Il monopolio dell’opposizione.

Mentre facevo un giro per la citta’ (il lungofiume di Duesseldorf, il Mannesmannhufer come lo chiamano loro, e’ bellissimo) mi sono capitati sott’occhio diversi cartelli, molto interessanti. Si tratta di cartelli di partiti che non sono i partiti politici (anche se siamo vicini alle elezioni locali) , ma di partiti “nuovi”, oggi diremmo “democrazia 2.0”. Quando sono tornato a casa ho cercato gli stessi partiti/movimenti in Italia, e mi sono cascate le braccia.

 

Mi e’ tornata alla mente la mia tarda adolescenza. Negli ultimi anni dell’adolescenza (quindi, gli ultimi anni ’80) a casa mia giravano dei soldi, e quindi si potevano seguire delle mode. Io ero un pochinoun fanatico dei quello che oggi si chiamerebbe “Hair Metal” e mi vestivo di conseguenza.(1)

( I thrasher si incazzeranno, ma come si faceva? Cioe’, quei jeans sporchi attillatissimi che mi facevano un male boia al pacco,  e le scarpe da tennis alte  che poi puzzavano a KM di distanza. E le toppe. Ommioddio, le toppe. E le toppe di Jeans sulle giacche di pelle. Era impossibile. Ragazzi, era impossibile.) Mi sforzavo, insomma, di assomigliare a loro.

(vi sembra terribile? Beh, ricordate che tutti gli altri portavano le giacche con le spalline imbottite e ascoltavano i Righeira)
Voi direte: beh, a parte che ti piaceva chiunque maltrattasse una chitarra dalle parti di L.A. , Poison compresi, qual’e’ il punto? Il punto e’ che non era facile, nella bassa ferrarese, trovare l’occorrente. Si comprava cosi’ tutto (vinili,  vestiti, eccetera) attraverso dei cataloghi postali.(i negozi erano l’ “Inferno & Suicidio”, ed altri) Ovviamente uno solo di noi non faceva “massa” e bisognava essere in tanti.

 

Cosi’, eravamo un gruppo di amici. Ci si metteva daccordo e si faceva l’acquisto tutti insieme. Allora, eravamo un tot di persone. Quasi tutte le ragazze erano dark oppure hair metal,  tranne due rigorosamente rockabille. C’era uno skin “rosso” (2). Due o tre amanti del Detroit Techno (cinque anni dopo sarebbe stato “Acid House” per noi europei) qualche punk e diversi trasher.

 

Voi direte: tutti nello stesso paesello? No, impossibile. Sparsi in una quarantina di km. Allora direte: scusami, nello stesso gruppo rockabilli, dark, hair & thrash, Detroit Tecno, punk? E non esplodeva?

 

No, non esplodeva. Essenzialmente la provincia italiana dell’epoca adorava na divinita’ particolare, un dio che si chiama “tutti”.
(il “Dio Tutti” in una rappresentazione apocrifa: notate i valori cristiani sul petto)
Insomma, il “dio tutti” era una divinita’ altamente vendicativa, perche’ se “non fai come fanno tutti” allora sei un paria. Per vari motivi, che vanno dalla musica all’abbigliamento sino a dove infili (o ti fai infilare) la minchia.Insomma, era l’era dei panozzi. Tutti volevano un Monclér e delle scarpe Timberland e il taglio di capelli come Ivan Drago e i pantaloni cortissimi con il risvolto e le calze a quadretti. Altrimenti, eravate merda. Per usare il termine locale “stianàz” , “trad: cristianacci, pessime persone). Per usare il termine della mamma “ma non puoi fare come tutti gli altri?”.

(Un eroe dell’epoca. Pregiata opera panozza del  periodo pre-Ivan Drago)

(la moda del periodo, circa notare le cravatte e le giacche con spallina, e le camicie con colletto micro)

 

Insomma o stavi col “Dio tutti” o eri escluso. E quindi, per forza di cose ci uni univa con quelli che stavano contro il “Dio Tutti”. Perche’ le categorie erano due: con il Dio Tutti o con Satana.

 

Mi rendo conto adesso che per una persona che non volesse seguire il “Dio Tutti” ci fosse poca alternativa: stare con noi. In effetti, alcune persone erano, sul piano estetico, normalissime.(non panozzi , ma neanche altro). Tuttavia, siccome il Dio Tutti voleva “Squinzie & Galli”(3) , se non rientravi nel canone, eri dei nostri.

