Il bosone di Borg

Leggendo qui e la’ nella cronaca politica italiana finisci per incappare nelle interviste e nei programmi televisivi che si vedono qui e la’, e ti capita di notare una curiosa contraddizione. Non so se ci avete fatto caso, di quante volte si usi la parola “piccoloborghese” per connotare negativamente una persona.

Nella lingua del post 1968/1977, “piccoloborghese” indicava un individuo imborghesito, una specie di mezzagabbana che non aveva la dignita’ del grande nemico (il padrone) e viveva una specie di esistenza di mezzo, ne’ carne ne’ pesce, fatta di ipocrisie , miserie da neoricco, e tutta una serie di qualita’ umane ripugnanti.

Leggo in giro per Internet:

I compagni ed io usavamo il termine piccolo borghese per definire atteggiamenti, mentalità o persone che andavano contro lo spirito rivoluzionario che vivevamo. Era piccolo borghese vestire elegantemente, possedere un’auto che non fosse un’utilitaria, avere ambizioni di carriera e di vita agiata, leggere certi libri o giornali, essere sentimentali, e tante cose ancora che coincidevano con il conformismo. Noi “impegnati” ci guardavamo bene dal frequentare i piccoli borghesi dal momento che combattevamo l’odiato stato capitalistico che definivamo, appunto, piccolo borghese.

Linguisticamente, il termine “piccoloborghese” nasce come calco del francese, Petite bourgeoisie , di cui Wikipedia parla in questo modo:

Petite bourgeoisie also petty bourgeoisie (literally small bourgeoisie), is a French term (sometimes derogatory) referring to a social class comprising semi-autonomous peasantry and small-scale merchants whose politico-economic ideological stance is determined by reflecting that of a haute (high) bourgeoisie, with which the petite bourgeoisie seeks to identify itself, and whose bourgeois morality it strives to imitate.
insomma, erano delle belle merde ipocrite e malriuscite, dei wannabe colpevoli di ogni ipocrisia, perbenismo,  conformismo.I saboratori velleitari delle gloriose vittorie del popolo, no?

Ma se andate ad ascoltare i giornali di oggi, vedete che l’accusa di essere “piccoloborghesi” e’ sulla bocca di tutti: da Daniela Santanche’ , a Giuliano Ferrara, anche a destra il termine e’ usato con disprezzo. Lo trovate con disprezzo sul sito di Grillo, anche, come vedete qui: https://www.google.com/search?q=site%3A+www.beppegrillo.it+piccoloborghese&ie=utf-8&oe=utf-8 

Insomma, il piccolo borghese e’ ipocrita, falso, meschino, colpevole di fermare la rivoluzione, colpevole di fermare il liberismo, colpevole di non capire, COLPEVOLE DI TUTTO.

Aha. Ok. Diciamo che sia pure vero.

Adesso, pero’, ho una domanda:
ma se vi fanno tanto schifo i piccoli borghesi, perche’ poi passate il tempo a lamentare “la scomparsa del ceto medio”?

lo avete capito che stiamo parlando delle stesse persone?

Allora, per quelli di destra e’ “piccoloborghese” chi si incazza per le malefatte di silvio, ci fa il moralista per le sue orge, chi applaude per i magistrati, chi difende gli immigrati. Questa infame genia di persone racchiude tutto il peggio, ed ha bloccato ovviamente , con i suoi piccoli, miserabili appetiti, il glorioso rinnovamento liberista.

Per la sinistra, il “piccoloborghese”, con le sue velleita’, ha impedito l’attuazione delle vere riforme progressite, ha paralizzato il paese con le lobbies, e’ refrattario al cambiamento, e’ bigotto, ragiona con la pancia, e’ ignorante ed egoista, leghista, e tutto quanto.

Non capisco di preciso cosa si attribuisca al piccoloborghese sul blog di Grillo, ma cercando con google sembra che neanche li’ sia una bella persona, questo personggi.

Allora, ho una bella notizia per tutti: il ceto medio e’ morto.

Aha. Niente piu’ “piccolo-borghesi”. Adesso in Italia ci sono solo DUE categorie. I borghesi, che possiedono da soli quasi tutto, e i proletari, che possiedono solo la propria prol… uhm, neanche questa, perche’ non possono nemmeno uscire da casa e sposarsi.
SENZA PIU’ PICCOLOBORGHESI VA TUTTO BENE, VERO?

lo so, avete diviso in due la parola. Quando qualcuno vi sta sul cazzo e’ un piccoloborghese, quando realizzate di avere le pezze al culo, allora rimpiangete il ceto medio.

C’e’ solo un piccolo problema logico in tutto questo, ed e’ che i “piccoloborghesi” e il “ceto medio” erano formati dallo stesso insieme di persone.

Certo, potete dire “Beppe Rossi e’ un coglione” e poi dire “Rossi Beppe e’ un genio”, ma appena qualcuno realizza che sono due nomi della stessa persona, il discorso perde molto del suo fascino.

