Il medioevo che torna.

Mi viene rimproverato di aver “cambiato atteggiamento” verso la Germania (verso la quale nazione sono stato e sono piuttosto critico) e di non essere abbastanza nazionalista negli ultimi tempi. La verita’ non e’ che io ho cambiato atteggiamento verso la Germania. E’ che sto cambiando opinione sull’ Italia, o meglio l’ Italia sta prendendo una piega orrenda negli ultimi mesi, che mi ha spinto ad accettare di cambiare sezione dell’azienda finendo sotto una sezione (posso ancora chiedere di tornare in Italia, ma devono esserci dei seri motivi) che finisce per “DE”. Il motivo e’ che ultimamente in Italia i magistrati stanno facendo tornare il medioevo (le note di Irnerio, per intenderci) e questo mi fa ribrezzo. Cosi’, sto pianificando la possibilita’ di fuggire e portare in salvo la famiglia.
Quando parlo di medioevo non mi riferisco solo alla vincenda di Berlusconi: anzi, una delle cose che mi hanno urtato molto e’ una recente vicenda capitata a Marrazzo, che oggi e’ un privato cittadino.

Innanzitutto, c’e’ una pericolosissima e ormai conclamata regressione del diritto da fattore regolatore a fattore disciplinare. La legge, cioe’, non e’ piu’ vista come uno strumento regolatore della societa’: se cosi’ fosse, una societa’ in continuo cambiamento avrebbe bisogno di continue modifiche alle leggi, compresa la costituzione. Invece la Costituzione e’ intoccabile, e qualsiasi cambiamento al codice penale o civile e’ considerato un colpo di stato, una violazione dei sacri principi di soreta, e non so che cosa.
Di conseguenza, finisce il concetto di legge “vivente”, e si sta sconfinando nel modello di legge “rivelata”: la costituzione non e’ piu’ qualcosa che regola la societa’ e quindi va cambiato se  ed ogni qual volta la societa’ ne ha bisogno, bensi’ una sorta di Bibbia, rivelata all’uomo una volta ed una volta per tutte, la quale e’ un testo sacro che quindi e’ intoccabile, contenendo verita’ scritte una volta ed una volta per tutte. Da qui non puo’ che derivare niente che non sia una versione laica della Sharia islamica, ovvero una legge che ha come principale scopo quello di punire.
I miei piccoli trascorsi presso le scuole di Marina mi hanno insegnato alcune cose riguardo alla gerarchia e alla funzione disciplinare: si tratta di strumenti e non di poteri veri e propri. Ne’ la funzione disciplinare ne’ quella gerarchica, cioe’, sono principali o dominanti sulle altre: se la nave non e’ operativa, non si recupera la cosa punendo. Occorreva renderla operativa, e quindi la funzione disciplinare e’  secondaria al buon funzionamento del sistema, e sia la gerarchia che le regole hanno funzione piu’ regolatrice che punitiva.
Al contrario, nel paese si sta reintroducendo la visione terronica, ovvero la visione medioevale, della gerarchia e della disciplina: la legge e’ vista come uno strumento punitivo. Tutto verte non tanto sulla bonta’ delle leggi, quanto sulla “certezza della pena”. In pratica, sembra sia piu’ importante che vi sia una punizione, piuttosto che chiedersi che genere di societa’ si ottiene facendola regolare da certe leggi.
I nuovi media stanno rendendo facilissimo reperire informazioni anche vitali sulle persone. E’ ovvio che se la societa’ si trasforma in questo modo, nuove leggi debbano venire fatte. In Germania e’ gia’ legge il fatto che il vostro capo e i vostri colleghi siano penalmente punibili se si prova che si sono informati circa la vostra vita privata sfruttando il social network. Insomma, il mio capo non puo’ sapere se io sia protestante o se io sia cattolico (per dirne una) cosi’ come non puo’ sapere se io sia gay o meno, eccetera eccetera.
Questo e’ perche’, essendo fuori dal medioevo, la cultura tedesca applica una rigida separazione circa la vita privata e quella lavorativa: non si fanno ridicoli salti mortali da beghina pugliese circa il fatto che se hai un incarico pubblico allora la tua vita privata debba essere specchiata: se hai un incarico pubblico, la tua vita PUBBLICA deve essere specchiata, nel privato fai sempre il cazzo che vuoi. Il privato, cioe’, NON e’ politico come dice la feccia.
Il secondo punto che rende sempre piu’ medioevale il paese e’ l’evidente discrezionalita’ con cui si sceglie se applicare una legge o meno. Quando ero giovane, alcuni giudici vennero uccisi dalla mafia. Falcone, Borsellino e Livatino. Questo ultimo viene di solito omesso , anche se onestamente lo trovo piu’ esemplare. La morte di Livatino viene rimossa dall’elenco dei martiri per mafia per una ragione molto semplice: essa fu causata , in maniera piu’ evidente rispetto a Falcone e Borsellino, dal palese tradimento di qualche suo collega che fece uscire dalla procura le informazioni sulle sue indagini, informando la mafia dell’urgenza di ucciderlo. Ancora qualche giorno, e Livatino avrebbe colpito (probabilmente a morte) alcune famiglie mafiose.
