Il quarto podere.

Dopo il post sui trasferimenti di soldi tra regioni(che ho scritto di getto perche’ mi secca la disonesta’ intellettuale) , volevo invece scrivere di un tema che mi preme molto, che e’ la privacy, ovvero il rischio di perdere completamente ogni diritto agli spazi intimi, a favore di un’opinione pubblica sempre piu’ morbosa. Non intendo buttarla in politica, perche’ fortunatamente ci sono alcune notizie che mi permettono di farlo senza usare la politica come metafora.

La prima notizia e’ questa. Sembra che Sandra Bullock ami farsi ammanettare al letto con il marito che la frusta vestito da Hitler, il tutto condito da turpiloqui vari.

Ora, come regola di vita non giudico la vita sessuale altrui. finche’ avviene tra adulti consenzienti. In generale quando ricevo notizia di una pratica cui non avevo mai pensato, per prima cosa mi chiedo se sarebbe sfiziosa. Poiche’ vivo in Germania e il tedesco e’ cosi’ inibito da aver bisogno di tre birre per chiedere alla vicina di casa come sta, qualsiasi cosa sappia di tedesco ultimamente mi suggerisce tutto , tutto tranne che sesso. Figuriamoci poi Adolf Hitler, che era sexy come una carriola emo. O se preferite, come un austriaco.

Ma non e’ questo il problema: il problema e’ che se togliamo il nome “Sandra Bullock”, abbiamo che un giornale prende le abitudini sessuali di una signora americana e le mette in pubblico.  Metteteci  Rose Smith. Metteteci Anna Corinaldesi, Vittoria Colombo, quello che volete. Anche il vostro nome, o quello di vostra moglie.

Ora, non e’ che quelle cose le facciano solo in tre, su questo pianeta. Se aziende come Skin Two hanno il successo che hanno, c’e’ una ragione. Ed e’ una ragione di mercato.

Andiamo quindi al punto: una donna e suo marito hanno uno spazio che considerano intimo e privato. Evidentemente si tratta di una coppia (gossip a parte e fine della coppia a parte) che ha un certo affiatamento: non e’ che una ti dica “ammanettami a letto vestito da Hitler e frustami chiamandomi buco di culo” al primo appuntamento.

Tuttavia, avrebbe potuto essere qualsiasi cosa. Anche una performance noiosissima e terribilmente scontata (tipica della sessualita’ all’ americana: how much? how much? how much? how much inches? how much time? how much cums? how much? how much?)  come quella di Pamela Anderson e Tommy Lee, se finisce sui giornali diventa notizia.

Tuttavia, anche Pamela Anderson e’ una donna, un essere umano, e quindi ha dei diritti.

Adesso arriveranno i soliti idioti a dire “ma lo fa per farsi pubblicita’”. Irrilevante. Anche quella volta che vi sono entrati i ladri in casa, in realta’ vi ha fatto piacere perche’ eravate al centro dell’attenzione. Per non parlare di Matteotti , che si e’ fatto ammazzare per finire su tutte le piazze del paese. Oppure no?

Oppure no. Perche’ il problema non e’ che una Pamela Anderson o una Sandra Bullock possano (o meno) dare alla stampa le proprie performances per farsi pubblicita’ (di che pubblicita’ abbia bisogno una che ha appena vinto l’oscar nella terra del politicamente corretto lo sapete solo voi) : il problema vero e’ se la stampa debba fare da sponda a cose simili.

Per quanto riguarda i diritti del singolo e del suo privato sono piuttosto garantista. Anzi, sono ferocemente garantista. Perche’ cosi’ facendo si leggitima quella che e’ una violenza vera e propria.

LA prima cosa che l’idiota medio mi risponde e’ che “ma tu non sei sandra bullock, non rischi di finire sul Corriere per questo(2)”.Davvero? E chi me lo garantisce?

Si tratta di quello che definirei “Effetto Matteotti”. Ad un certo punto Matteotti viene ammazzato da Muti , ma il cittadino se ne frega. Perche’? Perche’ alla fine dei conti crede di essere “troppo piccolo” per essere oggetto di simili attenzioni. Il cittadino italiano crede che basti farsi i cazzi propri per campare cento anni.

Insomma, il cittadino italiano per inspiegabili motivi si sente forte perche’ e’ debole. Si sente grosso perche’ e’ piccolo. Non si rende conto che e’ vero, non finira’ mai sul corriere. Ma per distruggere la sua piccola vita non serve un grosso giornale. Basta un piccolo giornale di provincia. Un pettegolezzo.  Un blog.

