La prima cosa da capire e’ come lui vede gli uomini del suo partito, e gli alleati della Lega. Perche’ occorre capire che lui non ha alcuna intenzione -ne’ alcuna chance- di portare il PdL alla vittoria, e lo sa.
Quello che non si capisce e’ che si sente tradito. Da chi si sente tradito?
- Gli uomini del PdL. Per lui sono solo una copia maschile di tutte le puttane che ospita a casa propria. Immaginate che le 42 puttane che Silvio paga e tiene a casa sua improvvisamente decidano di metterlo alla porta, prendersi i suoi soldi e godersi la sua villa. Ovviamente lui reagirebbe sbattendole fuori di casa, e ridendo della loro presuntuosa arroganza. Ebbene, nel PdL si sono illusi di poterlo sbattere fuori e tenersi la ciccia. E’ del tutto inutile dire che non lo permettera’.
- Gli uomini di AN. AN era un partitino del cazzo da 5.5% quando Fini incontro’ Berlusconi, ed era condannato all’irrilevanza , senonche’ Berlusconi li aiuto’ a sdoganarsi, presto’ loro le TV per farli diventare simpatici, eccetera. Per Berlusconi quelli di AN sono un branco di puttane in camicia nera , che hanno avuto qualcosa solo per merito suo e che senza di lui non valgono nulla. Anche da loro si sente tradito.
- La Lega. Era un partitino morto e sepolto, ed e’ stato lui a dargli il potere di crescere sino ai livelli cui e’ cresciuta. Lui li ha sdoganati, lui li ha portati al governo, lui li ha tenuti al governo nonostante momenti di palese impresentabilita’. Da loro si sente tradito a sua volta.
- Monti ed il suo governo. In ultima analisi non era costretto ad abdicare, lo fece perche’ gli fu promessa l’impunita’ , ma ovviamente mano a mano che il governo non aveva piu’ bisogno di lui, l’impunita’ e’ venuta meno. A questo punto, Berlusconi si sente tradito da chi, senza di lui, era una nullita’ – dopotutto fu Silvio a mandare Monti a Bruxelles.
- Paralizzare il ricambio nel PDL portandolo al disastro elettorale, col quale avra’ agio di cacciare chi lo ha tradito perche’ -visto che non ci saranno riforme elettorali- potra’ decidere lui chi candidare e chi no.
- Continuare ad associare la sua immagine al PDL, in modo da trascinarlo nel baratro. Cosi’ lui continuera’ a vivere da nababbo, e le puttane -cosi’ lui li considera- dovranno fare la fame.
Il suo piano e’ quello di STRA-perdere le prossime elezioni. E poiche’ alla fine con questo sistema elettorale in parlamento ci va solo chi va bene ai partiti, di fatto il PDL avra’ pochi seggi che distribuira’ solo ai pochi fedelissimi. In definitiva, gli altri possono considerarsi gia’ “licenziati”.
Cosa gli potrebbe andare storto? Potrebbe andargli storto se:
- Il suo partito decidesse di fare a meno di lui. Questo richiede un grande finanziatore con un grande portafogli, e una relativa pace televisiva.
- Il suo partito decida di fare le primarie, e nel tentativo di sopravvivere tutti decidano di liberarsi della sua immagine, magari con una immagine di berlusconi che sbrocca di rabbia per essere stato cacciato, in modo da dare un segnale agli elettori e tentare di mantenerli a se’.
- Una enorme serie di dimissioni di massa all’interno del suo partito, verso qualche altro partito (UDC?)
Lo stesso dicasi per Monti e Napolitano: Berlusconi intende vendicarsi su entrambi, e lo fara’ impedendo che il decreto sulla ripresa venga votato alle camere, producendo la caduta di Monti, e poi ridurra’ il parlamento nel caos proprio mentre il mandato di Napolitano va a finire. Il ticket Napolitano-Monti, che era la soluzione piu’ razionale per avere un governo “politico” insieme alla garanzia “tecnica”, diventa -in prospettiva- un miraggio.
La vera domanda e’: che cosa rende pericoloso Berlusconi? Lo rende pericoloso il fatto che ha un intento puramente distruttivo. Poiche’ distruggere e’ sicuramente piu’ facile che costruire, un individuo come Berlusconi che forza le elezioni ad un giorno tecnicamente impossibile, producendo il rinnovo del Presidente della Repubblica con un parlamento che contiene Grillo e un fortissimo PD , sbarra di fatto la strada a Monti, che come presidente della repubblica riesce indigeribile sia a Grillo che al PD stesso.
Il ticket Napolitano-Monti e’ possibile solo con questo parlamento, ma avendo una data della scadenza del presidente a Maggio, bisogna votare tardi in modo che il parlamento attuale sia ancora in grado di votare il nuovo presidente: al limite Napolitano si dimetterebbe prima di qualche settimana per facilitare la cosa.
Se invece Berlusconi invoca le elezioni prima, il prossimo presidente della repubblica verra’ eletto col parlamento in ostaggio di Grillo e di un forte PD, che sbarra la strada a Monti. Se si vuole salvare Monti, Napolitano deve dimettersi volontariamente molto prima, in modo da forzare l’ elezione del nuovo presidente della repubblica con il parlamento attuale. In ogni caso, facendo adesso una crisi di governo, uno dei due (Monti o Napolitano) sono fregati. Se si vuole Monti come presidente della repubblica per tranquillizzare i paesi partner, allora bisogna sacrificare Napolitano subito. Se si vuole salvare Napolitano, allora occorre sacrificare Monti.
Allo stesso modo, l’ annuncio di Berlusconi causa problemi anche al PD. Se c’e’ il nemico di sempre, vanno bene le strategie di sempre. Cosi’ i D’Alema e le Bindi sono gia’ li’ a festeggiare un’altra era nella quale l’unico programma possibile e’ l’antiberlusconismo, ma non solo: Renzi , che oggi e’ il numero due del PD -questo dice il risultato delle Primarie- diventa troppo contiguo col nemico, e in caso vinca il PD e Bersani debba lasciare la poltrona di segretario, il PD si spaccherebbe tra renziani e d’Alemiani.
Tutto questo, pero’, non garantisce a Berlusconi di governare, anzi: gli garantisce solo una vendetta. Ed e’ per la vendetta che Berlusconi e’ li’.
Non cercate di capire cosa voglia ottenere: politicamente non puo’ ottenere nulla e la generazione che lo ha votato e’, come lui, agli sgoccioli. Teme di scomparire, come Silvio del resto, ma non ha piu’ forza. Se non per vendicarsi, appunto, o morire insieme ai filinstei.
Solo vendetta.
Uriel