Fu la violazione del segreto istruttorio a determinare la morte di Livatino. Fu, e lo ripeto, la violazione del segreto istruttorio a causare la MORTE di un giudice. Si evita di approfondire l’argomento perche’ all’epoca le procure siciliane erano stracolme di “rospi” e di “corvi” e tutta una fauna di personaggi che avvelenavano (e non per conto della mafia, per semplici questioni di carriera) il lavoro dei colleghi facendo uscire quel tanto che bastava per sabotare le inchieste altrui.
Ma il punto e’ che creare dei canali ILLEGALI che portino fuori i dati dalle procure e’ pericolosissimo, perche’ di fatto mette fuori gioco le procure. Adesso la procura di Milano ha decine di canali diretti , fatti da funzionari che portano fuori informazioni riservate. Immagino che i giornalisti paghino pronta cassa questi favori. Molto bene. Voi lavorereste contro la mafia in una procura nella quale esistono canali consolidati e sistematici che portano fuori informazioni? Fareste indagini contro la mafia sapendo che qualcuno puo’ prendere interrogatori, verbali, notizie, e darle ai giornali?
Qualcuno pensa di poter controllare questi canali, ed e’ un illuso. Una volta creato un canale illegale e redditizio, una volta che qualcuno ha la possibilita’ di aprire un armadio e portare fuori qualcosa mentre qualcuno chiude un occhio, sapere cosa porti fuori e’ impossibile. Prendete il caso misseri: addirittura le bobine per l’interrogatorio sono uscite dagli uffici e sono finte in TV. Se voi foste un magistrato di quella procura, lavorereste contro la Sacra Corona Unita, sapendo che qualsiasi cosa mettiate in un armadio viene toccata da mani non del tutto legali?
Il concetto e’ che quelle procure che contengono canali consolidati e illegali attraverso i quali far uscire informazioni sottoposte a segreto non ne hanno il pieno controllo. Ne’ possono indagare contro questa pratica, dal momento che la usano a loro volta come strumento di pressione. Quelle procure NON possono davvero lottare contro la criminalita’ organizzata, e la diffusione della mafia a milano ne’ e’ una semplice conseguenza. Quando il magistrato perde la possibilita’ di tener segreto come si muove, quando ci sono canali consolidati da anni che portano fuori le informazioni, quando ci sono fantasmi che aprono armadi e danno le carte e le bobine ai giornalisti, contro la mafia la battaglia e’ persa.
E qui arriviamo al medioevo: le leggi sono in vigore tutte, o non lo e’ nessuna. Solo nel diritto medioevale esisteva la possibilita’ di scegliere quale legge applicare e quando e se applicarla. Poi con la rivoluzione francese e’ arrivato il codice, che ha cancellato il lascito di questa sottocultura medioevale, nata con Irnerio , e ha modernizzato la legge occidentale.
Ma in Italia questa rivoluzione culturale non e’ ancora arrivata, o meglio era arrivata ma e’ stata cancellata dalla mentalita’ terronica della beghina: la legge si applica solo se e quando ci piace. Il magistrato e il giudice decidono, caso per caso, cosa e se fare. Medioevo puro. Il magistrato ed il giudice sono azzeccagarbugli che decidono, a seconda dell’arbitrio personale, se la tale legge sia “importante” o meno. E oggi il segreto istruttorio non e’ “importante”, lo hanno deciso i Don Rodrigo della procura di Milano.
Medioevo. Quel modo di procedere e’ stato tipico ed esclusivo del medioevo. Arretratezza e terronicita’ della legge, la modernita’ e la civilta’ che arretrano di fronte alle beghine e alla voglia di lapidazione , di processo sommario in piazza.
Prendiamo per esempio il caso di Marrazzo. E’ stato “sorpreso” qualche giorno fa dai carabinieri mentre trasportava un transessuale. Aha. E’ forse un reato il trasporto di transessuali? Occorre la bolla di accompagnamento? Occorre una licenza? Esistono ditte che fanno il lavoro di trasporto di transessuali? No.
Marrazzo e’ stato fermato durante un controllo di routine dai carabinieri. Accertato che non c’era nulla di male, hanno preso i documenti e hanno registrato. Niente di che, tutti siamo stati fermati dai carabinieri. Ma il problema e’ che qualcuno, commettendo un crimine, ha preso l’informazione e l’ha portata ai giornali. Il magistrato ovviamente non ci fara’ nulla, perche’ probabilmente il canale da cui e’ fuggito il dato su Marrazzo e’ lo stesso dal quale fuggono i dati su Berlusconi.
Cosi’, c’e’ il completo arbitrio dei magistrati. Quando fu scoperto che Marrazzo si dilettava coi transessuali , mi venne addotta come scusa che quando sei un politico allora abbiamo diritto di sapere cosa passa per il tuo culo. Aha. Il buco del culo e’ politico. E adesso che Marrazzo non e’ piu’ un politico?