Alcuni comunisti accusano il piccoloborghese di causare la fine della rivoluzione, e di essere colpevole dello spostamento a destra dell’ Italia. Aha. Fantastico. Adesso che il ceto medio e’ morto, quindi, l’italia e’ tutto un fremere di rivoluzione socialista?

A destra accusano il piccoloborghese di essere moralista, e di non capire che il liberismo e’ bello quando e’ porco.  A loro piace cosi’, il liberismo: PORCO. Ok.

Quindi, adesso che il ceto medio e’ morto, suppongo che l’ Italia sia tutto un gioioso lupanare di business, fica, liberta’, pistole,  nani e ballerine. Vero?

Ma le cose non stanno proprio cosi’. Gli stessi che odiano il piccoloborghese sono a lamentare la scomparsa del ceto medio. Ma c’e’ di piu’.

COme rispondete, voi, quando vi chiedono a che ceto appartenete? Di perifrasi  e di aggettivi stravaganti ne ho sentiti,  molti. Ormai nessuno o quasi dice piu’ “ceto medio”, ma e’ ancora pieno di “benestanti”, “mediobasso”, ed altri aggettivi che non conto piu’. Giusto. Perfetto.

Ma sono tutti sinonimi di quel “ceto medio” che rimpiangete.

Allora, ragazzi, sarebbe ora di dirla come andava detta:
i piccoloborghesi erano il meglio che l’ Italia abbia mai prodotto. Per tutti, e da tutti i punti di vista. Hanno dato i giovani al movimento sessantottini e settantasettino, hanno dato la nuova destra molto liberal a Silvio, hanno dato i nuovi ricchi del Nord ai leghisti, e la loro mortificazione ha dato gli elettori a Grillo.
senza questa genia di persone, nessuno dei movimenti politici esistenti avrebbe avuto mezza possibilita’ di superare il quorum.

Non c’e’ partito, movimento , area culturale, che non debba dire grazia al mondo piccoloborghese. Erano piccoloborghesi gli arricchiti del nord che votavano Lega. Erano piccoloborghesi le famiglie dei ragazzi sessantottini e dei ragazzi che fecero il 77. Erano piccoloborghesi quelli che credettero in Silvio e alla sua rivoluzione liberale.
Erano TUTTI “piccoloborghesi”.

o meglio.
LO SIETE STATI TUTTI.

e vi diro’ di piu’, visto che ho dimenticato una forza politica. Che oggi, tutti quelli che non lo sono piu’, gli operai che una volta andavano a sharm el sheik e oggi hanno le pezze al culo, gli imprenditori che hanno chiuso e una volta avevano la loro impresuccia, gli edili che avevano l’ Alfa Romeo e oggi vanno in tram, tutti quanti, sono MOLTO incazzati per aver perso posizioni sulla scala sociale.

Eravate piccoloborghesi, e vi piacerebbe tornare ad esserlo.

Il motivo per cui non riuscite a costruire una mappa politica che vi porti a quel livello e’ che per prima cosa avete ristrutturato il linguaggio al punto da non riuscire a fare un ragionamento sensato. Non riuscirete mai a pensare che volete di nuovo tutti questi piccoloborghesi attorno a voi. Il ceto medio riempiva i ristoranti, ma il ristoratore , se lo interrogate, disprezza come piccoloborghesi tutti quelli che non la pensano come lui.

Ferrara e’ il certificato ultimo. Se Giuliano Ferrara difende a spada tratta qualcosa, e’ chiaramente una cazzata. Quell’uomo ha preso la capacita’ di stare dalla parte del torto quando era nel PCI , e l’ha unita con l’atteggiamento da Giovanna d’Arco della Liberta’ tipica della destra berlusconiana. Se Ferrara e’ il cavallo di battaglia di una causa o in Italia e’ tornato Annibale, o e’ proprio una cazzata.

Bene: cercate pure tra i filmati e gli scritti  di Ferrara. E scoprirete che decine di volte ha insultato qualcuno dandogli del piccoloborghese, e decine di volte ha rimpianto la scomparsa del ceto medio. Spesso nei medesimi discorsi. La stessa persona.

Allora, signori, dateci un taglio. Smettete di storcere il naso e di mostrare questa superiorita’ verso quelli che chiamate “piccoloborghesi”. Non solo i piccoloborghesi hanno creato l’italia che rimpiangete, non solo hanno dato vita a tutti i movimenti politici moderni, non solo li rimpiangete chiamandoli “ceto medio”, ma ho una brutta notizia per voi: ANCHE voi lo siete stati.

Ed eravate cosi’ felici di esserlo, solo che vi classificavate come “ceto medio”.

E lo sapete bene adesso, quando avete capito che il volto dell’ Italia che andava bene erano i piccoloborghesi, pardon, il ceto medio, mentre il volto della crisi sono gli EX piccoloborghesi.
Adesso siete “piccoloproletari”,
cioe’ proletari con meno figli.

e, che vi piaccia o no, tra “piccoloborghese” e “ceto medio” passa la stessa relazione che passa tra “piccoloproletario” e “povero”.

Bella merda, vero?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *