Incidenti razziali in USA: mai piu’ senza.

L’otite mi da’ ancora qualche problemino, ma credo che tra qualche giorno ritornero’ a postare come prima. Nel frattempo, nel mio letto di orrore, brivido e raccapriccio sto dando un’occhiata a cosa succede negli USA, mentre in Europa tutti i giornali riportano solo del 5% de GDP, che si e’ spostato dai poveri ai ricchi. Lo faccio perche’ in USA le tensioni razziali sono destinate a crescere, e quindi occorrera’ abituarsi.

Le cause degli incidenti razziali in USA sono principalmente 3. La polizia e’ violenta come al solito, il vero problema e’ che sta cambiando la societa’ americana. Dicevo, ci sono tre fattori:

  1. La scomparsa della working class, (ormai il ceto medio e’ un retaggio del passato: adesso si discute di quanto durera’ la working class)che si sta trasformando in un vero e proprio “lumpenproletariat, ovvero in una massa povera ed anonima incapace di darsi un’identita’ politica.
  2. Il cambiamento demografico, per il quale i non-WASP (principalmente latinos e orientali, ma anche neri) stanno superando in numero la componente WASP, sinora dominante socialmente ed economicamente.
  3. La crescita della disparita’ nei redditi, che vede il +5% di “crescita” americana corrispondere principalmente in un impoverimento della popolazione a favore di poche migliaia di finanzieri di borsa: il GDP misura le transazioni finanziarie, e +5% in USA significa semplicemente che il 5% del GDP si e’ spostato dai poveri ai ricchi, o che il flusso dai poveri ai ricchi e’ stato il 5% piu’ veloce del solito.

Andiamo per ordine.

La scomparsa della working class, cioe’ di una classe non ancora ceto medio ma almeno in grado di badare a se’ stessa, e quindi potenzialmente di proiettare i discendenti verso un futuro migliore, e’ scomparsa.

Questo sta producendo effetti piu’ o meno visibili: tra quelli visibili potete vedere “la morte dei mall”, ( http://www.deadmalls.com/  per vedere le foto impressionanti). Si tratta del collasso della grande distribuzione , di cui si discute anche in UK ( http://www.bbc.com/culture/story/20140411-is-the-shopping-mall-dead )  morte che e’ legata al fenomeno della scomparsa della working class.

Un “mall” americano, infatti, e’ un luogo di massa. Parte da un’estensione minima di 50.000 mq e contiene fino a  200.000 merci diverse in vendita. Per sostenere un luogo di massa del genere, non basta la “middle class”: occorre che al rituale consumista partecipi, almeno con la propria presenza, anche la grande massa della popolazione, cioe’ la “working class”. Ok, ci vai solo per un gelato o per fare un giro, ma quei bestioni avevano il bisogno di essere pieni, se non altro per convincere i negozianti a pagare l’affitto per esserci.

Il problema e’ che questo NON sta avvenendo a favore dei negozi piccoli: sta avvenendo a spese dei mall che chiudono, punto.

Certo, le catene poi aprono altri malls altrove, come a Pechino oppure a Mosca, ove la working class esiste ancora, e non e’ un caso se Obama abbia voglia di espandere il mercato in Europa dove ancora la redistribuzione dei redditi resiste e i centri commerciali sono popolati, ma il punto e’ semplice:

Morto e decomposto il ceto medio, adesso negli USA sta collassando la working class.

Perche’ questi nuovi poverissimi, che non riescono piu’ nemmeno a pensare di entrarci, in un mall, non si ribellano e sono invisibili alla politica?

Per diverse ragioni: dopo gli anni ’80 l’uomo occidentale ha iniziato ad identificarsi coi propri consumi, e se non consuma non ha identita’. Inoltre, la politica americana ha DUE partiti, nessuno dei quali si propone chiaramente di essere il partito dei poveri: in aggiunta la stampa USA ha una incredibile determinazione nel nascondere l’esistenza di poveri in USA, ed una incredibile capacita’ di filtraggio. Dal momento che i mess media non parlano di poveri, gli ex lavoratori sono in un limbo identitario , nel quale sono semplicemente “nessuno”. Invisibili.

