Il male.

E’ diversi giorni che un pensiero mi gira per la testa. Ci sono andato vicino nella sua descrizione quando ho sfiorato, casualmente, la vicenda del rave party di Torino. Ma credo di essere riuscito a identificarlo bene solo oggi, cosi’ ne scrivo oggi. Ovviamente e’ un punto di vista personale e non so quanto io possa generalizzare, ma e’ una sensazione che mi gira per la testa da molto tempo.

Non sono un complottista e non intendo diventarlo. Nel senso che so quanto sia difficile far vivere insieme una squadra, anche piccola, di persone che hanno solo un’agenda pubblica, come capita a volte sul lavoro. Non oso immaginare quanto potrebbe essere complesso far vivere insieme centinaia o migliaia di persone tutte accomunate dal fatto di ritenere lecite le agende nascoste.

Quindi, no, non credo nei complotti che dominano il mondo.
Credo pero’ nelle ideologie, nel senso che quando una classe dominante e’ istruita tutta allo stesso modo, con una certa coerenza logica, tendera’ ad applicare sempre e solo i concetti che ha appreso. Se tutta la classe dirigente e’ educata ad odiare qualcuno, quel qualcuno se la vedra’ brutta, perche’ ogni decisione portera’ i segni di quell’odio feroce.
Andiamo al punto. Come ho scritto qualche giorno fa, sono stato al congresso mondiale di qualcosa che interessa molto a societa’ molto ricche. Ovviamente c’erano i CEO di queste societa’, e questo e’ ovvio.
Cosa ci facevo io che non sono certo un CEO? La decisione di creare una nuova tecnologia aperta e’ stata ispirata dalla volonta’ di fare entrare le aziende del mondo IT (sia produttori si software che consulenti) in un mondo chiuso tra vendor e grandi carrier. Senza questa decisione il congresso mondiale con 300 delegati invitati sarebbe stato un barbecue con una trentina di persone un tutto.
Questa cosa e’ vista bene dai grandi carrier, che sperano di avere prodotti piu’ moderni (1), e di avere specialmente concetti piu’ moderni implementati a livello di gestione tecnica, di provisioning, eccetera. Le societa’ di consulenza sono state invitate perche’ sinora i carrier si sono fatti consigliare dai vendor, e oggi si trovano un pochino “legati” ad alcune marche, che fanno cartello.
Questa cosa e’ vista meno bene dai vendor, ovviamente, ma essi sperano di portare dalla loro parte delle societa’ di consulenza, convincendole della bonta’ del loro prodotto, in modo che il consulente, cioe’ io, sia portato a decidere di usare i loro prodotti. Quindi, in definitiva neanche i CEO delle societa’ di dispositivi per backbones erano ostili. Si rendevano conto che conquistando un consulente che ha 10 clienti, hai preso 10 clienti. Insomma, per loro il rischio e’ opportunita’.
Ho potuto chiacchierare con molte persone, e devo dire che normalmente i CEO sono persone amabili. Nel senso che dovendo portare risultati utili, ci pensano due volte ad essere scortesi con qualcuno. In un certo senso , anche se guadagnano enormemente piu’ di me, si tratta di persone che “lavorano”, se per “lavorano” si intende che alla fine devono portare risultati agli azionisti.
E come ho notato con sorpresa, sono MOLTO piu’ tecnici nel loro settore di quanto mi aspettassi. Non e’ comune poter discutere di frequenza centrale in un frame di trasmissione in fibra con un CEO. Eppure a me e’ successo.
C’era anche gente dal mondo della finanza. Come mi diceva il giuovine inviato da Goldman Sachs (2) , una simile apertura presenta la possibilita’ che una startup cresca molto, e loro sono a caccia di aziende con buone idee. Un modo educato per dirmi che non gli interessano i consulenti e spiegarmi come mai sono li’. Ma anche loro sono persone abbastanza interessanti, anche se vengono dal mondo della finanza. Anche l’inviato di Bloomberg era simpatico.
Ovviamente c’erano anche dei giornalisti, ma loro devono essere simpatici con tutti per parlare con tutti.
C’era invece un gruppo di persone di cui vorrei parlarvi. Lo dico perche’ erano quelli che mi hanno lasciato questa sensazione, che poi e’ confermata dalle loro parole quindi e’ anche qualcosa di razionale, sensazione che mi gira dentro da giorni.
