Israele-Palestina, post decennale.

Israele-Palestina, post decennale.

Israele-Palestina, post decennale.

In genere faccio un post ogni dieci anni sulla questione medio-orientale, per una ragione semplice: si tratta di una guerra cost-engineered, fatta per l’economia di scala,  e quindi si ripete ciclicamente uguale a se stessa, a periodi piu’ o meno regolari.

Cosa intendo dire dicendo che la guerra e’ cost-engineered?

Immaginate di avere un vicino di casa che ogni tanto prende un gavettone, lo riempie di vernice, e lo lancia sulla facciata del vostro muro.

Allora voi riverniciate la facciata, ma questo vi costa tutto il tempo del montaggio e dello smontaggio dell’impalcatura, piu’ il suo affitto.

Chiaramente, se invece di un gavettone dieci volte l’anno, vi lanciasse dieci gavettoni tutti insieme, risparmiereste molto perche’ dovreste affittare e montare la vostra impalcatura solo una volta.

Ecco, il punto e’ questo: ingegnerizzare una guerra di attrito per costi, consentendo economia di scala.

Il copione si ripete, sempre identico, da anni.

  • Hamas/Sarcazzochi si riorganizzano sotto le orecchie vigili dei servizi segreti israeliani, che collezionano una lista di bersagli da colpire.
  • Ad un certo punto, quando la lista di bersagli e’ ottimale,  arriva “la provocazione da Israele”.
  • I palestinesi ci vedono rosso e cominciano a tirare missili ad minchiam e a fare tutte le inutili cazzate che fanno sempre.
  • Gli israeliani, per un periodo breve ma intenso, radunano i riservisti, accendono i motori dell’intera flotta di aerei , e bombardano notte e giorno, avendo una lista di obiettivi molto nutrita.
  • Finita la lista degli obiettivi, Israele si ferma e “negozia”.
  • Tornate pure all’inizio dell’algoritmo, per il prossimo giro.

Perche’ Israele fa cosi’? Perche’ il principio della guerra asimmetrica e’ che i costi del difensore siano molto piu’ alti di quello dell’attaccante. E i palestinesi stanno combattendo una guerra asimmetrica.

Per esempio, un missile che intercetta un razzo a tubo di stufa come quelli palestinesi, prima di Iron Dome, costava circa 300.000$ , ora ne costa solo 50.000$.

Sebbene la sproporzione sia ancora enorme, Iron Dome si occupa di calcolare la probabile localita’ di caduta dei missili a tubo di stufa, che sono molto imprecisi. Siccome lancia solo contro quelli che cadrebbeo in zone popolate, il rapporto tra il costo del sistema Iron Dome e quello dei lanci dei missili a tubo di stufa si riduce ulteriormente. Anche se un missile a tubo di stufa costa comunque molto meno di un missile di Iron Dome, il rapporto ora e’ finanziariamente sostenibile per Israele.

Lo stesso vale per l’aviazione. Israele dispone di circa 160 cacciabombardieri. Tenerli tutti in standby , diciamo in standby 60 (pronto in un’ora), ha un costo molto alto. Al contrario, se normalmente in standby ce ne sono 10 e gli altri vengono solo revisionati (pronto in 4 ore), il costo crolla.

Lo stesso vale per il costo/missione. Se faccio alzare un aereo per abbattere un solo bersaglio, il costo per bersaglio e’ molto alto. Se faccio alzare un aereo (con tutta la parte di logistica e supporto strategico) per colpire 10 bersagli, il costo per bersaglio cala molto.

Morale: avendo una lista nutrita di bersagli pronti da colpire e’ possibile ridurre di molto il costo per bersaglio.

Lo stesso dicasi per il costo generico del warfare: un warfare continuo ha costi immensi , perche’ occorre tenere tutti i riservisti caldi, perche’ occorre tenere tutte le infrastrutture militari in standby molto stretto, e perche’ tenere la societa’ civile pronta a gettarsi in un rifugio e stare lontana dai posti affollati ha un costo.

Al contrario, se riusciamo a concentrare il warfare in un momento di altissima intensita’, al termine del quale il nemico tornera’ a casa a leccarsi le ferite e a ricostruirsi, possiamo contenere il danno ad un periodo relativamente breve. Anche perche’, se lo scontro dura troppo, il nemico fa in tempo a portare al sicuro alcune persone e alcune attrezzature.

L’algoritmo che ho mostrato sopra si ripete con una regolarita’ impressionante, quindi lo ritengo un fatto scontato. Se quindi vogliamo capire cosa sia successo, possiamo dire che:

  • Israele ha avuto, tramite i servizi, una lista abbastanza lunga di bersagli da colpire. “Abbastanza lunga” significa che ottimizza sua la durata delle operazioni , che la loro intensita’. “Ottimizza” significa che mediante economia di scala fa crollare il costo per singola operazione.
  • Non ci sono altri motivi per i quali hanno provocato i palestinesi nella piana delle moschee, se non il fatto che ad Israele serviva una guerra ORA, in modo da ottimizzare i costi. Non ci sono altri motivi per i quali e’ successo quello che e’ successo: le forze armate israeliane sono ingegnerizzate per costo ormai da decenni.
  • Il punto debole dei palestinesi e’ che le loro organizzazioni non sono soltanto militari, ma anche sociali, religiose e politiche. Cosi’, se vengono provocati, specialmente dal lato religioso, DEVONO reagire per mantenere il consenso. Questo li rende prevedibili e rende possibile l’algoritmo descritto sopra. Idioti guidati da imbecilli.

Certo, se i palestinesi si dotassero di una vera classe dirigente militare potrebbero cambiare molto il destino dello scontro, ma non lo faranno. Cosi’ come non impareranno mai a tenere saldi i nervi e non reagire alle provocazioni, e cosi’ come non impareranno mai ad utilizzare strumenti di warfare asincroni.

Diciamo che funziona solo perche’ i palestinesi (e gli arabi in generale) hanno un’idea di guerra che risale ai tempi di Carlo Martello.

Non ci sono altre spiegazioni, smettete di lambiccarvi il cervello con dietrologie assurde o discussioni da tifosi di calcio: e’ semplicemente una macchina industriale che lavora per fare una pulizia etnica seguendo il principio economico del consolidamento delle operazioni. Tutto qui. Lavora sempre allo stesso modo, con una meccanicita’ quasi noiosa, ormai da 15 anni, e anche prima era visibile il pattern, ma senza le tecnologie di oggi (Iron Dome, ed altro) i pattern erano meno evidenti.

Quanto puo’ durare questa tecnica? Ormai sono cira 15 anni che funziona, e ad una mia stima spannometrica ne serviranno altri 30.

Perche’ lo dico? Perche’ alla fine di ogni ciclo di funzionamento  i palestinesi hanno perso qualcosa. Kilometri di terra li’, case di la’,  un insediamento la’, eccetera.

A questo ritmo, se l’algoritmo opera in questo modo ancora per una trentina di anni, il problema palestinese sara’ risolto. In definitiva, gli Israeliani hanno imparato a industrializzare la guerra e la pulizia etnica.

Da chi lo abbiano imparato sembra ovvio.

Ma in Germania non si puo’ dire, quindi non lo dico.

Ci vediamo tra 10 anni, a dire la stessa cosa, ma con molti meno palestinesi in giro per il medio oriente.

E questo e’ anche il motivo per il quale non faccio piu’ di un post ogni 10 anni su Palestina e Israele: si tratta di un ciclo industriale , ingegnerizzato per costi, che ha poco da dire e ancor meno da insegnare.

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