Il dittatore stocastico.

Il post precedente mi ha convinto di una cosa: ovvero che non e’ chiaro a nessuno il fatto che percepire la liberta’ sia impossibile, e che il cervello umano sia limitato a percepire la presenza di un dittatore. Ora spieghero’ un attimo cosa succede in realta’ , anche se dovro’ introdurre un concetto statistico, anche se prometto di rimanere leggero. Adesso vi spiego come sia possibile creare una dittatura che non sia percepita come tale.
Innanzitutto, partiamo dalla prima convinzione: se ci fossero troppi divieti, ci accorgeremmo di non essere liberi per la quantita’ di cose che VORREMMO fare ma non possiamo.
Ho fatto l’esempio di come il divieto di mangiare carne di alligatore in Italia sia un divieto che non viene percepito perche’ pochi vorrebbero mangiarla, e quindi non viene percepito come tirannide, ovvero nel senso urgente che si da’ alla disapprovazione verso la tirannide stessa.

Allora, vediamo di porci una domanda. Calcoliamo l’ Italiano medio, ovvero l’italiano che condivide con gli altri un numero massimo di abitudini quotidiane. Quello che fa cio’ che fanno tutti, per intenderci. E chiediamoci: quanto e’ distante la massa da costui? E in che misura?
Se i numeri sono abbastanza grandi (in Italia sono piu’ che sufficienti 60 milioni di abitanti) allora possiamo usare un classico grafico della varianza:

 

Allora, il nostro “italiano medio”, o se preferite la rappresentazione matematica delle abitudini dell’italiano e’ quello che vedete indicato con la X col cappelletto sopra, esattamente al centro.
Ora, se consideriamo la devianza attorno ad un sigma, allora abbiamo compreso il 68% della popolazione. Per fare questo e’ sufficiente allontanarsi dalla media del 30% circa.
Cosi’, ci siamo: se legalizziamo il comportamento medio piu’ un’oscillazione del 30% , il 68% della popolazione NON percepira’ alcuna costrizione. 
Cosi’, il mio dittatore matematico lo sa, calcola le abidudini dell’italiano medio e nota che l’italiano si muove attorno alla residenza di circa, in media, 80 km. Cosi’ dice che bisogna chiedere un permesso per muoversi di piu’ di 105 km circa. Chi soffrira’ di questa legge? Chi si sentira’ oppresso? Il 32% della popolazione, che e’ ancora tantino.
Ma il 32% della popolazione ci fa paura. Cosi’ proviamo ad allargare un pochino la cosa. Diciamo che dovete chiedere un permesso quando andate oltre i 155 Km. Quanta gente non si accorge piu’ del problema? Ve lo dico io: abbiamo aggiunto esattamente il 28% della popolazione. Rimane il 4% della popolazione che deve chiedere un permesso. Uno su 25.  Ma neanche.
Neanche perche’ in realta’ sto raddoppiando ogni numero. In realta’ in una curva del genere, se la media fa 80 KM di viaggio, da un lato avremo quelli che ne fanno di piu’, dall’altro quelli che ne fanno MENO.
Cosi’, nel caso della distanza, la vita sorride al nostro dittatore, perche’ , se la lunghezza media dei viaggi e’ di 80 km,
  • Vietando viaggi superiori a 105Km scontenta il 16% e rotti della popolazione.
  • Vietando viaggi superiori a 155Km scontenta il 2% e rotti della popolazione.
  • Vietando viaggi superiori a 203Km scontenta meno dell’ 1% e rotti della popolazione.
In questo caso siamo aiutati dal fatto che stiamo usando un limite superiore, mentre la curva della devianza declina da entrambi i lati. Per delle abitudini qualitative, valgono i numero di sopra.
Capite adesso un concetto molto semplice: se il mio dittatore non tocca le abitudini piu’ diffuse e consente le abitudini medie, la percezione della “perdita della liberta’” da parte delle masse e’ semplicemente impossibile. Solo pochissimi si accorgeranno di aver perso la liberta’. 
Questa e’ la ragione per la quale OGNI dittatore, essenzialmente, inizia a sbroccare sulle tradizioni popolari e sul modo sano e naturale di vivere della popolazione: non fa altro che piazzarsi sulla mediana e vietare il resto, trovando subito un 68% di indifferenti (le restrizioni non li colpiscono) e cosi’ via.
Allora, un dittatore che calcoli le abitudini dell’italiano “quadratico medio” non deve fare altro che vietare tutto cio’ che quantitativamente viene fatto oltre le 2.57 volte di piu’ o di meno, e non disturbera’ la stragrande maggioranza della popolazione.

