I veri nemici del 5G.

I veri nemici del 5G.

I veri nemici del 5G.

Leggo sulla stampa della  nuova accusa contro quelli che hanno da ridire col modo in cui viene implementato il 5G: “nemici dell’innovazione”. Quindi se non concordi con con le assurde, ridicole e tecnicamente irrealizzabili promesse che si sentono in giro, perche’ lavori nel mondo telco da molti anni e sai come funziona, adesso sei un “nemico dell’innovazione”.

Mi riferisco all’articolo celenterato che leggo qui: https://www.lastampa.it/topnews/lettere-e-idee/2019/08/10/news/le-reti-5g-sono-il-nuovo-nemico-di-chi-teme-l-innovazione-1.37331600

Ora, essendo scettico sui mirabolanti effetti del 5G mi ritrovo ad essere tra le linee del “nemico dell’innovazione”, e per uno che lavora nel settore “Emerging technologies” (con vari nomi, da R&D in poi) , la cosa si fa pesante. Anche perche’ se andremo nell’inferno dei “nemici dell’innovazione”, saremo in tanti: nell’ambiente ormai si dice del 5G quello che si disse del 4G. Quando il 4G non diede nulla di nulla di quanto promesso, si disse che era “preparatorio al 5G”. Bene, gia’ prima dell’adozione del 5G si dice che “e’ preparatorio al 6G”.

Vorrei quindi rispondere all’articolo di intelligenza protozoica con alcuni fatti, come usiamo fare noi consulenti. I fatti prima, le cazzate dei finanzieri dopo.

Il primo nemico del 5G e’ lo stesso nemico del 4G:

I veri nemici del 5G.

Per correttezza, anche il concorrente:

I veri nemici del 5G.

E potrei continuare anche con quelli tedeschi, francesi, e tutti quanti nel mondo: gli USA sono messi ancora peggio. Molto peggio. Ma non e’ questo il punto.

Allora, partiamo proprio dalla GIGA Network di Vodafone. 40 GB. Mi auguro che siano 40 Giga BYTE e non 40 Giga BIT. Ok. Diciamo pure di si. Allora, supponiamo che si realizzi l’assurda promessa di 1Gb/s , e vediamo quanto vi durano 40GB.

40 GB * 8, diviso 1Gb/s fa 320 secondi , cioe’ 5 minuti e 20 secondi.

Complimenti. Cioe’, avete lo stesso identico limite di oggi: la tariffa. Perche’ se non stiamo tutto il giorno attaccati al 4G a guardare netflix e ascoltare musica su spotify, non e’ affatto perche’ il 4G non lo permetta. Il 4G lo permette eccome, o meglio lo permetterebbe se fosse implementato bene. Infatti lo prometteva: se qualcuno andasse a rileggere cosa si era promesso col 4G LTE, avremmo dovuto avere i film in streaming su 4G.

Ma se non usiamo tutte queste nuovissime funzionalita’ del 4G (si, proprio 4 , non e’ un errore) non e’ perche’ la tecnologia non lo consenta. Certo, alcune applicazioni che richiedono bassa latenza avrebbero dei problemi, ma di per se’ lo streaming audio e video non ricadono sotto questa categoria. Usando CDN e buffering si potrebbe risolvere tranquillamente. Ma non si fa.

Ma andiamo a vedere bene cosa c’e’ di gratuito , cioe’ di “flat” in queste offerte 5G: whatsapp, google maps, instagram e spotify per Vodafone, cui TIM aggiunge twitter, facebook e snapchat, piu’ “musica illimitata”. Interessante.

Ma nessuno di questi e’ un servizio a bassa latenza. E a dire il vero, nessuno di questi richiede altissima banda passante.

Ma c’e’ di piu’, in quel che manca nell’offerta: se avete notato, in quell’offerta “col 5G” in entrambi i casi e’ pensata per un pubblico young. Ora, se avete il 5G e la latenza bassa e la banda larga, ai giovani offrite una cosa precisa.

I GIOCHI.

Il convitato di pietra di quelle “offerte 5G” sono i giochi. Che sarebbero i primi beneficiari della famosa bassa latenza del 5G, e quindi sarebbero la prima cosa da offrire (almeno come flagship) nelle offerte 5G.

I gamers sono un pubblico ricco e abituato all’upgrade. Potreste offrirgli almeno due o tre titoli: Overwatch, WOW, Fortnite. Ma le telco non lo fanno. Perche’ non lo fanno? Perche’ i gamers sono un pubblico fottutamente esigente. E di latenza se ne intendono.

E se appena scoprono che il vostro 5G e’ solo un flag sul campo “bearer” , ma dietro c’e’ ancora la vecchia infrastruttura 3G (nemmeno la 4G, a volte) , quelli vi sfanculano in diretta, su un milione di canali di youtube, contemporaneamente.