Lo stesso dicasi per l’estrema discrezionalita’ che sta venendo seguita sul caso Ruby. La ragazza di per se ha l’eta’ del consenso (sta storia della minorenne sarebbe meglio lasciarla perdere, le vostre figlie sedicenni prendono cazzi da anni, anche se preferite crederle illibate) , ed e’ noto che si prostituiva da anni, in cooperativa con un’altra escort con la quale condivideva l’appartamento.
Le telefonate mostrano che le ragazze sapessero bene a che cosa andavano incontro, visto che si erano avvisate al telefono che “ne vedrai di tutti i colori”, dunque erano mignotte e consenzienti. Ma il problema e’: supponiamo pure che nella societa’ odierna abbia senso il concetto di “minorile” a 17 anni. Beh, la nostra Ruby fa la puttana da anni. Se Berlusconi ha commesso un reato a scoparsela, per quella fica di cazzi ne sono passati a centinaia. La nostra Ruby ha una rubrica telefonica. LE sue telefonate negli ultimi 3 anni sono mappate. E’ possibile risalire almeno a qualche decina dei suoi clienti (non e’ che la gente chiami una escort per sapere che ora sia, eh), e tracciare qualche centinaio di loro seguendone i movimenti del cellulare.
Ma questo non viene fatto: i magistrati che hanno seguito il movimento del cellulare di Ruby hanno probabilmente il tracciato dei suoi spostamenti negli ultimi 3 anni. Incrociandoli con le telefonate e i registri alberghieri, non e’ cosi’ difficile trovare gli altri clienti che hanno commesso gli stessi reati. Ma qui torniamo al medioevo: il Don Rodrigo della situazione , dall’alto della sua toga, ha deciso che valgono solo i crimini di Berlusconi, e che tutti gli altri cazzi che sono passati per la fica di Ruby sono (sebbene altrettanto criminali) indegni di essere puniti. Scopare Ruby  minorenne e’ un reato solo se sei Berlusconi: quelli che se la scopavano un anno fa, due anni fa, tre anni fa, non contano. Sono criminali, ma nel medioevo italiano il signorotto puo’ decidere se il tuo crimine si punisca o meno.
Lo stesso dicasi per il caso di Fini. A quanto pare, se ti chiami Fini o sei suo parente possedere proprieta’ esenti dal fisco perche’ intestate ad una off-shore e’ legale. Se io possiedo una villa di valore enorme che non dichiaro al fisco italiano perche’ e’ all’estero ed intestata ad una off-shore, commetto un crimine e la finanza me la fa pagare. Sono un malvagio evasore del nord, ricordate? Se fossi al sud, almeno sarei “sommerso”, ma al nord l’evasione e’ proprio evasione.
Cosi’, se vi chiamate Tulliani il signorotto che gestisce la legge decide che non si applica, ed e’ legale avere proprieta’ di lusso non dichiarate ed intestate ad una off shore. Ma non solo. Andiamo al capitolo “rogatorie internazionali”. Normalmente, una dichiarazione in calce di un magistrato straniero,consegnata per canali postali, e’ sufficiente da essere una prova. Se vi chiamate Tulliani, il magistrato dira’ che no, la giustizia delle isole sarcazzo e’ troppo corrotta per crederci. Cosi’ arriva una dichiarazione del ministro delle finanze delle isole sarcazzo, consegnata a mano dal ministro degli esteri. Non basta ancora, come rogatoria? Ovviamente no. Per Tanzi e’ bastato un cazzo di fax di un funzionario di banca di Tonga che diceva “qui non c’e’ alcun conto” (1), e tanto bastava. Ma se vi chiamate Tulliani, allora il signorotto medioevale in toga decide che no, quella volta li’ neanche se arriva la rogatoria firmata da un ministro delle finanze , per mano di un ministro degli esteri, la rogatoria non vale: irrilevante.
Questo e’ il medioevo italiano. Il diritto medioevale era caratterizzato proprio da questo: le leggi esistevano, ma stava ai signorotti decidere se , quando e come applicarle. Questo e’ il medioevo che sta arrivando. Questo e’ il medioevo che una sinistra di terroni (che in pubblico  sono sempre li’ a parlare di estero e di vera civilta’) con velleita’ di modernita’ solo perche’ si sentono alla moda sta portando in Italia.
La loro arretratezza, pur nascosta sotto i vestiti alla moda che indossano e hanno indossato, e’ sempre quella: ricostruire in Italia una societa’ che giudica, la societa’ dove si mormora “bbottana” quando passa una ragazza , la societa’ dove il privato e’ pubblico e politico, la societa’ dove informare le beghine e’ cosi’ importante che si possono anche calpestare le leggi. Se ostacolano le beghine che giudicano, le leggi sono “sbagliate” e disubbidire e’ giusto. Se invece nutrono la smania di lapidazione delle beghine, le leggi sono leggi, devono essere uguali per tutti, e via cosi’.
In ultimo, la tendenza che mi preoccupa e disgusta, e’ cio’ che la donna italiana sta diventando, ovvero una stupida terrona pettegola. (2)

