Ho passato 4 giorni in una citta’ mitteleuropea, in una specie di “riunione strategica”, a parlare di/con Gartner(*), McKinsey, PwC, Roland Berger, BCG e altre realta’. Ovviamente la riunione era guidata dalle controparti strategiche, mentre le controparti di consulenze tecnologiche presenti (AKA “noi”) venivano informate di essere state “promosse” , in quanto al centro di una nuova, prossima, rivoluzione finanziaria ed industriale che le vede strategiche.
Purtroppo non posso dire molto di piu’, se non le mie conclusioni astratte.
La mia impressione e’ stata che il settore strategico della consulenza sia al potere. E’ al potere per diverse ragioni.
- a capo delle “grandi aziende tradizionali”, come le Telco, ci sono dei perfetti imbecilli scelti perche’ sono dei perfetti imbecilli. Sono controllabili perche’ poi questi perfetti imbecilli, che non hanno idea di cosa stiano facendo, vengono “supportati” da aziende di consulenza strategica.
- le aziende di consulenza strategica alle grandi industrie sono le stesse che fanno consulenza ai fondi di investimento. Quindi non appena suggeriscono la grande idea della situazione all’industria puf… guarda caso arrivano i fondi di investimento, che sono fatti da altrettanti imbecilli incompetenti, ma abilmente supportati dai consulenti.
- di conseguenza, le previsioni non sono affatto previsioni, ma decisioni. Significa che io posso decidere “oggi metto piu’ zucchero nel caffelatte”, e poi dopo averlo messo dire “le nostre previsioni si sono avverate”. Non fanno previsioni: fanno succedere le cose.
Spiego bene il problema. Supponiamo che questi giganti della consulenza decidano che domani , che so io, Paperon de’ Paperoni Acciaierie, debba diventare un’azienda agricola. Una gigantesca azienda agricola.
Allora, queste persone hanno gente che sta dentro PdP Acciaierie, e siccome il CEO , PdP e’ un assoluto idiota, loro lo convincono che e’ una buona idea. In generale convinceranno gli azionisti che guadagneranno un sacco di soldi, sia vendendo le acciaierie che nella conversione.
A quel punto, se PdP Acciaierie e’ un’azienda grande che fa molti dipendenti, bisognera’ convincere anche il governo. Ma la Cassona Salvadaiaio e Usurai della situazione e’ diretta da puri imbecilli che si servono dalla stessa azienda di consulenza. E via, qualcuno spieghera’ loro che l’agricoltura e’ il futuro di PdP Acciaierie.
A quel punto serve solo che qualche investitore, diciamo un equity fund, sia convinto di questa cosa. Ma siccome i grandi equity fund sono gestiti da completi imbecilli che si servono degli stessi consulenti strategici, sara’ un attimo convincerli che la conversione delle acciaierie in agroturismi e’ il trend da cui ricavare soldi. E quindi bisogna investirci.
Toccati questi tre attori-chiave, le decisioni di questa oligarchia di aziende di consulenza strategica diventano profezie che si autoavverano: nel senso che se i dati finanziari sono corretti, la vendita delle acciaierie portera’ soldi agli azionisti, e anche ai fondi, e anche la conversione portera’ soldi.
E questo per loro e’ assolutamente normale.
E sia chiaro: usando questa tecnica del “growing network”, in pratica ogni volta che fanno un colpaccio hanno una serie di manager che poi, cambiando azienda, vanno in altre aziende. E sono ben disposti a rifare il colpaccio.
Posso farvi chiudere linee aeree di bandiera, farvi chiudere la telco nazionale facendole vendere le torri e anche la rete fissa, qualsiasi cosa. Perche’ hanno amici SIA nel governo, che nell’azienda da benedire, sia tra i fondi che investono.
Possono, insomma, “far succedere” le cose.
In generale, quindi, i posti piu’ ambiti (quelli dei CEO che sono strapagati) sono ormai occupati da cialtroni e idioti che arrivano li’ perche’, avendo dietro di se’ l’azienda di consulenza giusta, allora cantano la canzone giusta agli azionisti e agli attori rilevanti. Idem molti posti di persone nominate dal governo per un posto prestigioso. Imbecilli totali.