Si trattava di 6 o 7 persone, di una certa eta’ ( > 65, per intenderci) che sono quelli che voi definireste “squali di Wall Street”. Uno di essi, mi raccontava il giornalista, aveva appena investito una decina di milioni di dollari nelle azioni di un’azienda, sapendo che l’azienda avrebbe approfittato per annunciare il nuovo prodotto al congresso, e quindi le azioni avrebbero fatto un balzetto in alto. Era li’ per verificare di persona, diciamo qualche ora prima, per fare una telefonata a casa e ordinare di comprare o vendere a seconda di quello che il chief scientist avrebbe detto. BAsta una domanda “casuale” a pranzo per avere la notizia.
Queste persone erano diverse. Davvero. Oh, non sono diventato scemo. Non credo siano rettili venuti da Oberon. Semplicemente sembravano educati tutti alla stessa scuola -e probabilmente e’ cosi’, anche se forse sono mezza dozzina di scuole-  e specialmente… ci odiavano e ci disprezzavano. Ma di un odio tombale e oscuro  , malefico e tossico, che non avevo mai visto negli occhi di una persona.
Non c’entra il fatto di indossare o meno un orologio da 50.000 dollari. Il CEO di Colt e’ arrivato con la sua bella camicia fuori , uno dei Chief Scientist di Brocade aveva pantaloncini e birkenstock, e anche il giovine virgulto di Goldman Sachs ha fatto la sua presentazione in jeans e camicia.(3)
No, non c’entra. Il loro odio er dovuto al fatto di dover riscontrare che noi (intendo le aziende non Tier1) eravamo li’. Cioe’, che noi potessimo comunque avere una bella mezz’ora parlando ad un tavolo, o che potessimo girare in aereo per andare ad una conferenza, insomma, che qualcuno oltre a loro non vivesse in una caverna , in preda a poverta’, malattie e sofferenza.
Nel loro parlare, nel loro parlare comune, diciamo di fronte ad un buffet, nel loro modo di rispondere, c’era quello che definirei un mostruoso ODIO verso chiunque non sia del loro club ma OSI vivere in maniera decente.
E’ come se nella loro visione il mondo fosse davvero fatto di un 1% che ha tutto, e vive circondato di hostess da urlo e da piacevolezze di ogni genere, cui e’ riservata la felicita’, o almeno la gioia. Al contrario, e’ come se fossero educati a pensare che chiunque altro NON MERITI nemmeno un momento di sollievo da qualche miserabile condizione di miseria e disperazione.
Immaginate gente che vi odia. E desidera , gode, e’ felice non solo quando arricchisce, ma quando gli altri impoveriscono. Immaginate una classe dirigente che si ritiene soddisfatta non solo quando e’ ricca e felice, ma ha bisogno ANCHE di sapere che chiunque altro e’ povero ed infelice.
Immaginate una classe di persone che hanno come obiettivo distruggere la sanita’ pubblica perche’ provano PIACERE nel pensare che i poveri muoiano di cancro mentre loro hanno le cure migliori. Non basta che loro abbiano le cure migliori: essi trovano la totale felicita’ solo se succede ANCHE che a tutti gli altri le cure siano negate.
Mentre si parla di ricostruire il ceto medio, immaginate di avere una classe di finanzieri che ODIA il ceto medio, perche’ considera BLASFEMO, INAUDITO, OLTRAGGIOSO che qualcuno oltre a loro possa mangiare tre volte al giorno. Immaginate che esista una classe dirigente che non tollera che voi abbiate un vestito diverso da quelli da 3 dollari, perche’ ritiene che se non siete ricchissimi non abbiate il diritto di apparire esteticamente decenti.
E’ ovvio che per queste persone un paese con un welfare cosi’ forte come la Germania appariva piu’ o meno come un insulto agli Dei, e il fatto che in una prestigiosa universita’ tecnica come quella di Darmstadt ci possano andare anche persone di reddito modesto – e non solo i figli dei ricchissimi- per loro era una abominazione da spazzare via.
E’ come se fossero dei fanatici di Al Qaeda, soltanto che anziche’ essere intolleranti verso chiunque non sia un fanatico dell’islam, essi ODIANO chiunque osi vivere decentemente senza essere ricchissimo. Cosi’ come per i fanatici di Al Qaeda esiste solo il perfetto islamico e chi deve bruciare all’inferno, per queste persone esiste solo il perfetto miliardario e quelli che devono vivere dentro un mare di infelicita’, malattie, sofferenze e poverta’.
