Il mondo A.I., Avanti Internet.

Ieri mi ero messo di buzzo buono a scrivere un pensiero che mi veniva in mente. Mentre cercavo qualche fonte di appoggio alla mia memoria, mi sono scontrato con un fenomeno impressionante. Cosi’ ho perso di vista quello che volevi scrivere e ho verificato un fenomeno veramente interessante, ovvero la migrazione selettiva di contenuti tra il mondo Avanti Internet e il mondo Dopo Internet.

Tutto inizia perche’ mi stavo occupando della carnza storica di buoni politici (diciamo anche di politici decenti) nel mondo della sinistra. Ovviamente i farlocchi obiettano che Berlinguer di qui e Berlinguer di la’. Il problema e’ che, se hai memoria , ricordi del buon Enrico che sosteneva, a spada tratta, che l’Italia avrebbe dovuto diventare un paese ad economia socialista, rimanendo pero’ nella NATO perche’ si garantisse la democrazia.(1)

Ora, io ricordo bene queste affermazioni perche’ scatenarono un putiferio che duro’ ANNI: esse furono pronunciate da un palco a Mosca e se ne discusse fino a meta’ degli anni ‘80. Il problema e’ che questo avveniva nel mondo Avanti Internet, e sono certo che se spulciassi nell’archivio RAI o se avessi quella settimana di tempo che serve a fare una ricerca completa in qualche biblioteca che tiene gli archivi dei quotidiani, potrei riportare la fonte.

Il guaio e’ che prendere quella roba e portarla su internet e’, evidentemente, un lavoro. Poiche’ si tratta di un lavoro, e’ qualcosa che si fa PER una ragione, e questo genere di strasformazione e’ positiva. Positiva nel senso che , se leggete una biografia di Berlunguer, questo “piccolo particolare” viene sistematicamente omesso. La persona che ha preso Berlinguer (un politico piuttosto mediocre, che spiccava solo per via del grigiore dei colleghi) e lo ha messo su Internet , per dire, ha brillantemente omesso le parti “scomode” di Berlinguer, e poiche’ il fossato che divide Internet dal Mondo Reale e’ il fossato che divide il virtuale dal materiale, quello che succedera’ e’ che un’ intera generazione di persone, diciamo quelli che hanno iniziato a leggere con Internet, pensera’ che Berlinguer sia stato un politico carismatico e simil-Kennediano, quando in realta’ aveva il carisma di un Bennato anoressico e sulle sue idee, quelle poche volte che le ha manifestate, era meglio soprassedere per l’imbarazzo.

Ma tutto questo non c’e’ sul Web , e se leggete le pagine che trovate in giro su Berlinguer non v’e’ traccia del suo amore per l’economia del socialismo reale.(2)

Lo stesso dicasi per la questione morale da lui sollevata. Se leggete in giro, sembra quasi che Berlinguer fosse un visionario geniale che aveva visto, con 10 anni di anticipo, l’inchiesta Mani Pulite. Niente di piu’ falso: la questione morale cui Berlinguer si riferiva non aveva nulla a che fare col PSI, partito col quale il PCI tento’ di andare al governo , in nome dell’unita’ delle sinistre, fino a poco prima della sua scomparsa.

Unita’ delle sinistre, il tema principe degli anni ´80

La questione morale riferita da Berlinguer era rivolta, all’epoca, non alla corruzione o a fenomeni simili, ma molto semplicemente era un tentativo di invitare i socialisti, che erano pur sempre una parte importante della storia (ricordiamo la scissione di Livorno) , a lasciare l’alleanza con la DC e formare un governo col PCI.

Ricomporre la frattura storica di Livorno tra PCI e PSI era la parola d’ordine del periodo: e la prima cosa che feece Berlinguer fu di parlare di “identita’ di vedute” con Craxi.

Essenzialmente, tutte le letture di Berlinguer che troviamo oggi sono letture fatte alla luce dell’atmosfera odierna e alla luce delle forzature che la politica odierna richiede: non c’e’ piu’ traccia della politica di allora, perche’ vista col senno di poi e’ piuttosto imbarazzante.

