Il mio nome e’ Waldo. Risolvo problemi.

Ultimamente c’e’ una religione che e’ piuttosto in crisi. Non e’ quella cattolica, o quella raeliana, o quella del Dio-Imperatore di Dune, che godono tutte di discreta salute, bensi’ quella del [manager-dio]. Si sta facendo sempre piu’ comune l’abitudine di criticarli, e adesso dei matematici sono pure andati a misurare le loro performance, scoprendo quello che e’ noto: una scimmia che lancia una moneta ha le stesse probabilita’ di ottenere risultati analoghi. E non solo: hanno sostituito per prova dei manager “sani” con alcuni pazienti di un trattamenti psichiatrici, e hanno scoperto che -a detta dei dipendenti e dei collaboratori- i malati di mente erano sembrati persone piu’ trattabili e piu’ affidabili. Se considerate che si trattava di bipolari acuti e schizofrenici, avete un quadro della situazione.

A questo punto, le domande sono due:
  • Come e’ stato possibile che queste persone abbiano tirato avanti sino ad oggi, in qualche modo, situazioni comunque complesse?
  • Come mai adesso ce ne accorgiamo e prima ci credevamo?
Personalmente io ho una teoria, che credo sara’ condivisa da ogni consulente del pianeta. Ho chiamato il fattore distorsivo come “fattore W”, dal nome di Waldo, il nipote di Mister Magoo.
Se avete visto Mr Magoo, si tratta di un vecchietto caratterizzato da un orgoglio smisurato, una miopia incredibilmente potente e selettiva -al limite delle allucinazioni- e una sordita’ che gli permette di distorcere le frasi che sente. Il risultato di tutto questo e’ un individuo che sbaglia, con la particolare caratteristica che non solo non si accorge di sbagliare prima e durante l’errore, ma non e’ in grado di ascoltare spiegazioni sui propri errori.
Come mai sopravvive un individuo che cammina in continuazione sin dentro tombini aperti convinto di essere in un campo da golf, che entra nelle gabbie dei leoni dello zoo convinto di essere in un museo d’arte moderna, e cosi’ via?
La risposta e’ che sopravvive principalmente perche’ c’e’ suo nipote, Waldo, che spesso e volentieri lo salva, mettendo qualcosa a coprire il tombino ove sta per cadere, o ripescandolo al lazo quando cade in un burrone, o lottando coi leoni quando entra nella gabbia dello zoo . Di tutto questo Mr Magoo ovviamente NON si accorge, per la semplice ragione che non solo non vede i pericoli, ma non sente le spiegazioni e gli avvertimenti.
Cosa succederebbe a Mr Magoo se per un qualche motivo Waldo smettesse di salvarlo? Occorre poco per immaginare che morirebbe di qualche morte atroce, annegato in qualche fogna, spiaccicato in qualche burrone o divorato dai leoni. Ed e’ proprio qui il punto: il segreto del successo di Mr Magoo, cosi’ come la sua sopravvivenza, sono legati con estrema forza alla presenza di Waldo e alla sua determinazione nel salvarlo.
Cosi’, possiamo fare la prima ipotesi: il manager incompetente (con rare eccezioni come Jobs) si salva quando, se e perche’ ha attorno tutta una serie di Waldo che lo salvano dalle conseguenze catastrofiche delle decisioni che prende. In genere si chiamano “consulenti”, o “collaboratori”, a seconda di quanto sia stretto il rapporto.

Cosi’, supponiamo che ci sia stata un’epoca “felice” nella quale il manager prendeva le sue decisioni lanciando la monetina. Il 50% delle volte ci azzeccava, il 50% no. Ma nel 50% in cui NON ci azzeccava, arrivavano i Waldo, e , diciamo il 25% delle volte, salvavano il manager-magoo dalle sue stesse decisioni. Ma anche il collaboratore del CEO e’ un grosso manager, che fa il waldo, e a sua volta sbaglia: per questo corregge SOLO il 50% degli errori del suo capo. Ma anche lui ha i suoi waldo, e dopo qualche passaggio quasi tutti gli errori non portano alla catastrofe perche’ interviene qualche waldo.

Quando, cioe’, esisteva un livello di “waldo” sotto ogni livello di decisione, cioe’, l’impressione era che il CEO non sbagliasse MAI. 