 

Le teorie che sostengono che la popolazione SI ACCORGA delle restrizioni alla sua liberta’ sono TUTTE SBAGLIATE. La popolazione NON SA di essere schiava, perche’ non fa mai quello che dovrebbe fare per incontrare il limite, unico evento che fa realizzare loro di essere prigionieri.

Nessuno si accorge della gabbia, ragazzi, perche’ nessuno vuole attraversare il suo perimetro. Nessuno soffre se in italia non si mangia alligatore, perche’ nessuno VUOLE mangiarlo : l’alligatore si trova , nella nostra campana delle abitudini alimentari italiane, troppo distante dal centro. Possiamo vietarlo SENZA che qualcuno realizzi il divieto.
Allora, mi direte voi, come fa la gente a realizzare che c’e’ un dittatore? Se vi riferite ai dittatori “mainstream” , tipo Mussolini, Hitler, Stalin &co…. si tratta di narcisisti patologici che si danno un gran daffare perche’ la gente SAPPIA che c’e’ un dittatore.
A loro piace che la gente sappia di avere un duce, e quindi fanno comizi, scrivono manifesti, eccetera. La somma di persona+ideologia non fa altro che produrre un totem. Ecco che allora anche la popolazione che NON e’ colpita dalle leggi del tiranno realizza di avere un tiranno.
E qui torniamo al punto dello scorso post: la popolazione avendo un comportamento medio standard non PUO’ realizzare di avere un dittatore solo misurando l’insieme dei divieti e delle liberta’. Se vi illudete che la popolazione insorga solo perche’ si sente prigioniera, deve essere successo qualcosa di idiotico, tipo che il dittatore vieta la pasta in un paese ove tutti mangiano pasta.
Se un dittatore e’ astuto e non e’ un patologico narcisista, pero’, puo’ semplicemente calcolare le abitudini del cittadino medio e fare leggi che colpiscano sempre chi si discosta “tanto”, abbastanza da ridurre la campana all’ 1% della varianza.
Il nostro dittatore 3-sigma, cioe’, non avra’ MAI il rischio che la popolazione si accorga della sua tirannia, sino a quando non fa stampare la sua faccia sui manifesti dicendo “io sono il vostro dittatore”.
Cosi’, e’ posibile costruire una dittatura stocastica, semplicemente calcolando il comportamento (generalmente innocuo) del cittadino italiano medio, e vietando poi tutto cio’ che e’ a 3-sigma dal mezzo della curva a campana. E solo una cifra inferiore all’ 1% della popolazione si accorgerebbe della tirannia incontrando i limiti della legislazione di persone.
Considerando che in Italia votano circa 42 milioni su 60, rimaniamo attorno ad uno-due punti percentuali della popolazione. A quel punto, mettiamo una bella soglia di sbarramento al 5%, e non c’e’ pericolo che qualcuno possa andare in parlamento a infastidire il nostro governo stocastico.
Iniziate a capire?  Vi trovate gia’ in una dittatura, solo che non avete studiato abbastanza statistica da capirlo.
Ma andiamo oltre. Perche’ ho un’altra notizia, ancora piu’ terrificante, per voi. Quello che abbiamo fatto e’ stato di prendere il comportamento dell’italiano medio e di vietare tutto cio’ che si discosta di tot, un tot che un ufficio statistica puo’ calcolare agevolmente.
Sapete qual’e’ il brutto? E’ che l’intera economia “liberale” DEVE fare esattamente lo stesso.
In un regime di libero mercato, il negoziante vendera’ le cose che vendono di piu’. Cerchera’, cioe’ , di posizionare la propria merceologia sulla punta di quella campana. In una economia di stato, dove e’ obbligatorio vendere tutto (1) questo non succede, ma se lasciate fare al libero mercato allora entra in gioco il “median voter theorem” (2) e otterrete aziende che vanno verso il centro della curva di varianza e “tagliano” cio’ che piace a pochi.

Nelle multinazionali questo calcolo e’ NORMALE ed e’ il modo in cui il marketing disegna i prodotti. Non esistono prodotti “per anticonformisti”, tutti quelli del marketing mirano al centro della curva di varianza, con tutte le sottoanalisi ed i sottogruppi del caso.Un esempio classico e’ il mondo delle case farmaceutiche. Esse non producono farmaci se una malattia non colpisce piu’ di tot persone, perche’ non ha senso economico avviare una catena per poche persone. Cosi’, in Italia c’e’ l’istitituto farmaceutico militare di Firenze che produce i farmaci che le case farmaceutiche non producono perche’ curano malattie troppo rare. Nella nostra curva, l’influenza epidemica e’ una malattia standard che colpisce moltissimi e si trova vicina alla cima della curva, mentre una malattia rara si trova lontana. Ed ecco che il vostro dittatore stocastico vi toglie il diritto alle cure, e solo lo stato vi dara’ le cure:

Se non ci fosse lo stato, cioe’, il vostro dittatore liberista ucciderebbe svariate migliaia di persone , bambini compresi, lasciandole senza cure. Ma non vi rendete conto del dittatore perche’ non ha un nome e perche’ uccide pochi.

Cosi’ avete un sistema POLITICO che vi rappresenta con una soglia di sbarramento del 5%. In pratica, vi taglia anche piu’ di 2-sigma dalle opinioni politiche “di centro”. Avete un sistema economico che vi taglia i prodotti ESATTAMENTE su una curva di varianza piu’ o meno sofisticata.
Dov’e’ adesso, la vostra liberta’? Perche’ vi sentite liberi?
Perche’ il dittatore non e’ uno psicopatico narcisista e non mette sui manifesti la sua faccia. Tutto qui.
Perche’ il dittatore non e’ uno solo, e tutti gli enti economici semplicemente venderanno cio’ che sta vicino al centro della curva di varianza. Perche’ tutti i partiti si sforzeranno di stare sul centro della curva, motivo per cui tendono ad assomigliarsi tutti. E cosi’ via.
E sapete qual’e’ la cosa buffa? E’ che stiamo parlando di un gioco di quelli che i liberisti chiamano “mercato libero”: stante le leggi della statistica, un mercato libero non puo’ funzionare che cosi’, e mandare tutti gli operatori economici verso il centro di una curva di varianza costruita attorno ai gusti del nostro cliente “medio”.
Allo stesso modo, la liberta’ di voto , stante le leggi della statistica, non potra’ fare altro che piazzarsi sul gusto dell’elettore medio standard. Certo , l’elettore medio standard puo’ cambiare, ed e’ questo che rende variabile lo scenario politico. Cosi’ come possono cambiare i gusti del cliente medio.
Come si chiama il fenomeno che presa  una massa di persone, con l’eccezione di alcuni estremisti, cambia completamente il loro comportamento medio?
Si chiama “trend statistico”, o se preferite il termine meno tecnico, “moda”.

Che vi piaccia o che non vi piaccia, per semplici, banalissime regole statistiche il sistema liberale e’ semplicemente una dittatura stocastica che permette i comportamenti piu’ comuni e di fatto proibisce tutti gli altri, con la sola attenuante che deve seguire le mode piu’ in voga e non produce alcun totem.

La popolazione non ha alcun modo di percepire la durezza dei divieti perche’ essi impattano pochissimi di loro. Quelli impattati sono cosi’ pochi che non passano i limiti di sbarramento consentiti in parlamento, e non sono abbastanza da frenare le mode.
Perche’ la popolazione realizzi di avere un dittatore a questo punto occorrerebbe che si palesi. Sinche’ non si palesa, non puo’ percepire la prigionia.
Avete gia’ perso la liberta’, da anni. Sono decenni ormai che non godete di nessuna liberta’, che non godiamo di nessuna liberta’. Alcuni lo capiscono, altri no: questi ultimi pagano una tassa.
La tassa per non aver mai studiato abbastanza matematica.
Uriel
(1) Le edicole, per esempio, DEVONO rendere disponibile qualsiasi giornale venga loro chiesto di vendere. Non e’ cosi’ sovietica come credete.
(2) Odifreddi lo ha ribattezzato “teorema dei due gelatai”, per chi ama la divulgazione un tanto al chilo.

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