Il 2023 e la Rai che affonda.

Il 2023 e la Rai che affonda

Tutti stanno notando come la Rai, da quando e’ diventata “di destra” o meglio da quando la destra ma messo dentro dei ripescati del passato, stia affondando nello share. Vedo DUE problemi in questo, insieme ad un’ostinata resistenza alla presa di coscienza.

Spieghiamo il fallimento dei programmi “di destra”. Farlo e’ facile, basta spiegare la visione che la destra italiana ha della storia culturale recente.

Secondo gli uomini della destra, l’Italia si sarebbe fermata in un infinito 1959, se la sinistra prendendo l’egemonia culturale non avesse creato questo mondo artificiale che e’ il 2023. Secondo l’uomo di destra, il nostro tempo non esiste, e’ un ibrido artificiale creato dall’egemonia di sinistra. Senza la quale, l’italia avrebbe gradito molto di piu’ rimanere ferma al 1959.

Gli uomini della destra italiana non credono di vivere nel 2023. Credono di vivere in una specie di finzione di plastica, creata artatamente dall’egemonia della sinistra. Secondo loro basta distruggere questa finzione, e torna il tradizionale 1959, stato naturale del paese.

Insomma, il  2023 non esiste, proprio come la terra e’ piatta. Era tutto un complotto della sinistra.

Che cosa fanno, allora? Vanno in TV, e tolgono tutta l’egemonia culturale di sinistra. Mettono gente assolutamente 1959 a fare cose che sarebbero piaciute nel 1959, e scoprono che quei programmi piacciono solo a quelli che con la testa sono nel 1959. A sentire gli spettatori di Pino Insegno, parliamo dell’ 1.8% della popolazione.

Deve essere stato un risveglio brusco. Vivi per trent’anni credendo di vivere in Matrix, poi arriva il Neo Meloni che ti distrugge la finzione, e scopri che… non c’era nessuna finzione. Il 2023 esiste davvero, e non lo hanno inventato i comunisti. Non e’ la Matrix fatta dall’egemonia culturale.

I giovani usano internet e non la TV, i film si guardano su Netflix, Hulu e tutti gli altri, Tiktok ha colonizzato i mass media, della TV frega solo ai vecchi. Anche i telegiornali non servono a nulla, se voglio le news le leggo online.

La TV di oggi e’ una riserva indiana per anziani. Una specie di ospizio telematico. Se davvero credete che rivedere Una Poltrona Per Due ogni fottuto natale sia quello che la popolazione giovane vuole, siete da rinchiudere in un manicomio.


Prima che quelli di sinistra si esaltino, devono capire che loro fanno piu’ ascolti, e’ vero, ma non perche’ fanno presa sulla societa’: e’ solo che la riserva indiana per anziani contiene piu’ giovani anziani, o giovanili, che anziani-cariatide.

Perche’ la sinistra italiana soffre di un complesso simile a quello della destra. Per la sinistra italiana, l’Italia naturale e’ il 1983 , anno del famoso “sorpasso” del PCI di Berlinguer alle europee. Dopodiche’ , e’ arrivato il Malvagio Berlusconi.

Da quel momento, secondo l’uomo della sinistra non e’ piu’ esistito il tempo, e’ esistito un interminabile Drive In , gestito dalle maledette TV di Berlusconi, che ci hanno fatto vivere in un mondo di grosse tette, coscie, calciatori, veline, e tutto quanto rende l’italia una finzione completamente artificiosa. Nemmeno per le persone di sinistra esiste il 2023: esiste una specie di Matrix berlusconiana, dove l’Agente smith e’ Carmen Russo con il pushup.

Mi spiace, Neo, ognuno ha l’agente Smith che si merita.

Per la sinistra italiana, invece,

Gli uomini della sinistra italiana non credono di vivere nel 2023. Credono di vivere in una specie di finzione di plastica, creata artatamente dalle Televisioni di Berlusconi. Secondo loro basta distruggere questa finzione, e torna il tradizionale 1983, stato naturale del paese.

E a meno che non pensiate davvero che Fazio e la Litizzetto siano lontanamente apprezzabili da chiunque abbia meno di quarant’anni (caso nel quale siete da manicomio) , dovete comprendere che i “successi” delle trasmissioni “di sinistra” ono avvengono nella societa’, ma in quella riserva indiana di vecchi (e sia chiaro, molti hanno anche la mia stessa eta’) che ancora guardano la TV.

Per la cronaca, non guardo la TV italiana, nemmeno quella tedesca (se non per migliorare il mio tedesco), la Litizzetto la conosco per aver visto un suo monologo-letterina , ed essermi addormentato. Secondo lei era “spiritoso”.


Detto questo, e’ un bene fare una tabella con gli anni di riferimento dei partiti italiani.

Partito Anno di riferimento
FDI 1959
Lega 1986
PD 1983
FI 1991
Grillo/M5S 1984
Sinistra Estrema/Verdi/Pap 1977
Renzi 1985
Calenda 1985
Radicali/+EU 1974
Minorenni/Non votanti/Astenuti* 2023

*Faccio notare che ormai si tratta della maggioranza della popolazione.