Era molto difficile liberarsi di loro perche’ anziche’ rimanersene schifati nel loro tavolo a disprezzare noi plebaglia, si sentivano nel dovere di intervenire nella discussione ogni volta che noi plebaglia (oddio, definire Plebaglia il CEO di una multinazionale e’ rischioso, ma suppongo loro non volessero che i CEO parlassero con noi , cosa che invece erano abbastanza interessati a fare) osavamo fare un capannello di persone con dentro qualche VIP.
I VIP peraltro erano amabilissimi, e ho avuto del tempo piacevole col Chief Scientist di Huawei, per dire, che oltre a spaccare il bit in quattro era molto interessato alla mia descrizione della transazione da SS7 a SIGTRAN che sta riguardando molte telco.(4) Ma occorreva proprio che uno stronzo intervenisse col suo sarcasmo, facendo notare che questa transizione mi tiene occupato. Si, stronzo, mi tiene occupato: pensa un pochino, ci sono anche schiavi che lavorano per tenere su la baracca, vedi tu.
Quando nei film uno stronzo del genere si comporta cosi’, probabilmente sarete tentati dal pensare che se vi trovaste li’ sapreste voi come rispondere. Il problema di questi personaggi e’ che sono addestrati.
Per addestrato significa che tutto in loro, dal linguaggio del corpo ai tempi verbali, e’ fatto apposta per manifestare disprezzo e odio nella maniera piu’ fastidiosa possibile. L’unico modo di reagire -e per fortuna qualche tempo fa feci un corso apposito a riguardo- e’ di rifugiarsi nel proprio intervallo di confidenza e far notare gentilmente che LUI e’ fuori posto, con qualcosa come “si, nel mondo dei tecnici e’ l’argomento di moda. A proposito: come mai lei e’ ad un meeting cosi’ tecnico? E’ un suo hobby? (messaggio: sei TU nel MIO territorio)”.
Vincere lo scontro verbale tuttavia non basta, se come me siete un minimo empatici. Perche’ se siete un minimo empatici -dio, quando ho ammirato la caratteristica dei cinesi e dei giappi di interiorizzare le emozioni all’estremo!- percepite con chiarezza l’odio mostruoso che queste persone hanno per voi.
Non so se io abbia incontrato un campione poco rappresentativo di Wall Street. In fondo, i delegati di Goldman Sachs , Bloomberg ed altri erano persone amabili. (E circa 50 anni piu’ giovani, in media: diventeranno cosi’ da vecchi?)
 Posso fare due ipotesi: ho incontrato un campione eignificativo ai fini del trend generale, oppure no.
  • Se ho incontrato un campione poco rappresentativo, quello che dico si riferisce ad un piccolo gruppo di speculatori professionisti.
  • Se ho incontrato un campione molto rappresentativo, quello che dico si riferisce ad una tendenza generale.
Insomma, io sospetto che esista una classe dirigente di tipo puramente finanziaria , che e’ stata educata all’idea che SOLO  l’ 1% dei piu’ ricchi del mondo meriti piu’ di una vita di sporcizia, miseria, malattie ed infelicita’. Per loro il mondo e’ una citta’ che ha solo due quartieri. Quello dei ricchissimi e la baraccopoli.
Tuttavia, questo non significa che loro trovino sbagliato che nei bassifondi si viva male. Anzi, per un qualche motivo credono sia buono e giusto. E trovano quasi blasfemo che non accada ovunque.
Essi combatteranno con tutte le forze per far sparire il ceto medio, per far sparire gli ospedali pubblici, per far sparire le scuole pubbliche, per una semplice ragione: ODIANO la sola idea che un bambino non-ricco possa venire curato, ODIANO la sola idea che un ragazzo non-ricco vada a scuola, o che un non-ricco abbia di che sorridere o essere soddisfatto.
Per loro, o appartieni alla loro cricca, oppure devi soffrire tutta la vita. Per loro i paesi europei con la sanita’ pubblica o la scuola pubblica sono delle bestemmie, per loro il welfare e’ una bestemmia.
Lo so, e’ un post strano.
Ma essenzialmente, e’ quello che mi hanno lasciato queste persone, e dovevo sputarlo fuori in qualche modo.
Uriel
(1) I software OSS sembrano essere disegnati dall’inventore di Windows 1.0
(2) Ommioddio! Ommioddio! Coprite gli occhi alle vostre figlie! Vade retro!
(3) Questi personaggi si guardavano bene dal pestargli i piedi, comunque. Uno che a 23 anni e’ in GS a 30 e’ un manager e ti apre come una cozza con il 10% del suo budget per le spese ci cancelleria.
(4) Il punto e’ che OpenFlow supporta bene TCP ma meno bene SCTP.

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