A questo si aggiunge il cambiamento demografico. I WASP (White, Anglo Saxon Protestant), che un tempo erano la maggioranza oltre che l’elite, sono rimasti l’elite, ma non sono piu’ la maggioranza. Questo produce delle distorsioni di tipo principalmente politico.

Il Sindaco di New York De Blasio e’ riuscito ad ottenere che, durante i funerali dei due poliziotti uccisi per vendetta razziale, tutti gli agenti di polizia si siano girati dandogli le spalle mentre parlava.

http://digg.com/video/watch-hundreds-of-nypd-officers-turn-their-back-on-mayor-de-blasio

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2887861/Our-backs-turned-Anti-Blasio-message-flies-New-York-skies-amid-tension-police.html

http://gawker.com/nypd-turn-backs-to-de-blasio-at-slain-officers-funeral-1675566523

Come ha fatto? Semplice, ha dichiarato una cosa assurda e stupefacente, ovvero ha sostenuto che quando suo figlio, che e’ di pelle nera, esce la sera, lui e’ preoccupato per la sua incolumita’ perche’ si sa, i neri rischiano sempre ad incontrare la polizia.

Sembrerebbe avere senso, se De Blasio non fosse il sindaco di New York. La sua famiglia, non dimentichiamo l’ 11 settembre, e’ tenuta d’occhio da un imponente squadrone di antiterrorismo: se c’e’ una cosa che NON puo’ succedere e’ che il figlio di De Blasio venga fermato su una strada qualsiasi da un poliziotto qualsiasi.

De Blasio, cioe’ , ha fatto il solito piagnisteo che piace tanto alla sinistra radicale americana, affermando una cosa falsa, ovvero che persino suo figlio , essendo nero, rischia di essere ammazzato durante l’uso gratuito della forza da parte della polizia di bianchi. Che e’ un palese falso, ed a maggior ragione lo sanno gli agenti di polizia, che hanno un preciso protocollo da seguire in caso si tratti di persone sotto il controllo dell’antiterrorismo: piaccia o non piaccia a De Blasio, suo figlio non ha la piu’ pallida probabilita’ di prendere un ceffone nemmeno se partecipa ad una riunione del KKK, tanto e’ pedinato, seguito con discrezione, protetto. Ripeto: New York e’ la citta’ dell’ 11 settembre , non puo’ permettersi un terrorista che si avvicina al figlio del sindaco, comunque colorato.

Perche’ De Blasio se ne esce con una palese cazzata? Se ne esce con una palese cazzata vittimista perche’ sa che la bilancia demografica si sta spostando , allontanandosi dai bianchi. Di conseguenza, non gli conviene piu’ proporre “law and ordnance”, gli conviene unirsi al piagnisteo dei negri.

Questa cosa ha prodotto , oltre alla protesta politica del girare le spalle, anche una forma di sciopero:

http://nypost.com/2014/12/29/arrests-plummet-following-execution-of-two-cops/

http://www.rollingstone.com/politics/news/the-nypds-work-stoppage-is-surreal-20141231

http://reason.com/blog/2014/12/30/nypd-punishes-city-by-not-citing-arresti

la polizia si presenta al lavoro, esce di pattuglia, ma non arresta piu’ nessuno. Occorreranno un paio di mesi prima che i criminali si rendano conto di quale sia la nuova “asticella” sotto la quale non si viene arrestati, ed a quel punto la citta’ iniziera’ a richiedere piu’ sicurezza.

Siccome la polizia non la fa, ma esistono anche i contractor del law enforcement, (specialmente dopo il ritorno di tanti, tanti reduci dalle varie guerre e le riduzioni di personale del pentagono), e’ abbastanza chiaro come evolvera’ la situazione. Prima o poi ci scapperanno altri morti, insomma.

Questa situazione politica si viene a creare per via delle modifiche percentuali nella demografia americana: se prima si poteva bonificare un quartiere gentrificandolo (come nel Bronx) o si poteva parlare di “tolleranza zero” come Giuliani, oggi ai sindaci delle grandi citta’ e ai politici in genere conviene schierarsi coi negri, sempre o quasi. Solo in alcune zone la parte WASP e’ ancora dominante e puo’ permettersi di ignorare le ex minoranze.

Il terzo fattore e’, appunto, la crescita delle disuguaglianze nei redditi, che in USA sta raggiungendo livelli parossistici:

http://www.nytimes.com/2014/12/18/business/economy/us-wealth-gap-widest-in-at-least-30-years-pew-study-says.html?_r=0

http://fortune.com/2014/10/31/inequality-wealth-income-us/

http://en.wikipedia.org/wiki/Wealth_inequality_in_the_United_States

Sia chiaro, non stiamo parlando di differenze di “stipendio”, ma di “ricchezza”. E’ una differenza fondamentale, perche’ se la prima delle due

http://en.wikipedia.org/wiki/Income_inequality_in_the_United_States

ha effetti nel modo in cui le persone vivono il presente, la seconda impatta la costruzione del futuro. Sebbene esista un’ovvia relazione tra le due cose, il risultato della mancanza di ricchezza inficia la scala sociale, nella misura in cui le (buone) scuole USA sono costosissime.

Questo fenomeno e’ noto come “Student debt”, e misura l’indebitamento necessario per accedere agli studi. Le banche cioe’ stanno concedendo crediti e mutui, sostenuti dalle proprieta’ paterne o dalle promesse di ripagare il debito in seguito,

http://en.wikipedia.org/wiki/Student_debt

e la progressione dei debiti tra gli studenti sta raggiungendo livelli mai visti prima. Questo significa che la disuguaglianza di reddito impedisce alle famiglie di far studiare i figli, mentre il debito accumulato impedira’ agli stessi di accumulare ricchezza per , a loro volta, far studiare i propri discendenti.

Questo ovviamente si ripercuote molto di piu’ tra i ceti deboli, che si trovano in un loop tremendo ormai da un lustro, e chiaramente finisce col frenare il livello di istruzione. Il che produrra’ a sua volta poverta’ e via dicendo.

Quando vaste percentuali di giovani non vedono piu’ futuro e formano una propria sottocultura, che ovviamente attribuira’ valore positivo all’ignoranza, si ottengono dei ghetti di irredimibili, che rifiutano qualsiasi aiuto, e che non fanno altro che ribellarsi alle autorita’ e alle convenzioni della societa’.

Da cui, sono inevitabili altri ghetti, ed altri attriti con la polizia.

Questa e’ la ragione per la quale la societa’ americana, paradossalmente, e’ entrata in una fase di conflitto razziale permanente: la vittoria di Obama rappresenta uno dei tre fattori che producono questa tensione – tra i bianchi sempre meno numerosi e sempre piu’ ricchi – ovvero il mutamento demografico.

Ma il mutamento demografico non e’ la soluzione, e’ anzi la causa della tensione. Poiche’ non sono in studio misure per mitigare nessuna delle tre cause delle tensioni, succedera’ quel che succede quando un problema ha delle cause e nessuno le tocca: il problema rimane.

Questa e’ la ragione per la quale le tensioni razziali americane sono destinate a rimanere e ad esacerbarsi nel tempo.

In questo senso, tutti gli indicatori sociali dicono la stessa cosa: che quegli aumenti di GDP, di PIL o come volete chiamarlo, rappresentano si’ un aumento di transazioni finanziarie, ma sono le transazioni necessarie a togliere soldi ai chi ne ha pochi e darne a chi ne ha molti.

E il risultato di una societa’ del genere e’, appunto, la tensione razziale: non esistendo alcuna coscienza di classe in USA, chiaramente non vedrete mai la classe lavoratrice o il ceto medio andare in piazza o scendere in lotta. L’unica coscienza identitaria americana e’ di tipo razziale, ed e’ su questa identita’ che si basa lo scontro delle classi.

Anche se lo scontro e’ ricchi contro poveri, cioe’, in USA si materializza sempre in “negri contro bianchi”.

Uriel Fanelli, domenica 4 gennaio 2015

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