Cosi’, la pretesa del cittadino di essere fuori pericolo perche’ e’ troppo piccolo e’ assurda, per un semplice motivo: anche la vita del cittadino medio e’ piccola, e piccola e’ la forza che basta a rovinarvi.

Cosi’ e vero che se voi e vostra moglie ‘o fate strano non finirete sul corriere. Ma per massacrare la vostra vita basta un piccolo blogz, non serve il corriere.

Allora voi dite: ma il piccolo blogz io lo posso denunciare. Ed ecco che vi ridimensionate: da piccoli che eravate, al punto di essere tranquilli di essere al sicuro, adesso siete gia’ alle minacce. Aha. Ma sapete com’e’ internet: voi fate causa ma ormai il video e’ sulla bocca di tutti. Lo ha visto tutto il vostro paese. Avete perso il lavoro. Non avete piu’ il coraggio di uscire di casa. E tutto perche’ eravate con vostro marito e avete deciso di provare il giocattolo nuovo.

Dietro tutte queste schermaglie sul presunto “a te non puo’ succedere”  rimane il problema grave: si sta facendo violenza sulle persone,  invadendo a forza i loro spazi piu’ intimi.

Si tratta di cose che vengono da paesi nordici, ove il concetto di “violenza contro la persona” e’ sconosciuto: la morale nordica permette, se c’e’ la forza e l’astuzia di giustificarsi con qualche altisonante etichetta, qualsiasi porcheria verso la persona. Cosi’, basta chiamare “gossip” questa violenza sulle persone, e tutto sembra cosi’ civettuolo, cosi’ leggero, cosi’ accettabile. Migliaia di sciampiste si getteranno sulla notizia, fameliche, animate dalla una stupidita’ animalesca  che e’ cosi’ tipica della “pancia” anglosassone e mitteleuropea: se avessero chiamato “reality show” lo sterminio degli ebrei, non si sarebbero fatti problemi a terminarlo, filmarlo e metterlo in TV. Show must go on. Questo e’ l’orrore modaiolo, leggero e frivolo che viene da questi cercopitechi biondastri che non sanno dire ciao se non sono ubriachi: essi non hanno morale , non hanno etica, per la semplice ragione che per ognuno di loro l’altro essere umano e’ un concetto impossibile da accettare da sobri. Non si curano di evitare la violenza sugli altri perche’ , prima dei cinquant’anni, sono cosi’ primitivi e subumani che non percepiscono nemmeno la violenza su di se’.

Soltanto verso i 50 anni il tedesco medio , coperto da cicatrici dovute ad una vita vissuta come se tutti fossero di ferro, si accorge di aver bisogno di umanita’ e di rispetto. E lo stesso vale, con modalita’ diverse, per tutto il mondo “ariano”, quello dei paesi “bene”, quelli dove “niente e’ personale”.

Dovreste vederli. Il vostro capo licenzia voi. Proprio voi, non il vostro vicino di casa. Proprio voi, non chiunque altro in azienda. E’ evidente che si tratta di un atto rivolto e diretto verso di voi. Allora cosa fa? Vi dice che “non e’ una cosa personale”. Cioe’, il culo che finisce al freddo e’ vostro. Non il vistro vicino, e non il collega. Ma non e’ “niente di personale”. Il che e’ ridicolo per chiunque abbia la fortuna di essere latino: se la tua azione si esplica contro di me, e non chiunque altro, evidentemente e’ qualcosa di personale con me. E’ un fatto.

Ma loro dicono una cosa essenzialmente vera: non e’ niente di personale per la semplice ragione che (almeno quando sono sobri) non sono capaci di relazioni personali. Per questo non e’ personale: se sono incapace di avere amici, perche’ dovrebbe essere possibile avere amici? Se non ho simpatie, come dovrei avere antipatie? Se non amo, perche’ dovrei odiare? “Nothing personal”, non indica la situazione particolare del momento, indica molto semplicemente la loro miserabile condizione esistenziale. Questa e’ l’orribile sotto-umanita’ degli “ariani del mondo”.

Cosi’ non ci si deve stupire se proprio dal quel mondo ci arrivi il “gossip”, ovvero una forma di violenza personale che un tempo era disprezzata. Un tempo “pettegolezzo” indicava un’attivita’ ignobile, per persone di bassa lega sociale e culturale, un’attivita’ per sciampiste e serve. I giornali di pettegolezzi erano detti “giornali da servette” per questa ragione.