Sara’ successo a tutti di salvare il proprio capo-magoo dagli errori che fa nel prendere decisioni. E sapete bene come dovete (dobbiamo) farlo in totale silenzio, per la semplice ragione che non capire l’errore fa parte dell’errore, ragione per cui il capo non percepisce che ci sia il bisogno di fare qualcosa per impedire il disastro dopo una sua decisione sbagliata.

Waldo, quindi, non solo fa qualcosa che Mr Magoo NON ha richiesto, ma fa qualcosa che farebbe arrabbiare molto Mr Magoo, che e’ convinto di essere in un museo mentre e’ nella gabbia dei leoni dello zoo. Cosi’, Waldo e’ in un qualche senso un protettore silenzioso, una specie di angelo che lavora gratis, fa un lavoro che non viene riconosciuto come tale, opera addirittura CONTRO le convinzioni di Mr Magoo. E spesso si becca pure degli insulti per questo.

Ora, che succede se, improvvisamente, il ruolo di Waldo scompare? Che succede se improvvisamente i Waldo non salvano piu’ mr magoo?

Succede che il CEO prende le decisioni con la monetina, e ne azzecca solo il 50%. Di questo 50%, l’applicazione e’ legata ai collaboratori di Mr Magoo, che non hanno alcun Waldo, e ne sbagliano a loro volta l’applicazione il 50% delle volte. E cosi’ via. Col risultato che, essenzialmente, tutto va a ramengo. La sensazione e’ che niente funzioni piu’, che ci sia sempre qualcuno che commette un errore fatale, e che OGNI errore sia fatale.

Il segreto del successo di OGNI manager e’ “Waldo”.  Waldo e’ un individuo di buon senso e discreta esperienza sul campo che interviene in background, lavorando nell’ombra , facendo in modo che le decisioni di Mr Magoo-manager NON producano i disastri che sottendono. Se un manager ha abbastanza “Waldo” tra i sottoposti, e i suoi sottoposti hanno abbastanza “Waldo” a loro volta, l’azienda o il governo funzionano. Altrimenti, vanno a ramengo.

Quello che e’ successo e’, a mio avviso, che i Waldo per un qualche motivo non salvano piu’ le chiappe a Mr Magoo.(1)

Dire come mai la cosa non stia succedendo e’ difficile, ma possiamo cercare di capire perche’ Waldo salvi Mr Magoo, e stabilire che almeno queste motivazioni si siano esaurite per qualche motivo.

La prima ragione per  la quale Waldo salva Mr Magoo e’ che si tratta di un suo familiare. Ovvero, entra in gioco un legame affettivo di qualche genere.

Da questo punto di vista, in effetti, le aziende sono molto cambiate. La frenesia del licenziamento in 30 minuti e del “niente e’ personale” ha distrutto questo genere di rapporti, che prima erano rapporti di amicizia. Oggi le aziende sono molto asettiche, non solo il legame col dipendente e’ molto labile rispetto ad un tempo, ma succede anche che “niente e’ personale” , la logica “cool” di molte aziende multinazionali, impedisca di fatto vere amicizie, che sono sostituite dal semplice “networking”.

Ora, se e’ vero che un collaboratore-amico puo’ farsi in quattro, di nascosto e senza che gli sia richiesto, per salvare il vostro culo , non potete aspettarvi che lo faccia un vostro contatto su Linkedin.

Waldo, quindi, non ha piu’ ragioni personali per salvare Mr Magoo.

Un altro motivo per il quale si salva un familiare e’ che , essenzialmente, la famiglia e’ vista come gruppo di appartenenza, e il bene della famiglia e’ visto come bene comune. Ma oggi il dislivello tra i redditi e i benefit di manager e dipendenti e’ enorme, e come se non bastasse le aziende chiedono di continuo di poter licenziare il personale piu’ facilmente, col risultato che non solo e’ difficilissimo percepire il “bene comune” di un posto ove domani non lavorerai piu’, ma e’ difficile percepirlo come gruppo di appartenenza. Se Waldo ha accettato di lavorare in un posto ove puo’ essere cacciato in 30 minuti, non lo ha fatto perche’ ha eletto quel posto a gruppo di appartenenza, ma a dettaglio circostanziale. Casomai il manager lo licenzi in 30 minuti, Waldo e’ attrezzato psicologicamente per tenere botta, cercare altro senza farne un dramma. Cosi’, se un errore del manager -quello di licenziare Waldo, almeno dal punto di vista di Waldo- e’ ridimensionato, lo sono tutti gli altri. Non ha senso lavorare nel sottosuolo per salvare il tuo manager, senza che ti sia richiesto, per di piu’ rischiando di essere licenziato in 30 minuti se vieni scoperto, per salvare un posto ove ti si licenzia in 30 minuti.