La mancanza di offerte per i gamers nelle offerte 5G reca con se’ un sospetto molto grave: nessuna telco scommette sulla bassa latenza del suo 5G.

Nessun contratto parla della latenza, sono tutti molto vaghi sulla banda offerta: la “giganetwork” ha un traffico “sino a” ,  “a patto che” , “in condizioni tali”, “data la copertura”, e tutto quanto.

Il 5G e’ un cosiddetto “hype”. Si prende una tecnologia , si chiamano scrittori di fantascienza (detti futurologi) a immaginare un mondo nel quale tutti hanno accesso indifferenziato alle applicazioni estreme di tale tecnologia, a costo praticamente nullo.

Poi arriva la realta’, detta anche “the cost engineers”. Persone che nelle telco sono incaricate di calcolare quanto costa un utente, contando ogni cosa, dal cavetto ethernet del BNG al condizionatore che raffredda le macchine. E alla fine questi dicono: questo e’ il prezzo che potete fare per questa data offerta.

E alla fine, siccome quelli sono i servizi che vi vendono col 5G, e sono di poco superiori a quelli che vi vendevano col 4G, questo e’ quello che farete. Perche’ la tecnologia puo’ fare quello che volete, ma quando i nemici dell’innovazione siedono nei CDA delle aziende, e pensano piu’ ad intascare soldi che a vendere innovazione, e si chiamano “azionisti” , non c’e’ nulla da fare.

Adesso la vostra domanda sara’: ma se gli azionisti delle telco vogliono solo mungerle e portare a casa soldi, fregandosene altamente dell’innovazione, perche’ si fanno questi hype?

Per una ragione semplice: innanzitutto, questi hype nascono in Cina e nella Silicon Valley. Fosse per le telco europee, staremmo a discutere di minitel su DECT. Queste aziende l’hype lo subiscono, l’innovazione gli arriva in faccia come uno schiaffo, si adeguano , rincorrono,  ma se fosse per loro sareste ancora con la TUT.

Ma la vera grande ragione del 5G e’ semplice e non nasce dalle telco: da un lato, le aziende di cellulari non sanno piu’ che cazzo mettere in un cellulare per venderlo a 100o euro. Vediamo i fatti:

  1. Ci sono diverse aziende che stanno producendo ottimi cellulari a prezzi ragionevoli, che non vanno oltre i 300-400 euro. E sono prodotti che a volte sono anche piu’ che “ragionevoli”. Sono notevoli.
  2. Tutta la merda che hanno infilato dentro i cellulari, dal bloatware che hanno buttato nella UI alle applicazioni “bundled” , hanno lasciato il pubblico indifferente. Nessuno paga 1000 euro per quella merda. Persino i clienti business, i cui utenti non pagano il telefono perche’ lo ricevono dall’azienda, si stanno lamentando che i nuovi cellulari “top” sono difficili da usare per via del bloatware.
  3. Sul piano hardware, ormai siamo alla situazione del rasoio con 24 lame. Fino a cinque telecamere, sensori inutili, intelligenza artificiale della quale il pubblico ha mostrato di non essere interessato, display con vetri inutilmente sagomati e risoluzioni che richiederebbero la vista di un falco per venire apprezzate. Ah, il display pieghevole: l’equivalente telefonico della ferrari con roulotte.

La verita’ e’ che arrivano i cloni cinesoni, sono sempre migliori, e i “big” non sanno piu’ che cazzo infilare in un telefono per giustificare il costo assurdo di un dispositivo che tutto sommato costa poco produrre.

Samgung e Apple ormai non sanno piu’ come giustificare i prezzi che fanno. E volete sapere come faranno?

“Ma il mio cellulare ha il 5G”

Cosi’ come nel mondo del computer si e’ stabilita la coppia “wintel”, ove il software vi spingeva ad hardware piu’ potente e l’hardware piu’ potente vi invitava a metterci piu’ software, le case produttrici di cellulari si stanno alleando con i produttori di antenne per apparati mobili.

Anche i venditori di apparati mobili sono nella merda. Perche’ i cinesi arrivano anche li’, e con i loro prezzi si fa sempre piu’ fatica a far pagare 250.000€ per una scheda che connette un BNG ad un LSR con 100Gb/s. Huawei e’ finita nella bufera per questo. E anche i prezzi dei BTS sono figli di un monopolio.

Ma adesso, grazie al 5G , i prodottori di antenne e dispositivi per la rete mobile possono dire “ma il mio BTS e’ 5G”. Altrimenti, non potevano farlo e i prezzi dei dispositivi 4G stavano gia’ calando a picco.