Ma oggi si chiama “gossip”. Gossip e’ una parola inglese, cosi’ e’ una cosa bella. Un pochino come “cuckold”: se sei cornuto e’ un conto. ti incazzi e divorsi, ma se sei “cuckold” e’ una cosa diversa; cosi’ la moda si sta diffondendo pure in Italia.

Non so cosa arrivera’ dopo: magari ci spiegheranno che “rape” e’ meglio di stupro. Oddio, no, lo stanno facendo. Esiste un genere che si chiama cosi’, in modo che possiate dire che siete appassionati di “rape” in autobus, e anziche’ una crisi di panico (come se aveste detto che siete appassionati di “stupro”) otterrete domande interessate. Maddai, davvero? E c’e’ anche un club del rape? Carino… e’ rilassante, sai? Quasi quasi mi ci faccio la tessera. Per non parlare delle “escort”, che non sono mignotte. Sono escort. Nothing personal, del resto. Se nulla e’ personale, perche’ dovresti incazzarti per uno stupro? Se tua moglie si vende? Se sei cornuto?

Mica e’ una cosa personale verso di te, se tua moglie si fa sbattere dal postino.

Insomma, da questo mondo di subumanita’ degli ariani arriva questa nuova aberrazione. Il fatto, cioe’, che quello che una donna fa col marito nell’intimita’ possa venire messo sui giornali. “Nothing personal”, e’ business. Solo il cielo sa se Hitler avesse “qualcosa di personale” con sei milioni di persone che non aveva mai incontrato.  Spero che nessuno di questi barbari si ponga mai il quesito.

Sono certo che nessuno al Corriere avesse qualcosa di personale contro Sandra Bullock , ma cio’ non toglie che abbiano partecipato allegramente a questa violenza contro la persona. Perche’ ormai questa moda si e’ cosi’ diffusa che l’animale medio in circolazione non la percepisce nemmeno piu’ come una violenza. Egoisticamente confortato dall’idea che “alla persona comune non possa succedere” , il nostro animale si sente al sicuro e scommette sulla forza della propria debolezza.

Un pochino come dopo l’omicidio di MAtteotti, gli italiani dissero “vabe’, mica ammazzano te, il pinco pallo qualsiasi. MAtteotti era un VIP”. Poi in realta’ qualcuno e’ stato ammazzato, ma specialmente tutti rischiavano di esserlo, o perlomeno tutti erano sotto la minaccia di esserlo.

Bene, allora sarete felici di sapere questo.

Guardate questo oggettino qui. A 99 euro, potete “dimenticarlo” sull’armadio di un Hotel. In camera da letto. Nel bagno di un vostro amico. Puo’ ‘cadervi tra i cuscini del divano mentre siete a casa di amici.

Esiste anche di meglio, per esempio questo. Guardate i prezzi: sono accessibilissimi. In realta’ chiunque potrebbe dimenticare un mazzo di chiavi in casa vostra durante una visita di cortesia, tornare l’indomani a richiedervelo, e si sarebbe fatto un’idea di quel che succede in casa vostra.

Per non parlare di questi qui. Siete ancora convinti che “non possa capitare a voi”? Si tratta di roba che puo’ essere tranquillamente dimenticata a casa vostra. Si attiva con sms, e inizia a scattare foto. I modelli piu’ sofisticati ve le inviano anche via MMS. Costano poco. Ci sono personaggi che dimenticano queste cose sopra gli armadi dei motel, specialmente nelle camere matrimoniali. E ci sono siti dedicati a questo business.

Nothing personal, ovviamente. Mica lo sapevano che stavano trasmettendo la vostra augusta signora. Per loro era “hot latina getting fucked hard”. Ma se il vostro vicino di casa la trova, e riconosce qualsiasi particolare del suo corpo, siete rovinati. Tanto poco basta, oggi, sul posto di lavoro. A distruggere la vostra vita, o solo a entrare nella vostra camera da letto e spiarvi. Ad ascoltare quello che dite attraverso i muri. A dimenticare un mazzo di chiavi in casa vostra, magari nel bagno, durante una cena. O tra i cuscini del divano.

Allora, si’: puo’ succedere anche a voi. Non finirete sul corriere. Finirete sulla gazzetta di mantova. Sulle email dei colleghi. Su youporn. Vi sta bene, adesso, questa violenza?

