logico dei padri costituenti, secondo il quale era sufficiente l’effettiva liberta’ di voto per garantire dei governi in buona fede: NESSUNO, ragionarono (male) i padri della costituente, voleva un nuovo fascismo. Quindi, era il cittadino a “fare la guardia”, cioe’ a garantire che un parlamento non punisse con 30 euro di multa la ricostruzione del partito fascista, o con il sequestro della camicia nera la formazione di un gruppo paramilitare.
Del resto, nessuno ci vieta di considerare fascista SOLO un gruppo che si proponga di mandare al potere Benito Mussolini. Il che, essendo Benito un cadavere ormai decomposto, trasforma in una forza democratica anche il partito nazionalsocialista italiano (se esiste). Che cosa doveva impedire ambiguita’, secondo i padri della costituente? Chiaramente, dei giudici in buona fede che avrebbero sicuramente riconosciuto il fascismo in ogni sua forma.
Tranne, per esempio, in questa:
Sul perche’ il regime sovietico (e la sua affiliazione) non siano mai stati assimilati al fascismo regna, a tutt’ora , un certo imbarazzo dai nostri costituzionalisti cosi’ impegnati a difendere la democrazia. Certo, sulla base degli schieramenti geopolitici il comunismo sovietico e il fascismo erano schieramenti opposti: tuttavia, e’ accettabile pensare che la costituzione italiana fosse solerte nell’impedire un nuovo fascismo MA NON L’AVVENTO DEL COMUNISMO?
E supponendo che il fascismo fosse arrivato in qualsiasi altra forma, per esempio come dittatura militare o come dittatura religiosa, la nostra costituzione era forse concepita per lasciar fare? Sicuramente esistono numerose ragioni storiche perche’ nella nostra costituzione si vieti la fondazione di partiti fascisti ma non di partiti comunisti, e se pensate che le costituzioni dei paesi dell’est di oggi vietano spesso la costituzione di partiti comunisti per le stesse ragioni, probabilmente siamo al punto in cui possiamo concedere delle attenuanti ai padri della costituente.
Tuttavia, le attenuanti non cancellano la colpa; al massimo ne attutiscono la gravita’: per 50 anni il nostro paese poteva, in definitiva, diventare un paese sovietico. Nessuna norma costituzionale lo avrebbe impedito, e i partiti che parteggiavano per l’ URSS erano diffusi e legali. Solo perche’ l’ URSS ha smesso di esistere abbiamo smesso di correre tale pericolo; tuttavia nemmeno oggi la nostra costituzione ci mette al riparo da un ipotetico partito comunista (per esempio di ispirazione cinese) che voglia prendere il potere.
Cosi’, ho brutte notizie per voi:
La Costituzione Italiana era una PESSIMA costituzione gia’ alla nascita.
Era una pessima costituzione perche’ presumeva che gli anticorpi al fascismo fossero materia della costituzione , quando l’esperienza del periodo non lo faceva pensare per nulla, e demandava il tutto alla buona fede dei cittadini.
Era una pessima costituzione perche’ era strutturata per fermare il fascismo solo a patto che fosse IDENTICO all’esperienza gia’ subita in italia, e cosi’ specifica da non tener conto dell’esperienza tedesca, spagnola, rumena.
Era una pessima costituzione perche’ si preoccupava piu’ del passato che del futuro, vietando la ricostruzione del partito fascista (alquanto improbabile) ed ignorando completamente i partiti filosovietici che pure esistevano.
Era una pessima costituzione perche’, sebbene fossero noti gli effetti della propaganda politica , non scrive niente per limitare il possesso di mass media da parte dei partiti.
Questa orribile costituzione e’ stata difesa all’impossibile dall’apologetica dei suoi sacerdoti, una classe di ottuagenari che si ritiene fatta di apostoli, i quali avrebbero ereditato “Il Verbo” sin dal suo nascere: qualcuno di loro ha avuto modo di conoscere in vita qualche profeta padre della costituente.
Ma il fatto che , se e’ vero quello che dite, Berlusconi sarebbe un pericolo della democrazia perche’ ha il potere di cambiare la Costituzione stravolgendola e’, da solo, la prova che la costituzione italiana e’ obsoleta.
E ringraziate il fatto che a renderlo evidente sia Berlusconi.
Poteva essere Togliatti, e avrebbe fatto MOLTO piu’ male.
Uriel
(1) Ok, fu in politica per poco, ma la cosa interessante e’ che e’ stato annientato dal Re , in collaborazione coi nazisti, o almeno col tacito consenso.

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