Il potere della Neolingua.

Il potere della Neolingua.

Ho gia’ parlato del potere della Neolingua orwelliana, ovvero della capacita’ di cambiare la percezione delle cose utilizzando parole nuove – o inadatte – per descrivere quanto avviene. Il caso dell’ “accordo” tra Grecia ed Eurogruppo e’ un esempio di come funzioni questo fenomeno. Se andiamo a verificare infatti la differenza tra contenuti e parole, scopriamo una cosa impressionante.


La tabella che segue confronta le dichiarazioni di Tsipras con quanto Tsipras ha ottenuto.

Dichiarazione di Tsipras Risultato semantico Risultato reale
“Non avremo mai piu’ a che fare con la Trojka”
La Trojka viene ribattezzata “Le istituzioni”
Il governo Tsipras sara’ giudicato dagli stessi attori di prima: UE, FMI, BCE

“Non avremo piu’ da rispettare il memorandum con la Trojka”
Il Memorandum viene ribattezzato “gli impegni presi” e “gli impegni precedenti” e Tsipras deve mostrare entro lunedi’ come rientrare nei parametri.
Il governo Tsipras dovra’ affrontare le stesse riforme che rifiuta, piu’ alcune altre per recuperare il tempo perso.
“Le regole di austerity imposte dalla Merkel saranno cancellate”
Entro Lunedi’ 23 febbraio Tripras dovra’ presentare una lista di misure di austerity capaci di riportare il bilancio greco in linea con “gli impegni presi” e i “parametri predecenti”.
Il governo Tsipras dovra’ fare le medesime riforme, ma dovra’ assumersene la responsabilita’ e scriverle su una “proposta” da lui firmata. Non potra’ piu’ chiamarla “austerity di Berlino” o “austerity della Trojka/Merkel”.
“Non accetteremo ultimatum”
Il tempo a sua disposizione si riduce a soli 4 mesi, mentre prima la revisione del programma avveniva ogni sei mesi, e l’ultimo e’ stato anche stiracchiato di due mesi.
Tra quattro mesi il governo Tsipras si dovra’ presentare a Bruxelles a chiedere una nuova estensione, e ha tempo sino a quel momento per fare tutte le riforme che lui “ha proposto”.
“Faremo pagare le tasse ai ricchi.”
Lo scontro da lui causato ha causato la fuga di quasi 30 miliardi di euro dalle banche greche. Questi soldi non sono piu’ tassabili.
Il governo Tsipras ha quattro mesi per far pagare ai greci i soldi della rata delle tasse di Dicembre, che non hanno pagato credendo alle sue promesse, piu’ un aumento di tasse dovuto alla diminuzione del capitale imponibile presente nelle banche.
“Non accettiamo i vincoli di bilancio imposti da Bruxelles”
Durante la contesa il PIL greco, che si stava rialzando grazie ad investimenti stranieri, si e’ nuovamente portato sul segno negativo.
Il governo Tsipras ha quattro mesi di tempo per recuperare la perdita di PIL, dal momento che ha avuto la stessa flessibilita’ di Italia, Spagna e Francia, e quindi non puo’ andare sotto il pareggio.
“Ridaremo dignita’ al popolo greco”
Lunedi’ 23 Tsipras deve presentare il suo programma, che deve contenere “gli impegni presi” (cioe’ il vecchio memorandum) , piu’ la descrizione di cosa fara’ per rientrare nei parametri (che ha sforato a Febbraio), se vuole il prolungamento di 4 mesi.
Tra quattro mesi il governo Tsipras si dovra’ ripresentare a Bruxelles, a rendere conto delle riforme che LUI ha dovuto “proporre”, senza piu’ un capro espiatorio (anche se le condizioni sono identiche a quelle di prima) , perche’ le stesse riforme che prima erano “della Trojka” diventeranno parte della “proposta Tsipras” e dovra’ farlo con gli occhi del mondo puntati addosso, mentre prima si trattava di colloqui tecnici che avvenivano da qualche parte nelle catacombe di Bruxelles.
Come vedete chiaramente, Tsipras ha avuto meno di quanto aveva prima (il programma si rinnovava di sei mesi in sei, non di quattro), ma ha perso due mesi di estensione del vecchio programma senza guadagnarci – quindi a costo zero per i prestatori – e deve ancora fare le stesse riforme di prima.
Le condizioni, cioe’ sono peggiori rispetto a prima.
Dovra’ presentarsi di fronte al PROPRIO parlamento, per far votare le riforme che prima erano il memorandum della Trojka” e che adesso sono “la Proposta Tsipras”. Il fatto che sia LUI a dover proporre, lunedi’, le riforme che “mantengano gli impegni presi” e “facciano rientrare la Grecia nei parametri concordati” significa che quello che prima era “il memorandum della Trojka” adesso diventa ” la proposta di Tsipras”.