Se quindi abbiamo una svolta verde che punta verso l’elettrico a batteria e non l’idrogeno, e’ stata la scelta di chi ha finanziato, che so io, Tesla. Qualcuno che era stato consigliato di farlo. Da un consulente strategico.
Non e’ una forma di complottismo. Per creare un sistema di potere come quello delle aziende di consulenza strategica (ce ne sono sempre di piu’, ed in piu’ campi), occorre:
- una classe dirigente di idioti incompetenti. Piu’ i consulenti strategici sono capaci di rendere efficace un idiota, piu’ gli idioti si sentono autorizzati ad ambire a qualsiasi posto: dopotutto, loro non devono pensare o conoscere la materia. Ci pensano i consulenti strategici.
- tempo. alla prima operazione di successo, ci saranno N manager che credono che quell’azienda consigli davvero bene. I manager cambiano azienda spesso. Si tirano dietro i consulenti. Replicano l’operazione di successo. Adesso ci sono 2 volte N manager che sanno che quelli di quell’azienda ti spingono in alto il curriculum.
- conoscenze. MAno a mano che l’azienda cresce, anche assumendo alcuni di quei manager, la loro rete di conoscenze si allarga e diventa ubiqua. Si infiltrano dentro governi , banche, fondi , industrie, ovunque.
- un processo di selezione duro. Si tratta normalmente di persone abili e competenti, per la semplice ragione che sono spremuti come limoni in pochi anni. La maggior parte di loro usa potenziatori del sistema nervoso. Hanno un burnout ogni tre anni. Ma sul campo performano. Se riesci ad assumere persone con un QI minimo di 130 e lo fai per molto tempo, alla fine riesci a fare quel che
Non si tratta di un complotto, ne’ di qualcosa di esoterico. E’ il risultato di un modello di business applicato diligentemente nel tempo. Si tratta di un’oligarchia di aziende che nel tempo si sono infiltrate ovunque. Hanno quindi fatto credere che qualsiasi imbecille, col loro aiuto, possa dirigere qualsiasi cosa. Gli imbecilli qualsiasi si sono fatti avanti (anche sfruttando spinte politiche) , e piu’ erano imbecilli e piu’ avevano bisogno di consulenti strategici.
Il risultato di questo loop e’ che il mondo del business e’ composto da una classe dirigente di idioti & incompetenti, gestiti da un gotha di una ventina di aziende strategiche.
Ma a quanto pare, nel mondo Telco hanno bisogno di quelli che fanno le cose sul campo. Hanno scelto alcuni partner, tra cui la mia neonata azienda (si sono pure fatti le risatine col fatto che abbiamo ricevuto la partita iva europea da SE il primo di aprile, come se non sapessero cosa sia un quarter), e ne hanno benedette alcune. Ci hanno trovato anche finanziatori , e guarda caso sono anche entrati nel capitale.(le aziende di consulenza strategica hanno un obbligo di segnalare conflitti di interesse, ma nessuno controlla davvero.
Insomma, stanno cercando esperti di tecnologia da far crescere , per fare soldi e far fare soldi ai fondi. Siccome siamo una spinoff di un’azienda che ha fatto un paio di cose che per loro sono strategiche (o meglio: che loro hanno DECISO che saranno strategiche) , allora siamo i fortunati. Siamo nati, formalmente, una settimana fa da una costola di un’azienda piu’ grande, e abbiamo una customer pipeline da paura, che aziende ben piu’ grandi possono sognare.
Perche’? Perche’ adesso loro faranno il nostro nome (e di altri “benedetti”) a chiunque.
Sin qui, direte, niente di nuovo. Ho solo conosciuto nel dettaglio come operano e fanno i soldi aziende che, tendenzialmente, consideravo venditori di fuffa. Le loro previsioni si avverano perche’ fanno succedere le cose. Se io prevedo che avro’ un piede ingessato domani e ho una pistola con la quale spararmi in un piede, non ho previsto la cosa: l’ho fatta succedere.