Il problema e’ se si intende stare a guardare, asserendo che non si debba intervenire, o se si intenda permettere che questa violenza contro le persone continui.

Non importa che sia Sandra Bullock o il presidente Sarkozy. Che sia Pamela Anderson o Emanuela Rossi. Il problema e’ che la stampa si sta arrogando il potere di amplificare , con i propri mezzi, questo genere di violenze sulla persona.

Trovo particolarmente inutile, ai fini sessuali, vestirsi da Hitler. Cosi’ come trovo poco interessante il modo di  esprimere il godimento delle pornoattrici americane (oh-yes-yes-fuck-me-fuck-me-oh-god-oh-god, sempre uguale) , e molte altre cose. Ma il problema non e’ il cosa. Chi ha vissuto sa che queste cose non le fanno Sandra Bullock e Pamela Anderson, e che anche la Manuela, la Paola, la Francesca prima o poi ti stupiscono.

Perche’ non ti aspettavi che alla Manuela che sembra cosi’ esile piaccia essere presa a schiaffi mentre lo succhia. Non ti aspettavi che alla Francesca piacciano le manette. Non pensavi che la Vittoria fosse cosi’ fantasiosa. Eppure, tant’e’: la sola fonte di stupore , dopo una certa eta’, e’ la varieta’ dell’umano. Lo standard annoia in fretta. E forse la vicina di casa fa questo. Forse lo fa la collega.

Non lo saprete mai, per una semplice ragione: NON E’ VOSTRO DIRITTO SAPERLO.(3)

Non esiste alcun “diritto all’informazione” che possa consentire, giustificare o avallare una violenza contro le persone. Non esiste alcun diritto di sapere che possa consentirmi, giustificare o avallare il fatto che io legga cosa fa una donna nel proprio letto. Dico una donna perche’ di solito ci rimettono loro; nel caso di Mosley ci rimetteva lui, tanto per dire.

Si tratta di una forma strisciante di bolscevismo,   cioe’ di tirannia della maggioranza  (bolscioi = maggioranza)  , di odio verso il concetto di “privato” persino quando indica una parte della vita altrui, mescolata con quell’incivilta’, quella mancanza di rispetto per la persona in quanto tale, che e’ tipica dei popoli nordici. Di quella gente che e’ incapace di socializzare  con un altro essere umano sotto lo 0.9 di tasso alcoolico.

Questo delirio, che in Italia si appoggia sugli stradi piu’ odiosi della societa’, compresi alcuni che fanno politica, va fermato. Non mi interessano i contenuti.Per principio, non li guardo.

Un tempo nei paesi civili le prove raccolte illegalmente o in violazione dei diritti dell’imputato venivano cancellate dai processi. Non venivano tenute in considerazione. Proprio per arginare questa ondata di barbarie, di miserabile umanita’, di societa’-tribunale, di societa’-patibolo.

Questa stampa va fermata. Va punita. Va distrutta. Io non devo sapere che cosa faccia la Bullock a letto. Non devo sapere che cosa faccia Pamela Anderson a letto. Non devo sapere cosa faccia la mia vicina di casa a letto. Se l’alternativa e’ la dittatura, beh, chiamiamola “new democracy”, e vi piacera’ assai. Un pochino come cuckold, escort, rape porn, gossip.

E i casi sono due: o la stampa fa un bel passo indietro, oppure si legittimera’ ogni forma di violenza privata che invada gli spazi personali e intimi. Ma come ho mostrato sopra nei link, le attrezzature per fare questa roba sono alla portata di tutti.

Per cui, cari giornalisti, state molto attenti: presto sara’ possibile vendicarsi anche di voi. 

O fermate questa merda, o fate la fine di Boffo.

Dopotutto, anche voi avete dei vicini di casa. E un portachiavi. E qualcosa che non vorreste gli altri sappiano. Che non significa “qualcosa di male”.

Significa solo “qualcosa di privato”.

Uriel

(1) Ci crediate o meno, insieme ai feticci nazisti, e’ una delle mode piu’ diffuse nel BDSM d’oltreoceano.

(2) Sandra Bullock che si fa frustare ha la prima pagina da piu’ tempo dei cento morti delle alluvioni brasiliane.

(3) Visto che  generano curiosita’, ecco le scarpe indossate dalla vostra vicina di casa nella foto sopra [immagine non reperibile]

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