Il vizio del tarlo (alcune precisazioni)

Come temevo, i loggionisti sono entrati in azione gridando BUUUU (non li vedete perche’ questo blog CENSURA i commenti e ne e’ orgoglioso) , ma specialmente noto che il post sia stato letto in un’ ottica completamente sbagliata.
Punto primo: il post parla di fenomeni di massa. E’ cambiato l’intero mercato, non il comportamento del singolo negozio. Questo significa che non esiste alcuna soluzione singola al problema, intendo dire che non esiste nessun modo per il singolo di cambiare le cose. Se il negoziante e’ abituato a schifarti quando non hai abbastanza soldi, anziche’ sbattersi per trovare qualcosa di adatto per il tuo budget (come facevano i negozianti di una volta) non cambierai le cose da solo. Non puoi.
Quelli che ho indicato sono i comportamenti DI MASSA che hanno stravolto l’intero mercato portandolo ad essere un mercato basato sull’offerta e non un mercato basato sulla domanda. Ma questo fenomeno sarebbe invertibile solo se cambiasse il comportamento della massa,  i singoli non ci possono far nulla.
Guardate come strillano oggi gli industriali: gli si sono chiusi i mercati emergenti(1) , e scoprono che la bella massa di precari e disoccupati che hanno creato non compra nulla. Ma questo avviene in un momento di crisi globale, cioe’ in una condizione nella quale e’ difficile fare qualsiasi cosa.
Doveva succedere prima. Avete presente Henry Ford? Henry Ford, che non era di certo un filantropo(2), ad un certo punto (a forza di tagliare sugli stipendi) capi’ una cosa: che se non produceva un generalizzato benessere economico, cioe’ un ceto medio, le sue macchine se le teneva. Il concetto era che ,all’epoca, nessuno comprava cose che non poteva permettersi: di conseguenza, l’industriale doveva produrre sviluppo per ottenere un bacino di utenze.
Se qualcuno avesse proposto ad Henry Ford di finanziare l’acquisto delle automobili a rate, e di far indebitare la gente per comprarle, con ogni probabilita’ Ford non avrebbe mai alzato a cinque dollari al giorno lo stipendio dei suoi operai. Non ne aveva bisogno:  i soldi si sarebbero trovati fuori dal lavoro.
E questo e’ stato l’errore delle famiglie italiane: voler perseguire a tutti i costi lo stile di vita dell’anno precedente a fronte di un peggioramento economico. Se ad ogni peggioramento le famiglie avessero risposto tagliando i consumi (anziche’ indebitandosi), confindustria sarebbe CORSA dal ministero del lavoro a chiedere l’abolizione del lavoro atipico.
Invece no: le famiglie italiane hanno iniziato ad andare in ferie chiedendo il prestito. Hanno comprato lo stesso il PC nuovo a rate. Hanno cambiato ugualmente automobile , sempre a rate, in modo da poter entrare in centro , per la gioia dei commercianti del centro. Loro tagliavano,e voi tamponavate di tasca vostra. Ovviamente, quelli hanno continuato: perche’ mai fermarsi, se il mercato interno non cala?
Le famiglie dovevano tagliare prima. Molto prima. Se si e’ arrivati a questo punto e’ perche’ tanta gente non ha accettato l’idea di cambiare il proprio stile di vita, e ha continuato (a costo di indebitarsi) con il vecchio stile di vita. Cosi’, il lavoro e’ diventato precario e i precari hanno continuato con lo stesso stile di vita chiedendo soldi ai genitori. Le giovani coppie hanno iniziato a fare mutui laddove non potevano comprare casa. E non si sono accontentati di case in periferia o case poco costose: no, ci vuole la villetta nel residence con le finiture di pregio. Tutti avete contribuito a fomentare un mercato
In pratica, qualcuno si e’ presentato da Henry Ford e gli ha detto: non ti preoccupare degli stipendi degli operai, tanto comprano lo stesso le tue automobili.
E che cazzo vi aspettavate, che Henry Ford vi tenesse alti gli stipendi, senza la minaccia di una recessione?
Quello che doveva fare un sindacalista era di presentarsi dagli industriali e dire “signori, le famiglie dei nostri iscritti hanno fatto due conti e l’anno prossimo possono tagliare le spese del 20%. Adesso, se non volete beccarvi un -20% di acquisti, aumentate gli stipendi. Oppure, inevitabilmente, chiuderete.“.
Invece, le famiglie degli operai hanno continuato a comprare le stesse cose, facendo debiti. Col risultato che hanno mandato avanti la baracca per altri 20 anni, 20 anni in ribasso continuo, e oggi si trovano indebitate.
Solo cambiando le abitudini IN MASSA, cioe’ smettendo di acquistare a credito, a rate, col finanziamento, col prestito di mamma, coi soldi di papa’, con l’anticipo del TFR, si potranno creare le condizioni perche’ confindustria decida di fare una migliore politica dei redditi.
Finche’ per soddisfare il vostro edonismo malato vi indebitate pur di essere alla moda, ovviamente loro vi aumenteranno i prezzi, caleranno la qualita’ , e vi diminuiranno i redditi.
Pagate la vostra stupidita’. Cari loggionisti, fate BUUUU a voi stessi.
Uriel

(1) Per la Cina crescere solo del 7% e’ recessione, e anche una recessione dura.

(2) Spese cifre enormi per studiare la possibilita’ di usare le scimmie al posto degli operai nelle atene di montaggio.

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