 

Il problema e’ che noi non lo facevamo apposta: tendevamo a solidarizzare con chiunque fosse scomunicato dai vari papetti del “Dio Tutti”. Dalla solidarieta’ si passava alle frequentazioni, alle corse notturne in cinquantino nella nebbia per farsi visita, eccetera. Non lo facevamo, pero’, apposta: tuttavia se il locale “alternativo”, come quello storico  che oggi conoscerete a Nonantola, faceva qualcosa, ci si andava. Ora, se questo locale per questioni di economia faceva una serata metal, una serata punk, una serata hair , una serata rock, una serata ska, e le persone “non adoratrici del Dio Tutti” erano poche, capite che o il locale e’ davvero un’attrazione (come il Vox di oggi) oppure c’era sempre piu’ o meno la stessa gente.  Ma non lofacevamo apposta: era questione di numeri.

 

Oggi la scena politica italiana sembra simile. Ho visto un cartello con il “partito pirata”. Niente da dire, massima solidarieta’: sapete bene quanto io tenga al tema della privacy, quanto io difenda il diritto a non essere spiati, il diritto alla vita privata.

 

Andate pure sul sito del partito Pirata italiano. Ci trovate alcune cose che “sembrano” il partito pirata che trovate qui o altrove. Ma poi vedete chi c’e’ dentro.Guardate i COGNOMI. Almeno qualcuno lo conoscerete. E si’, e’ parente.

 

Sergio Bellucci, consulente LAIT spa, Presidente Net Left • Marco Beltrandi, deputato radicale • Rita Bernardini, deputato radicale • Paolo Brini, portavoce del Movimento ScambioEtico • Renato Brunetti, presidente di Unidata • Marco Cappato, presidente dell’Associazione Agorà Digitale • Alessandro Capriccioli, blogger, membro del direttivo di Agorà Digitale • Roberto Cassinelli, deputato del Popolo delle Libertà • Marco Ciurcina, presidente dell’Associazione Software Libero • Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro NEXA – Università di Torino • Fiorello Cortiana, Condividi la Conoscenza • Arturo Di Corinto, giornalista, presidente di Free Hardware Foundation • Luigi Di Liberto, coordinatore del Movimento ScambioEtico • Diego Galli, responsabile Internet di Radio Radicale • Giovanni Battista Gallus, avvocato ed esperto in diritto delle nuove tecnologie • Alessandro Gilioli, giornalista e blogger • Athos Gualazzi, presidente dell’Associazione Partito Pirata • Lorenzo Lipparini, membro del direttivo di Agorà Digitale • Flavia Marzano, presidente UnaRete • Matteo Mecacci, deputato radicale • Francesco Paolo Micozzi, avvocato ed esperto in diritto delle nuove tecnologie • Luca Nicotra, segretario dell’Associazione Agorà Digitale • Marco Perduca, senatore radicale • Marco Pierani, Responsabile Istituzioni Altroconsumo • Stefano Quintarelli, ceo di Reeplay.it, blogger ed esperto di tlc • Marco Ricolfi, co-direttore del Centro NEXA – Università di Torino • Marco Scialdone, avvocato ed esperto in diritto delle nuove tecnologie • Guido Scorza, presidente Istituto per le politiche dell’innovazione • Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani • Vincenzo Vita, senatore del Partito Democratico • Vittorio Zambardino, giornalista e blogger
Ho qualcosa contro queste persone? No, tranne il fatto che questi gruppetti eterogenei li trovate altrove, ovunque cerchiate qualche tipo di attivismo politico che non sia “mainstream”. E sapete perche’ questa cosa sia pesante: perche’ ad un certo punto Di Pietro, cioe’ uno dei sostenitori delle intercettazioni senza limiti, partecipa al loro party con una bella videointervista. Di pietro? Quello che vuole completa liberta’ di intercettare chiunque senza limiti e sbatterlo poi sui giornali violando i segretoistruttorio? Si.

 

E come e’ possibile una cosa simile? Semplice: guardate i nomi.