Come e’ possibile, allora,  che abbiano accettato un inasprimento delle condizioni?
QUESTO E’ IL TREMENDO POTERE DELLA NEOLINGUA
L’inaccettabile diventa accettabile perche’ ha cambiato nome.
La Trojka (UE, BCE, FMI) e’ diventata “le istituzioni”. L’ “austerity” e’ diventata “il programma di Tsipras”, il “memorandum” e’ diventato “la proposta di Tsipras del 23 febbraio 2015”. I contenuti sono i medesimi, come si legge nell’accordo firmato ieri, ma sono cambiati i nomi. E si sono accorciati i tempi dell’accordo: dal rinnovo ogni 6 mesi, al rinnovo ogni 4.
Anche sul piano logico le cose non vanno meglio: Orwell diceva che la neolingua consentiva di usare la parola contro la logica, e le cose stanno proprio cosi’.
Innanzitutto: cosa puo’ fare il governo Tsipras in soli 4 mesi? La risposta ovvia e’: quasi niente. Anche ammesso che voglia davvero alzare gli stipendi e le pensioni, visto che non gli sono stati dati dei soldi – dovra’ prima aspettare che le sue riforme siano fatte e che eventuali ricchezze tornino allo stato.
Siccome le tasse si pagano ogni anno, almeno la maggior parte, ed e’ improbabile che il gettito IVA della Grecia possa dare questi soldi, di fatto non avra’ i soldi per fare proprio niente.
Qual’e’ la logica di una proroga di 4 mesi? Nessuna. Peraltro, i quattro mesi scadono prima che le entrate della stagione turistica diventino entrate per lo stato.
Risposta: con questo “prolungamento” , che non e’ un “prestito ponte” ma la continuazione peggiorata degli impegni precedenti, la situazione in Grecia puo’ solo peggiorare.
Non esiste, sul piano macroeconomico, una logica di “quattro mesi”. In quattro mesi non cambia l’economia di una nazione. Se si fosse deciso “continuiamo come prima” sarebbe stato lo stesso, ma almeno i greci avrebbero ricevuto soldi. Adesso dovranno , se vogliono gli stessi soldi di prima, prima sottoporre il programma di governo alle “istituzioni” lunedi’ 23 Febbraio, e poi far vedere l’attuazione tra quattro mesi, poco prima di altre scadenze fondamentali.
Anche andando ai fatti, cioe’, dal punto di vista greco la situazione e’ addirittura peggiorata: MENO tempo e MENO soldi per fare LE STESSE COSE, e come se non bastasse, un tempo TROPPO BREVE per farle.
Questo e’ l’immenso potere della NEOLINGUA:
  1. La capacita’ di modificare l’esperienza  delle cose sino a risultati percettivi estremi, per esempio “letame” diventa “miele di bovino”.
  2. La capacita’ di usare la parola contro la logica, ovvero di causare azioni molto costose e impegnative senza che la logica suggerisca un guadagno di tali azioni.
Parlando di logica, rimane il nodo del “grexit. L’uscita della Grecia sembra rimandata di quattro mesi, ma rimane scritta sia nel valore attuale dei CDS che nelle prevedibilissime conseguenze degli ultimi due mesi di promesse di Tsipras: i cittadini greci non stanno pagando le tasse, convinti che il governo le abolira’.
Il prossimo “nodo” politico sono le elezioni francesi, che sono pero’ dipartimentali e non inficiano tantissimo Hollande, e specialmente quelle spagnole, che avverranno in Dicembre. Usando la logica, chi vuole il Grexit vorra’ trarne il massimo vantaggio, e avere il disastro vicino alle elezioni spagnole , o a quelle francesi, potra’ forse togliere la voglia di cercare l’uscita dall’ Euro.
La cosa incredibile di Tsipras, cioe’, e’ di essere riuscito a peggiorare il destino del proprio paese, senza cavare un ragno dal buco o un euro alla controparte europea, e come se non bastasse, si avvicina il momento in cui la triste fine del suo paese verra’ usata per “dare l’esempio”.
Questa e’ la ragione per la quale sono molto, molto, molto cinico riguardo all’uso di termini sintetici, anglismi senza significati definiti con la dovuta precisione, e ai discorsi che sembrano dimostrare la possibilita’ di avere una soluzione semplice per un problema complesso.
Tali discorsi faranno quasi sempre uso di “neolingua”, ovvero della capacita’ di trasformare il letame in purissimo miele di bovino, prodotto da bovini liberi, in una fattoria biologica.
Ecco il vostro miele di bovino:

Il potere della Neolingua.
Il potere della Neolingua.
Un autentico prodotto BIO.
Eppure, “miele di bovino” suona cosi’ bene. Cosi’ come “estensione del debito”.

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