Anche la storia del “sorpasso storico” e’ una grossa montatura, piu’ mitologica che altro. Alla morte di Berlinguer, per via dell’emozione, alle elezioni europee vi fu un lievissimo sorpasso (credo nell’ordine di un punto percentuale o giu’ di li’) del PCI sulla DC. Allora i farlocchi iniziano a dire che la DC si stesse cagando sotto e che sarebbe stato possibile avere un governo diverso.

I miei ricordi non coincidono: all’epoca per formare un governo servivano circa cinque partiti , piu’ l’appoggio ondivago di partiti che andavano dal’ SVP  all’ MSI, a seconda delle leggi da farsi. La DC da sola non poteva formare un governo, e non si trattava di uno o due punti percentuali, ma si trattava di raggranellare quasi VENTI punti percentuali con il pentapartito.

Il fatto che nei dintorni del 30% di percentuale ci fosse un sorpasso di un punto non contava quasi nulla, per diversi motivi. Il primo e’ che anche se la DC fosse apparsa cosi’ debole da spezzare l’alleanza coi socialisti o coi repubblicani, gli unici papabili ad allearsi col PCI, oggi non ci sarebbe un granche’ di cui andare orgogliosi.

Il secondo motivo e’ che dopo la morte di Berlinguer ando’ al potere la felce del terzo piano di botteghe oscure un certo Natta, il quale non era di interesse politico alcuno, se escludiamo la componente botanica sindacale del PCI. Se anche la DC avesse candidato la gardenia del secondo piano di casa Andreotti Rosa Russo Jervolino contro Natta, la gente avrebbe passato il tempo a chiedersi per quale motivo il PCI non avesse un segretario.

Natta era un politico cosi’ grigio che considerava la nebbia un “pericoloso salto in avanti”, era adatto alla politica moderna in tale misura che i giornalisti sbagliarono diverse volte ed intervistarono al posto suo la felce del terzo piano di Botteghe oscure, per poi vedere le dichiarazioni della pianta stigmatizzate come “troppo fantasiose” dalla segreteria del partito. Parliamo di un periodo nel quale la nebbia in val padana era considerata l’evento piu’ lisergico del congresso nazionale del partito.

Non c’e’ stata, mai ed in nessun momento, alcuna possibilita che la felce del terzo piano di botteghe oscure Natta vincesse le elezioni e scalzasse la DC dal governo.  Anche il cosiddetto “sorpasso” e’ un mito costruito a tavolino: perche’ potesse avere delle reali conseguenze occorreva che il PSI e i Repubblicani si scindessero dalla maggioranza e si accordassero per andare al governo con la felce del terzo piano di botteghe oscure Natta.

Nemmeno di questo scenario c’e’ traccia su internet: poiche’ l’era del Dopo Internet e’ stata dominata dal duello ordalico tra candidati sorridenti come idioti sui manifesti sistema maggioritario bipolare , tutte le letture del “sorpasso” ne parlano come se La Malfa e Craxi non fossero stati le chiavi di volta di questo delirio euforico  tipico della morte imminente per tubercolosi(3) progetto politico, e come se il fatto di aver sospassato la DC fosse sufficiente ad andare al governo, affermazione vera solo nel duello ordalico tra candidati sorridenti come idioti sui manifesti sistema maggioritario bipolare.

Tutto questo per dire che in ultima analisi e’ avvenuta una gigantesca frattura nella coscienza collettiva, e come se non bastasse il quel substrato di conoscenze collettive. Chi e’ nato , almeno culturalmente, nell’era Dopo Internet vive in un mondo nel quale la conoscenza dell’era Avanti Internet viene “migrata”, come si dice nel mondo dell’ IT, in maniera selettiva e distorta.

Il risultato e’ che viene migrata, dalla realta’ materiale a quella virtuale, soltanto quella conoscenza che e’ coerente o comoda a colui che guida la migrazione: di fatto, per quanto si voglia dire che su Internet si realizzi la memoria totale e la biblioteca totale, quello che si sta verificando e’ che sta avvenendo una censura totale, censura che avviene nel momento in cui qualcuno, nel migrare il dato materiale verso il virtuale, ha opportunamente operato in maniera orwelliana “dimenticato qualche particolare”.

