La bicicletta di Kondratiev

Mi e’ stato chiesto di fare degli esempi concreti ed evidenti di teorie economiche nate scazzando praticamente tutto sul piano epistemiologico, cosi’ ne menziono una, quella dei cicli K, detti K dal nome di Kondratiev, l’economista sovietico che li ha ideati. In realta’ esistono molte teorie dei “cicli di business”, che sono tutte fesserie , perche’ richiedono ed implicano delle vere e proprie catastrofi logiche.

 

Allora, Kondratiev era uno studioso russo che si mise ad osservare quello che lui chiamava “capitalismo” . Dopo molte osservazioni, arrivo’ a concludere che il “capitalismo” vivesse un grosso ciclo oscillatorio, con un periodo fisso o quasi, che chiamo “onda K” della lunghezza di circa 50 anni piu’ o meno 10%.

 

 

Non si tratta di una teoria isolata  esistono numerosissime teorie del “ciclo economico”, o dei cicli di business, che pretendono di spiegare l’andamento dei “mercati” semplicemente esprimendoli come funzioni periodiche del tempo.(1)

 

Ora, innanzitutto guardiamo una cosa: nella sua misura di prosperita’, recessione, depressione, eccetera, Kondratiev fece delle misure, diciamo in dollari. Ma, se supponiamo che ci sia una cosa che fa oscillare l’economia in questo modo, tra le dimensioni in gioco ci sara’ sicuramente l’inversa del tempo.

 

Cosi’, se esiste una quantita’ fisica che entra in gioco nel determinare la lunghezza di questi cicli, l’unita’ di misura con cui misurarla DEVE contenere l’inversa del tempo, e una qualche grandezza economica.

 

Cosi’, avremmo una grandezza fisica che si misura in Soldi/secondo. Questo e’ interessante, perche’ significa che i soldi sarebbero una grandezza fisica: lunghezza, carica, tempo, massa….. e soldi.

 

E’ interessante questa cosa dei soldi come grandezza fisica, perche’ ha delle conseguenze dimensionali stravaganti. Se posso comprare delle mele al chilogrammo, si direbbe che (a parita’ di g) , i soldi abbiano la stessa dimensione della massa, oppure siano uno scalare puro e il “prezzo” che e’ ancora misurato in soldi, sia l’inverso di una massa.

 

La cosa stronza e’ che io posso comprare anche un condensatore pagando i Farad, il che implicherebbe che i soldi abbiano la dimensione , come grandezza fisica, dell’inverso del farad (quando li chiamiamo prezzo) , o del farad in se’.

 

Tutto questo sembra quadrare se pensiamo che il prezzo delle mele si indica in “dollari al chilo”, mentre il prezzo del condensatore sara’, che so io “dollari al Farad”.

 

C’e’ pero’ un piccolo problema: che l’entita’ “prezzo” diventa uno strano moltiplicatore. Diventa uno strano moltiplicatore quando io dico che un chilo costa quanto un milionesimo di farad. (2) Perche’? Perche se in fisica io dico che  una massa e’ K volte una quantita’ di carica, sto  enunciando l’esistenza di una grandezza fondamentale , o di una legge, che lega le due cose.

In realta’ il Farad contiene il kilogrammo:

ma non vi consiglio di affrontare un esame di fisica dicendo che i soldi si misurino  in ampere al quadrato per secondi alla quarta  fratto metri al quadrato solo perche’ pagate la stessa cifra un chilo di mele ed un condensatore.

 

In teoria, nel dire che “il prezzo” di un microfarad e di un chilo di mele sono uguali, sto dicendo che e’  considerato sensato barattare un chilo di mele per un condensatore da un microfarad. Ma da qui ad enunciare una legge della fisica che stabilisca l’equivalenza tra farad e grammi, ce ne passa: nel descrivere il baratto in questione  ho solo descritto il comportamento di alcune persone, non ho enunciato una legge fisica.

Insomma, prendiamo tempo e spazio: per enunciare una qualsiasi dipendenza dalle due cose, e costruire una metrica di Minkowsky, si e’ dovuta trovare una costante dell’universo , la velocita’ della luce. E guarda caso, la velocita’ ha la dimensione di uno spazio fratto un tempo, il che fa quadrare i conti.