Si tratta della delusione maggiore, ma d’altro canto mi rendo conto che in Italia ci dovrei pure educare una figlia. E tutto quelloche vedo della “donna italiana”, onestamente, e’ una massa di terrone che si dividono (tranne rarissime eccezioni) tra carampane indignate dalla bocca rugosa a culo di gallina e giovani beghine neobigotte dallo sdegno facile quanto analfabeta.  La perfetta “paisana” che si mette alla finestra e passa tutto il tempo a disgustarsi perche’ sono finiti i tempi delle cinghiate alle ragazze, e che si sente offesa come donna da non si sa bene cosa.
A quanto pare la lezione di Franca Viola non vi e’ servita, e presto tornerete a quel bel paese che vi piace tanto; il paese dove la societa’ ti giudica e ti spia, e quindi tutto si fa in segreto. Ruby e’ una vittima dell’uomo ricco e malvagio, pur essendovisi offerta volontariamente ed essendo avvisata di quel che stava per succedere, perche’ la puttana e’ sempre assolta, anche se rimane una puttana e si va a manifestare quando le fanno fare le serate in discoteca: va bene che e’ una vittima di Berlusconi, ma sempre “bbottana ie’” , e non deve stare in compagnia delle vergini vestali che potrebbero (sicuramente) frequentare la discoteca.  Sia mai che poi le vostre figlie si “imbottaniscinu” , eh, comari terrone dei miei coglioni?
La mia personale opinione e’ che in questa merda non voglio che mia figlia ci cresca. Non e’ cambiata la mia opinione sulla Germania, che ritengo un posto triste e poco umano. Sta cambiando la mia opinione sull’ Italia, visto che negli ultimi mesi il paese sta sprofondando nella profonda terronicita’, sta diventando un paese che grida “bbbottana, bbottana!” , sta diventando un paese di vecchie carampane indignate ed ipocrite (piu’ che altro preoccupate che i loro mariti si scopino qualche minorenne(3)) , e di ragazze che non cagano un ragazzo se non ha un lavoro e un reddito, ma si indignano e si sentono offese se altre ragazze si offrono ad un miliardario in cambio di cifre considerevoli. Questo , alla fine, le offende di Ruby: Ruby offende “ogni donna italiana” perche’ in fondo e’ uguale a loro, semplicemente sceglie un uomo dal portafogli. Solo che loro, le indignate,  lavorano per cifre piu’ basse e si credono oneste per questo. No, figliole, e’ solo che non avete abbastanza tette da poter aspirare ad altro. Per questo vi sentite offese: in fondo, siete come Ruby, ma Ruby risveglia la vostra cattiva coscienza.
Un neo-miliardario russo , che maltrattava una top model e la liquido’ con qualche soldo di alimenti (aveva un contratto prematrimoniale) per “sposarne” un’altra , disse chiaramente una cosa simile:

“so benissimo che lei sta con me per i miei soldi. Quindi, e’ qualche tipo di prostituta. Ma quello che dovete capire e’ che se io accetto questo rapporto , sto ufficializzando che io sono il suo cliente, ma sto anche ufficializzando  il fatto che lei sia una prostituta. Se sta bene ad entrambi, perche’ non dovrei trattarla come tale?”

Questo e’ il giudizio che queste donne temono, e che “le offende”. Sanno bene di essere “lo stipendio piccolo” di casa , perche’ “lo stipendio grosso” lo porta il marito. Sanno bene che non si sforzeranno mai di avere di piu’, perche’ tanto (come nella media delle famiglie italiane) e’ l’uomo quello che deve farlo. La donna ha il suo “lavoretto” che e’ piccolo ma va bene, perche’ lo stipendio grosso lo portano gli uomini. E allora, non vale per la loro cattiva coscienza il discorso del miliardario russo?
Berlusconi sta trattando delle mignotte per quello che sono: mignotte. Ma questo significa che , se seguissimo il suo esempio, dovremmo trattare come mignotte tutte quelle che valutano gli uomini per il portafogli. Come dice la saggezza popolare, se vuoi una moglie sposati povero, se vuoi una puttana sposati da ricco.
In questo ambiente dovrei far crescere mia figlia? Con questi esempi? No, non lo faro’.
Quindi si, sto cercando di farmi piacere la miserabile umanita’ dei tedeschi, e ho accettato di strasferirmi (almeno amministrativamente, per ora)nella sede tedesca. E nel momento in cui mi rendessi conto che la situazione non ha alcun ritorno, portero’ su la famiglia per salvarla da questa merda. Non voglio che mia figlia debba mettere la foto della Montalcini come avatar su facebook per dire che lei vale come donna: voglio che le basti mettere la sua.
E questo di certo non lo puo’ imparare dalle indignatissime beghine italiane. Che giustamente per dire che valgono devono mettere come avatar la foto della Montalcini: loro di persona valgono troppo poco. Non possono certo mettere la loro, di foto, queste donnette.