Cosi’, Waldo ha perso un altro motivo per cui salvare Mr Magoo dai suoi errori.

Un altro motivo per il quale Waldo salvava il capo dagli errori era , essenzialmente, che un tempo il management lavorava in squadre, che spesso crescevano di carriera tutte insieme. In Vaticano questa cosa e’ chiamata “cordata”, per rendere l’idea, ma il concetto era che se almeno l’azienda non e’ piu’ qualcosa che Waldo vuole salvare, almeno Waldo si identifica in un gruppo di persone che, dentro l’azienda, intende raggiungere degli obiettivi. Waldo ha ancora un bene comune, che e’ il gruppo di cui fa parte e non l’azienda, ma almeno salva Mr Magoo per salvare il gruppo.

Oggi, tuttavia, le carriere sono parcellizzate  e solo pochi manager hanno una “cordata” attorno a se’. Sono quelli che ancora “funzionano”, perche’ la cordata riesce a mantenere molti Waldo nei dintorni.

Tutti gli altri manager, essenzialmente, procedono per carriere individuali e non trascinano nessuno nella propria ascesa. Il risultato di questo, essenzialmente, e’ che non hanno quasi mai un Waldo che lavori sottoterra per salvarli dai loro errori.

Nessun manager immagina quante volte un Waldo abbia salvato il suo culo dalle decisioni sbagliate che ha preso. Il manager moderno e’ cosi’ pieno di se’ che non tollera l’idea di assomigliare a Mr Magoo, ragione per cui rifiuta anche solo di considerare l’idea che per sopravvivere deve dare ai suoi sottoposti l’opportunita’ di salvargli il culo quando sbaglia: lui non sbaglia mai.

Cosi’ oggi i Waldo se ne stanno fermi. Fanno il loro mestiere, e se il manager sbaglia lo fanno cadere. Anche nelle PMI, tranne che in pochi casi, ormai l’arroganza del padroncino e’ tale che nessuno -o quasi- fa qualcosa per salvarlo dai suoi errori. In molti casi, al disastro seguono delle risatine di compiacimento “aha, il padreterno alla fine e’ cascato!”.

Senza i Waldo, nessuno di noi (me compreso) puo’ sopravvivere. Nessuno e’ infallibile, e ci sara’ sempre quel sottoposto che dice “e’ una cazzata, ma facciamola in modo un pochino diverso cosi’ gli salviamo il culo”.  O meglio, non ci sara’ sempre: c’era quando le cose andavano bene, e non c’e’ piu’ oggi.

Senza Waldo, Mr Magoo e’ spacciato.

Oggi i manager pensano di essere colpiti dalla sfortuna. Ogni cosa che fanno necessita di infinite correzioni. Niente funziona come pensato. Ogni errore e’ fatale o ha costi immensi. Il mondo e’ improvvisamente aspro, e le loro preziose decisioni, che un tempo funzionavano sempre, oggi sembrano sempre sbagliate, o si arenano negli errori di qualcun altro. Delegare e’ diventato impossibile, anche usando le celebri matrici “skill,will”.

La pura e semplice verita’ e’ che Waldo non c’e’ piu’.

E i Mr Magoo della finanza stanno iniziando a realizzare che cosa succede quando nessuno fa qualcosa per salvare il padreterno dalle sue conseguenze disastrose. Ma non illudetevi, perche’ daranno la colpa a tutto, ma non ammetteranno MAI di aver perso qualcosa di cui avevano bisogno, se questa cosa e’ una persona: si sono fatti da soli, loro.

Quindi non aspettatevi che le cose continuino a funzionare.Piano piano vedremo crollare lentamente tutto. Lo sciopero silenzioso dei Waldo rende impossibile a qualsiasi sistema complesso di funzionare correttamente.

Uriel

(1)Normalmente i Waldo tendono a ritenersi indispensabili all’azienda proprio perche’ conoscono tutto questo lavorio sotterraneo, col quale salvano di continuo i loro managers. In passato dimenticavano di poter essere sostituiti da un altro Waldo, oggi pero’ i Waldo sono cosi’ rari che non funziona piu’ nulla. Ciononostante, l’atteggiamento di “dopo di me il buio” del Waldo che lascia l’azienda e’ malato quanto quello del manager che dice “io mi sono fatto da solo”, sia chiaro.

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