Non appena i soliti cinesoni (Honor, Xiaomi, Wiko, e via dicendo sui cellulari, Huawei sul lato della rete mobile) vi proporranno tutti il 5G, sapete cosa succedera?

Che arriva il 6G. E grande sara’ la festa! Risolvera’ ogni problema e fara’ miracoli.

Il 6G fara’ crescere le tette alle donne, mandera’ via la calvizie, vi allunghera’ l’uccello, vi consentira’ di vedere film mentre nuotate nella lava di un vulcano (esigenza che sentiamo tutti, proprio come scattare fotografie sott’acqua) , la sua intelligenza artificiale sapra’ dirvi dove trovare la fica piu’ depilata in tempo reale, avra’ la funzione “porta a spasso il cane” e vi consentira’ di lavorare da Marte.

Tutte cose di cui non ve ne freghera’ un cazzo: cosi’ come oggi fate fatica a trovare un 4G decente col vostro telefono 5G, succedera’ che farete fatica a trovare un 4G decente col telefono 6G. Verranno (come al solito) coperti i soliti centri urbani, eliminando ogni chance di automotive-qualsiasicosa, e alla fine dei conti tutto quello che succedera’ e’ che gli azionisti di alcune aziende faranno soldi semplicemente comprando azioni prima dell’annuncio : “abbiamo lanciato il 5G”.

E la lira si impenna!

I veri nemici del 5G.

Ed e’ per questo motivo che avete personaggi astrusi che giocano in borsa, a festeggiare l’arrivo del 5G. Perche’ tutto quello che gli importa e’ che una telco annunci di essere diventata 5G. La azioni in quel momento hanno un picco, e loro si sono fatti la barca nuova.

Poi, i soliti contratti e le solite coperture faranno il resto, e porteranno il XG (con X a piacere) ad essere il solito 3G+.

Quello che avete oggi, quando vi collegate in 4G.

Mi piacerebbe molto che esistesse davvero il 5G. Come mi sarebbe piaciuto se fosse esistito davvero il 4G: per una persona che lavora in questo settore, avere un grande ecosistema di servizi sarebbe stato un toccasana. Piu’ clienti, piu’ business.

Ma non c’e’ stato. Ed e’ per questo che siamo scettici. Non vediamo clienti che ci chiedono di implementare  servizi su 5G. Non vediamo clienti che ci chiedono di prepararsi al 5G, vogliono la fibra.

Perche’ si sono gia’ scottati col 4G e con le sue (mai mantenute) promesse mirabolanti. Case automobilistiche che si erano illuse di fare car-entertainment hanno investito soldi e in cambio hanno trovato reti fatiscenti. Industrie che hanno tentato di mettere apparati mobili ovunque, e si sono trovati coi test che fallivano per delle performance che esistevano solo sulla carta. Questo e’ stato il 4G.

Il mondo automotive ha gia’ preso una sdentata forte col 4G, ove nessun investimento si e’ ripagato per bassa qualita’ della rete e cattiva copertura. E sono diffidenti ad implementare cose fidandosi del 5G.

Sinora il mercato e’ molto freddo. Scottati da fallimento catastrofico del 4G, che aveva promesso le stesse cose, i clienti sono guardinghi. Non si stanno muovendo.

Spiacente per chi voleva speculare in borsa, adesso dovrete trovare un’altra mucca. Questa l’avete ammazzata.

Quando usci’ il 4GLTE le aziende ferroviarie e i trasporti pubblici (qui in Germania) si misero in fila a chiedere dei gateway 4G-WIFi, per offrire il wifi ai passeggeri. Si offriva alla gente in prima classe la possibilita’ di “lavorare in treno come dall’ufficio”. Aha. Inutile dirvi come sia finita. Oggi le stesse aziende ci stanno chiedendo di piazzare un rack 24U dentro i treni, con dentro server per film, musica,  giochi per i giovani, news coi soliti content provider,  ed.. e-book. Persino gli e-book, ma non la connessione ad internet. Perche’ se il wifi di una ferrovia funziona male, il cliente si incazza con la ferrovia. Se invece gli date i film e la musica e tutto sulla wifi nel vagone, e funziona, e poi la loro 5G va di merda, se la prendono con la telco.

I nemici del 5G, sono quei finanzieri e quei giornali collegati ai finanzieri, che hanno scambiato le telco per una mucca da mungere. Quegli azionisti che sono felici solo se sentono che si coprono le grandi citta’, ma non vogliono spendere per il resto.

Gente che piace ad ALBERTO MINGARDI, il “neoliberista”.

https://keinpfusch.net/i-veri-nemici-del-5g-sono-il-5g/

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