 

Fate pure una ricerca per questi nomi. Li troverete ovunque. Andiamo avanti. Ho assistito ad una bizzarra manifestazione dei pastafariani dell’universita’ di Duesseldorf. Non avevo la possibilita’ di fare forografie, come faccio di solito, ma erano stupendi. Oltre ai vestiti da pirata,(4) avevano dei cartelli che scimmiottavano quelli dei cattolici radicali, e dicevano cose come “Gott hasst alle” invece di “Dio odia i gay” ,  e roba simile. La cosa era divertente ed ironica, nonche’ intelligente.

 

Se cercae su internet, avete subito l’idea di un gruppo di persone che molto ironicamente prendono per il culo , e prendono per il culo come precisa strategia di lotta. Vi piacciono? 

 

Bene. Adesso andate sul sito dei pastafariani italiani.Ci vedete un dieci per mille dell’ironia e dell’intelligenza del sito originale? No. E sapete perche’? Guardat a destra, e vedrete le chiavi: “travaglio, uaar, odifreddi”. La stessa identica merda che si trova ovunque. 

 

Qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa voi vogliate fare , qualsiasi attivita’ politica non mainstream voi vogliate fare, ci trovate sempre la stessa merda. Gli stessi insopportabili, lugubri residuati degli anni ’70  , infestano ogni cazzo di possibile attivita’ politica non mainstream , nel nostro paese.

 

Centri sociali? Ci sono loro. Antimperialisti? Ci sono loro. Ecologisti? Ci sono loro. Radicali? Ci sono loro. Vegetariani? Ci sono loro. Slow Food? Ci sono loro. NAturisti? Ci sono ancora loro! Cazzo, basta che all’estero esista un’etichetta che non sia mainstream, e questi professionisti dell’anti-tutto si fiondano, fanno il sito web, fondano l’associazione, e ed occupano tutto lo spazio possibile.

 

Andate pure sul sito web dei pastafariani. Dell’ Uaar. Del fronte antiimperialista. Dell’ ECN. Dei radicali. Dei centri sociali. Di Emergency. Dei vegetariani. Degli ecologisti. Del partito pirata. Ci trovate sempre gli stessi merdosissimi nomi, le stesse merdosissime associazioni che si spompinano a vicenda partecipando e sottoscrivendo ognuno le campagne altrui.

 

Voi direte: ma tu hai detto che nel tuo paesello non lo facevate apposta. Che era una questione di numeri. Che non potevate essere che “tutto il male” perche’ “tutto il bene” riempiva tutta la scena.

 

Ed e’ qui il punto: se la vostra teoria fosse vera, significherebbe che un paese di 60 milioni di persone si comporta come una galassia di paesini da 3000 abitanti ciascuno nella bassa padana.
Cosi’, capite che non puo’ essere che sia casuale: un paese di 60 milioni di abitanti NON e’ una merda di paesello da 3000 abitanti. Se succede questo e’ per un motivo diverso.

 

C’e’ una cupola di persone che, sin dagli anni 70, in maniera professionale e sistematica occupa qualsiasi spazio non sia mainstream.Prende i ciclostili e cambia qualche parola. Dopodiche’ diventa, a seconda, pastafariano, uaar, antimperialista, vegano, naturista, negro , islamico, qualsiasi cosa non sia mainstream. Loro occupano lo spazio. E non vi illudete di poterne creare di vostri, perche’ quelli sono dei professionisti dell’occupazione di spazi politici.

Cioe’, supponete di formare voi un partito, che so io uno spazio. Facciamo che voi siete , che so io, il “partito umanista”. Non ne avete mai sentito parlare? No. Sapete perche’? Perche’ molto fuori dal giro. In realta’ questi professionisti dell’area radicale (non importa piu’ se destra o sinistra, ormai, si spompinano a vicenda comunque) si autoamplificano a vicenda, semplicemente aggregandosi gli uni alle battaglie degli altri.
(destra o sinistra? Non importa,basta che sia antagonista, la stessa merda si ricicla in eterno)

Se prendete una raccolta di firme dell’ uaar, ci trovate spesso i soliti rifondaroli, centri sociali, radicali, antimperialisti, vegani, femministe,  ecologisti, travaglio, santori, grillo,  e compagnia bella. Adesso prendiamo una raccolta firme dei pastafariani. Chi ci troveremo? Ancora  i soliti rifondaroli, centri sociali, radicali, antimperialisti, vegani, femministe,  ecologisti, travaglio, santori, grillo,  e compagnia bella. Vogliamo fare un party del PArtito Pirata? E saprete chi verra’? Ma  i soliti rifondaroli, centri sociali, radicali, antimperialisti, vegani, femministe,  ecologisti, travaglio, santori, grillo,  e compagnia bella. Volete fondare un movimento per i Lego? Dovete entrare nel giro. Se lo fate, ogni vostra scorreggia sara’ amplificata da un comunicato stampa. Di chi? Dei i soliti rifondaroli, centri sociali, radicali, antimperialisti, vegani, femministe,  ecologisti, travaglio, santori, grillo,  e compagnia bella.