La cosa che mi ha colpito (oltre alla qualita’ della g-nocca presente) era che il conflitto di interesse ha preso il posto della corruzione. Non serve corrompere: puoi far guadagnare legalmente le persone, semplicemente tenendo il silenzio sul conflitto di interesse palese che hai quando sei consulente di un fondo che puo’ finanziare l’operazione, di un governo che puo’ scaricare le perdite sul contribuente, e di un’industria che oggi ha brutte performance e un CDA che chiede una soluzione. E’ il caso di praticamente ogni telco occidentale.
C’e’ molto da lavorare.
Direte: ma questi sono segreti di pulcinella. Si, in astratto lo sono. Che queste aziende facessero il bello e il cattivo tempo si sapeva. Ma aver visto , nel caso specifico della propria spin-off, COME DI PRECISO lo fanno, e’ stato impressionante.
Stanno convincendo molte telco a vendere le celle, quando non a vendere l’intera rete fissa (qualcuno ha detto Telefonica?) , per fare cash.
Harry Baldock // harry.baldocktotaltele.com
Shailaja Pai
02/07/2021
Come vedete, non vendono solo vecchio rame. Quello ci starebbe Stanno vendendo anche LA FIBRA!
E anche le torri. Il 5G deve ancora esplodere, e …
Ray Le Maistre
E quando vi chiedete cosa possa fare un’azienda Telco senza il suo asset piu’ specifico, produttivo e inimitabile, cioe’ la rete, la risposta e’ che gli azionisti hanno visto piu’ cash di quanto abbiano mai visto prima. E dopo? Boh. Quel tipo di boh, che dovrebbe far incazzare il governo spagnolo, se solo non fosse pieno degli stessi consulenti , essendo fatto da imbecilli.
In pratica, siccome le telco rendevano poco, gli azionisti hanno chiesto aiuto ai consulenti. I consulenti hanno deciso che i fondi avrebbero comprato via tutti gli asset delle telco. I consulenti avrebbero consigliato il CDA di farlo. E avrebbero consigliato i governi coinvolti, che quello che succedeva era buono per loro.
Si’, ma dopo?
Loro hanno una visione del futuro delle telco, ovviamente, ma non posso dirla.
E no, non e’ un complotto contro le vecchie telco, che sono immobili e fanno guadagnare poco gli azionisti. E’ semplicemente un progetto per ristrutturare il mondo telco. E se riescono a ristrutturare una cosa come Telefonica, che non e’ piccolina, potete stare certi che riusciranno praticamente con ogni altra telco. Convincere una telco a vendere la rete in rame, e poi quella in fibra, e anche le torri, significa avere una pila di idioti a dirigere le telco, una pila di idioti al governo, e una pila di furbi nei fondi di investimento.
Ma, direte ancora, di cosa ti meravigli? Beh, se lavori nel mondo telco segui le notizie. Telefonica non e’ l’unica che vuole scorporare le reti, e sono anni che ci sentiamo fare annunci di scorporo delle reti e vendita di asset, piu’ o meno da ogni telco “di vecchio stampo”.
A farmi impressione e’ la portata della cosa, la sua sistematicita’, il fatto che sia sotto gli occhi di tutti ma nessuno sospetti una regia globale, e il fatto che la storia si chiude sempre allo stesso modo: la vecchia telco chiude. Centinaia di migliaia di persone sono da ricollocare, ma non sanno lavorare nel “nuovo” modo.
Provate a fare il nome di una telco qualsiasi, diciamo pippo, e cercate su google “pippo sells fiber”, o “pippo sells network”, o “pippo sells towers” , e scoprirete che tutti o quasi lo stanno facendo. Le telco stanno vendendo il loro asset unico, inimitabile e specifico. Un contadino che vende le sue terre. Un ristorante che vende la cucina. Assurdo.