E questa tabella , se osserviamo anche la struttura demografica italiana basta a spiegare gli share della RAI , ma anche di Fininvest, quando si parla di percentuali. Se osserviamo la curva demografica italiana, notiamo subito che Pino Insegno, marcato 1959, avra’ un 1.8% di share per la semplice ragione che quando si parla di 1959, siamo a quelle cifre:


Quindi torniamo indietro: la componente elettorale, dunque politicizzata, della popolazione italiana non crede nel 2023. Un po’ come quelli che non credono che siamo stati sulla Luna, o quelli che la Terra e’ piatta, solo che loro non credono al calendario.

Ognuno di loro ha:

  • Un calendario immobile, con un periodo “perfetto” per l’Italia. Il periodo di riferimento.
  • Una teoria del complotto, nella quale “LORO” (egemonia di sinistra, le reti mediaset, gli ebrei** , Internet, Facebook, a seconda) hanno creato una cosa artificiale (e destinata a crollare perche’ falsa) che e’ il 2023.

** ho messo gli ebrei perche’ senza gli ebrei non sei credibile nel parlare di complotto


Ma se la TV e’ solo il media preferito dalla Riserva Indiana dei Boomer, e sarebbe ora di riconoscerlo, la domanda che dovremmo porci e’:

A cosa serve la RAI? Perche’ il governo possiede delle TV? Cosa sarebbe mai questo “servizio pubblico”? E ancora prima, perche’ diavolo esiste ancora la TV, quando quella banda potrebbe essere usata per Internet?

Proviamo a rispondere:

  1. La RAI serve ormai soltanto a sistemare le troie dei politici, e i cugini degli stessi. Non esiste ragione alcuna per la quale il cittadino dovrebbe pagare per una TV di stato. Ormai , con le frequente digitali, qualsiasi privato puo’ farsi una TV semplicemente affittando un canale.
  2. Non esiste alcuna ragione razionale per la quale il governo dovrebbe possedere una TV. Ai tempi servi’ per diffondere l’italiano, la modernita’, e lo stato era l’unico ente capace di costruirne una e tenerla operativa. Oggi nessuna di queste ragioni ha senso.
  3. In Italia viene detto “servizio pubblico” quel sentimento che provate quando fate un cruciverba e scoprite una parola nuova, che so io “cispadano”.Se la TV vi da’ la stessa emozione, allora tutti sapete che cosa vuol dire cispadano e la TV ha fatto un servizio pubblico. Una visione di “educazione” che oscilla tra il gulag e leggere l’ Enciclopedia Treccani dopo mangiato, in salotto, con l’abat-jour dietro le spalle. E la coperta sulle gambe. Secondo me converrebbe spedire una copia della Settimana Enigmistica ad ogni italiano, e sarebbe anche piu’ economico, ma diciamolo: la Susi se la tira troppo.
  4. Perche’ mai esiste la TV, quando la stessa banda potrebbe essere riutilizzata per internet?

E’ una bella domanda, perche’ potrebbe essere davvero una buona idea. Il problema e’ che serve un mass media alla riserva indiana della terza eta’. E perche’ serve? Per due ragioni.

La terza eta’ e’ fatta da gente che e’ alla ricerca di un’ideologia o di un ideale politico. Ed e’ ancora la fascia di elettori piu’ importante. E’ un male? E’ un male per una semplice ragione:

quello che in Italia viene detto “ideologia politica” o “ideali” non e’ altro che un disturbo psichico che la scienza conosce come “ossessione”.

Sono ossessionati. Hanno paura dei comunisti. Dei fascisti. Dei negri. Ognuno ha una sua specifica ossessione a seconda della militanza politico.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ossessione

Abbiamo quindi una fetta di popolazione che percepisce come unica possibile motivazione per la politica un disturbo mentale , cioe’ l’ossessione per qualcosa.

Se osservate il panorama politico, trovate ogni genere di ossessione: per la donna, per il maschio, per gli omosessuali, per i transessuali, per le lesbiche, per i fascisti, per i comunisti, per Israele, per la Palestina, per i Rohinga, per la famiglia, per Dio, e tutto un campionario da far invidia agli autori del DSM V.

E siccome questa e’ ormai l’unica popolazione motivata al voto, e’ meglio rincoglionirli con una narrativa che li tenga imbrigliati in un tempo passato.

La TV italiana serve ad impedire che una fetta di popolazione ossessionata da una moltitudine di incubi possa votare cose assurde, tipo la Soluzione Finale di Hitler, o altre cose peggiori.

Per fortuna, essendo in Italia una popolazione anziana e sostenzialmente inerme, non dovrebbero essere in grado di produrre molta violenza fisica. Ma sapete bene che una volta spinto al Potere un Hitler che odia , che so io, la carbonara con la cipolla, sara’ un attimo per veder nascere campi di concentramenti anticipollari.

Ma il concetto rimane molto chiaro: la TV e’ il mass media della terza eta’. La TV di destra non piace perche’ la terza eta’ in Italia e’ intrisa di ex sessantottini.

Per farvi capire di cosa parlo: La Litizzetto seduta sulla scrivania di Fazio ha suscitato in mio padre un commento.

“Mi ricorda Rita Pavone”.

Devo aggiungere altro?

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