(lottiamo per i diritti dei vulcaniani nudisti nella federazione dei pianeti uniti. Omosessuali e Antimperialisti)

 

E se fate i conti, sono sempre le solite stronzissime duemila-tremila persone. Sono i soliti , i professionisti della politica extraparlamentare, i professionisti della presentazione del nuovo libro che dice le stesse cose di 40 anni fa, ma sempre attuali perche’ loro sono sempre la stessa merda. E sono sempre la stessa merda perche’, da Emergency al Partito Pirata ai pastafariani all’ UAAR ai centro sociali a rifondazione CI SONO SEMPRE LE STESSE PERSONE, DIO KLINGON!
E se non loro, i loro amici e collegati. Sempre. Comunque. E si vede da come scrivono. Dai comunicati che fanno. Da come organizzano le attivita’: sono ancora fermi agli anni ’70 del secolo scorso.

 

Essi formano un cartello, una cupola, una mafia che occupa , cambiando bandiera quando serve, tutto l’orizzonte delle attivita’ non mainstream. E non vi illudete di poter fare qualcosa di vostro: ve li ritroverete in mezzo ai coglioni. Voi fondate un club per i diritti del sadomaso? Magari ha successo? Tranquilli, loro apriranno un “Movimento Rivoluzionario per il Piacere del Dolore Proletario, Antiimperialista , Omosessual, Ecologista e e Islamico”,a due passi dal vostro. Poi inizieranno a spompinarsi a vicenda e siccome hanno molti amici nei giornali, essendo dei professionisti dell’occupazione di palcoscenico , presto vi toglieranno la scena e prenderanno il controllo del movimento. Sono dei professinisti. Sono specializzati. Vivono di questo da decenni. Hanno gli agganci per finire sui giornali. Parlano di cose nuove con una mente vecchia.

(negro di sera, la zia un po’ ci spera)

Non si tratta di una dinamica del paesello. Loro non accolgono chiunque sia scomunicato dal Dio Tutti. Loro occupano qualsiasi spazio non sia occupato dal dio tutti, e basta. Vendono gli stessi merdosissimi libri da 40 anni, riscritti ogn volta in salsa omosessuale/islamica/ecologista/webduezero/travaglina/dipietrina/grillina. Celebrano le stesse messe, con la stessa liturgia, da 40 anni.

(manifestiamo per il diritto di manifestare perche’ manifestiamo. E lui e’ un idiota)

 

Ormai e’ un giro chiuso. Non appena nasce un movimento nuovo da qualche parte, arrivano loro e aprono la filiale italiana. Dopodiche’ inizia lo scambio di pompini con le altre entita’ collegate. I giornalisti collegati, che loro sanno ungersi, dedicano loro qualche spazio sui giornali. E via.

 

Questa e’ la morte dell’opposizione. Quando vi chiedete perche’ in Italia non nasca nulla di nuovo, perche’ non ci sia evoluzione politica, la risposta e’ semplice: questa cupola di personaggi “anticontroboicottari” occupa tutto. Lo fa scientificamente e professionalimente, perche’ si tratta di personaggi che non fanno alcun lavoro. (Ah ah ah: in genere sono “giornalisti” , “traduttori” , “scrittori” e altre minchiate. In realta’ vivono di anticontroboicottismo.)
Cosi’, se vi disperate perche’ il mainstream e’ pessimo, la colpa e’ ancora loro. Loro, con la loro onnipresenza, con il loro professionismo anticontroboicottaro, occupano tutta la scena. Se anche qualcuno volesse far qualcosa, deve piegarsi: era ovvio che Grillo si sarebbe unito con Travaglio, con Di Pietro, e che poi sarebbero arrivati quelli dell’estrema sinistra (basti vedere il coglione anticontroboicottaro che ha vinto il 3% in Piemonte con l’ M5S,  e sentirlo parlare cinque secondi, per capire da dove viene) , e che poi arrivano ecologisti, e vegetariani, e nudisti, e radicali, e sono sempre le stesse FOTTUTE PERSONE!
(indovina  cosa succede a casa mentre sei in giro a protestare?)
No, non siete la cricca di ragazzini singolarmente soli che si uniscono per comprare vestiti strani e dischi introvabili nel negozio del paese. Siete solo una cupola di professionisti dell’anticontroboicottaggio, voi che da 40 anni occupate le stesse scene, che da quarant’anni venite mantenuti dallo stesso popolo delle percentuali ad una cifra , che si tassano per spesarvi e che vi trattano da guru.