Se io voglio comprare chili e farad con la stessa grandezza, devo tirare fuori una costante fisica (e/o una legge)  che leghi le due dimensioni.

Cosi’, me la sento di escludere in maniera assoluta che esista una qualsiasi legge FISICA che leghi l’economia misurata in dollari al tempo. Non c’e’ una costante di conversione, non esiste una legge fisica sperimentabile in laboratorio.  Le onde di Kondratiev non possono esistere come legge fisica.
Non c’e’, non c’e’ una legge fisica del genere. E’ solo superstizione popolare: “ogni venerdi’ 13 porta sfortuna”, “ogni 56 anni c’e’ una depressione” sono la stessa cosa. Panzane. Sciocche superstizioni per gente ignorante.
Ma se un pochino di considerazioni dimensionali possono svelare facilmente l’errore, il problema e’ MOLTO a monte. Esaminiamo bene il periodo osservato:

 

 

Partiamo dal 1800, cioe’ da economie coloniali, per passare al 1900 , superiamo il 1929 e le riforme del sistema finanziario, passiamo per due guerre, usciamo dal periodo coloniale, usciamo dall’era delle monete auree, e CREDIAMO ANCORA DI MISURARE IL MEDESIMO FENOMENO?

 

Pensateci bene: un tizio ha il vezzo di chiamare ‘pippo” ogni suo animale domestico, e compra un nuovo animale domestico alla morte del precedente. Prende prima un pappagallo, poi un gatto, poi un cane, poi un asino, poi un cavallo. Tutti si chiamano “pippo”. Cosi’ io esamino il peso di pippo, faccio un grafico , e dichiaro che “pippo e’ un animale che in 20 anni puo’ aumentare di peso da 20 grammi a sei quintali, passare da pennuto ad animale a pelo corto, trasformarsi da erbivoro a carnivoro a onnivoro e viceversa”.

 

Qual’e’ il problema di questa misura? Che ho confuso il fenomeno COL SUO NOME. Sto esaminando qualsiasi cosa si chiami “pippo” senza chiedermi cosa sia, assumendo che se si chiama nello stesso modo ALLORA SIA LO STESSO FENOMENO.

 

Ora, il signor Kondratiev ha preso cio’ che lui chiamava “capitalismo”, e incurante del fatto di indicare SIA il sistema economico coloniale che quello postcoloniale, quello bellico che quello postbellico, di indicare una serie di regolamenti enormemente differenti tra loro (le leggi economiche e finanziarie del 1800 sono un tantino diverse da quelle del 1900 del 1950, del 1980)  , ha deciso che siccome lui li chiama allo stesso modo ALLORA sono lo stesso fenomeno.

 

Cosi’ , prendiamo per esempio il concetto di “mercato”: con questa parola si indicano dei fenomeni cosi’ diversi che non avrebbe nemmeno senso l’analisi. Si parla di mercati internazionali come se non fosse vero che ogni paese ha le sue legislazionni e le sue dinamiche. Che cosa permette lo studio dei “mercati”? Semplice: il fatto che diamo lo stesso nome a fenomeni che non hanno nulla a che vedere gli uni con gli altri. Potrei passare anche a GDP.

 

I sostenitori dei cicli economici sostengono infatti di aver passato ad un esame spettrale l’andamento del GDP mondiale, sia locale che globale, e di averci trovato delle armoniche. Sembra convincente, se non fosse per un piccolo problema: che la fisica del GDP saudita e’ un pelino diversa dalla fisica del GDP svizzero.  Stiamo parlando di fenomeni COMPLETAMENTE diversi.

 

Ma siccome li chiamiamo “GDP”, allora diamo per scontato che esistano come UN SOLO fenomeno. Insomma, poiche’ tutti gli animali di Pino si chiamano “pippo”, posso dire che “pippo e’ un animale che  appartiene alla specie ara felix canis asinus caballus” e magari ci scrivo pure un bel trattato.

 

Non so per quale stravagante coincidenza il GDP degli ultimi due secoli, se analizzato con Fourier, mostri delle armoniche del genere. Ma non mi interessa nella misura in cui “GDP degli ultimi due secoli” e’ solo il nome che diamo ad un migliaio di fenomeni fisici diversi, ognuno dei quali seguira’ le sue leggi: non possiamo dire che sia lo stesso fenomeno SOLO PERCHE’ GLI DIAMO LO STESSO NOME.