E anche in queste stupide terrone c’e’ qualcosa di medioevale: perche’ alcuni possono e altri no. Se Polanski puo’ stuprare una tizia minorenne e avere ragione, perche’ Polanski e’ Polanski, e Assange puo’ violare le leggi svedesi (che pure io trovo assurde, ma tant’e’ , sono le leggi locali) e deve essere impunito, le nostre signorotte medioevali decidono che no, le medesime leggi che Polanski e Assange possono violare invece devono essere inflessibili e assolute nel caso di Berlusconi. Ancora una volta puro arbitrio: la legge e’ uguale per tutti. Per tutti i Berlusconi, perche’ se vi chiamate Polanski o Assange allora va bene tutto. Medioevo giuridico, medioevo sociale, medioevo culturale. Merda allo stato puro.

La “donna italiana” e’ (con pochissime eccezioni) una delle piu’ cocenti delusioni della mia vita, lo ammetto. Onestamente, se si sentono offese come donne, fanno solo bene, perche’ fa solo bene Berlusconi a trattarle come le tratta. Onestamente, se tutta questa indignazione a comando e’ il massimo che possano fare, penso che abbiano avuto la parola proprio nell’era nella quale non avevano piu’ niente di interessante da dire. Non voglio che mia figlia cresca in questo vuoto.

Quindi si,  ho cambiato atteggiamento. Ma non verso la Germania. Verso l’ Italia. E questo perche’ sta cambiando l’italia. Ormai, e’ tutto meridione. Specialmente le donne.

E non voglio vivere, ne’ io ne’ la mia famiglia, nel medioevo della cosiddetta “sinistra “. Vale per la sinistra il dispregiativo che ho sempre usato contro i terroni: terzo mondo alla moda. Vi sentite moderni perche’ seguite la moda, ma terroni siete nati e terroni rimanete.

Applaudi pure il papa, Niki, perche’ da’ dell’immporale  a Berlusconi. Ma dovrai applaudirlo anche quando qualcuno dei suoi sgherri ti chiama frocio di merda. Perche’ in Italia, l’italia che state costruendo, questo sei. E la morale che hai applaudito e’ una sola. Un frocio di merda, sei. E non lo dico io, lo dice il Papa. Non sei cattolico? Baciagli il flaccido pisello, Niki, magari poi ti assolve.

Ma dal tuo medioevo, non uscirai mai. Quel che sei, sei. Uno che grida “bbottane!”

Qualcuno adesso mi dira’ che non tutte le donne sono cosi’. Aha. Tranne pochissime eccezioni, si. Ma anche le pochissime eccezioni, che cosa aspettano di scendere in piazza a gridare “stupide terrone, una mignotta e’ una mignotta, se ti senti offesa sei una mignotta anche tu”, o quel che meritano queste bigotte? Non lo faranno mai. E non lo faranno mai perche’ le pochissime eccezioni sono DAVVERO pochissime.

E io non voglio un paese dove le eccezioni siano cosi’ poche. Sulle cose davvero importanti, anche essere in pochi e’ una colpa.

UPDATE: Avete poco da scrivermi  incazzati perche’ uso il termine “terroni”. Tutto  quello che vedo e’ un gruppo di donne che vanno sotto una discoteca dove dovra’ andare Ruby a gridare  qualcosa come “qui non devi entrare perche’  bbottana sei”. La paternita’ culturale mi sembra evidente.

Uriel
(1) Nessuna off-shore ammette l’esistenza di conti, peraltro.
(2) Questo blog usa la parola terrone come e quanto gli pare. Se non vi piace, levatevi pure dal cazzo, non sentiro’ la mancanza di voi.
(3) Durante la rivoluzione sessuale del 68 negli usa, uno degli argomenti dei conservatori , o delle loro donne, era che se queste ragazze iniziano a fare sesso liberamente allora i loro mariti le avrebbero mandate a cagare per scopare una piu’ giovane.  Chi non muore si rivede, eh?

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