 

E la cosa grave della vostra infima esistenza e’ che siete dei professionisti dell’occupare la scena. Siete dei professionisti della piccola protesta di piazza. Siete dei professionisti dell’anticontroboicottismo. C’e’ una sola cosa che non avete mai saputo fare.

 

Vincere.

 

Ed e’ qui il disastro della vostra esistenza: non solo occupate ogni spazio anagonista, scientemente e professionalmente.Il disastro e’ che conducete qualsiasi bandiera ad una penosa sconfitta.

 

Se quello spompinamento che leggo sui vostri siti, il circuito di pompini a ciclo chiuso che leggo su tutti i vostri siti  e’ vero,  non c’e’ speranza: il Partito Pirata e’ destinato allo stesso fallimento politico e storico dei centri sociali, della sinistra radicale, delle femministe storiche, dell’ UAAR, di qualsiasi altro pezzo, identico a tutti gli altri se non per la bandiera, del circolo degli anticontroboicottari che si spompinano a vicenda partecipando l’un l’altro alle rispettive iniziative.

 

Se in Italia non “nasce nulla di nuovo”, signori, lo dovete a questi parassiti professionisti, la cui strategia di vita, il cui modo di sbarcare il lunario, e’ quello di occupare preventivamente ogni nuovo spazio antagonista , e sistematicamente da 40 anni usano il gregge per mantenersi a sbafo, e chi se ne fotte se alla fine il consenso non va mai oltre delle cifre serie sul piano politico: il loro scopo e’ di raccogliere fondi per l’automobile nuova la causa , e vendere dei libri per andare in vacanza al mare dire la verita’ alle masse.

(la causa. I fondi. Raccogliamo i fondi per la causa. Raccogliamo la causa per i fondi)

 

E se cosi’ si perde la battaglia politica, pazienza: il popolo e’ troppo stupido. Ipnotizzato dai media. E vai con la prossima battaglia. Perche’ bisogna pagarsi le prossime vacanze al mare. Bisogna saltare sull’ultima moda. Sull’ultimo trend. Sull’ultima liberta’ da difendere. Sull’ultima bandiera da sventolare. Sull’ ultimo dibattito. Sull’ultimo sloagan. Sull’ultima problematica sociale.

(Il nuovo coi capelli grigi duepuntozero. E grosse  tette “medaglia al valore” di una causa. Quale? Boh. Le tette sono tette.)

 

Adesso, soliti siti “anticontroboicottari” , che regolarmente  mi copiate e linkate quasi tutti i post che scrivo, perche’ non linkate anche questo post?.

 

Cos’e’, non vi piace piu’ , la vostra minestra della denuncia delle lobbies, quando la lobby siete voi?

 

Uriel
(1) Spero che Winston Smith , del ministero della Verita’, abbia distrutto ogni prova. Mie fotografie in panta  tigrati azzurro fosforescente e nero sono pericolosossime.Cioe’: se mi dessi alla politica, sono convinto che Di Pietro le troverebbe.

 

(2) No, non era chi pensate. A quel tempo panozzeggiava orgogliosamente come tutti. E’ diventato skin solo verso gli anni ’90 con gli Sharp, a Bologna. Non lo ammettera’ MAI, ovviamente.

 

(3) Voi capite che questa gente oggi e’ in politica, vero?

 

(4) Per scimmiottare la pseudoscienza creazionista/complottista/ecologista, hanno calcolato la correlazione tra il numero di pirati e riscaldamento globale. Quindi, siccome nelle stesse condizioni si e’ dimostrato che il riscaldamento globale dipenda dal CO2, dicono che vestirsi da pirati abbassi la temperatura del pianeta.Ovviamente, li amo.

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