Ecco, e’ la portata della cosa, la sua pianificazione, che mi ha sorpreso. E mi sorprende anche perche’ i cacciatori di complotti non sospettano nulla, per la semplice ragione che non e’ un complotto. E’ business. As usual.
Non ho paura perche’ la mia nuova azienda e’ tra quelle “benedette”. Il processo che sta iniziando durera’ 15 anni, quindi se non faccio cazzate ci vado in pensione, con questa operazione.
Ma devo dire, sull’efficiacia pratica del modo di lavorare di alcuni che consideravo cazzari senza dignita’ mi sono ricreduto.
E’ una semplice gestione del conflitto di interessi, protratta nel tempo.
Voi direte: ma vi rivelano i loro piani cosi’?
No. Per loro non e’ un piano segreto. E’ una strategia, e se foste abbonati ai loro servizi di consulenza vedreste che non nascondono niente a nessuno. Sono solo le strategie che suggeriscono al mercato.
Ci dicono che nella pipeline dei clienti c’e’ questa azienda che sta vendendo gli asset e deve disaggregarli prima e lo sanno perche’ hanno aiutato personalmente il CEO a stendere il piano. Poi ti dicono che i soldi li mette un fondo, e lo sanno perche’ stanno finalizzando i contratti col loro aiuto. Poi ti dicono che hanno gia’parlato con i regolatori , che conoscono perche’ consultano, e hanno luce verde dai governi perche’ stanno finalizzando i decreti.
A vedere la gestione del conflitto di interesse come sorgente di potere, ovviamente sono io.
A capire che questo e’ un sistema di potere cosi’ diffuso da sembrare un complotto, mentre per alcuni e’ business as usual, sono io. Per loro e’ “un giovedi’ qualsiasi”, e’ pubblico (se avete i soldi per avere i loro articoli, che si pagano eccome) , ed e’ una semplice “visione strategica”.
Certo, non posso fare nomi , ma dire che sta succedendo una gigantesca ristrutturazione che queste aziende governano, non e’ nulla di che. Finche’ non capiamo la portata pratica di quel che vediamo.
Non posso proprio rivelare nulla? Forse alcune cose divertenti.
Allora, un certo consulente che amate molto si alza e dice “in passato lavorando con vostri colleghi ho avuto l’impressione che non ci consideraste molto preziosi. Come mai adesso coinvolgete noi, al punto da trovarci i clienti e i finanziatori?”.
La risposta della tipa e’ stata: “perche’ ci siamo resi conto che se vogliamo fare soldi anche nel settore tecnologico abbiamo bisogno di quelli che le tecnologie le implementano sul campo”.
In soldoni: “mi fai schifo quanto prima, tu mi detesti e non smetterai mai di farlo, ma tu farai tanti soldi e noi anche, quindi e’ il caso di limonare un poco sotto la doccia, non trovi?”.
La seconda cosa succosa e’ stata che siccome noi abbiamo , come molte aziende IT, un dresscode “business casual/eternal young” , loro hanno cercato di “abbassarsi al nostro livello”. Vedere gente che ha praticamente la cravatta tatuata sulla pelle del collo alle prese con una normale felpa col cappuccio era comico: non so in che modo ci siano riusciti, ma il cappuccio era steso in modo che sembrava qualcuno glielo avesse stirato sulle spalle (e forse lo hanno fatto davvero) era divertentissimo.
Poi non potevano venire con le scarpe di vernice o i tacchi, quindi ovviamente sono venuti con delle scarpe da tennis. Solo che c’e’ poco da fare:
E ovviamente si sono anche messi i Jeans.
https://us.escada.com/collections/trousers-jeans
Insomma, loro “sono come noi” e vogliono che siamo tutti “uno stesso gruppo”.
Siamo uguali, capito? Uguali uguali.
(*) Gartner si posiziona sul mercato (per sua decisione) piu’ come azienda di ricerche strategiche , che di consulenza come McKinsey ed altri, ma il loro lato commerciale opera esattamente come un’azienda di consulenza.