La trasmigrazione della storia dal reale al virtuale e’ un’operazione che si sta rivelando colma di rischi: di fatto essa e’ affidata al lavoro dell’uomo comune, e questo ottiene il risultato che ad essere trasmigrata e’ proprio un’immagine del mondo cosi’ come appare all’uomo comune.

L’accuratezza della percezione del mondo dell’uomo comune americano. E quella italiana non e’ migliore.

Non credo, personalmente, che da un simile processo nascera’ una storiografia: credo piuttosto che nascera’ una mitologia vera e propria, che verra’ scambiata per verita’.

Cosi’, se il genocidio di ortodossi di Croazia ordinato dal Papa ed eseguito anche dall’esercito italiano tramite il “santo” Stepinac si trova solo in alcune pagine molto accurate (e per questo illeggibili a chi non sia uno storico) e’ quasi scomparso al grido di “italiani brava gente”, le Foibe (evento tutto sommato irrilevante, specialmente se lo si considera una reazione al genocidio di cui sopra) diventano un evento che sembra crudelta’ pura semplicemente perche’ non si parla delle cause, ovvero del fatto che nelle zone occupate gli Italiani (e i cattolici) abbiano partecipato al genocidio degli ortodossi locali.

Tutto questo fenomeno di progressivo adattamento della storia alla visione collettiva media della storia stessa e’ un fenomeno che ovviamente appiattisce il tutto: la cultura di massa richiede che la persona prenda una posizione integralista pro o contro qualsiasi cosa, ed il risultato di tutto questo e’ che l’internet di massa e’ di fatto un insieme di tifoserie molto simili alla BundesLiga: tante squadre, tanti tifosi, tanti tifosi avversari, ognuno grida a piu’ non posso di essere il migliore e che vincera’.

Cosi’, tutta la storia Avanti Internet e’ destinata a scomparire, ed a ridursi di complessita’ e di profondita’, trasformandosi nelle grida delle tifoserie coinvolte di volta in volta negli eventi. E questo avviene nella mancanza di accuratezza e di investigazione che caratterizza  la migrazione selettiva dei dati storici dal mondo Avanti Internet a quello Dopo Internet.

Uriel

(1) Non e’ possiible. In un paese a socialismo reale, quando chiedete per esempio una nuova automobile perche’  magari avete un membro della famiglia malato, prima si va a vedere la pagella del vostro capocellula al lavoro , e poi siccome c’e’ una graduatoria con altre persone in coda, si va a vedere se siete dei bravi compagni: se avete denunciato un collega perche’ e’ arrivato in ritardo, per dire, avete gia’ dei punti in piu’. Se siete membri attivi del partito, manco a dirlo. Se avete chiamato la polizia politica quella volta che il figlio del vicino si e’ messo l’orecchino, facendolo finire in un carcere 1644 per 10 anni con l’accusa di omosessualita’, ancora meglio. La politica e l’economia del socialismo reale sono troppo unite per poterle distinguere.

(2) I fatti: Berlinguer se ne ando’ a parlare a Mosca, di fronte al PCUS, e disse che aveva in mente un socialismo reale realizzabile solo in Italia, cioe’ un socialismo che permettesse il pluralismo (non la democrazia) perche’ essendo l’italia sotto l’ombrello NATO sarebbe stato possibile ripararla dall’ingerenza del sistema sovietico. I sovietici lo zittirono l’indomani, sulla Pravda se non ricordo male, chiedendosi se l’unica ingerenza che a Berlinguer non piaceva fossero i russi, dal momento che l’italia risentiva allegramente di quella americana e di quella vaticana. Questa querelle fu definita “rottura”, ma il fatto e’ che la “rottura” col socialismo reale consisteva nell’idea di realizzare un socialismo reale sotto l’ombrello NATO. Credo che negli USA questo progetto lo abbiano usato come barzelletta,  o per chiudere i buchi nel tetto del garage, e questo era lo “spessore internazionale” di Berlinguer.

(3) Se avete afferrato la citazione a Jubal Hashaw, siete cosi’ ganzi che Corona vi chiama Papi e vi aspetta nudo nel letto di Putin. Caso diplomatico imbarazzante, lo so. Anche perche’ Corona credeva che a Mosca regnassero i fratelli Zabov, ma qui andiamo sul surreale: i fratelli Zabov, come e’ noto, regnano in Polonia.

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