 

Questa cosa dei cicli del business (http://en.wikipedia.org/wiki/Business_cycle ) , cui gli economisti (che studiano “macroeconomia”) danno un peso enorme, e’ semplicemente una assurda panzana. 


La cosa buffa, tra l’altro, e’ che da un lato dicono che le teorie dei cicli economici siano superate, dall’altro le studiano e non c’e’ una scuola che non dia una sua interpretazione a riguardo. Insomma, si tengono nelle condizioni di poter rinnegare tutto.

 

Non puo’ esistere una legge fisica del genere per mere questioni dimensionali, e specialmente non puo’ esistere una legge che lega il GDP al tempo per la semplice ragione che il GDP non e’ un fenomeno fisico, ma un NOME che diamo a una incredibile varieta’ di fenomeni fisici diversi ed indipendenti. 

 

Che cosa ci permette di dire che le leggi che valgono per il GDP saudita valgano anche per quello svizzero? Hanno qualcosa in comune? Sono lo stesso fenomeno? Qual’e’ la teoria unificatrice? Il semplice fatto che qualcuno ha deciso di misurare in “soldi” qualsiasi cosa, senza nemmeno preoccuparsi di chiarire la dimensione dei soldi e la loro completa inconsistenza con le grandezze fisiche (massa, carica, spazio, tempo, etc etc) e ad un certo punto ha chiamato “GDP” qualsiasi cosa si misuri in soldi. Come dire “ogni mio animale domestico si chiama pippo, quindi esiste una specie di animale -pippus goofius- che ha le caratteristiche di ogni mio animale domestico“.

 

Questa cosa di credere che il nome di qualcosa equivalga alla cosa e’ nota come pensiero magico. In alcune discipline magiche, tipo la magia cerimoniale, si crede che assegnando un nome a qualcosa si crei la cosa, che da quel momento puo’ essere trattata come ente a se’ stante. E questo e’ il ragionamento fatto da chi parla di “liberismo” senza tenere conto che sta solo dando un nome unico ad un sacco di fenomeni fisici diversi, di chi parla di “mercati” senza tenere conto che sta dando un nome unico ad un sacco di fenomeni fisici distinti tra loro, e che l’unica cosa che li lega tra loro e’ il NOME.

 

Questo e’ solo un esempio di come procedano questi signori. Di come trovino credibili delle teorie che, per chiunque altro, sarebbero da commentare come:

 

ok, ok. Hai fatto analisi di Fourier di una curva in un certo intervallo di tempo e ci hai trovato delle armoniche , in una serie di Fourier. Come succedera’ per qualsiasi curva tu usi nei tuoi grafici, o quasi. E quindi? Vuoi una medaglia per questo? Cosa credi di aver scoperto?

Anzi, prima che lo diciate, ho una brutta sorpresa per voi: se scompongo le stringhe che leggo il mio calendario con Fourier, trovo molte armoniche: una dura sette giorni, una dura una media di 365 giorni, 4 ore e rotti, una dura circa 30.45 giorni.

 

E’ una coincidenza, o le leggi della fisica seguono l’andamento del calendario Gregoriano? O e’ semplicemente quello che devo aspettarmi facendo analisi di fourier dei nomi che leggo su  OGNI fottuto calendario?

 

Suppongo che gli economisti avranno la loro idea, su questo. E non voglio sentirla.

Ma la cosa triste, DAVVERO triste, e’ che esistono posti in cui gente che crede nei bioritmi dell’economia PRENDE DECISIONI. Sulla pelle di tutti. E si fanno chiamare “tecnici”.

 

Uriel

 

(1)Mi auguro che nessuno spieghi mai agli economisti la storia delle serie di Fourier. http://en.wikipedia.org/wiki/Fourier_series  . Se appena scoprono di poter scomporre in cicli praticamente qualsiasi  curva usino per indicare l’andamento dell’economia, mobberanno la minchia per secoli, con sti cicli.

 

(2) Ok, lo ammetto, il Farad e’ una cosa “un po’ grandina” rispetto ad un volgare chilo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *