Infiltrazioni.

C’e’ una vulgata in giro che riguarda le infiltrazioni di persone, ovvero i cosiddetti “infiltrati” dentro i vari partiti o i vari blog-partiti, e mi chiedete cosa io ne pensi. In realta’ si tratta di un problema sopravvalutato, nel senso che gli infiltrati possono in generale essere dannosi soltanto in un caso specifico di azione politica.

Per prima cosa rispondo a chi mi chiede che cosa io pensi dell’infiltrato in se’ o degli infiltrati nel mio blog.

 

Per prima cosa non ci possono essere infiltrati visto che questo e’ un blog personale. Anche ammesso che qualcuno si iscriva alla mailing list (diversi grillini l’hanno fatto, chissa’ cosa credono di fare. C’e’ sempre qualcuno che si crede James Bond, immagino) , ok, tutto quello che otterra’ e’ di leggere le chiacchiere che si fanno all’interno.

 

Potranno cosi’ ottenere diverse risposte ai piu’ grandi -e tutt’ora insoluti- problemi dell’umanita’, tipo “ma perche’ le hostess di Lufthansa ti spiegano come allacciare al cintura proprio DOPO aver girato per l’aereo e aver controllato che tutti abbiano le cinture allacciate, cioe’ quando sono sicure che sappiate gia’ farlo?“.

 

Tre erano i grandi problemi della scienza: i numeri primi, il bosone di Higgs e come si allacciano le cinture di sicurezza. La storia del Bosone di Higgs e’ quasi stata spiegata, rimangono i numeri primi e l’ultimo, incredibilimente complesso problema dell’umanita’: come diavolo si allaccia una cintura di sicurezza?

 

Ovviamente a tutto questo si trova risposta -segretissima- in questa cantina di massoni illuminati rettiloidi che e’ la sezione NWO del mio blog, e anzi ne approfitto per un messaggio in codice:

 

La frequenza dei numeri primi at-a-glance.
Gli iniziati capiranno. Notare le simbologie massoniche e giudoplutaiche.
Cosi’ adesso gli infiltrati sapranno il senso della vita, dei numeri primi e delle cinture di sicurezza sugli aerei Lufthansa.
Ovviamente ci sono infiltrati anche nel mio forum. Lo so. Perche’ vedete, gli infiltrati si comportano in un modo molto chiaro, cioe’ in modo furbo. Sapete qual’e’ il guaio? Il guaio e’ che sono GLI UNICI a comportarsi in modo furbo, per cui sono visibilissimi, in mezzo a gente che si sta solo iscrivendo ad una lista per cazzeggiare un pochino.
Qualcuno sospetta qualcosa?
 Ora, voi direte: ma come e tu non fai niente?
No, non faccio niente. Per un semplice motivo: non c’e’ niente, nessuno scopo , che questi signori possano ottenere.
Cioe’, questo blog, come spiegato bene nelle FAQ, non ha nessuno scopo. Non avendo alcuno scopo, non puo’ fallire. Non potendo fallire, gli infiltrati non possono sabotare un bel nulla.
Chi teme gli infiltrati e’, innanzitutto, chi sta usando un blog al preciso scopo di ottenere qualcosa. Soldi, potere, sesso, qualsiasi cosa. In questo caso, quello che l’infiltrato puo’ fare e’ di sabotare dall’interno il movimento in modo che gli adepti lo abbandonino. Basta diffondere zizzania, o altro.
In passato ebbi un sito che si proponeva degli obiettivi, e per questa ragione avevo quel tipo di infiltrati. Si limitavano a contattare uno ad uno gli altri iscritti e a gettare zizzania allo scopo di creare una organizzazione simile. In pratica usavano la visibilita’ di quel sito per fare proseliti per i loro.
Che cosa hanno ottenuto? Essenzialmente nulla. Non si erano accorti che questo meccanismo era un meccanismo di tipo “luce riflessa”, e che loro stavano vivendo di una particolare varieta’ di luce riflessa, ovvero di un parassitismo -malizioso. Quello che feci fu semplicemente di impiegare meglio il mio tempo e chiudere il portale. Il risultato fu semplicemente che , insieme al sole, si oscuro’ la luna. E chi viveva di luce riflessa piombo’ nel buio.
Ci sono molte realta’, per esempio, che parassitano Beppe Grillo, piu’ o meno ufficialmente, sia sul blog che nella realta’, inviando gente a reclutare dentro i gruppi che gravitano attorno a Grillo. La sfiga avverrebbe , per tutte queste persone, se domani Grillo decidesse di chiudere baracca e burattini.  Questo per lui e’ difficile perche’ si e’ dato un obiettivo difficile da raggiungere. Io quando chiusi avevo ottenuto il mio.
In ogni caso, a quell’epoca gli infiltrati li fermavo. I piu’ semplici da fermare erano quelli dello stato. Non so cosa cercassero di trovare li’, o che diavolo credevano che ci fosse. Ma per bloccarli basto’ semplicemente chiedere un contributo di tipo creativo (artistico, in genere) per l’entrata. Al richiedente era chiesto di produrre qualcosa di creativo come prova di appartenere “ai nostri”, che si supponevano essere sempre e solo persone creative.
Poiche’ la forma mentis del militare e dell’uomo delle forze dell’ordine esclude la creativita’ , praticamente stavo chiedendo a dei serpenti di andare in bicicletta. Non avrebbero potuto farlo neanche a morirci.
Un secondo metodo per fermare l’infiltrato e’ il tempo. L’infiltrato HA FRETTA. Ha sempre fretta. Non esistono infiltrati pazienti. Perche’ ha delle scadenze. Deve procurarsi questo e quello in tempo. Quello che feci fu di creare un percorso che comprendeva almeno 4 anni per essere ammessi al cerchio piu’ interno. Poiche’ nessun infiltrato regge questa cosa, semplicemente non ci provavano nemmeno.
Un altro modo che usai per individuare i gruppetti fu quello dei poll. Non ci vuole molto, basta usare alcune tecniche prese dal mondo dei test attitudinali.
Faccio un esempio. Supponiamo di avere un test a risposte multiple, fatto cosi’:
“il gatto”:
  1. Miagola
  2. Ha la coda
  3. Fa le fusa
  4. Ha quattro zampe.
Ora, avrete notato che tutte e 4 le risposte sono vere. Possiamo anche invertire la cosa, e proporre una cosa simile con domande che hanno tutte e quattro le risposte ugualmente false:
“Il cane”
  1. Ha le ruote.
  2. Emette luce.
  3. Muggisce.
  4. Mangia sassi.
Se supponiamo di avere un gruppo composto da qualche centinaio di persone, e se supponiamo che, in un impeto di democrazia, chiediamo loro un parere su qualcosa, nel caso di risposte multiple assolutamente equivalenti si verifica un fenomeno strano.
Mettiamo che le domande siano  , che so io, 5. Parliamo dunque di 1024 combinazioni, tutte ugualmente probabili. Se in un gruppo di 200 persone trovo due gruppetti di 10 che danno risposte simili, cosa devo pensare?
Non e’ necessario proporre le domande sotto forma di quiz, basta solo introdurre un argomento e osservare. Cosi’ e’ assolutamente semplice distinguere gruppi organizzati da individui singoli, semplicemente proponendo delle decisioni (il sito si riorganizza cosi’ e cosa’, o altro) e osservando le risposte a una serie di alternative tutte ugualmente sbagliate o tutte ugualmente giuste.
In ultimo, c’e’ sempre un ultimo trucco, che e’ il piu’ vecchio: se vuoi stanare un complotto, creane uno tu. Non devi fare altro che selezionare qualcuno di cui ti fidi per organizzare un complotto contro di te. Questo qualcuno iniziera’ ad organizzare il suo complotto, a contattare tutti per sondarli, e infine riuscira’ a avere tutti i vostri nemici a fianco. A quel punto, decidete voi. (1)
La morale? La morale e’ che e’ assolutamente facile tener fuori gli infiltrati, se ci si organizza per farlo e si ha una discreta capacita’ di osservazione ed analisi. Il vero quesito e’: vale la pena?
LA verita’ e’ che non vale la pena.
In ogni gruppo esiste una cosiddetta agenda, ovvero una lista di obiettivi del gruppo e di azioni che verranno prese per raggiungere questi obiettivi. Ma non esiste MAI una sola agenda. Esiste sempre, per ogni persona, una SECONDA agenda, che e’ la cosiddetta “hidden agenda”.
In generale, cioe’ TUTTI gli appartenenti ad un gruppo sono classificabili come “infiltrati” , e una guerra contro gli infiltrati porta sempre ed inevitabilmente ALLA DISTRUZIONE DEL GRUPPO.
L’errore di chi fa il capo senza avere una visione strategica e’ quella di pensare che la semplice esistenza di una agenda nascosta sia un tradimento in se’. E che classifichi come “infiltrato” chiunque ne abbia una.
Anche senza considerare l’esistenza di agente “istintive”, come le agende caratteriali (c’e’ quello che vuole sempre essere il primo della classe, quello che vuole sempre competere, quello che non vuole mai competere, quello che cerca la posizione media ma sicura, etc) rimane un semplice punto:
Se volete che un movimento si autodistrugga non dovete fare altro che convincere il suo capo carismatico del fatto che QUALSIASI agenda nascosta sia di per se’ un male ed un tradimento, quando non un chiaro tentativo di infiltrazione. Poiche’ TUTTI i membri di QUALSIASI gruppo hanno un’agenda pubblica e una nascosta, questo porta il capo a distruggere il gruppo.
La pura e semplice verita’ e’ che nell’esaminare il problema dell’infiltrato occorre per prima cosa distinguere tra le agende nascoste CHE HANNO TUTTI e le agende OSTILI. E colpire solo quelle ostili.
 La cosa migliore da fare allora qual’e’? Quella di sfruttare le agende nascoste.
Supponiamo di avere un movimento che:
  • Sia una federazione di piccoli gruppi autonomi.
  • Operi nel sostanziale segreto, ovvero nessun gruppo puo’ sapere che diavolo succeda in un altro gruppo.
  • Operi senza controlli ovvero nessun gruppo puo’ essere giudicato o criticato o denunciato da un altro gruppo per quel che fa.
  • Abbia l’unico vincolo dell’agenda ufficiale.
  • Prometta e garantisca assoluta autonomia di qualsiasi gruppo.
  • Prometta grandi RISORSE ad ogni gruppetto una volta raggiunto l’obiettivo in agenda.
In questo caso, l’agenda segreta di tutti coincide. Tutti hanno interesse nel realizzare l’agenda pubblica perche’ semplicemente e’ stato detto, di fatto, che questo permettera’ la realizzazione della loro agenda nascosta.
E’ vero che l’infiltrato dall’esterno rimarra’ ostile, ma abbiamo realizzato un piccolo miracolo, perche’ non dovra’ essere IL CAPO a fermarlo: ci penseranno gli adepti. Dal momento che essi vedono nel gruppo sia l’opportunita’ di realizzare l’agenda pubblica SIA quella di realizzare l’agenda nascosta, ognuno di loro non fara’ altro che sorvegliare gli altri non appena diventano una minaccia, e temendo di non poter realizzare l’agenda nascosta perche’ va a puttane l’agenda pubblica, difenderanno il proprio orticello pensando che concida con il grande spazio che si va a conquistare.
In questo modo, il capo ha mani libere e non deve emettere scomuniche, dal momento che si pensa la base a regolarsi.
Basta solo strutturarsi adeguatamente, e il problema degli infiltrati scompare, nel senso che ogni membro del gruppo ha anche un’agenda nascosta, quindi tutti i membri di un gruppo sono ugualmente infiltrati ed ugualmente fedeli: quello che va fatto e’ di far sperare a tutti che la loro agenda nascosta sia raggiungibile in seguito al raggiungimento dell’agenza pubblica. Ci penseranno loro ad eliminare eventuali personaggi con agende ostili.
Sinche’ ogni membro del gruppo pensa di raggiungere la propria agenda nascosta attraverso il raggiungimento dell’agenda pubblica, qualsiasi gruppo umano espelle automaticamente, e senza bisogno della scomunica del capo, il compito di tenere fuori gli infiltrati ostili.
Potete vederlo con Fini: Berlusconi, ancora fortissimo, prometteva a tutti i membri del PDL troie , feste, droga  e soldi, cioe’ di soddisfare la loro agenda nascosta, se solo si fosse soddisfatta l’agenda pubblica (restare al potere): di conseguenza, Fini e’ rimasto solo in pochissimo tempo, ed era gia’ isolato ben da prima che beslusconi “lo cacciasse”, dal momento che MOLTO PRIMA della scomunica ufficiale il resto delle agende nascoste si erano gia’ coalizzate contro l’agenda ostile di Fini e dei suoi.
Cosi’, se qualcuno mi chiede cosa penso degli infiltrati, rispondo cosi’:
  • Questo blog non ha alcuna agenda pubblica, cioe’ non ha alcuno scopo da raggiungere. Eventuali agende nascoste esisteranno, ma non potendo contare su un’agenda pubblica, non me ne frega di meno.
  • Se anche un giorno dovessi occuparmi del problema perche’ questo blog dovesse diventare qualcosa di diverso, si tratta di un problema di cosi’ banale soluzione che non ci perderei il sonno.
E con questo, vi faccio gli auguri liberando un’immagine di smisurata potenza libidica
Torta & Tette.
Uriel
(1) E’ il caso di Renzi? Vedremo.

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